imbroglivari

quando veramente saremo liberi,una repubblica nessun papa o iman o altro interferirà con lo stato, il papa interferisce e ferma la civiltà,il suo ruolo è finito, ma comne tutti i poteri prima di morire ,egoista com'è trascinerà con se noi, ossia tenterà,la religione in un stato civile e democratico è a scelta del cittadino, non è imposta e manco pubblicizzata, chi vuole professare se la paga ,perchè è privata, ed è giusto sia così, ognuno di noi ha un suo credo, laico,religioso, non è possibile caricare lo stato e le nostre tasche dei nostri credi,diversi e privatissimi, a questo fa eccezione la religione cristiana e mussulamana. violente e dittatore entrambe, appartengono oramai al passato, ma prima di morire hanno sussulti a mò di films dell'orrore, impongono,usano i media e pure le trombe per avere i fedeli, che poi a dirla tutta la verità sono soldi,interessi colossali dove la religione non c'è, non esiste, allora un consiglio lo do, chi crede lo faccia in privato, non faccia inzozzare la sua anima da vesti di preti ed iman, sono uomini,sono bocche che mangiano e cul... che trombettano,sono immagini volgari, sono la realtà, se dio esiste non è certo un uomo che lo rappresenta,gesù diceva di chiudersi  in un posto ,di non sfoggiare ,e pregare, non di metterti in mostra e prega, il papa è eletto dai poteri politici, è sempre stato così, la religione pagana s'è trasferita nel cristianesimo pur di gestire il potere, dunque io dico al papa che l'ora di religione io la pago non per libertà ed amore, ma per dittatura di un uomo,lui, che m'impone le sue falsità, poi un ricordo non mi abbandonerà mai, la sua difesa dei pedofili, chi ha questo passato non può essere niente, figuriamoci :papa

benedetto XVI: "E' parte integrante della scuola italiana
e l'insegnante è una figura importante per i ragazzi"
Il Papa difende l'ora di religione
"Contribuisce ad una sana laicità"


Benedetto XVI

CITTA' DEL VATICANO - L'ora di religione è parte integrante della scuola italiana ed è esempio di "laicità positiva". Lo ha ribadito oggi il Papa. "L'insegnamento della religione cattolica è parte integrante della storia della scuola in Italia, e l'insegnante di religione costituisce una figura molto importante nel collegio dei docenti", ha detto Benedetto XVI, come dimostra anche il fatto che "con lui tanti ragazzi si tengano in contatto anche dopo i corsi".

Il Papa ha voluto riaffermarlo oggi nel modo più solenne, concludendo in Vaticano il Meeting degli insegnati di religione promosso dalla Cei, che era stato aperto giovedì scorso dal cardinal Angelo Bagnasco e dal ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini.

Applaudito dagli ottomila professori radunati nell'Aula Nervi, il Papa ha sottolineato che "l'altissimo numero di coloro che scelgono di avvalersi di questa disciplina è il segno del valore insostituibile che essa riveste nel percorso formativo e un indice degli elevati livelli di qualità che ha raggiunto".

Lungi dal costituire "un'interferenza o una limitazione della libertà", la presenza nella scuola pubblica italiana degli insegnanti di religione selezionati dalla Chiesa cattolica "è, anzi, un valido esempio di quello spirito positivo di laicità che permette di promuovere una convivenza civile costruttiva, fondata sul rispetto reciproco e sul dialogo leale, valori di cui un paese ha sempre bisogno", ha aggiunto il Papa.
(25 aprile 2009)
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