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DA UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA DI OGGI 1/02/07 meditiamo tutti....

Post n°17 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da ilPrincipeNero

Tv nascoste in moschea L’imam: sharia in Italia
L’inchiesta in incognito di due giornalisti di SkyTg24 Da Viale Jenner a Centocelle:
Allah vuole il velo integrale
A coloro che immaginano che il velo islamico sia una libera scelta della donna o addirittura il suggello di una società multiculturale dove saremmo tutti felicemente realizzati, consiglio di seguire questa sera alle 22,35 la puntata dal titolo «Un velo fra noi», della trasmissione Controcorrente condotta da Corrado Formigli su SkyTg24. Scopriremo che nelle nostre moschee il niqab, il velo integrale, viene imposto come un precetto divino e che simboleggia la penetrazione della sharia, la legge coranica, in vista dell’islamizzazione dell’Italia. Due coraggiosi giornalisti, una somala e un iracheno, camuffati da coppia «islamicamente corretta» (lei con il niqab, lui con la barba incolta), si sono avventurati in seno alle «moschee calde» di Centocelle a Roma, di Varese e di viale Jenner a Milano, muniti di una telecamera nascosta. Ed è proprio l’imam di quest’ultima moschea, Abu Imad, a rivelare con maggiore franchezza la strategia di conquista islamica del nostro Paese: «A noi la loro democrazia fa comodo, ci è utile come comunità e come individui. In verità, nella terra dei musulmani, se siamo musulmani, dobbiamofarci governare dalla sharia. Mettiamo che il mezzo per raggiungere la sharia di Allah siano elezioni libere o l’esercizio del potere. Mettiamo che i musulmani in Italia siano d’accordo ad istituire la sharia di Allah. E allora...».
Abu Imad si ferma un attimo prima di concludere: «E allora l’Italia diventerà uno Stato islamico». Ma il senso è chiaro. L’imam della moschea più inquisita per i suoi legami con il immagineterrorismo islamico internazionale, svela una decisa preferenza politica per la sinistra: «Vedi dove la sinistra è forte, come in Liguria e in Emilia, noi stiamo meglio. Ma purtroppo la sinistra in Lombardia è meno forte». Potrà sorprendere ma per Abu Imad l’arma vincente degli estremisti islamici è la Costituzione italiana: «Il compromesso tra le nostre convinzioni religiose e la democrazia è possibile. La Costituzione è al di sopra di qualunque legge e la Costituzione di questo Paese garantisce la libertà di culto. Perciò una legge che impedisce a una donna musulmana di portare il niqab, il velo integrale, è una legge anticostituzionale. Non venga qualcuno nel nome della libertà a togliermi la mia libertà. Sarebbe contro la Costituzione e i diritti dell’uomo. La poligamia poi, vedi, è un problema risolvibile. Intanto i poligami sono pochi e se qualcuno vuole avere due mogli si può trovare la scappatoia. Per esempio ne sposi una ufficialmente in Comune e l’altra la sposi solo secondo la sharia. Non è un problema ». Anche Haji Ibrahim, imam della moschea di Varese, indossa come Abu Imad la divisa dei radicali salafiti, la jellaba, una tunica bianca, barba incolta e sulla testa la taqiya, uno zucchetto bianco. «Il vero responsabile è in carcere.
La moschea qui non è estremista, abbiamo questa fama perché hanno arrestato alcuni fratelli», premette l’imam, «il niqab è un volere di Allah e basta. Il profeta durante la sua vita l’ha fatto mettere alle sue mogli e alle sue figlie. Alcuni ulema dicono che la donna può lasciare scoperto l’ovale del volto e le mani,ma ci sono altri ulema che sostengono che la donna è tutta una awra, una vergogna, da coprire. Io sono convinto che una donna deve portare il niqab in questa società immorale». «Stiamo combattendo una guerra, qui siamo in trincea». Lo stesso concetto viene riformulato dall’imam della moschea di Centocelle a Roma: «Noi caro fratello non siamo nella terra dell’islam. Proprio per questo dobbiamo mostrare un volto adeguato dell’islam, specie ora che sul velo c’è grande polemica. La gente qui non è abituata al hijab, figuriamoci al niqab.

