Tracce dall'Universo

Storie e racconti di un capitano

 
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Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 26 Aprile 2007 da il_capitano_ste
 

Giorno decimo,

    Questa mattina, o meglio, dopo colazione, visto che è sempre più difficile per noi parlare di mattina, immersi nell'oscurità e nella profondità del Cosmo, io ed il comandante Mileto siamo stati ricevuti in privato da Visìndamon.
    Mentre ci recavamo nel suo studio, posto esattamente sotto alla plancia di comando, accompagnati da un Sindamano vestito con una tunica verde cinta in vita da un cinturone azzurro che ha detto di chiamarsi Vasàr, abbiamo avuto modo di esplorare più a fondo l'Oharta (vedi messaggio n° 11). Gli interni sono davvero incredibili: le pareti e i pavimenti sono verdi come le foglie degli alberi a primavera, illuminati da sorgenti luminose invisibili che risaltano i patrticolari delle cose senza creare fastidi agli occhi dell'osservatore. L'aria, poi, è profumata come quella che si respira sotto gli alberi a primavera, e se sono presenti da qualche parte dei condotti dell'aria le bocche di aerazione sono perfettamente mimetizzate nella struttura delle pareti. Perfino le porte delle stanze e degli ascensori sono difficili da individuare, ad un primo sguardo distratto.
    Quando Havier ed io siamo entrati nello studio di Visìndamon, egli ci stava aspettando comodamente seduto al tavolo della sua scrivania, apparentemente assorto nei suoi pensieri. Dopo i saluti di rito ci ha fatto sedere su due sedie che parevano essere rigide e scomode ma che in realtà si sono adattate perfettamente alla nostra struttura fisica, risultando di una comodità fuori dal comune, almeno per gli standard terrestri.
    Abbiamo disquisito per circa due ore, durante le quali il Condottiero dei Sindamani ci ha narrato in breve la lunghissima storia del suo popolo. Ha detto che la loro stella madre è quella che noi chiamiamo Betelgeuse, appartenente alla cintura di Orione. Il loro pianeta nativo era chiamato Hàmrick, ed era molto simile alla Terra. Quando poi la loro stella madre ha iniziato a raffreddarsi ed ingrandirsi, loro erano già sufficientemente avanzati da cercare un altro pianeta su cui abitare. Si sono così stabiliti su Sìndam (vedi messaggio n° 6).
    Avevano anche preso in considerazione la Terra, come nuova casa, ma un profeta aveva detto ai suoi antenati di non stabilirsi lì, poiché sarebbe sorta, un giorno, una civiltà con cui avrebbero intrapreso un rapporto di grande stima ed amicizia reciproca. Piuttosto li aveva esortati a proteggere il nostro pianeta dagli attacchi operati da specie ostili. Questa era diventata da allora la principale missione della loro esistenza. Ci ha addirittura raccontato che i suoi predecessori erano scesi più volte sulla Terra ed avevano avuto contatti con gli abitanti. Tutto questo avvenne fino al tempo degli Egizi. Quando poi si resero conto che anche essi li consideravano degli dei o comunque degli emissari di Dio venuti dal Cielo, e  li adoravano, si consultarono tra loro i sacerdoti e decisero che non era ancora giunto il tempo dell'incontro profetizzato.
    Fu così rivelato dall'Unico ad uno di essi che il tempo sarebbe giunto quando i terrestri avrebbero varcato da soli i confini del Sistema Solare, e questo spiegherebbe dunque la loro emozione nell'averci incontrati. Come una mamma che rivede il figlio dopo tanti anni.
    Ha invitato infine i medici e gli scienziati presenti sulla nostra astronave a incontrarsi coi colleghi Sindamani. Secondo lui sarebbe stato molto importante per entrambe le specie. D'accordo con il comandante, ho allora acconsentito allo "scambio culturale", ed in questo momento i miei uomini si trovano sull'Oharta per la prima giornata di scambio culturale e conoscenza reciproca.
    Speriamo che i risultati non deludano le attese. Noi abbiamo sicuramente molto da imparare, con un popolo così avanzato, in ogni campo del sapere.
 

