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Chissà..

Post n°272 pubblicato il 04 Aprile 2024 da feeline

 Tornerai oppure morirai, in questa guerra dell'esistenza.

Dentro questo dialogo con te stessa in cui forse

non ti parli più, o forse non ti ascolti più?


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Commenti al Post:
Vince198
Vince198 il 04/04/24 alle 16:20 via WEB
Nel precedente post abbiamo chiosato:
Tu:
La felicità va oltre ogni apparenza,
ogni limite spazio temporale del momento.
La felicità si nasconde dove pochi riescono a trovarla.
È inutile cercarla,
chiederla,
pretenderla.

Abbraciiiiii...
..
Io: «E' sinonimo di amore. Abbracci a te..»

Questi pensieri, a mio modo di vedere, rientrano perfettamente in quel percorso di vita che inizia con le prime personali immersioni nel mondo reale, quelle che limano e sgrezzano tutte le nostre imperfezioni, laddove possibile, realizzando una iniziale opera di interpretazione di quello che è il “repertorio delle personali ambizioni”, per un futuro che sia adeguato a quello che si desidera.
Che fare allora? Volare con un “supercalifragilistichespiralidoso“ nel mondo dell’immaginazione, cosa che sicuramente regala momenti incantevoli ma che sono simili a nuvole che possono, prima o poi dissolversi, oppure vivere la vita nella sua essenza reale con qualche incertezza o volo pindarico che nel corso della vita stessa è sempre possibile?
Certo, avere le idee chiare e sapere a cosa si mira è doveroso, realizzarle poi è il sogno di chiunque; avere un mix di questo spettacolo chiamato vita reale e vita desiderata credo risieda nell’anima di qualsiasi essere umano e consente di espandere il cuore e l’anima all’infinito.
Ho la certezza che partire con uno scopo è essenziale, ma che essere pronti a modellare, ridisegnare, ridipingere, ricostruire se necessario daccapo il quadro della propria esistenza, sia una prerogativa essenziale per una vita non certo monotona, semmai originale, brillante e soddisfacente.
Tutto questo mi riporta a quei versi, che tu conosci, di Martha Medeiros, .. che iniziano con un “Lentamente muore chi..” Gira e rigira si finisce sempre in quell’ambito!
Un’introspezione di se stessi, continua e minuziosa va fatta sempre altrimenti accadono quelle possibilità che hai paventato: « Tornerai oppure morirai, in questa guerra dell'esistenza. Dentro questo dialogo con te stessa in cui forse non ti parli più, o forse non ti ascolti più?»
E’ un pensiero da focalizzare senza se e senza ma prima di rimanere intrappolati in una dimensione parallela dalla quale diventa complicato venir fuori. Tutto, infine, dipende da quello che ognuno vive nella propria intimità, quello che desidera e che ha speranza di realizzare. Non tutti i sogni sono tali. <bbr/> Potrebbero essere un prolungamento onirico di una realtà che in quel momento non riusciamo a vedere ma che potrebbe esistere. Così come potremmo dire “Nihil sub sole novi”.
Abbracci a te.
 
 
feeline
feeline il 04/04/24 alle 17:52 via WEB

La felicità io la conosco, ogni tanto passa a trovarmi e resta un po' con me.
La vita?
Diciamo che le ansie, le gioie, fanno parte di tutti noi, cambia per
ognuno il modo di affrontarle.
Martha Medeiros consigliava di essere più folli e invece lui diceva questo:
Ognuno ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo.
Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l'incanto negli occhi,
la legga e gliela racconti.
Grazie Ti abbraccio.

