Questa notte è scavata da una luceobliqua. Nei bassifondi dell’animalo spazio, nei suoi percorsi incompiuti,è un lungo rarefarsi nell’esisteree il tempo un soffio del nulla sull’essere. Dalla finestra schiusa tiepida entra l’aria. Il silenzio estende il respirarenel mio sguardo d’ulivo saracenopitturato d’azzurro ed una femmina, nuda di spalle, lenta si allontana con le sue frasi sparse…
La tua mano posatasulle mie labbra muteche scrivono nell'ariachiose mosse dal ventoè un'onda punteggiata di seme tolto al mondoe mi strappa perplessacon dita vaporosequel margine dell'anima (che non ti appartiene,né fa parte di me) disimparato e persosu una striscia caliginosadi parole scaraventatesull'uscio acre del nulla.Dovrei silenziosorestare immobile tra questi oggettiche volteggiano come trottole di legno…
e penso al tempo che scorre spudoratonella memoria in questa notte impeciata così per celiae per dimenticanza con mani obliquevoglio centellinare due calici inondatidi zibibbo (uno affrescato in frettadalla mano destra sarà per me che oscillosu una luna impudical’altro scolpito a casosulla mano sinistrasarà per te che all’alba ti protendisul profilo del sole) poi nell’ebbrezza dopo il…
getto le voci che non penso né misuro in suoninel tempo errato che rimbalza a stentotra le travi olivastre di un endecasillabo mortoprivo di scusa e graziee transumanza indecentee scrivo versi ebbri di barbarie inclinata forse d'amoreun ramo ubriaco di note e ricascante angolatoincide il suo coltello a lama aperta e vorace limae non risponde…
l'anima volteggianteimbacuccato il corposmussa il suo apicenella memoriae nell'esisteresbucciato agli angolil'io si frammentain chiose immaginaried'impermanenzalo sguardo è un lampo ciecoprofugo all'esseree mani vuote accozzanol'aria nell'arianel vuoto oscenoil profilo di un'ancalieve al toccol'abbaglio mitigae uno spicchio di soleluccica opaco al vetrovaghi barbagliin un bicchiere prillanonote rosse al sentireche s'ingarbuglianodolcissimi pensierizuppi di vinostaccano al sognocroste fittizieammucchiate sul…
ho messo le tue frasiin una botte piccoladi quercia a districarel'incantamentoe le ho lasciatea cogliered'immaginariole inesattezzeal gioco di sinonimiin rimandole ho assaggiatee avevanoun buon saporedi pelle umida al solee sale e mare e sabbiasulla battigiae di pensieri sparsisotto la luna a tendereun orgasmoe cioccolata e rhumal ventre di tavernasotto una luce rossadi lanternae d'armonia in simbiosicol…
In questa stanza imprecisa, millimetrata dai segni dell'esistenza, si ripete, ogni giorno con l'esattezza netta dei suoi punti mobili, dislocati altrove, che non s'incontrano mai, il rituale semantico di una visione, isolata per scelta e per scelta accettata, che la mia natura incorporea si accinge a cercare ogni notte, inquieta e appiccicata dai miraggi all'ironico…
se scrivo ancora è per sortedi promemoria all'esisteree il gioco frivolo dell'eros da gargotta- il déjà-vu del corpo stuzzicato -mi tedia l'iride forse è persino il kaos che ammalia la pantomima effimera dell'egod'estasi quotidiana civettuoladentro un bicchiere trovola dissonanzae sul giacigliouna femmina traeciò che m'avanzail clown metafisico che sonosull'asta in bilico di frasi spudoratesaltella divertito…
ed è vacanza d'esserequi ed oragettato a caso ciecosulle ditae kaos al vertice di cavità porosa crogiolo d'animastrappata al corpo d'irrequietezza ai sensiaggrovigliatoed è quasi penombradella mentequell'accucciarsi pallidoalle coscedi pergamena al toccodi uno sguardoscisso di rhum e sordo alle parolee gocce lente e tocchirossi di lingua per cogliere l'essenzadentro l'esisteresciolto alla pelle e vago al…