Il Viaggiatore

Terzisti o cerchiobottisti?

Leggendo il blog della mia "amica" (ma ora basta co' 'ste catene eh!) kris1965 mi fermo a riflettere su un paio di commenti a proposito di Guantanamo. Li riporto per facilitare la comprensione (su autorizzazione della titolare del blog): (jigendaisuke) "Guantanamo dimostra la stupidità dell'attuale governo usa, anzi la miopia, visto che in questo modo , continuando a calpestare i diritti umani dei detenuti, in assenza di processo, non fanno che il gioco dei terroristi islamici o meglio dei loro capi, per quanto io non abbia la minima pietà per persone che si imbottiscono di esplosivo (o fanno imbottire), che lanciano jeep contro aeroporti, che si fanno esplodere nelle metro, che si nascondono dietro presunte letture dell'islam, che negano agli ebrei e ai cristiani in medio oriente di vivere normalmente", (kris1965) "intuivo gia' cio' che sarebbe stato il tuo commento......un colpo al cerchio e uno alla botte ...". Ecco, questo scambio mi ha fatto venire in mente una polemica tra Scalfari e Mieli (in quel caso si parlava di politica italiana) sulla legittimità o meno di essere "terzisti", cioè di assumere posizioni distanti da tutte le parti in conflitto (detto sinteticamente...). Preciso naturalmente che questi commenti sono solo un pretesto per iniziare il discorso, con quello che scriverò ora non voglio assolutamente giudicare il pensiero di chi li ha scritti.

Molti sono contrari all'intervento militare in Iraq, molti sono contrari all'allargamento della base militare NATO di Vicenza, molti sono contrari alla politica estera USA, ma tra tutti questi contrari, secondo me c'è una netta discriminazione tra chi è contrario semplicemente a queste scelte e chi è antiamericano in assoluto. Intendo il termine antiamericano come l'identificare i mali del mondo, quelle immagini (guerre, fame, povertà... qualche giorno fa su un TG ho visto la città costruita all'interno della discarica di Manila) che vediamo e che mi fanno soffrire ogni volta che ci penso, che ci fanno soffrire tutti, come risultato di un assetto mondiale di tipo capitalista globalizzato guidato dagli USA, una sorta di imperialismo economico e commerciale esercitato un po' con le armi e un po' con la pressione finanziaria (le multinazionali, il debito dei paesi in via di sviluppo...).

Non dico che tutto questo non sia vero, dico che si esagera nell'autocritica fondamentalmente per due motivi:
- un ecccesso di sensi di colpa derivante dalla nostra (volenti o nolenti) formazione religiosa
- un'abitudine, ereditata dalla cultura americana (pensiamo alla cinematografia), a distinguere il mondo in buoni e cattivi

Proviamo a rispondere sinceramente a questa domanda: a chi daremmo oggi, la forza economico-militare degli USA? Chi, secondo noi, la eserciterebbe meglio? Sono convinto che l'occidente capitalista filo-americano (o meglio, americano-dipendente) abbia causato e causi tuttora infinite sofferenze nel mondo, sono però altrettanto convinto che di tali sofferenze non abbia oggi e non abbia mai avuto il monopolio, e non per questo mi ritengo un "cerchiobottista". Di una cosa invece abbiamo il monopolio (almeno a quello che mi risulta), sono europei quei quattro pazzi che nel 18esimo secolo hanno affermato che il re è nudo, che tutti gli uomini nascono uguali e con gli stessi diritti. Un progetto affermatosi a fatica, ancora largamente incompiuto, ma pur sempre alla base degli ordinamenti di tutta quella parte di mondo che si definisce democratica. Un progetto che ha quantomeno contribuito a migliorare le condizioni degli esseri umani e che può continuare a farlo (si faccia avanti chi ha da propormi un modello migliore).

Spesso sento o leggo di pronunciazioni contrarie a tutti i totalitarismi, volendo accomunare in questa definizione nazi-fascismi e dittature comuniste, ma questa unificazione è secondo me fuorviante. Mentre il nazi-fascismo è un dittatura e basta, aggressiva e violenta per definizione, le dittature comuniste sono frutto di un'ideologia che ha prodotto anche la social-democrazia, ideologia questa che anima partiti che, contrapponendosi a quelli di tipo conservatore (li chiamiamo destra-moderata, ma è un'altra confusione, conservatori e nazi-fascisti non hanno niente in comune come ideologia politica, al massimo i primi provano ogni tanto a servirsi dei secondi) fa sì che le democrazie funzionino e "crescano".

Dobbiamo fare attenzione a far coincidere troppo direttamente i nostri sentimenti di repulsione per certe tragedie con l'analisi e l'azione politica, oppure per essere troppo "romantici" rischiamo di buttare via anche quello che di buono abbiamo costruito. Un esempio di cosa vorrei dall'attuale sinistra radicale? Io odio la violenza, sono contrario alla guerra e mi piacerebbe che non esistessero più eserciti, ma è ragionevole porsi questo come obiettivo, oggi? Oggi possiamo fare due cose, o spendere soldi nostri per mantenere un esercito di difesa o far parte di un'alleanza difensiva come la NATO (la nostra scelta). Prima di dare il consenso all'allargamento della base di Vicenza vorrei "solo" sapere se questo è necessario: sono aumentati i rischi di un attacco militare? Da parte di chi? Vorrei che fosse esplicitato chiaramente che i militari e i mezzi dislocati in quella base (e nelle altre) non possono essere impiegati in operazioni non NATO (attacco all'Iraq, tanto per fare un esempio), e comunque senza il consenso del nostro governo (siamo alleati, non sudditi). Secondo me sarebbe molto più rompiballe (anche se meno affascinante) un'opposizione così che un'ideologica contrapposizione guerra sì/no, america sì/no ecc.

Cosa vorrei dai movimenti che sostengono la sinistra radicale? Bene fanno questi a manifestare contro il G8, contro il debito, contro la base di Vicenza, per la pace... devono però capire che una maggioranza di coalizione deve fare compromessi e che questi non devono essere vissuti come tradimenti. Devono capire che l'azione politica è una cosa diversa dal manifestare, una cosa che richiede tempi non brevi, il movimento può esserne al più un pungolo. Devono capire che il "tutto e subito" richia di peggiorare le cose, invece di migliorarle: "... caxxo Bertinotti ci hai traditi! ...", "OK, scusate faccio come volete voi (sennò mi levate il voto) e faccio cadere il governo ...". Perfetto, risottoponiamoci a 5 anni di centro-destra, allora sì che le cose andranno meglio...

Ciao a tutti (quelli che sono riusciti ad arrivare fino a qui)!