Il tecnico bianconero: «Abbiamo avuto tante palle gol, ma il pallone non voleva entrare. Bene Amauri-Iaquinta».
TORINO, 14 settembre - Amauri. E' lui il protagonista della serata juventina. Suo il gol che vale tre punti e una vittoria meritata contro un'Udinese comunque ostica, che ha provato a pungere in contropiede. Claudio Ranieri è contento: soprattutto nel primo tempo ha visto una grande Juventus.
DEDICA SPECIALE - A fine partita, ai microfoni di Sky, Amauri ci tiene a fare una dedica: «Vorrei dedicare questo gol così importante e speciale alla mia famiglia in Brasile, a mia moglie e ai miei figli. Loro lo sanno cosa ho passato per arrivare fino a qui». Qualcuno aveva dubbi sulla sua intesa con Iaquinta: «Alla Juve ci sono grandi giocatori con cui è semplice giocare. E poi tutti hanno una grande voglia di vincere». Questione naturalizzazione. I tempi quali sono? «Sinceramente non lo so. Non so se ci vorranno giorni, settimane o mesi. Viviamo giorno dopo giorno e aspettiamo».
L'ANALISI DELLA PARTITA - Ranieri è soddisfatto. Non è stata una partita semplice: «L'Udinese gioca bene, aspetta e riparte alla grande. Ma noi abbiamo macinato gioco e abbiamo avuto tante palle gol. La squadra mi piaciuta soprattutto nel primo tempo. La palla non voleva proprio entrare». La svolta è stato il gol di Amauri, che ha sbloccato la partita: «E' stato fondamentale. Oltre alla rete, si è mosso tantissimo, anche in fase di ripiegamento. La coppia Amauri-Iaquinta ha funzionato. D'altra parte abbiamo preso Amauri anche per questo: può giocare assieme a tutte le altre nostre punte». Risultato portato a casa anche perchè oggi c'era qualche motivazione in più: «I ragazzi ci tenevano tanto a vincere questa prima partita casalinga. E' stata la vittoria della volontà». Qualche difetto lo ha riscontrato nel secondo tempo: «Mi è piaciuta la velocità che hanno impresso al gioco i miei ragazzi. Mi è piaciuta meno la frenesia che ho visto in alcune situazioni».
ABBONDANZA - Ranieri nel reparto offensivo ha l'imbarazzo della scelta: oggi, per esempio, in panchina c'erano Del Piero e Trezeguet. Potrebbe essere un problema per i giocatori esclusi e per l'allenatore?: «Sono tutti professionisti, sanno che bisogna lottare su più fronti e che è difficile giocare ogni tre giorni. E comunque questo è un piacere per l'allenatore. I problemi ci sono quando qualcuno, per squalifica o infortunio, non sarà disponibile».
CHAMPIONS - Adesso c'è la Champions. Lo Zenit è un avversario ostico: «Il calcio russo sta andando alla grande, stanno investendo molto. Lo Zenit è una squadra con il vento in poppa. Gioca con un 4-3-3 con due fantasisti sugli esterni, un centravanti forte fisicamente e un regista difensivo. Sarà dura».
MILAN E INTER - Ranieri dice la sua anche sulla crisi del Milan e sull'Inter: «Sinceramente non mi aspettavo questo inizio dei rossoneri. Però c'è da dire che, secondo me, quest'anno il Genoa è molto forte. L'Inter gioca in maniera diversa rispetto all'anno scorso: un attaccante e cinque centrocampisti. Ora devono capire questa filosofia di gioco. Quando l'avranno assimilata saranno dolori».
Fonte: Corrieredellosport.it