ilBlogdellaProf
lentamente muore...(MARTHA MEDEIROS-non Neruda)
Creato da scimmiaelettrica il 26/07/2007Si ai pax
in qualsiasi sua forma
Sono etero,credente, cattolica (anche se di questi tempi è dura..)
e penso che il messaggio divino sia molto diverso da quello
proibizionista e colpevolezzante che certi "cristiani" vogliono
diffondere...i pacs (o dico o cus...ecc)
non sono contro il Cristianesimo...sono una legge di uno STATO LAICO che
come tale deve comportarsi, nel pieno rispetto della libertà di ogni
cittadino.
Poi ognuno viva la sua vita e pratichi le sue
scelte in base al proprio pensiero e credo..
CONTRO OGNI FANATISMO
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A chi accusa Beppe Grillo di qualunquismo leggete i punti del programma "le primarie dei cittadini" consegnato a Prodi
Bologna 8 settembre2007
SEI NATA IN QUESTO Dì?
CHE,ciò che rappresenta
Sto conoscendolo da poco...ma aldilà di tutto è
comunque diventato il simbolo di ideali
che condivido...e poi la canzone di Silvestri vale la pena di essere ascoltata!
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Dal blog :
Post n°132 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da scimmiaelettrica
I veri angeli... ...rimangono Angeli anche nell'Inferno!!!di Gino Strada (tratto da news letter n°01/2008) passato, nei Centri chirurgici e in quelli pediatrici e di maternita' di Emergency, oltre 350.000 persone hanno ricevuto le cure di cui avevano bisogno. E le hanno ricevute gratuitamente, perche' insieme al bisogno ne avevano anche diritto. E' questa la prima voce del nostro "bilancio del 2007". Abbiamo assistito con professionalita' e passione un grande numero di esseri umani. Nel 2007 ci siamo anche trovati, in Afghanistan, ad occuparci di rapimenti e di scambi di persone. Non lo abbiamo voluto ne' cercato, ma abbiamo deciso che era nostro dovere fare tutto il possibile perche' una vita umana in piu' potesse sfuggire alla spietata criminalita' della guerra. E abbiamo dovuto pagare le conseguenze degli sporchi giochi della politica di chi fa la guerra. Siamo stati attaccati da molte parti e in modi diversi. Rahmatullah Hanefi, manager dell'Ospedale di Emergency a Lashkargah, ha dovuto subire tre mesi di carcere nel totale isolamento. Su di lui (e su Emergency) sono piovute calunnie e infamie gratuite. E' stato fatto di tutto per cacciare Emergency dall'Afghanistan. Siamo stati accusati di curare i nemici, e si e' fatto di tutto per impedirci di curarli. Questo ci e' sembrato intollerabile, e abbiamo preferito chiudere temporaneamente tutte le nostre strutture piuttosto che accettare quella imposizione. Abbiamo lasciato l'Afghanistan per due mesi, fino a quando ci e' stato chiaro che la posizione della politica di Kabul e di Roma non era piu' sostenibile. A fare la differenza sono stati tantissimi cittadini e autorita' afgani, che hanno fatto pressione perche' finisse "la guerra a Emergency", perche' tornassero ad esistere i 3 ospedali chirurgici, il Centro di maternita' e quello di pediatria, le 23 cliniche e posti di primo soccorso sparsi per il Paese, le 3 cliniche all'interno delle prigioni. Loro hanno fatto buona guardia, affinche' quel patrimonio della collettivita' non venisse saccheggiato o affidato agli sciacalli di turno. Loro hanno difeso i nostri ospedali e ci hanno convinto del grande sostegno che avremmo trovato tornando ad aprirli. Cosi' e' stato. Abbiamo potuto riprendere le nostre attivita' esattamente come prima della irruzione della politica nel nostro lavoro, i nostri ospedali e centri di medicina sono tornati ad essere luoghi neutrali e indipendenti, aperti a tutti, luoghi dove non si hanno ne' si vogliono avere nemici, ma solo pazienti da curare. Il 2007 e' stato anche l'anno in cui ha aperto i battenti, sul Nilo Blu alla periferia di Khartoum, il Centro Salam di cardiochirurgia. Una struttura di assoluta avanguardia, il primo ospedale di alto e livello e gratuito per i malati di cuore nel continente africano. In pochi piu' di 6 mesi, al Centro Salam sono state operate oltre 300 persone, in larghissima maggioranza giovani e bambini. In molti si sono presentati all'ingresso, provenienti da tutte le parti del Sudan per uno strano tam tam che ha fatto sapere dell'esistenza del Centro a migliaia di chilometri di distanza. Molti altri sono arrivati da altri Paesi del continente, dal Ruanda e dalla Eritrea, dalla Repubblica centrafricana e dal Congo, dopo essere stati visitati e valutati a casa propria dai cardiologi del Centro. Abbiamo scoperto nuove tragedie sanitarie, abbiamo constatato enormi e vitali bisogni insoddisfatti, insopportabili discriminazioni e ancora piu' insopportabili sofferenze. Ci siamo occupati dei pazienti, e continuiamo a farlo. Questa io credo sia Emergency, una associazione non di parte ne' di partito, tenuta in vita solo dal consenso e dal contributo di centinaia di migliaia di cittadini italiani. Grazie a tutti, buon anno e buon lavoro a tutti noi. |
l'estero ride di noi...o ci compatisce?
confrontarmi... divulgare il mio pensiero... entrare in contatto con quello degli altri sempre pacificamente...Ho creato questo blog per fare quello che l'umanità ha sempre fatto...o sempre avrebbe dovuto fare.
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Lentamente muore
Lentamente muore
chi
diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi
percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei
vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una
passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare
gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che
fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente
muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non
rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si
permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli
sensati.
Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova
grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della
propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un
progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non
conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che
conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere
vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di
una
splendida felicita'.
(non Neruda)
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il 16/09/2009 alle 00:30
Inviato da: scimmiaelettrica
il 15/09/2009 alle 23:25