GUARD-RAIL KILLER
DIAMOCI UNA MANO... FERMIAMO QUESTO SCEMPIO! -
Post n°14 pubblicato il 07 Luglio 2008 da ginolinotino
dopo essere caduto di moto.
Non è in pericolo di vita
06 luglio 2008 TERMOLI: Un motociclista di ventotto anni è rimasto gravemente ferito dopo essere uscito di strada lungo la Statale 17, nei pressi del valico del Macerone (Is). Il giovane era partito da Cercemaggiore, diretto nel vicino Abruzzo assieme a un gruppo di motociclisti. Per cause ancora al vaglio degli organi di polizia, avrebbe perso il controllo del mezzo a due ruote, uscendo dalla carreggiata e finendo al di sotto delle bariere di protezione. I soccorsi immediati da parte del servizio di emergenza sanitaria 118, ne hanno consentito l'immediato trasporto al Pronto Soccorso dell'ospedale 'Veneziale' di Isernia. Dopo una prima valutazione delle conseguenze riportate a seguito del sinistro, i medici hanno escluso che il giovane di Cercemaggiore si trovi in pericolo di vita, pur trattenendolo in osservazione nel reparto di Chirurgia, in ragione di una sospetta emorragia addominale.
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Ora.... Quanto costa la Vita di un Motociclista? |
Post n°11 pubblicato il 03 Luglio 2008 da ginolinotino
un innovativo sistema di guard rail Sicurezza in sella e trappole per motociclisti: grande imputato, l’oramai famigerato guard rail. Dopo le considerazioni svolte in occasione della presentazione del suovo sistema ABS che andrà ad equipaggiare la Honda CBR 600 rr, a proposito del recente acuirsi del numero d’incidenti sulle nostre strade, ecco una notizia incoraggiante che giunge dalla Spagna. La società iberica Tecnivial ha ideato un nuovo sistema di guard rail in grado di offrire nuovi standards di sicurezza per il popolo delle 2 ruote. Il progetto, chiamato “SPM Compositec“, si basa sull’utilizzo di una particolare commistione tra fibra di vetro, resine, ed elementi flessibili, e risulta in grado di superare tutti i severi parametri di sicurezza in tema di mobilità. L’innovativo guard rail è in grado di attutire la forza d’impatto del motociclista e di evitare che lo stesso venga sbalzato oltre la protezione. Inoltre, riducendo lo spazio tra la protezione e il suolo, impedisce le atroci amputazioni corporee che si rischiano con gli attuali sistemi quando si ha la sventura di incastrarcisi sotto, finendo letteralmente segati dalla lamiera. Per ora ne è stato concesso l’utilizzo, in via sperimentale, lungo alcune strade della capitale Madrid, ma entro pochi mesi, non appena sarà completato l’iter di omologazione, potrà finalmente essere immesso sul mercato. È superfluo aggiungere che si auspica l’adozione di questo sistema su larga scala anche da noi. La sicurezza e il piacere di godersi in tranquillità la propria passione passa anche da iniziative come questa che vanno sicuramente incoraggiate: speriamo che per i nostri amministratori, però, non rimanga tutto lettera morta. |
In una delle più vendute riviste di moto "Motociciismo" da mesi viene ripetuta una campagna per l'uso delle protezioni per la schiena. Ne hanno anche regalate 1000 e così via. Negli articoli viaggia sottesa la possibilità l'uso possa diventare obbligatorio per legge. Io che ho sempre usato il casco continuo a pensare che gli adulti debbano trovare dentro di se le motivazioni per indossarlo; ancora di più se si tratta di questa sorta di armatura (che io ho ed uso in ogni viaggio). Ovviamente e giustamente per certi aspetti, ne suggeriscono l'uso soprattutto in città dove i motociclisti sono maggiormente in pericolo. |
Post n°9 pubblicato il 03 Luglio 2008 da ginolinotino
sulla superstrada per Caselle 03 luglio 2008 Il motociclista aveva compiuto 25 anni il 2 giugno TORINO - Muore decapitato sulla superstrada Torino-Caselle. |