 
 
 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 25 Aprile 2007 da il_capitano_ste
 

Giorno nono,

    Ieri abbiamo avuto il primo contatto con una specie aliena (vedi messaggio n° 10). I nostri sensori avevano rilevato la loro traccia di curvatura dirigersi verso di noi, ma successivamente sono stati essi a stabilire per primi un contatto con la Santa Maria. Come abbiamo appurato in seguito, loro sapevano già da tempo del nostro arrivo, e per di più conoscono la nostra specie nei minimi particolari.
    Innanzitutto conoscono la nostra lingua ed i nostri costumi, ma la cosa più particolare è stata il banchetto che hanno preparato in nostro onore sul loro vascello, l'Oharta, preparato nei minimi particolari come un ricevimento di nozze.
    La loro astronave, poi, è davvero immensa, in confronto alla nostra, e deve avere delle bobine di curvatura potentissime per creare una distorsione sufficiente a trasportare attraverso lo Spazio una struttura del genere. Il loro vascello imperiale, infatti, misura in altezza circa quanto la Santa Maria lo fa in lungezza, e consta di tre cupole poste una sopra l'altra, sempre più piccole come diametro da quella inferiore alla superiore. La base della struttura è ellissoidale, ed il diametro più lungo misurerà all'incirca un paio di chilometri. La plancia di comando è posta sulla sommità, mentre alla base è presente un enorme Hangar contenente numerose scialuppe e attrezzature di cui non saprei descrivere la funzione.

    Nella cupola di mezzo, infine, è presente un ampio salone nel quale abbiamo consumato il banchetto di benvenuto. Nel lato anteriore di questa sala, dalla parte opposta rispetto agli ascensori con i quali abbiamo raggiunto il luogo, è presente una immensa vetrata che permette una visione mozzafiato del Cosmo circostante.

    Il cibo che ci hanno offerto i Sindamani, così hanno detto che si chiama la loro specie, era davvero molto buono. Ottimi sono risultati esserlo soprattutto dei dolci simili a dei pasticcini di varie forme geometriche e dai colori delicati, azzurri, verdi, giallo albicocca e rosso, che avevano una base di gusto e consistenza simili a quelli del marzapane ed erano ricoperti di uno strato che ricordava molto da vicino una glassa dal gusto fruttato. Da bere, invece, ci hanno offerto una bevanda dal colore rosso rubino e dal gusto fruttato, che però non aveva nulla a che vedere col vino.

    Oggi, infine, abbiamo ricambiato noi il favore invitandoli sulla Santa Maria. La giornata è trascorsa nel migliore dei modi, e i Sindamani ci hanno offerto il loro aiuto nel perfezionamento di alcune nostre tecnologie bordo, soprattutto riguardo agli armamenti. Nel corso del primo incontro, infatti, era stato semplicissimo per loro entrare nel nostro sistema di controllo e disattivare tutte le difese della Santa Maria. Hanno detto che i nostri programmi erano troppo prevedibili e le nostre schermature semplici da aggirare. Ora però, con gli aggiornamenti che ci hanno fornito, dovremmo essere più pronti ad affrontare eventuali pericoli, che a loro dire ci sono ed anche numerosi, anche se fino ad oggi non ce ne siamo accorti per via della loro protezione. Una protezione del tutto silenziosa, devo dire, eccettuata qualche piccola anomalia spaziale rilevata dai nostri sensori nei primi giorni di navigazione che ci hanno motivato con piccoli errori d'azione. Mai però avrei pensato che il motivo fosse questo, e devo dire che se le cose stanno realmente così, tutto ciò mi preoccupa non poco.
    Sono comunque curioso di avere più informazioni al riguardo. Dicono infatti di aspettare da millenni questo incontro e di essere già scesi sulla Terra in tempi remoti. Il loro capo, Visìndamon, ha anche fatto alcune allusioni rispetto ad progetto divino di cui loro sono responsabili e che dovrebbe prevedere l'unione pacifica di tutti i Popoli dell'Universo.
    Io sinceramente non so cosa pensare, al riguardo, ma una cosa certa è che il loro volto sereno deve nascondere una pace interiore sconosciuta anche agli uomini più religiosi del nostro pianeta. come se avessero un contatto profondo con l'essenza più vera della realtà e della vita e questo li portasse a prendere le giuste distanze dagli avvenimenti quotidiani. A dare il giusto peso ad ogni cosa.
    Un popolo tutto da scoprire, insomma, e da cui sembra esserci molto da imparare. Aspetto perciò con ansia il domani, per proseguire nella nostra conoscenza.

