Creato da ildalla il 16/10/2007

blob

blob

 

 

« Tutti conoscono Edison m...I Dogon »

La grande piramide, un generatore di energia!

Post n°179 pubblicato il 04 Giugno 2008 da ildalla

Le Piramidi potevano essere state immense celle a combustibile per fornire energia al popolo che occupava le terre tredicimila anni fa.
Secondo Alan Alford la
Camera della Regina nella Grande Piramide di Giza, sarebbe stata il punto dove si doveva trovare la cella energetica idonea a produrre la separazione fra l’ossigeno e l’idrogeno; il sarcofago nella camera del Re il recipiente dove avveniva la combustone controllata dell’idrogeno; le cinque stanze sopra tale camera, ossia il Ded, il dispositivo di raffreddamento.
Alford ipotizza che nelle 27 nicchie allineate nella Grande Galleria e adesso vuote, si trovavano cristalli capaci di risuonare a diverse frequenze e impiegati per comunicare.

La cella a combustibile , o pila a gas, fu ideata nel 1839 da William Grove, un curioso avvocato del Galles con l'hobby della chimica. Durante un esperimento di elettrolisi, procedimento attraverso il quale si può separare idrogeno e ossigeno dall’acqua, si accorse che, nel momento in cui le batterie che alimentavano le celle elettrolitiche venivano escluse, il processo riprendeva al contrario; cioè l’idrogeno e l’ossigeno si riunivano generando elettricità. La comunità scientifica pur interessata inizialmente preferì optare per la dinamo, scoperta poco tempo dopo da Werner Siemens.
Passarono 120 anni prima che la NASA adottasse le "
fuell cells" per il progetto Apollo e invogliasse il loro uso a livello industriale. Infatti, a partire dagli anni ’60, le pile a combustibile sono state utilizzate per tutte le missioni spaziali sia Apollo, sia Shuttle, al fine di produrre acqua ed energia elettrica nello spazio.
La cella, in pratica, si comporta come un generatore di energia elettrica prodotta attraverso la reazione chimica controllata tra idrogeno e ossigeno grazie a un catalizzatore di platino. Si verifica il consumo di un combustibile, nel caso idrogeno e ossigeno, con emissione di vapore acqueo. Non più camere di scoppio, pistoni, combustione.
Fra i cinque tipi di celle a combustibile, le più interessanti sono quelle ad acido fosforico e a membrana scambiatrice di protoni detta anche Pem. Le prime usate negli impianti di potenza, le seconde nella locomozione dei veicoli.
Le pile Pem sono state sviluppate alla fine degli anni Cinquanta negli Usa, dalla "General Electric", e grazie alla collaborazione con la "Ballard Power Systems", società canadese di alta tecnologia, e con l’inglese "Johnson Matthey", specializzata in catalizzatori, il costo del platino in una cella Pem è sceso drasticamente.
Oltre al settore dell'autotrazione, i campi di applicazione delle "fuel cells" sono la produzione di energia, apparecchiature per telecomunicazioni, sistemi di alimentazione per cellulari, personal computer e fabbisogni domestici.
Il metodo più economico per disporre di idrogeno è estrarlo dal gas naturale ma, con tale procedimento, noto come "Steam Reforming", viene liberata come sottoprodotto anidride carbonica; un secondo sistema è produrlo partendo dall’acqua, separandolo dall’ossigeno attraverso l’elettrolisi.
La scelta vincente è rappresentata dalle celle a combustibile alimentate da idrogeno se ottenuto dall’acqua attraverso l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. L’acqua generata dalle "Fuel Cell" è così pura che viene bevuta dagli astronauti sullo Shuttle.


La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ildalla73/trackback.php?msg=4828081

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
ildalla
ildalla il 09/06/08 alle 16:43 via WEB
L'Agastya Samhita è un manoscritto bramano conservato nella Biblioteca di Ujjain nel Madhya Pradesh, in India a Nord di Indore, contenente istruzioni per la produzione di energia elettrica. Compilato e ricopiato da un importante Rishi di nome Agastya, da cui il nome del manoscritto, vi si legge: "Disponi un piatto, o piastra, di rame ben pulito in un vaso di ceramica; coprilo con uno strato di solfato di rame e riempi il resto con segatura bagnata. Metti un foglio di zinco coperto di amalgama di mercurio sulla segatura. Se avrai cura di lasciare sporgere dal vaso una striscia di rame unita alla placca, tra la striscia e il foglio di zinco si produrrà uno stato di energia di nome Mitra-Varuna con la quale si può dividere l'acqua in Pranavayu e Udanavayu ( Idrogeno e Ossigeno). Bada che la striscia di rame non tocchi il foglio di zinco, in questo caso l'effetto sparirebbe. Se disporrai di una catena di questi vasi uno dopo l'altro, otterrai una grande energia."
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

leone1965lagiustamisuraminnitisabinamaxen007braggioncarlofilippofranco.q1965soloveronica74drowsergifaberfrancy1115z948492038495839maurizioscarpasrtndnlhasaad
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963