Post n°8 pubblicato il 03 Luglio 2008 da ginolinotino
25 Giugno 2008 sulle strade italiane nuovi standard di sicurezza per i motociclisti!
La nuova parte 8 della norma EN 1317 terrà conto del possibile impatto del motociclista. Una notizia che è giunta all’AMI (Associazione Motociclisti Incolumi) per mezzo del Coordinamento Motociclisti: il Comitato Tecnico CEN TC 226 “Road Equipment”, grazie anche all’attività ed alle pressioni della Federation of European Motorcyclists’ Associations (FEMA), ha approvato la seguente RISOLUZIONE 319: Sistemi di contenimento stradale - Parte 8: sistemi di contenimento stradale che riducono la gravità dell’impatto a seguito di collisione di un motociclista contro la barriera. “Scopo di questa nuova parte è lo sviluppo di uno Standard Europeo che riduca la gravità dell’impatto nelle collisioni di motociclisti contro le barriere di sicurezza, considerando gli standard nazionali esistenti e le possibilità dell’attuale tecnologia. Questa parte contiene prescrizioni per la valutazione delle prestazioni della barriere di sicurezza in caso di impatto con un motociclista che stia scivolando sul suolo. Al momento copre esclusivamente i guardrail e non gli altri sistemi di ritenzione. Inizialmente, verrà presa in considerazione l’ipotesi di un motociclista che, scivolando sul fondo stradale, urta la barriera (perché al momento questa casistica è quella sulla quale si hanno maggiori conoscenze). Altri tipi di impatto e di barriere verranno considerati in una fase successiva. La procedura di test risultante dovrà essere letta ed usata insieme con le parti già esistenti della EN1317. Essa prescrive procedure di test e criteri di accettabilità aggiuntivi, a fianco ai requisiti obbligatori della EN1317-2, per dimostrare la prestazione del prodotto nell’impatto con il corpo di un motociclista.” Cosa significa? In parole povere, il Comitato Tecnico CEN TC 226 ha deciso di creare un nuovo documento normativo che, una volta discusso ed approvato, dovrà essere necessariamente adottato in tutti gli Stati membri del CEN (di cui fa parte anche l’Italia). Cioè una volta che la EN 1317-8 sarà pubblicata (ci vorranno comunque degli anni) i guard-rail dovranno essere progettati anche tenendo conto del possibile impatto di un motociclista. E’ un primo, significativo, passo verso migliori standard di sicurezza per noi motociclisti. AMI ringrazia chi si impegna e continua ad impegnarsi per la sicurezza stradale di tutti. |
Per aderire alla petizione |
Post n°6 pubblicato il 03 Luglio 2008 da ginolinotino
24 giugno 2008 Paroldo: Il CM invitato dalla Provincia di Cuneo al sopralluogo presso l'installazione dei nuovi guard-rail "salva motociclisti" E' soltanto di pochi giorni fa la notizia della modifica da parte del CEN -Comitato Europeo per la Normalizzazione- della norma EN1317, con l'inserimento di una nuova parte (8ª) contenente "disposizioni per la valutazione delle prestazioni delle barriere di sicurezza in caso di impatto di un motociclista che scivola sul fondo stradale", ma possiamo già parlare di cambiamento epocale.Con questa modifica infatti si andrà verso un nuovo concetto di sicurezza stradale, che considera la progettazione e l'adeguamento delle infrastrutture come punto fondamentale nella prevenzione e riduzione dei danni da incidente. Scopo di questa nuova "parte 8" è infatti lo sviluppo di uno Standard Europeo che riduca la gravità dell’impatto nelle collisioni di motociclisti contro le barriere di sicurezza, considerando gli standard nazionali esistenti e le possibilità dell’attuale tecnologia.In altre parole, in futuro i guard-rail dovranno essere progettati, costruiti ed omologati in modo da ridurre al minimo