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lentamente muore...(MARTHA MEDEIROS-non Neruda)

Creato da scimmiaelettrica il 26/07/2007

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Si ai pax

Perchè l'Amore è solo Amore...
in qualsiasi sua forma




Sono etero,credente, cattolica (anche se di questi tempi è dura..)
e penso che il messaggio divino sia molto diverso da quello
proibizionista e colpevolezzante che certi "cristiani" vogliono
diffondere...i pacs (o dico o cus...ecc)
non sono contro il Cristianesimo...sono una legge di uno STATO LAICO che
come tale deve comportarsi, nel pieno rispetto della libertà di ogni
cittadino.
Poi ognuno viva la sua vita e pratichi le sue
scelte in base al proprio pensiero e credo..

CONTRO OGNI FANATISMO
anche quello di chi crede verso chi non crede.
 
 

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Bologna 8 settembre2007
 
 
 
 

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LA TUA MAMMA TI STA CERCANDO!!!

 

CHE,ciò che rappresenta


Sto conoscendolo da poco...ma aldilà di tutto è
comunque diventato il simbolo di ideali
che condivido...e poi la canzone di Silvestri vale la pena di essere ascoltata!
 

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Il GIOCO

Post n°135 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da scimmiaelettrica
 



E VOI CARI MIEI "ADULTI"

BLOGGER A COSA GIOCATE O QUAL'ERA IL VOSTRO GIOCO
PREFERITO DA BAMBINI?
ACCADEMIA DEL GIOCO DIMENTICATO
I 4 cantoni
I "cantoni" possono essere alberi (bellissimo) ma anche zainetti (o 4
amici pigri...) i cantoni devono formare un quadrato di almeno 10 mt di
lato. Si procede alla conta (a fine pezzo spieghiamo anche la conta...)
e lo "sfortunato" detto "guardia" si piazza in mezzo al quadrato. Gli
altri devono scambiarsi il posto (anche di traverso) e raggiungerlo
prima della "guardia". Se arriva prima la guardia, chi perde il posto
va in mezzo e via di nuovo.

La Campana
Cos'è E' forse il primo gioco che
i bambini (e bambine...) fanno insieme si tratta infatti di disegnare
per terra delle caselle (in genere 7) e saltare dentro. Esistono molti
modi per definire questo gioco: mondo, campana, settimana, la luna ecc.


Regolamento
I bambini a turno devono lanciare un sasso che deve rimanere entro la
prima casella, quindi saltare dentro prendere con la mano il sasso poi
saltare su un solo piede dentro le altre e tornare all'inizio. Vince il
bambino che per primo riesce a far cadere il sasso in tutte le caselle
e completare il percorso senza mai toccare con i piedi le linee
tracciate. Ora le varianti un tempo usate (tenere ad esempio la pietra
sul capo) sono improponibili, mentre prima quattro o cinque bambini
passavano tutto il pomeriggio aspettando di sapere chi avrebbe vinto,
ora dopo mezz'ora vogliono cambiare gioco.
Carrettini (carrioli, rumbetti)
Cos'è
Il primo mezzo di trasporto dei bambini (piuttosto pericoloso...) Una
robusta cassetta, delle ruote di legno (ora introvabili) oppure
cuscinetti a sfera, in genere senza freni e talvolta con un manubrio.

Regolamento Si sceglie una discesa non troppo perigliosa, delle robuste scarpe (per frenare..) un percorso identico per tutti.

Si consiglia vivamente un casco, delle ginocchiere e delle gomitiere. I
primi viaggi vanno fatti accompagnati da un "grande" che con una corda
tiene da dietro sotto controllo il carrettino. Molto divertenti sono i
trenini fatti con più carrettini (mettendo un adulto alla guida del
primo)
La conta Ogni regione ha il suo modo di fare la
"conta" per stabilire chi deve iniziare, chi essere ultimo o chi stare
fuori (altrimenti è una lite continua...) Io ho un sistema drastico: se
il gioco prevede uno svantaggio per il primo faccio iniziare al più
grande (se frigna tiro fuori il cartellino rosso...) inizio con il più
piccolo se invece la situazione è rovescia. Noi a Merano in Alto Adige
avevamo una filastrocca di origine latina" Am dam des, file male pes,
file male cuculus, am dam des: l'ultimo indicato era il "segnato".
Ovviamente occorreva stabilire con chi iniziare: semplice, si tirava un
sasso verso un barattolo: si partiva da chi era arrivato più vicino.
Chi fosse interessato a saperne di più può contattarmi: esiste uno
studioso slavo che ha raccolto un migliaio di modi (ha un sito
apposito). Oppure si mette un tappo con un riferimento in un calzino:
si fa pescare al più piccolo e chi viene viene..
L'elastico
Cos'è Un gioco molto
atletico assai usato nelle scuole di danza: si tratta di saltare
saltando (e talvolta agganciando con i piedi) un elastico tenuto teso
dai polpacci, dalle ginocchia dei ragazzi.

