iHAVEaDREAM

to die?to sleep?to dream!

 

Non credere

che non lo sappia
che quando mi parli
la mano della tua mente
senza farsene accorgere
mi sfila le calze,
e si muove cieca e intraprendente
lungo la mia coscia.

Non credere
che non lo sappia
che lo sai
che tutto ciò che dico
è un indumento

Anne Stevenson


 
 

IO...

 

MANI..

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Premio gentilmente
assegnatomi da:
CRYSALIS


 
passaparola
 

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Come Due Somari

Andiamo a stenderci comodi in profondità
giù fra i crepacci bui col diavolo che ci ospita
Se poi riusciremo a riportarlo su
Si divide come un premio…
Non lo dico più
Occorre spingere ai limiti la carrucola
Con le scintille fra le mani e poi la corda se ne va
Noi due come due somari siamo senza strategia
E abbiamo perso l’indirizzo per andar via
“E’ l’occasione di lasciar perdere?”
si chiedono gli amanti chiusi a chiave in hotel
Con l’inflessione dialettale che ho
Non prendermi sul serio sono un impostore
Sarò la causa di ogni preoccupazione
Una specie di provocatore di risse da bar
Se non fosse che tu sei pacifica
Avrei un bernoccolo e un taglio da suturare
con dei punti
ma voglio sperare che questo con te sia impossibile
Avendo l’ultimo fiammifero non lo sprecherei
su un muro umido
ad accenderlo io non ci proverei
e poi non mi parlarmi adesso della tua claustrofobia
lì c’è l’uscita e là l’ingresso, siamo a un crocevia
“E’ l’occasione di lasciar perdere?”
si giurano gli amanti chiusi a chiave in hotel
Con l’inflessione dialettale che ho
ti posso ipnotizzare, sono un traditore…
Sarò la causa di ogni allucinazione
una specie di dirottatore di tapis-roulant
comperati di notte al telefono
La solitudine no che non è un affare, ti fa credere di risparmiare
e invece non è che uno sperpero di stagioni inutili
e di anni andati via
davanti a un calendario
e la colpa è soltanto mia.

(S.Bersani)

 

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CIELO D'IRLANDA

"Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luceimmagine
il cielo d'Irlanda è un tappeto che corre veloce
il cielo d'Irlanda ha i tuoi occhi se guardi lassuù
ti annega di verde ti copre di blu
ti copre di verde e ti annega di blu

Il cielo d'Irlanda si sfama di muschio e di lana
il cielo d'Irlanda si spulcia i capelli alla luna
il cielo d'Irlanda è un gregge che pascola in cielo
si ubriaca di stelle di notte e il mattino è leggero
si ubriaca di stelle e il mattino è leggero

Dal Donegal alle isole Aran
e da Dublino fino al Connemara
duvunque tu stia viaggiando con zingari o re
il cielo d'Irlanda si muove con te
il cielo d'Irlanda è dentro di te

Il cielo d'Irlanda è un enorme cappello di pioggia
il cielo d'Irlanda è un bambino che dorme sulla spiaggia
il cielo d'Irlanda a volte fa il cielo in bianco e nero
ma dopo un momento i colori li fa brillare piu' del vero
ma dopo un momento li fa brillare piu' del vero

Il cielo d'Irlanda è una donna che cambia spesso d'umore
il cielo d'Irlanda è una gonna che gira nel sole
il cielo d'Irlanda è Dio che suona la fisarmonica
si apre e si chiude con il ritmo della musica
si apre e si chiude con il ritmo della musica"

Dedicato alla magnifica Terra d'Irlanda, che sempre mi rimarrà nel cuore...immagine

 

 

FLYING HIGH

Post n°126 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da ajb83

Oggi le ali della mente non bastano per volare alto..
Oggi vorrei mi spuntassero dalla schiena, col dolore di un dente appena nato
e la gioia dell'aria che accarezza le piume acerbe...

 
 
 

" CI SONO. TUTTO ATTORNO CADE LA NEVE. E IO CI SONO".

