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Roma, 13 lug. (Apcom) - La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a un anno e mezzo di reclusione inflitta dalla Corte d'Appello di Milano a Cesare Previti per l'accusa di corruzione giudiziaria legata all'annullamento del loro arbitrale nella battaglia per il controllo della Mondadori. Sono state confermate anche le condanne degli avvocati Attilio Pacifico e Giovanni Acampora (un anno e mezzo) e quella del giudice romano Vittorio Metta.

A questo punto non torna il conto, e berlusconi?Se questi sono colpevoli perchè lui il capo no?A me sembra di leggere un libro, mi ricordano un romanzo italiano:romanzo criminale, insomma noi fino a quando avremo in parlamento gente così siamo e resteremo paese di mafia, gli altri stati ci vedranno come paese di mafia, i nostri figli cresceranno con le leggi e usi di mafia.

Siccome non siamo così tutti,siccome io ai miei figli voglio lasciare la vita da vivere con onestà e felicità di essere,non di non essere, perchè tutta questa gente che pur di avere non benessere, perchè magari uno dice dalla povertà al benessere, no ma per avere potere, per avere quello che nelle sue mani è diventata da malaffare a vita normale, insomma volontà di potenza, insomma io li vedo come degli psicotici intelligenti ma sempre psicotici, noi oramai nelle mani di gente che di noi non gliene frega niente, noi senza nessuna possibilità di dignità, noi dobbiamo provvedere a rimettere la nostra patria nella via della normalità, noi dobbiamo e lo dovremo fare, incominciamo dal:

v-dai, andiamoci in massa, facciamo vedere e sapere a tutti gli interessati dai grandi come il berlusca ai piccoli come tanti in parlamento che noi siamo cittadini e loro sono servi corrotti e basta

Martedì ho depositato alla Cassazione a Roma una richiesta di legge popolare per un Parlamento Pulito insieme ai (meravigliosi) ragazzi del MeetUp di Roma.
Dalla Gazzetta Ufficiale:

“Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970, n.
352, si annuncia che la Cancelleria della Corte Suprema di
Cassazione, in data 10 luglio 2007 ha raccolto a verbale e dato atto
della dichiarazione resa da dieci cittadini italiani, muniti dei
prescritti certificati di iscrizione nelle liste elettorali, di voler
promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo:
"Riforma della legge elettorale della Camera e del Senato
riguardante i criteri di candidabilita' ed eleggibilita', i casi di
revoca e decadenza del mandato e le modalita' di espressione della
preferenza da parte degli elettori".

I tre punti della proposta sono:

1- NO AI PARLAMENTARI CONDANNATI. No ai 25 parlamentari condannati in Parlamento - Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado e in attesa di giudizio finale.

2- DUE LEGISLATURE. No ai parlamentari di professione da 20 e 30 anni in Parlamento - Nessun cittadino italiano può essere eletto in parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente.

3- ELEZIONE DIRETTA. No ai parlamentari scelti dai segretari di partito - I candidati al parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta.

La richiesta di legge popolare sarà accolta se vengono raggiunte almeno 50.000 firme autenticate.
L’otto settembre in tutta Italia ci sarà la raccolta di firme organizzata dai gruppi dei Meetup di tutta Italia (cerca la tua città) e dalle associazioni che vorranno aderire.

Non perdete questa occasione per ripulire il Parlamento.

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