gli effetti devastanti (fratture, amputazioni, decapitazioni) che troppo spesso finora hanno coinvolto i Motociclisti Italiani ed Europei. Attendendo il 2010, anno in cui, secondo il calendario dei lavori del CEN, il nuovo standard dovrebbe essere adottato, qualcosa in Italia si sta già muovendo. Il Coordinamento Motociclisti ha accolto con grande soddisfazione l'invito della Provincia di Cuneo al sopralluogo, avvenuto il 19 Giugno, sulla strada provinciale 661 nel tratto Paroldo-Murazzano dove, in un tratto in curva, è già stata installata una barriera sperimentale di circa 30 metri. Certo, una curva non è molto, ma è il segno tangibile della sensibilità verso il problema dimostrata dagli amministratori della Granda, decisamente in controtendenza in un panorama Istituzionale che predilige la repressione alla prevenzione.Ass. Coordinamento Motociclisti - Via Camillo De Lellis 8, 00151 Roma http://www.cmfem.it – segreteria@cmfem.it |
Post n°5 pubblicato il 03 Luglio 2008 da ginolinotino
i guard-rail. E in Italia? “Guardrail, una grande vittoria per i motociclisti” titola il comunicato stampa del Coordinamento Motociclisti che ci racconta come il CEN, ovvero il Comitato Europeo per la Normalizzazione, abbia lo scorso 13 Giugno approvato un documento “che impone l’aggiornamento degli standard di sicurezza delle barriere (guardrail) che dovranno quindi tenere conto dei motociclisti, riducendo I rischi di lesioni e di morte”. Trovate l’intero comunicato stampa Sarà un caso, ma viene da pensare che abbia potuto di più una vittoria di Pedrosa che non vent’anni di lotte del Coordinamento Motociclisti: gente che si è fatta un sedere quadrato a forza di protestare per tutti i soprusi che noi delle due ruote subiamo. E che altrettanto se lo dovranno fare, se sperano che questa normativa venga recepita qui in Italia. Sono infatti abbastanza fiducioso sul fatto che paesi come Francia e Germania, che da sempre considerano i motociclisti utenti della strada esattamente come se non meglio degli altri, in virtù dei benefici al traffico e all’inquinamento derivanti dall’uso delle due ruote, daranno il via ad una campagna di adeguamento – certo, con I loro tempi – delle barriere di sicurezza. Sono almeno altrettanto scettico sul fatto che l’Italia – dove l’Europa la si sfrutta quando c’è da mungere la tetta dei finanziamenti, per il resto la consideriamo fatta di “turisti della democrazia” – recepisca con altrettanta solerzia le prescrizioni del CEN. Non dico sostituire i guard-rail già esistenti, anche solo iniziare ad installare solamente quelli a norma sarebbe una vittoria. Mi immagino già le obiezioni di tutte le amministrazioni coinvolte: prima bisogna smaltire le scorte, costano un sacco di soldi, la normativa entra in vigore solo fra “x” anni, devono prima essere omologati dagli enti competenti… cosa vi aspettate che faccia un paese che non risistema il manto asfaltato delle strade più belle d’Italia perché “se no, i motociclisti le usano come un circuito”? L’invito è a supportare il Coordinamento Motociclisti nelle sue battaglie, e l’Associazione Motociclisti Incolumi, che già da tempo ha dato il via alla campagna “adotta un guard-rail”. Chissà se, oltre alle sfilate di gente con le idee un po’ confuse che, in nome delle vittime della strada condannano l’apertura degli autodromi (si, si è visto anche questo: sabato scorso, alla sfilata antiautodromo di Modena, guidava orgogliosa la processione l’ONLUS Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada), magari riusciremo a far sentire la voce di chi vorrebbe essere considerato non soltanto una mucca da mungere a forza di dazi e multe… |
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