Post n°125 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da ajb83


Ho letto questa frase su un quaderno di ideogrammi giapponesi, e mi ha dato un senso di pace.. Mi immaginavo in montagna, tutt’attorno solo bianco sulle curve sinuose della natura, e io sto sotto a un ombrello, nel più assoluto silenzio… Nevica, e l’unica voce che si sente è quella della neve che si poggia sul mio ombrello con la delicatezza di una ballerina.. Il suo corpo st
anco e leggiadro si sdraia sul tessuto rosso impermeabile sussurrando “pof..”.. Che musica.. e io sono, semplicemente esisto in mezzo a questo mondo che appare candido, puro, senza peccato.. Come fosse ancora vergine dal male, dalle guerre, dall’inquinamento, da ogni cosa che non sia bianca e delicata come questa neve, simile a una cascata che mi ruota attorno toccandomi l’anima ma non il corpo… E’ pazzesco quanto la mente riesca a far viaggiare pur senza muoversi: sono seduta in un bar ma per qualche minuto me n’ero scordata.. per qualche minuto sono stata davvero tra quelle montagne, sotto a quella bianca e “calda” coperta..
Ma ora mi guardo attorno e vedo il tavolino blu con la mia tazza vuota, e ascolto la barista spiegare con passione le componenti della miscela arabica.. Immagino i “poeti maledetti” scrivere seduti a un tavolino di legno simile a questo, e mi emoziono… Non ho mai sottovalutato i “poteri” della scrittura, ma q
uando penso a chi ne ha fatto l’arte predominante della propria Vita, sorrido alla faccia di chi mi chiama sognatrice intendendo il sogno come un’utopia.. e invece il sogno è un’eutopia, e non è meno concreto di un sasso..la differenza è che se cammini con un  sasso appeso al polso ti frena, mentre se cammini con un sogno appeso a un polso, ti fa volare.. e così volo pur stando seduta su questa panca, e mentre sento l’anima farsi più leggera, riempio i polmoni di un Dio che qui dentro profuma di caffè…

 

 
 
 

(S)BILANCIO DI FINE ANNO

Post n°124 pubblicato il 01 Gennaio 2009 da ajb83

Ecco arrivato il nuovo anno, il tanto atteso 2009.. Già, perchè a
sentire la maggior parte della gente, "il 2008 è stato un anno di
merda, ma si sa, anno bisesto anno funesto!".. E così si autoconvincono
che basti terminare un calendario ed iniziarne un altro perchè tutto
-magicamente- si trasformi in meglio. Fosse così facile... Sarebbe un
po' triste pero', perchè vorrebbe dire che siamo completamente in balia
degli eventi, e che in base alla posizione astrologica, mitologica e
vattelapescologica della Terra, saremmo costretti a
subire in modo passivo e inellutabile
ogni qulasiasi cosa accada, bella o brutta che sia. Ma -sempre secondo

gli stessi che non vedevano l'ora di cambiare il calendario- il fato
tende ad essere bastardello, per cui "sicuramente ci riserverà delle
brutte sorprese anche quest'anno.. ma speriamo sia meno peggio di
quello passato!". A me a questo punto cadono simbolicamente le braccia,
una alla volta, pesantemente, rotolando in mezzo alla strada e venendo
travolte da un camion a rimorchio altamente inquinante. Poi mi riprendo
dal positivismo appena udito e provo a dire la mia concentrandomi su
qualcosa di diverso dallo sguardo del mio interlocutore, perchè la sua
espressione quasi sconvolta/schifata/incredula mi urta quel tanto che basta per far fare marcia indietro al camion a rimorchio per rispappolarmi
quelle che io ho simbolicamente chiamato "braccia" ma che sarebbero
degli organi sferici situati un po' piu' in basso..


Se fossimo costretti a subire cio' che accade, già deciso da non si sa chi nè dove nè perchè, la nostra Vita avrebbe un non-senso piu' che un senso, perchè saremmo delle marionette appese a dei fili e costrette a muoversi
e comportarsi in modo non spontaneo ma dettato da qualcosa di superiore
che -per quanto ci sforziamo- non possiamo cambiare.