 
Rispondi al commento:
MagoGandalf2006
MagoGandalf2006 il 01/02/07 alle 22:24 via WEB
Carissimo PrincipeNero,
Innanzitutto un caloroso e doveroso bentornato, e' stato un vero piacere tornare a leggerti e mi auguro che tu riesca in futuro, a trovare piu' tempo da dedicare al tuo Blog.
Di Islam parlammo gia', in uno dei tuoi primi messaggi; vale comunque la pena tornare sull'argomento.
Sul velo non ho una posizione preconcetta: se si trattasse di Rosi Bindi o Rosetta Jervolino Russo per esempio sarei possibilista. Anzi diciamo che per loro sarei favorevole al burqua.
Anche per la Finocchiaro, (l'ho vista ed aveva una pessima cera, spero per lei si sia trattato solo del passeggero effetto della batosta appena incassata al Senato) che ricordavo decisamente piu' in forma.
Al contrario mi batterei per la liberta' di donne musulmane come Afef, Leila del grande fratello o la giornalista de la 7 di cui non ricordo il nome ma ricordo tutto il resto.
Chiuso l'inciso, il velo islamico sta diventando sempre di piu' una cartina di tornasole che misura il grado di integrazione della comunita' islamica residente in Europa.
Ormai non copre piu' il volto delle donne mediorientali, ma un nodo gordiano di interessi che si intrecciano e si contrappongono in un laocoontico ed indissolubile groviglio di cui tutti, volenti o nolenti, siamo parte.
Il primo soggetto, nei tempi andati, si sarebbe definito, demoplutomassonico; ma in tempi di polically correct tale parola e' bandita; il concetto, comunque, e' sempre quello: i poteri forti, la grande finanza, l'industria decotta, i boiardi di stato...
Per rimediare al collasso demografico occidentale, infatti, i soggetti succitati hanno deciso di fare massiccio ricorso all'immigrazione.
Per preparare l'opinione pubblica a quanto era stato deciso "Cola' dove si puote cio' che si vuole" e' partita sui media un'isterica campagna contro il "razzzzismo" che Goebbels manco se la sognava.
Di lobotomizzazioni collettive, del resto, abbiamo gia' parlato privatamente.
Il loro disegno, vedeva un banale turn-over fra le popolazioni europee autoctone, sterili e volontariamente autoavviatesi verso il cupio dissolvi (fatti loro, ma avrebbe ridotto i governanti a guidare ben presto una nazione di centenari) ed i nuovi europei importati da tutte le parti del globo, come una merce o una materia prima qualsiasi.
Ora siamo nella fase 2, dopo la lobotomizzazione degli indigeni tocca ai nuovi arrivati; fase necessaria affinche' questi ultimi possano sostituire, non solo "fisicamente", i vecchi abitanti.
Secondo soggetto, la sinistra.
La manovalanza economica, ça va sans dire, in questo caso diventa politica.
Per adesso si tratta di impostare le campagne elettorali in scia al tema del "razzzzzismo" che tutti i media sbandierano in ogni occasione tirando la volata ai partiti di sinistra, ma piu' avanti la sinistra si augura di averne i voti.
Terzo soggetto: L'Islam.
Doverosa premessa storica: l'impero Ottomano, avanzo' nei balcani sfruttando il divide et impera di romana memoria.
Al campo dei merli, nel 1389, nell'esercito ottomano i turchi erano poco piu' di meta', il resto erano albanesi, greci, macedoni e...serbi. I turchi, sotto le mura di Vienna nel 1683 ce li portarono gli ungheresi che, verso gli austriaci, covavano piu' di un risentimento.
Nel mezzo, ovvero durante il 1.500, persino un'alleanza "empia" con la Francia in funzione anti-spagnola.
Tale tattica non funziono' proprio nell'occasione sulla carta piu' facile: l'aggressione alla repubblica di Venezia.
L'Italia di allora era divisa in mille stati tutti rivali fra loro ma, nonostante questo, riusci' ad unirsi e fu Lepanto.
Navi genovesi fianco a fianco con navi veneziane, GianAndrea Doria e Sebastiano Venier dalla stessa parte della barricata sotto le insegne pontificie; chi l'avrebbe mai potuto prevedere?
Non i turchi, asfaltati in quel 7 ottobre ormai dimenticato e rinnegato.
La divisione di oggi su chi offre sponde all'Islam, non avviene fra stati, ma fra parti politiche.
Inutile dire che gli alleati sono sempre stati momentanei, funzionali al raggiungimento dello scopo prefissato, dopodiche' le nazioni che avevano scelto di allearsi all'Islam perche' intendevano incautamente sfruttarne la forza militare volgendola contro i propri nemici, venivano a loro volta sottomesse.
Questo i compagni non lo sanno e difficilmente troveranno qualcuno che glielo spieghera'.
Resta tagliato fuori il popolino, ma quello non conta, spettatore impotente e rassegnato rispetto ai cambiamenti epocali che stanno avvenendo sotto il suo distratto e rassegnato sguardo.
Ai piani alti intanto, ognuno pensa di sfruttare l'altro e di poterlo utilizzare per i propri scopi, ma almeno in 2 hanno sbagliato i loro conti.
Il guaio e', che chiunque di loro vinca, noi abbiamo gia' perso.
 
