Creato da ildalla il 16/10/2007

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Ultimi Commenti

dely11
dely11 il 07/04/13 alle 10:54 via WEB
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viaggiatorex4
viaggiatorex4 il 26/06/08 alle 17:23 via WEB
Già che ci sei perchè non vieni a firmare nel mio profilo la petizione per boicottare Pechino 2008 da consegnare al CONI? E' necessario il supporto di tutti.
 
ildalla
ildalla il 10/06/08 alle 11:32 via WEB
La fine della Biblioteca Il mito di Alessandria si alimentò per anni da solo, trovando in se stesso il combustibile necessario per infiammare gli animi di quanti vi vedevano la concretizzazione di un sogno, quello della realizzazione della biblioteca universale, fino a quando, nel 48 a.C., durante le guerre alessandrine che videro coinvolto Cesare e il suo esercito, il patrimonio librario del Museum subì un primo, doloroso attacco. Non si trattò di una distruzione vera e propria (quella arriverà anni dopo e sarà totale e definitiva), ma le conseguenze dell’incendio appiccato dai romani alle navi attraccate nel porto e ai quartieri circostanti, furono la perdita, secondo quanto riferisce Livio , di circa 40.000 rotoli di papiro. La leggenda, poi, volle attribuire a Cesare un piano, di napoleonica concezione, secondo il quale il dittatore latino era, in realtà, interessato a sottrarre i volumi della biblioteca di Alessandria per portarli con sé a Roma e ricostruire laggiù quanto era stato concepito e realizzato in Egitto. La notizia, però, nonostante la prassi diffusa presso i romani di sottrarre ai popoli sconfitti i loro tesori e le opere più ingegnose e nonostante già Silla fosse riuscito ad entrare in possesso di un discreto numero di libri impadronendosene come bottino di guerra, sembra poco accreditata e non trova riscontro in nessuna delle fonti contemporanee, che non fanno menzione dell’episodio. Ciò che, invece, pare certo (nonostante Plutarco affermi trattarsi di un’invenzione) è la donazione di Antonio a Cleopatra di un discreto numero di testi provenienti dalla biblioteca di Pergamo per ricompensarla delle perdite subite. In seguito, la biblioteca fu sottoposta a numerosi attacchi di cui uno memorabile tra il 270 e il 275 d.C. ai tempi del conflitto tra l’Imperatore Aureliano e Zenobia di Palmira combattuto per le strade della città e che dovette causare danni notevoli alla struttura. Nel 412 essa ricevette il colpo di grazia definitivo da parte di un gruppo di monaci fanatici che videro nella biblioteca il luogo di perdizione per eccellenza, custode com’era dei libri più svariati, spesso lontani dalle posizioni della Chiesa e dei suoi esponenti. Risale a quell’episodio la nascita del mito della figura di Hipatia, figlia del matematico Teone allora conservatore e responsabile della biblioteca. Hipatia, fanciulla indipendente e libera, era, secondo la tradizione, un’astronoma vicina, dal punto di vista filosofico, alle posizioni dei neoplatonici. Linciata dalla folla aizzata dai monaci fanatici, fu bruciata viva come una strega nella biblioteca che tentò di difendere prima che questa fosse data alle fiamme. Dopo questo triste episodio, il Museum e i palazzi ad esso annessi non furono più ricostruiti e Alessandria iniziò a perdere il suo primato culturale sino a cadere nel dimenticatoio. La biblioteca aveva rappresentato per secoli un polo di attrazione e un centro di grandissimo interesse culturale ed era stata in grado di unire le popolazioni del Mediterraneo sotto il comun denominatore del sapere e della conoscenza. Venuto meno questo suo ruolo, anche la città che la ospitava perse il suo fascino e fu completamente dimenticata.
 
ildalla
ildalla il 09/06/08 alle 16:43 via WEB
L'Agastya Samhita è un manoscritto bramano conservato nella Biblioteca di Ujjain nel Madhya Pradesh, in India a Nord di Indore, contenente istruzioni per la produzione di energia elettrica. Compilato e ricopiato da un importante Rishi di nome Agastya, da cui il nome del manoscritto, vi si legge: "Disponi un piatto, o piastra, di rame ben pulito in un vaso di ceramica; coprilo con uno strato di solfato di rame e riempi il resto con segatura bagnata. Metti un foglio di zinco coperto di amalgama di mercurio sulla segatura. Se avrai cura di lasciare sporgere dal vaso una striscia di rame unita alla placca, tra la striscia e il foglio di zinco si produrrà uno stato di energia di nome Mitra-Varuna con la quale si può dividere l'acqua in Pranavayu e Udanavayu ( Idrogeno e Ossigeno). Bada che la striscia di rame non tocchi il foglio di zinco, in questo caso l'effetto sparirebbe. Se disporrai di una catena di questi vasi uno dopo l'altro, otterrai una grande energia."
 