Questo discorso, piu' che essere frutto del pessimismo, credo sia
frutto di una non voglia di prendersi le proprie responsabilità. Si,
perchè è moooolto piu' facile dire "tanto non ci posso fare niente" e
crogiolarsi in un vittimismo cronico piuttosto che dire "io voglio fare
qualcosa" e conseguentemente tirarsi su le maniche facendo delle
scelte, correndo dei rischi, costruendo progetti concreti sui propri
sogni e mettendosi veramente in gioco. "
SII  TU IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDER AVVENIRE. "
Questo implica fatica e impegno, implica il fatto di puntare in alto ma
di non arrivare sempre così in alto come si vorrebbe, implica avere una
stima di sè sufficientemente solida che ti fa dire "io posso" e che non
ti fa bloccare davanti ai mille ostacoli che certamente incontrerai
sulla tua strada, ma che non servono per insegnarti a cambiare strada
ogni volta, bensì per imparare a saltare ancora piu' alto di come
sapevi fare per superarli..


Non esiste una strada piana che porti sulla cima di una montagna.. no,
non esiste in nessuna parte del mondo.. Bisogna forzatamente percorrere
almeno una strada irta per innalzarsi, e meno strade irte si
percorrono, tanto piu' lo sarà quell'unica che si affronta. Il fatto è
che mettersi in gioco vuol dire che se mi pongo un obiettivo e non
riesco a raggiungerlo, so che in buona parte la "colpa" è mia, mentre è
piu' facile vivere passivamente dando la colpa agli altri per cio' che
fanno, cio' che sbagliano, cio' che ti causano.. Ma cazzarola
l'omissione è la maggior colpa! Il non provarci neanche, il non fare,
il non sporcarsi le mani! Non basta stare seduti in disparte per
esonerarsi dalle responsabilità del Mondo, come se il lavarsene le mani
non fosse a sua volta un'azione o una scelta con tanto di conseguenze
su se stessi e sugli altri! Se non hai fatto niente perchè quella cosa
spiacevole sia accaduta, cosa hai fatto perchè non accadesse? E se la
risposta è "nulla", allora come puoi pensare che un anno vada meglio di
un altro?
Sei tu che fai la differenza...

Ci tengo a precisare che non dico queste cose perchè ho avuto un anno
meraviglioso e allora me la prendo con chi ci sputa sopra. Faccio un
esempio: toccando solo l'ambito famigliare, nel 2008 mi sono morti
entrambi i nonni materni e ho scoperto che mio nonno paterno è
gravemente malato, ha subìto vari interventi e lo vedo spegnersi in
modo tutt'altro che sereno. Questi eventi basterebbero per dire "che
anno di merda", ma io non posso considerarlo tale, perchè nonostante la
morte sia l'unica cosa alla quale non c'è rimedio, cio' non significa
che essa non possa portare qualcosa di positivo nella nostra Vita. La
morte dei miei nonni mi ha fatta avvicinare ancor piu' a mia mamma, mi
ha dato l'opportunità di conoscere meglio (in bene o in male) delle
persone che avevo sempre frequentato in determinati contesti felici, e
che si sono rivelate l'opposto di cio' che credevo. Mi ha dato la
possibilità di pregare in modo piu' intenso di come facevo ultimante,
mi ha dato la possibilità di scoprire episodi della loro Vita che non
conoscevo e che mi hanno impartito una lezione.. La malattia di mio
nonno mi ha e mi sta insegnando a mantenere la calma anche quando
vorresti urlare e strapparti i capelli per il dolore, mi ha insegnato a
costruirmi una corazza dura che prima non avevo, e che non mi ha
indurito il cuore ma solo la voce, così che io riesca (spero) a portare
conforto e coraggio laddove la voce trema già agli altri per il pianto,
e pagherebbero con un loro polmone per avere un pugno di speranza.. Mi
ha insegnato che la Vita non vale di meno solo perchè puo' far male..
Queste esperienze mi hanno insegnato altre migliaia di cose, ma
avrebbero potuto non farlo. Se io mi fossi concentrata solo sulla mia
sofferenza e su quella altrui, se mi fossi incazzata con Dio perchè ho
visto mia mamma piangere e perdere entrambi i genitori in meno di un
mese, se continuassi a ripetermi che mio nonno è una persona stupenda e
non si merita di fare questo calvario mentre tanti altri stronzi si,
non imparerei nulla. Ma soprattutto, farei del male a me e a chi mi sta
attorno. E arrivando alla fine dell'anno mi direi che forse in quello
nuovo ci sarnno meno cose brutte. Il fatto è che le cose non sono mai
brutte, ma i nostri occhi le vedono come tali. Le cose posso essere
spiacevoli, dolorose, piacevoli, intense e tante altre cose, ma non
brutte. Le cose e gli eventi sono cio' che noi le rendiamo, sono il modo
in cui le viviamo. Le emozioni fortunatamente ce le abbiamo tutti, ma
dobbiamo educare queste emozioni a trasformarsi in azioni positive,
così che tutto -morte compresa- diventi un'occasione di crescita, non
di autodemolizione.