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L'autore di questo Blog è persona di scarsa cultura, ignorante e rozza.

Non essendo di sinistra, e quindi non avendo avuto, per discendenza di casta, tutte quelle qualità che tale appertenenza ha insite nel priprio DNA, è una persona che: 

ama la violenza, non è democratico, legge poco e quel poco sono solo giornali scandalistici e libri di quart'ordine e, la cosa peggiore di tutte, in TV guarda solo Reality, Soap Opera e Rete 4! 

Quindi siete avvisati...

 

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PRESENTAZIONE

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Salve a tutti ho appena creato questo blog e per evitare stupidi malintesi e fraintendendimenti, preferisco spiegare ai più che forse non lo sanno chi sia il Principe Nero. Non si tratta nè di un essere demoniaco nè del figlio di satana, quindi gli amanti del "genere" (bestie di satana e affini) sono avvisati.

Non si tratta nemmeno di un personaggio che le menti un pò fantasiose possono identificare come un "Masters" (credo che si dica così) adito a rapporti sado-masochisti. Quindi prego astenersi amanti del genere.Nè si tratta di un nome di fantasia da me inventato. 

Ma chi sarà mai allora questo Principe Nero?

Molto banalmente è un non secondario protagonista del passato che fu.

Essendo io molto appassionato di Storia ed in particolare di Storia Medievale, ho utilizzato (spero di esserne all'altezza ) il soprannome di battaglia di Edoardo d'Inghilterra, Principe di Galles. Persona molto ma molto lontana sia per l'epoca, ma anche per carattere, temperamento, sagacia e forza dell'attuale pretendente al Regno d'Inghilterra.

Giusto per non annoiarvi troppo, vi traccio brevemente chi fosse Edorado d'Inghilterra detto il Principe Nero

Edoardo, nacque a Woodstock nel 1330 e la sua vita non fu lunga infatti non arrivò mai a diventare re. Morì infatti nel 1376 a soli 46 anni per una banale infezione.

Primogenito di Edoardo III di York (rosa bianca) dei Plantageneti, fu uomo di grande coraggio unito alla straordinaria abilità strategica. Il soprannome (Principe Nero) gli derivò dal colore dell'armatura da questi indossata in battaglia.

Giusto per citarne una, forse la sua più famosa vittoria, la battaglia di Poitiers (1356)

Edoardo si scontra in un epica battaglia contro il sovrano francese Giovanni II che sicuro della superiorità numerica 1 contro 2, lo attacca vicino alla cittadina di Poitiers. Subendo una rovinosa sconfitta (grazie soprattutto ai temibilissimi arcieri inglesi) e rimanendo catturato, per poi essere portato in Inghilterra come prigioniero.

Le pagine di questo Blog cercheranno di rifarsi al carattere di questo personaggio. Certo non ci saranno battaglie campali con frecce, spade o lance, ma non ci sarà nemmeno il buonismo deleterio e la ipocrisia che pregna il nostro Paese da troppo tempo.

Le cose qui da me scritte si rifaranno allo spirito con cui Oriana Fallaci amava trattare gli argomenti affrontati. (mi perdoni da lassù per un così ardito paragone sia culturale che di capacità e stile narrativo.)

 
 

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