 
   
Vince198
Vince198 il 04/04/24 alle 18:40 via WEB
La felicità conoscerla è bene, ancor meglio se la si prova il più a lungo possibile. Tutti gli atti, i momenti che la compongono si susseguono in continuità, in modo da creare un unico attimo che sia pari all'eternità, far vivere in simbiosi quelli che ne sono avvinti. È vero, assomiglia ad una favola che solo due "occhi innamorati" possono leggere in contemporanea, lasciandosi plasmare in un'unica entità d'amore. Ma non basta raccontarla, va anche vissuta "braccia nelle braccia": il solo modo per viverla compiutamente, intimamente, integralmente. Appassionatamente e intrisa di quello struggimento interiore che rende osmotiche quelle persone che, godendo di quello stato d'animo, ne restano profondamente avvinte.
Grazie a te, con un bacio.
 
Vince198
Vince198 il 04/04/24 alle 20:12 via WEB
E i bicchieri erano vuoti
e la bottiglia spaccata
E il grande letto era aperto
e la porta serrata
E tutte le stelle di vetro
della felicità e della bellezza
splendevano nella polvere
della stanza in disordine
E io ero ubriaco morto
e tutto una vampa di gioia
e tu ubriaca viva
nuda tra le mie braccia.
(Jacques Prévert)

Certo non è un evento di tutti i giorni, di ogni notte, ma quando accade anche questa è felicità, anche solo una parte di quel tutto che regala dolcezze alla vita.
Trascorri una dolce serata, ancora un bacio ^___^
 
 
feeline
feeline il 05/04/24 alle 11:26 via WEB

Leggendo queste righe di Jacques Prévert, viene sicuramente da dire che quell'insieme di emozioni è proprio la felicità.
Come Epicuro sosteneva che non esiste età per conoscere la felicità. Non si è mai né vecchi né giovani per occuparsi del benessere dell'anima.
Sono d'accordo.
Poi ci sono quelli sempre scontenti di tutto e non sanno riconoscere nemmeno quei brevi momenti di felicità che li sfiora. Si chiamano vittimisti, con la sindrome di Calimero.
Questi (secondo me) sono le tipologie di persone da allontanare subito se vogliamo difendere la nostra felicità.
Siccome questi individui vivono con l'insoddisfazione di principio e che non sono mai soddisfatti, in nessuna circostanza, per nessun motivo, in qualsiasi compagnia. Cercano di rovinare quella degli altri insinuando dubbi su tutto, seminando insicurezze e negatività.

Quando una persona è felice, meglio è se se la tiene per se, senza andare a raccontarla troppo in giro.
Durerà un anno, un mese, un giorno un ora? Chi può dirlo?
Quelli vissuti però sono momenti tutti tuoi, nessuno potrà mai toglierteli.
Forse si trasformeranno in un caro ricordo che quando parleremo della felicità si accenderà nei pensieri come momenti di rara bellezza.
Quindi, vai, vivi, sogna e soprattutto credici.
Per quanto confortevole possa apparire, nessun luogo chiuso può fare la felicità di un cuore che batte e di un animo che non ha mai smesso di inseguire un sogno.

Ti abbraccio e ti auguro un sereno fine settimana

 
   
Vince198
Vince198 il 05/04/24 alle 14:16 via WEB
Si, anche quella è una forma di felicità che rende l'anima colma dei migliori sentimenti. Se penso ad uno come Pavese, cui ho fatto un post da me, un Pavese giovane per la verità, ebbene trovo interessante, quasi un pensiero insolitamente pieno di desideri pieni di umanità nonostante il suo carattere introverso, che abbia affermato:
«La felicità è essere se stessi, profondamente, veramente, senza compromessi, anche a costo di essere infelici.»
Sembra un'esagerazione, un controsenso ma non lo è: quel desiderio in lui è così forte perchè da dentro ha sempre desiderato vivere la felicità. Ovviamente a modo suo però non ha avuto molta fortuna..
Così, le persone normali nella loro normalità, la invocano, la desierano e quando ne entrano in possesso, godono in silenzio tutte le sue sfaccettature, nell'intimità assoluta.

Dialogo due persone che si amano:
– Qual è la cosa che ti farebbe più felice al mondo?
– Un bacio sotto le stelle. E tu?
– Che venga notte.

Ti abbraccio forte, mio dolce tesoro, sei sempre nelle corde del mio cuore.
 
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