E soprattutto, non concentriamoci solo su cio' che ci ha dato emozioni
dolorose!
Sicuramente l'anno appena passato ci ha regalato tante
giornate felici, che si tendono a "dimenticare" quando si fanno i
famosi "bilanci di fine anno", come se la tristezza pesasse piu'
dell'allegria.. Coehlo dice che "la nostra gioia è il nostro dolore
senza maschera. E il pozzo da cui scaturisce il nostro riso è
stato sovente riempito dalle nostre lacrime. Tanto piu' a fondo ci scava
il dolore, tanta piu' gioia potremo contenere". Questa non è una
visione masochistica della Vita, bensì un invito a ricordarsi che gioia e
dolore fanno in ugual modo parte dei nostri giorni ma che dipende da
noi se convirci o Viverli...

 
 
 

Post N° 123

Post n°123 pubblicato il 08 Dicembre 2008 da ajb83

Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capelli

e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,

non mi sostiene il pane, l'alba mi sconvolge,

cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.


Sono affamato del tuo riso che scorre,

delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,

voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.


Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,

il naso sovrano dell'aitante volto,
voglio mangiare l'ombra fugace delle tue ciglia


e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo

come un puma nella solitudine di Quitratúe.

(P.Neruda)



 
 
 

LE MIE PAROLE

Post n°122 pubblicato il 06 Dicembre 2008 da ajb83

Ho sul letto cinque libri, li sfoglio animatamente e cerco in essi
brani, frasi e immagini lette e rilette, ma che ogni volta mi danno
sensazioni ed emozioni nuove...


Passo da Gibran, a Neruda, a Coehlo, a Shakespeare, alla Winterson...
le mie pupille corrono su e giu' per queste righe consumate dallo
sguardo, e su di esse si sdraiano, si strofinano, si aggrappano.. i
miei occhi sono come donne nude che, sinuosamente, inarcano la schiena
e accarezzano con i seni turgidi poesie centenarie ma sempre moderne..
eh si, perchè quando si parla d'Amore, non si è mai nel tempo o
nell'epoca sbagliata...


Leggo di temi quali l'Amore, il Sogno, la passione, la preghiera, la
morte, e nemmeno una parola delle centinaia che danzano sulla carta, mi
pare estranea... Capisco il senso delle righe come se le avessi scritte
io  stessa, e compiaciuta le rileggessi dopo anni...


E invece no: la mia matassa interiore rimane, ingarbugliata come
sempre, e per quanto mi sforzi, proprio non ci riesco a tradurre
l'emozione in parola.. e questo mi fa rabbia, perchè io
ho bisogno
di scrivere, ho bisogno che la luce e il buio che abitano in me
diventino visibili, e servano come riparo o ponte a chi le
legge...Guardo questi libri, e vorrei correre dagli autori per domandar
loro se si sentivano quella matassa ingarbugliata dentro o se per loro
è stato facile e naturale scrivere capolavori immortali..


Guardo le crepe nel soffitto, la mia manata che da me
si "decora" lo
specchio dell'armadio e mi passo le dita fra i capelli, che domattina
saranno già colmi di nodi...


Non mi ritengo una persona speciale, ma sono certa che  -come tutti-  ho
molte cose dentro che sono nate per farmi crescere e per essere
condivise, e le due cose sono direttamente proporzionali...