ildalla
ildalla il 06/06/08 alle 15:12 via WEB
Singolare quanto scritto dalla scienza cosiddetta "ufficiale" in merito alla Grande Piramide: "Ai suoi architetti sono state attribuite conoscenze geometriche derivate da un elevato grado di scienza, mentre, in sostanza, sono il prodotto dell'intuizione e dell'empirismo. È comprensibile che il monumento così perfetto abbia dato origine a supposizioni di ogni genere. Le teorie mistiche ed esoteriche hanno numerosi adepti, che hanno immaginato perfino un cubito sacro e un 'pollice piramidale' (che misura 127 metri e si basa sulla lunghezza dell'asse polare anziché su quella di un meridiano), ma non si tiene conto che gli egizi non conoscevano né il diametro della terra né altre misure ad essa collegate."
 
ildalla
ildalla il 04/06/08 alle 10:38 via WEB
E se la religione avesse lo scopo di salvare l'Umanità da se stessa? Potrebbe essere che civiltà antecedenti alla nostra fossero davvero tecnologicamente avanti e in grado di creare reazioni nucleari. Bombe atomiche con le quali hanno distrutto se stessi in epoche remote. Allora potrebbe essere che alcuni personaggi illuminati, avendo scoperto gli scritti di quelle civiltà in cui spiegavano come ottenere l'energia elettrica, abbiano deciso di cancellare tutto, per evitare all'uomo di ripetere gli stessi errori. Come nel Medioevo. tenere l'uomo nell'ignoranza evita le distruzioni di massa. Purtoppo a questi controllori la situazione è sfuggita di mano e ora...potrebbe ripetersi l'ecatombe.
 
ildalla
ildalla il 03/06/08 alle 14:11 via WEB
non ci sono certezze, solo dubbi...leggi di baalbek e delle piramidi
 
ildalla
ildalla il 03/06/08 alle 09:41 via WEB
by the way: ISLAMABAD (Pakistan) - Un bambino cieco di 7 anni, Mohammad Atif, è morto lunedì in una madrassa pachistana. La sua colpa: non aver imparato a memoria alcuni versetti del Corano. Il papà, un bracciante nel paese di Vehari, zona di campi di cotone nella provincia orientale pachistana del Punjab, lo aveva iscritto 8 mesi fa in una madrassa, una scuola religiosa. Ma il maestro, Maulvi Ziauddin, ha scoperto che Mohammed non aveva memorizzato alcuni passi del Corano. Mercoledì scorso, per punirlo lo ha appeso a testa in giù al ventilatore del soffitto. Una volta liberato, Mohammad piangeva e allora il maestro lo ha picchiato con un bastone per farlo tacere. Il giorno dopo, il bambino è stato trovato morto nella stanza di Ziauddin, che si era dileguato. Gli altri studenti e la famiglia hanno raccontato la storia alla stampa. Il cugino della vittima, Mohammad Amir, ha detto che, dopo essere stato slegato, il bambino «era isterico e gridava. Il maestro lo ha picchiato col suo bastone e Atif si è zittito. Poi lo ha fatto distendere in un'altra stanza e ha messo un lucchetto alla porta. Giovedì sera, mi ha dato la chiave del lucchetto e se n'è andato. Quando ho aperto la porta, ho trovato Atif morto». La causa: violenze fisiche e soffocamento secondo l'autopsia. Il bambino, cieco dalla nascita, era già stato picchiato dal maestro con un bastone di ferro. Ma i genitori lo avevano curato e poi rimandato a scuola, nella speranza che diventasse un mullah un giorno.
 
anna0772
anna0772 il 02/06/08 alle 15:20 via WEB
Molto interessante! della serie non ci sono certezze nella vita :-)
 
ildalla
ildalla il 27/05/08 alle 14:17 via WEB
ciao! che cos'hanno in Germania? Eolica? Biodiesel? Solare..però non mi sembra che siano vere alternative al petrolio finora... se non che per convertire i campi alla produzione di biodiesel hanno fatto quadruplicare il prezzo del mais.
 
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