Regolamento
Inizialmente si deve saltare (a piedi uniti) in mezzo poi di lato
(agganciando l'elastico tenuto teso a metà polpaccio) con il piede. Poi
si alza piano piano l'elastico costringendo i ragazzi a saltare più
alto











 Un due tre stella!!!! Dunque, fatta la conta e trovato
"il battitore" il gruppo di bambini (perché poi a questo gioco non
potrebbero giocare anche i nonni ????) si piazza a 10 metri poi gira
loro le spalle: attende qualche secondo poi "dichiara" uun...,
duu...e... tre stella! girandosi di scatto. Chi viene sorpreso in
movimento viene ricacciato in fondo, chi viene pescato due volte è
fuori. Naturalmente chi si blocca deve stare immobile fino al momento
della ripresa del gioco (il battitore ha tempo fino a tre minuti per
riprendere: quindi piò fissare, cercare di far ridere le "statue"
(senza toccarle !) Chi "crolla è fuori (così è la vita...).

Giochi di fanciulli (1560)
di Pieter Bruegel il Vecchio (1525/30 - 1569)

Kunsthistorisches Museum, Vienna






iL quadro del pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio è una testimonianza storica eccezionale: il dipinto viene, infatti, definito una
"enciclopedia di giochi infantili". Vi sono
infatti raffigurati più di 80 tra giochi e passatempi. chi si diverte con palle e bocce...
L'indagine sul significato reale della tela ha portato a
interpretazioni disparate: alcuni critici vedono nel quadro
un'allegoria dell'infanzia, altri una allegoria della follia
oppure una
satira del genere umano.








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Commenti al Post:
Topkapy1973
Topkapy1973 il 16/01/08 alle 22:52 via WEB
Nascondino e le corse delle biglie. quelli della mia generazione avevano meno giochi dei ragazzi di oggi, ma erano sempre giochi di gruppo...ora si passano ore davanti a un monitor da soli o al massimo in due e la socializzazione và a farsi benedire. Ciao.
 
scimmiaelettrica
scimmiaelettrica il 17/01/08 alle 00:39 via WEB
hai perfettamente ragione!Poveri figli unici di oggi soli davanti a uno schermo,pc o playstation fa lo stesso! Al massimo rimangono i campetti di calcio..ma sono sempre meno e la fantasia è solo un optional per cui avremo generazioni sempre più standarizzate temo!Io giocavo anche all'elastico insieme a mia sorella..me ne sono ricordata solo leggendo le pag del sito che riporto!E pure a "un 2 3 stella" e a "strega comanda colore"..ciao e grazie!
 
lulu1811
lulu1811 il 17/01/08 alle 06:41 via WEB
Ciao.....dinuovo le stesse storie e peggio sul mio nuovo cammino...sono molto giu...kisss tvb
 
cheguevaraeramorto
cheguevaraeramorto il 17/01/08 alle 12:17 via WEB
Noi ci arrangiavamo con poco, bastava un muro su cui una persona contava fino a cento e tanti posticini per nasconderci, poi quando ci stufavamo e andava gregorio sotto, mentre lui contava noi ce ne tornavamo a casa e poi dopo cenato ci facevam beccare dopo che aveva girovagato per un paio d'ore...si giocavamo a nascondino, un bacione grandissimo
 
 
scimmiaelettrica
scimmiaelettrica il 17/01/08 alle 22:32 via WEB
accidenti che dispettosi,povero Gregorio!!! chissà se ti incontrasse ora...!! In effetti nascondino è un evergreen...chissà se i miei nipoti ci giocano però! Glielo chiederò!! Bacio ricambiatissimo..
 