 
 
 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 24 Aprile 2007 da il_capitano_ste
 

    Come ogni giorno dopo il pranzo, il capitano era nel suo studio a controllare la posta in arrivo dalla Terra e ad inviare i resoconti di quello che capitava sull'astronave e rispondere alle domande dei giornalisti. Osservava poi le telemetrie di bordo in modo da constatare di persona il buon funzionamento della Santa Maria e suggerire o convalidare le opportune modifiche, ove necessario.
    Era dunque immerso nel suo lavoro e stava ascoltando un po' di musica, quando il citofono della sua scrivania trillò improvvisamente scuotendolo dalla calma paradisiaca nella quale si trovava.
- Mirabile. -, rispose sottovoce, come fosse stato svegliato di soprassalto nel mezzo di un bel sogno.
- Capitano, sono Mileto. Chiedo scusa per il disturbo ma i nostri sensori a lungo raggio hanno rilevato delle anomalie in avvicinamento a circa 15 minuti da noi. -. La voce del comandante era tesa.
- Anomalie... Di che tipo? -
- Secondo i nostri sensori sarebbero delle tracce di curvatura. -
- Arrivo subito! Predisponete l'allarme rosso, nel frattempo. -
- Va bene. -

    Il capitano corse subito in plancia di comando. Il suo ufficio era immediatamente dietro ad essa, quindi nel giro di un minuto fu al suo posto di primo ufficiale.
- Potete ancora rilevare quelle anomalie? -, chiese al suo secondo.
- Certo, capitano. Sempre più vicine. Probabilmente se uscissimo dalla curvatura potremmo analizzare meglio i dati dei nostri sensori. -
- Mi sembra un'ottima idea. Usciamo dalla curvatura e procediamo a velocità di massimo impulso. -

- Siamo usciti dalla curvatura. Da questo momento stiamo procedendo a massimo impulso. -, riferì Mohammed Sad el Kahled, l'ufficiale addetto al timone.

- Capitano, qualcuno ci sta chiamando. -, disse Perlabyanca.
- Lo metta sullo schermo. -
    Tutti avevano lo sguardo teso e speranzoso allo stesso momento. Dopo anni di semplici avvistamenti, infatti, stavano forse per avere il primo contatto con una specie aliena intelligente. La paura che avevano sperato di dover provare quando erano stati assunti nell'eqipaggio della prima missione umana al di fuori dei confini del Sistema Solare, sembrava ora essere una sensazione più reale che mai. Il loro cuore batteva fortissimo, e la testa pulsava. Bianchi in volto aspettavano il verdetto della sorte.