C'è un traduttore per il linguaggio cane-uomo,  uno che traduce lingue
che non sapevo nemmeno esistessero, ce n'è uno che traduce il pianto
dei bambini in parole, ma non c'è un traduttore d'anima... e così,
quando il corpo è saturo, ne fa fuoriuscire un po' dagli occhi lucidi, dalla
cute pallida e arrossata, dalla voce tremante.... e se con gioia
apprezzo l'Amore che impregna i silenzi tra amanti, allo stesso modo  -un
giorno- 
trovero' anch'io le MIE parole....

 
 
 

Post N° 121

Post n°121 pubblicato il 29 Novembre 2008 da ajb83

Oggi è la giornata nazionale della COLLETTA ALIMENTARE, che raccoglie alimenti di prima necessità in moltissimi supermercati e discount.  Basta poco, e una scatola di latta che magari riporremmo nel fondo di un armadietto puo' essere l'unico pasto del giorno per qualcuno.
Le buone azioni si possono fare tutti i giorni, ma oggi è un'occasione ancora piu' comoda per chi, magari, rimandava  cio' da tempo, o anche per chi  fa già tanto bene  e proprio per questo sa la gioia che cio' dona a se stessi e agli altri.
Andate a fare la spesa e comprate qualcosa di non deperibile che mangereste tanto tanto volentieri e mettetelo in uno di quei sacchettini gialli all'uscita del negozio.. immaginate se foste poveri e qualcun'altro lo regalasse a voi.. buon appetito!

 
 
 

THAT I WOULD BE GOOD

Post n°120 pubblicato il 27 Novembre 2008 da ajb83



E' molto piu' facile fare del bene che del male...ci sono
miliardi di occasioni al giorno per fare bene, mentre quelle per fare male
bisogna cercarle..Qualcuno potrebbe obiettare dicendo che ogni situazione
potenzialmente buona, è allo stesso tempo una situazione potenzialmente
cattiva. Così sarebbe se noi stessi non fossimo stati creati come cosa buona e bella.



Al mondo c'è gente che consideriamo cattiva, ma nemmeno loro
sono fatti di cattiveria...probabilmente hanno fatto un cammino che li ha
portati a comportarsi come tali, ma non lo saranno mai..potranno fare le cose
piu' ignobili di questo mondo, ma questo riguarderà le loro azioni, non il loro
essere.. E qui, nuovamente, si potrebbe obiettare che poco conta se uno è o fa
il male, perchè il risultato è identico. E invece no. Una mountain bike è stata
creata per andare in montagna. Nonostante questo io posso tranquillamente
usarla in città, o al mare, o in campagna. Ma se io prendo una bicicletta da
donna, tipo una Graziella, e ci vado nello sterrato in montagna, mi devo
fermare e proseguire a piedi perchè al primo salto da un sasso o alla prima salita mi ci accartoccio nella
mia biciclettina elegante e senza cambi...Ecco l'uomo è un po' come quella
mountain bike: è stato creato per il bene, ma ha la possibilità di fare anche
il male, perchè è libero. Ma non è quello il suo essere, ed è fondamentale.



Un uomo reso cattivo è come del pan di spagna ricoperto di
farina,uova e acqua e usato come fondo per pizza.. al primo morso ti accorgi
che c'è qualcosa che non va. E il fatto che alla fine ti mangi questo impasto
come fosse una pizza, non vuol dire che il gusto è quello, perchè dentro c'è un
altro fondamento. Ecco perchè è fondamentale che l'uomo sia stato creato
buono.. quando lo "mordi" te ne accorgi, e ti viene da sorridere..



Quando qualcuno mi fa proprio tanto incazzare, io me lo
immagino da neonato..piccolo, indifeso, bontà allo stato puro.. così riesco a
distaccarmi dal suo atteggiamento che mi fa andare in bestia, riesco a scorgere
la bellezza che ha dentro e invece che litigarci ci dialogo, e mi fa quasi
tenerezza! Beh poi i momenti nei quali la rabbia esplode comunque ci sono, ma
mai una delle volte che ho discusso con qualcuno, l'ho fatto dopo averlo
immaginato da neonato....



Beh stasera sono un po' ingarbugliata e gli esempi un po' pazzoidi
(ma questo è un mio classico, son gli unici che mi sembra rendano l'idea!)..
Forse è l'atmosfera da ristorante messicano che mi rende ancora piu'
delirante...stasera andremo a mangiare lì con mio fratello e con Chiara.. è una
specie di stalla enorme stile country arredata in modo folle ma bellissimo...
insomma, almeno per il primo aggettivo saro' in tema con la serata!