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 18/01/08 alle 11:46 via WEB
"Nascondino" ad libitum, e così "Uno due tre stella", passagi a pallone, "Color color", pallavolo, biglie (col fantastico gioco "Biglione", chi lo colpisce vince tutte le biglie in campo), Risiko (nel pianerottolo del condominio!), golf (con mazze di plastica), e chi più ne ha più ne metta... Io non ho mai visto un videogame fino ai 13 anni, ma so che un pomeriggio all'aperto con gli amici vale più di 1000 live points... Un abbraccio -Jona
 
 
scimmiaelettrica
scimmiaelettrica il 19/01/08 alle 00:40 via WEB
Mmmmh...il primo videogame (non mio) era sul commodore 64,c'era una sirenetta che cercava delle chiavi e respirava grazie a delle bottigliette!!oppure era il padre di tutti ,quello con le due righette che fan rimbalzare un cursore qua e là,hai presente? comunque non li ho mai amati..preferivo l'immaginazione!!E si,niente vale di più che il giocare in compagnia al caldo o al freddo non importa!ciao
 
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 18/01/08 alle 11:52 via WEB
Il mio vero gioco da bambino però, era una sorta di gioco di ruolo dal vivo ideato da me medesimo... :) ... ci giocavano tutti, mio fratellino, mie cugine, le mie amichette... Ognuno era un personaggio "fantasy" diciamo (io ero un ipotetico nuovo figlio del dio Zeus), inventato e creato da se stesso, e lo interpretava lasciandolo vivere nel mondo di storie incredibili che ogni volta, la nostra fantasia tirava fuori. Un muretto a secco diventava un ponte sulla lava, un monopatino un surf spaziale, e la casa di nonna una misteriosa base nemica... La fantasia, non ha prezzo.
 
 
scimmiaelettrica
scimmiaelettrica il 19/01/08 alle 00:36 via WEB
io pure con i miei amici del cuore facevo il gioco del fare finta tipo:"adesso facciamo che io ti dicevo e tu dopo facevi..."!!Che storie!!!! Ecco perchè poi da grande e vaccinata(intorno ai 24)ho cominciato anche a giocare ai giochi di ruolo! bellissimi! grazie,ciao!
 
bil37
bil37 il 18/01/08 alle 14:15 via WEB
I miei giochi preferiti erano tanti, ma ricordo con piacere "guardia eladri" e "nascondino"...che ridere :)) Complimenti per il tuo blog...ciao. Paolo
 
 
scimmiaelettrica
scimmiaelettrica il 19/01/08 alle 00:40 via WEB
Gli intramontabili...o almeno lo spero!! grazie ciao :))
 
vflipper
vflipper il 25/01/08 alle 11:58 via WEB
ah bello i giochi da bambini! dunque io giocavo tanto a nascondino, a Napoleone e a strega comenda color!...divertentissimi ci si perdeva via i pomeriggi interi. alternativa quando avevamo le bici a disposizione giocavamo a Chips (come il famoso telefilm): facevamo inseguimenti infiniti o delle specie di parate a due a due! Credo che anche ai bambini di oggi quello che piace di più sono i giochi con poco: gli puoi regalare tutti i videogames del mondo (che loro desiderano anche per non essere da meno dei loro amichetti)ma se poi passi un pomeriggio con loro a inventarti giochi o una caccia al tesoro se lo ricordano a vita (a tuo rischio e pericolo perchè poi ti chiedono 1000 BIS!!!). Bello spunto i giochi dell'infanzia a presto Flip
 
 
scimmiaelettrica
scimmiaelettrica il 25/01/08 alle 15:04 via WEB
Siamo pienamente d'accordo...ma il gioco Napoleone che gioco è? Non lo ricordo...!! Grazie ciao
 
   
vflipper
vflipper il 26/01/08 alle 15:27 via WEB
Allora, c'è un giocatore, sorteggiato con la conta che fa Napoleone, si disegnano per terra dei cerchi co il nome delle nazioni. Il Napoleone di turno si mette a circa 20 passi dalle nazioni disegnate, mentre gli altri giocatori si preparano dalla parte opposta. Napoleone chiama la nazione che vuole conquistare:”Napoleone dichiara guerra alla…Spagna!” A questo punto, i giocatori devono correre e occupare, tutti contemporaneamente, la nazione dichiarata dall’Imperatore. Chi non riesce a “entrare” in tempo nella Spagna, ad esempio perchè la nazione e’ troppo piccola e non tutti i giocatori trovatori trovano posto, oppure perchè il giocatore e’ lento come una lumaca ed e’ raggiungibile e toccato da Napoleone prima che ci riesca, e’ eliminato dal gioco. Quando tutte le nazioni sono state chiamate la battaglia finisce. Vince il Napoleone che ha eliminato più nemici. Noi ci divertivamo un sacco anche se bisognava essere un po' nemerosi (almeno 6 o 8, se non di più) ciao buon week-end Flip
 
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Samuele Bersani

Lentamente muore



Lentamente muore
chi
diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi
percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei
vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una
passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"

piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare
gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che
fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente
muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non
rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si
permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli
sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova
grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,

chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della
propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un
progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non
conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che
conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere
vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di
una
splendida felicita'.

MARTHA MEDEIROS
(non Neruda)

 

 
 

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