    Quello che apparve agli occhi degli ufficiali riuniti in plancia di comando fu Visìndamon (vedi messaggio n° 3), il Condottiero dei Sindamani, vestito con una tunica bianca cinta in vita da un cinturone rosso, confezionato con lo stesso tessuto morbido della tunica. Aveva il volto sorridente e gli occhi luminosi come quelli di un bambino. Per via della sua testa pelata e della sua espressione sorridente e distaccata ricordava molto da vicino un monaco buddhista.
- Salute a voi, terrestri. -, disse con tono lento, scandendo le parole una ad una, - Io sono Visìndamon, il Condottiero dei Sindamani, e sono veramente felice di potervi finalmente conoscere di persona. Da anni noi tutti aspettavamo con ansia questo incontro. -
- Salute a te, Visìndamon. -, rispose il capitano con voce tremante per l'emozione, - Io sono Stefano Mirabile, capitano della Santa Maria. Anche noi siamo immensamente felici di fare la vostra conoscenza. Da dove provenite? -
- Il nostro pianeta si chiama Sindam, e ruota attorno ad una stella di nome Miràscor. Se gradite possiamo parlarne faccia a faccia sul nostro Vascello Imperiale. Abbiamo anche preparato un piccolo banchetto di benvenuto. Non è così che fate voi sulla Terra? -
- Saremo onorati di accettare. Però prima mi dovete chiarire un dubbio: come fate a conoscere la nostra lingua? -
- Vi stiamo osservando da generazioni, ormai, aspettando con ansia questo momento. Si può dire che sappiamo tutto o quasi, sulla vostra specie e sul vostro pianeta. Ma vi spiegherò tutto in seguito, se accetterete il mio invito. -
- Con immenso piacere. -, acconsentì il capitano della Santa Maria.
- Bene, allora. Noi stiamo uscendo di curvatura e stiamo per raggiungere il vostro portellone ed agganciarci ad esso. Per precauzione ho disattivato tutte le vostre armi, ma anche le nostre lo sono. Ve lo assicuro. Noi veniamo in pace. -

    Dopo un attimo di smarrimento, Stefano si voltò con aria interrogativa verso l'ufficiale tattico.
- Affermativo, capitano. -, riconobbe James Donovan, - le nostre armi sono bloccate. -
- Ma come hanno potuto entrare nel nostro programma? -, chiese il capitano, - Non era a prova di qualsiasi intrusione? -
- Ne dovete fare ancora molta di strada, capitano. -, rispose Visìndamon, - Davvero pensavate di arrivare al primo viaggio nel Cosmo e competere da subito con specie molto più avanzate della vostra? Comunque potete stare tranquilli, almeno con noi. Non abbiamo intenzione di farvi del male. Magari vi forniremo anche qualche ausilio tecnologico, se lo desiderate. Non tutti infatti sono buoni come noi, in giro per l'Universo. Stiamo per attraccare al vostro portellone, se ce lo consentite. -
- Permesso accordato. Sto venendo ad accogliervi. -

 
 
 

 