 
 
 

BIANCA SAGGEZZA

Post n°119 pubblicato il 22 Novembre 2008 da ajb83

Questa mattina appena ho aperto gli occhi ho tastato il vuoto a fianco
a me nel letto e ho intravisto il grigio tra le tapparelle.. Chiara si
stava preparando per andare a scuola e io l'avrei raggiunta più tardi
per accompagnarla a un museo... E così è stato: alle 9:45 sono andata a
prenderla davanti a un cancelletto piccolo che mi aveva indicato, e
insieme siamo andate là dove i bimbi della sua classe l'attendevano per
condurli in una visita guidata..

Al collo non mancava la mia sciarpa fucsia, e alle mani i guanti a
strisce blu e bianche, ma nonostante questo, il freddo sembrava
entrarmi nelle ossa.. Per far passare il tempo in modo piacevole
distraendomi dal gelo, ho deciso di fare un giro ai mercatini di
Natale, inaugurati ieri.. L'odore di vin brulè saliva dalle piccole
casette in legno, e molte persone si scaldavano con dello strudel
ancora fumante.. Non piecendomi nè il vino nè l'uvetta, ho proseguito a
camminare cercando -invano- calore altrove... Il fatto di indossare
quelli che io chiamo i miei "calzettoni antistupro" (per la loro
estrema sensualità), mi ha permesso di congelarmi le gambe solo dal
ginocchio in su, ma questo non mi consolava in quanto avevo
l'impressione di perdere la sensibilità da un momento all'altro..la
pancia, che già dal risveglio sentivo "strana"- ha iniziato a lanciare
delle fitte fortissime, ancor piu' piacevoli quando sei fuori casa e
senza macchina... Così ho terminato di comprare alcuni addobbi per
l'albero di Natale (che quest'anno riempiro' di angeli e farfalle fatti
a mano e non) e mi sono trascinata sull'autobus.. Non so perchè, ma io
attiro sempre l'attenzione delle vecchiette, e così anche oggi una di
loro si è avvicinata a me a ha attaccato bottone.. prima si è limitata
a fare commenti sul freddo, e tra un fremito e l'altro acconsentivo al
fatto che l'inverno pare proprio arrivato.. Poi si è messa a
raccontarmi che ieri mattina ha preso un autobus, il cui autista andava
come un matto, e che una volta scesa dall'autobus, indenne per
miracolo, è stata quasi investita da una macchina... E qui mi aspettavo
qualche insulto o critica nei loro confronti, invece mi ha
piacevolmente sorpresa.. Con la sua frangetta bianca e il cappotto
verde consumato, si è sciolta in un sorriso e mi ha detto che le
dispiace per i guidatori di autobus, poichè guidare in tondo per sei
ore di fila non dev'essere picevole.. ma il meglio l'ha dato parlando
degli automobilisti: ha detto che quando va in giro ci mette molto ad
attraversare perchè le macchine arrivano sempre a fiumi..ma guardando
nelle macchine, si è accorta che quasi sempre vi è dentro una sola
persona.. e così si è chiesta perchè non fanno le macchine piccoline,
con un solo sedile, visto che ognuno va per i fatti suoi, e si è
interrogata sul perchè ci siano in giro tante persone sole e con le
facce arrabbiate quando potrebbero essere felici semplicemente andando
a spasso due a due.. risparmierebbero anche sulla benzina e
inquinerebbero di meno! Cavolo ha ragione, e mi spiace aver pensato
preventivamente che quella vecchina avrebbe fatto le solite
osservazioni alle quali avrei risposto volentieri ma senza lasciarmi
davvero qualcosa su cui riflettere...e invece ora me la immagino preparare i biscotti per la sua nipotina golosa che infila un dito nell'impasto appena lei si gira, e insieme parlano di quanto la Vita sia preziosa.. Il legame tra giovani e anziani è davvero particolare e intenso, peccato sottovalutarlo...

Ho augurato di cuore una buona giornata a quella donna, che in
5 minuti era riuscita a darmi quel calore che fuori si faceva tanto
desiderare..