Post n°9 pubblicato il 23 Aprile 2007 da il_capitano_ste
 

Propulsione a curvatura


    Ciao a tutti. Visto che per il momento la Santa Maria sembra navigare in acque tranquille, anche grazie all'aiuto dei Sindamani, e che a bordo non vi sono grandi problemi da risolvere per il capitano, oggi avevo intenzione di darvi qualche informazione tecnica riguardo a quello che state leggendo sul mio blog. Pensavo dunque di cominciare fornendovi qualche nozione di base sul concetto di curvatura, il sistema a me più noto, tra quelli ipotizzati, che consentirebbe di superare la velocità della luce e con essa la teoria della relatività di Einstein, secondo la quale tale limite non può essere valicato.
    Premetto al riguardo che l'invenzione della propulsione a curvatura non è mia ma del creatore della saga di Star Trek, solo che a me sembra la più accattivante e realizzabile, forse per la maggiore familiarità che ho con essa. Le informazioni, poi, non le ho ricavate semplicemente in base alla visione del film, ma le ho cercate e studiate su Wikipedia, a cui rimando per eventuali approfondimenti sull'argomento.
    Bene, come vi accennavo prima la propulsione a curvatura (warp drive) è il tipo di propulsione che permette alle astronavi dell'Universo fantascientifico di Star Trek di viaggiare ad una velocità superiore a quella della luce. L'energia necessaria a raggiungere una simile velocità è fornita da un reattore materia/antimateria, che fa reagire la materia e l'antimateria in maniera controllata per mezzo di cristalli di dilitio. L'energia creata da questi motori consente di creare una distorsione spazio-temporale attorno all'astronave, la quale genera delle forze contrapposte che piegano (cioè curvano) lo spazio-tempo fino a consentire il salto nell'iperspazio ed il raggiungimento della destinazione in un tempo minore.
    Chiarisco con un esempio, lo stesso trovato su Wikipedia, che si rifà agli scritti del creatore di Star Trek. Immaginate di prendere un fazzoletto e di tracciare una linea lungo la diagonale: quello è lo spazio-tempo che ci mettereste viaggiando alla velocità della luce per giungere da un capo all'altro. Se però piegate il fazzoletto avvicinando questi due capi ridurrete il salto necessario a giungere da uno all'altro. Quello che fanno appunto questi motori quando entrano in azione.
    Questa possibilità che vi ho brevemente illustrato è comunque supportata scientificamente dagli studi di un fisico messicano, Miguel Alcubierre, il quale ha teorizzato la possibilità di viaggiare nello Spazio utilizzando una "bolla di curvatura" in cui lo spazio anteriore ad essa viene contratto mentre quello posteriore viene espanso. In questo modo si potrebbe viaggiare più velocemente di un raggio di luce che viaggia all'esterno della bolla pur non infrangendo i limiti della relatività di Einstein.
    Come potete vedere, questo assomiglia molto al sistema di propulsione che vi ho mostrato sopra. La prossima volta, invece, vi parlerò del funzionamento del motore a curvatura.
    Prima, però, torniamo al nostro capitano...


 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 22 Aprile 2007 da il_capitano_ste
 

Giorno sesto,

    Ormai siamo pronti per passare a curvatura 5. Non abbiamo più riscontrato anomalie di alcun tipo (vedi messaggio n° 4) e se non vi saranno problemi nelle prossime ventiquattro ore potremo fare il salto decisivo.
    Per precauzione stiamo sempre mantenendo lo stato di allarme verde, ma l'equipaggio, fortunatamente, sta rilassandosi molto. Ormai ci stiamo abituando a navigare nel Cosmo.
    Stiamo anche scattando numerose fotografie alle stelle e raccogliendo un sacco di dati scientifici che potranno dare nuova spinta alla ricerca astronomica. Non a caso quelli che stanno lavorando maggiormente, in questi primi giorni, sono proprio gli scienziati; astronomi ed astrofisici in particolare. Il loro responsabile, la dottoressa Jane Hackmann, dice che lei ed il suo team non pensavano di ottenere dei risultati simili in così pochi giorni, ma per il momento non mi ha ancora mostrato nulla. Ha detto che lo farà solo nel momento in cui avrà certezze.


    Ieri invece, 21 aprile 2118, ho compiuto quarantacinque anni, e l'equipaggio mi ha preparato una bella festa a sorpresa nella sala riunioni dell'astronave. Non so davvero come abbiano fatto a portare a bordo tutta quella roba senza che io me ne accorgessi. Si vede che sto proprio invecchiando... Mi hanno anche regalato due bellissime stampe di trecento anni fa raffiguranti dei velieri, che io ho subito appeso nel mio studio, una volta terminata la festa. L'ufficiale addetto alle comunicazioni, poi, mi ha pure regalato un bellissimo poster olografico (vedi messaggio n° 7) da lei preparato. Mi sono veramente commosso, questa mattina, quando l'ho aperto.
    Tutto ciò che sto vivendo in questi primi giorni di navigazione mi riempie di gioia e di speranza per il futuro, e sento che poco a poco le mie preoccupazioni e le mie ansie si stanno affievolendo. Grazie anche al mio magnifico equipaggio.

 
 
 
 
 

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Un blog di: il_capitano_ste
Data di creazione: 17/04/2007
 

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