Sono arrivata a casa con le fitte che aumentavano ad ogni passo, come
se nel mio intestino ci fosse un'intera scatola di chiodi che
saltellavano felici, così sono rimasta fin'ora in posizione orizzontale avvolta nelle coperte.. i fermenti lattici devono aver fatto il loro
corso e all'alba delle 18.30 mi sento meglio.. Sarei dovuta andare al
canile  con Chiara questo pomeriggio, mi spiace aver dovuto
rinunciare.. anche se con la scusa lei ha riposato un po' e io un po'
ho letto e un po' ho guardato tutti quei programmi idioti e vuoti che
in genere evito accuratamente... ma ora che le fitte si sono molto
attenuate ho proprio voglia di uscire e divertirmi, sperando non fosse
un inizio di influenza intestinale...

Vado a cucinare riflettendo su un brano che ho letto oggi (vedi qui),
pensando a quanta bellezza risiede nei bimbi e a quanta voglia ho di
rivedere quell'uomo che non si eleva spavaldo dietro agli altari bensì
vi si siede sotto lasciandosi coccolare da Gesù... nemmeno la persona
appartentemente piu' forte, grande e sicura di sè puo' fare a meno
dell'Amore.... "Bisogno d'Amare e di essere amato, tutto l'uomo è qui".

 
 
 

POCHE RIGHE

Post n°118 pubblicato il 20 Novembre 2008 da ajb83

Avrei tante cose da dire, ma non me ne esce nemmeno una dalla bocca, tantomeno dalle mani, che freneticamente battono sulla tastiera mentre il campanile segna già mezzogiorno...
Un'altra giornata di lavoro  è alle porte, ma di iniziarla non ne ho minimamente voglia.. specie in questo periodo, nel quale dai "piani alti" stanno riducendo al minimo le concessioni sui nostri cambio turno.. cavolo, già i lavori a turni ti allontanano dalla comune vita sociale di ogni essere umano a livello di orari, festività, giorni di riposo (per cui tu sei puntualmente a casa quando tutti lavorano e viceversa..) , ma se non si è almeno un po' elastici nelle richieste, si fa passare del tutto la voglia a chi già deve aver un gran fegato per non mollare...
E così ho scoperto che forse a Natale lavoro, e se per qualcun'altro questo poco conta, per me conta molto... Già dubito che riusciro' ad andare a trascorre questo giorno con la mia famiglia, ma se non posso trascorrerlo nemmeno con Chiara e con la sua, allora mi girano le scatole...
Ma non mi va di essere polemica, mi affido alla musica, e tramite essa a Dio, che scorre nel suono della chitarra elettrica di Bon Jovi così come nel pianoforte dolce di Sara McLachan... Lui sa vedere oltre e  -ne sono certa- sistemerà anche questa situazione..
Dunque forse è il caso che vada a vestirmi..uscire con la casacca del pigiama sopra i jeans non è proprio il massimo dell'eleganza, anche se la comodità è assicurata...
Post molto scarno, sul finire del quale mi è venuto in mente un argomento importante del quale ora mi piacerebbe scrivere..ma è tardi, dunque lo tengo nella mente cercando di arricchirlo come l'albero di Natale e lo trasformero' in parole appena possibile...
Buon 20 novembre a tutti, e chi si sta chiedendo se oggi c'è qualche ricorrenza particolare, si ricordi che ogni giorno di Vita lo è, in quanto dono non scontato, e dunque vale la pena trascorrerlo nel miglior modo possibile anche se non è segnato in rosso sul calendario...anzi, soprattutto per quello...

 
 
 

AMORE DEL TEMPO 

Post n°117 pubblicato il 13 Novembre 2008 da ajb83

Quando prendiamo del tempo per noi, il Tempo arriva e ci guarda. A dire la verità non è quasi mai contento di essere preso, troppo spesso si trova invischiato in un noioso passatempo (detesta soprattutto le vetrine dei negozi e i giochi di società, che lo fanno sentire un tempo morto).
Ma quando incontro' Maddalena, ne fu rapito. Contemplo' trasognato gli occhi soffici di quella donna con il corpo sul divano e la testa sul soffitto, che si gustava le ore come fossero cucchiaiate di crema. Il cuore del tempo comincio' a battere.
L'aria si assopiì e le nuvole iniziarono a scendere. Maddalena se ne accorse subito, stava guardando fuori dalla finestra.
"Oddio sta cadendo il cielo!" esclamo' spaventata.
"Non avere paura" le disse il Tempo. "Mi sono soltanto innamorato di te".
Di fronte a lei c'era un uomo senza età, con un elegante cappotto blu. era alto. lungo, con le mani da pianista e un naso aquilino pronto a volare via. [...]
Il Tempo la guardo' ancora una volta, le accarezzo' il viso e le diede un bacio. Maddalena in un istante ascolto' il suo primo respiro e tutti quelli che erano seguiti: uno dopo l'altro formavano una sola onda. Per la prima volta Maddalena capì chi era stata e chi era.
"Tornerai?"
"Ogni volta che mi perderai, potrai prendermi. Nel frattempo, ti lascio un pensiero".
dal taschino tiro' fuori un astuccio: dentro c'era una linea azzurra, lunga come il corpo di Maddalena.
"E' un pezzo di orizzonte. Ci starai comoda sdraiata sopra".
[...] Tutti si chiedono come Maddalena possa stare per tanto tempo così, orizzontale.

("Nell'aldilà dei pesci", C. Gagliardo)

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: ajb83
Data di creazione: 29/10/2006
 

PACE

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PADRE DELLA NOTTE

immaginePadre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e fammi ritornare
agli occhi di chi ho amato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Padre della notte
che le stelle fai brillare
tu che porti vento e sabbia
dalle onde del mare
Tu che accendi i nostri sogni
e li mandi più lontano
come barche nella notte
che da terra salutiamo

e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
quando è vana la speranza
che resta nel mio cuore
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
dammi una pace limpida
come un limpido amore

Padre della notte
ovunque è il Tuo mistero
dentro ogni secondo
come in ogni giorno intero
Tu che hai dato a noi la fede
come agli uccellini il volo
Padre della terra
Padre di ogni uomo
Padre della notte
della musica e dei fiori
Padre dell’arcobaleno
dei fulmini e dei tuoni
Tu che ascolti i nostri cuori
quando soli poi restiamo
nel silenzio della notte
solo in Te noi confidiamo
e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
Fammi ritrovare un giorno
l’amore che ho aspettato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Dammi una pace limpida
come un limpido amore

Padre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e quando un giorno sta finendo
quando scende giù la sera
Fa’ che questa mia canzone
diventi una preghiera.

(Sergio Cammariere)

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LOIS & PETER GRIFFIN

 

TEMPESTA

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PETER ALLATTA STEWIE

 

CHASTITY..

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VEDI CARA..

Vedi cara, è difficile spiegare ,è difficile parlare dei fantasmi di una mente.

Vedi cara, tutto quel che posso dire è che cambio un po' ogni giorno e che sono differente.
Vedi cara, certe volte sono in cielo come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Vedi cara, certe crisi son soltanto segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire.
Vedi cara, certi giorni sono un anno, certe frasi sono un niente che non serve più sentire.
Vedi cara, le stagioni ed i sorrisi son denari che van spesi con dovuta proprietà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.

Non capisci quando cerco in una sera un mistero d'atmosfera che è difficile afferrare.
Quando rido senza muovere il mio viso, quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare.
Quando sogno dietro a frasi di canzoni, dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.

Non rimpiango tutto quello che mi hai dato, che son io che l'ho creato e potrei rifarlo ora.
Anche se tutto il mio tempo con te non dimentico perché questo tempo dura ancora.
Non cercare in un viso la ragione, in un nome la passione che lontano ora mi fa.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.

Tu sei molto anche non sei abbastanza e non vedi la distanza che è fra i miei pensieri e i tuoi.
Tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco, tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi.
Io cerco ancora, e così non spaventarti quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua.
Sii contenta della parte che tu hai, ti do quello che mi dai, chi ha la colpa non si sa.
Cerca dentro per capir quello che sento, per sentir che ciò che cerco non è il nuovo, libertà!
Vedi cara è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già

(F. Guccini)

 

GRIFFIN NAPOLETANI

 
 

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