Non ne potevo più... Mi trovavo in una sorta di catalessi che m'impediva di pensare, di concentrarmi, di riflettere... Mi capita spesso... E' come se la mente andasse in stand-by e questo mi rende insofferente perché ho come la sensazione di non riuscire ad esprimermi al meglio... Allora mi chiudo in me stessa... Mi scoccia parlare quando non so cosa dire, o meglio, quando non riesco a tradurre esattamente i miei pensieri che, peraltro, quand'è così, vanno per conto loro senza che io riesca a starci dietro... Capita e di solito non so il perché... Ma stavolta sì che lo sapevo! Ero triste perché un po' mi dispiaceva che finisse il 2008. A dispetto del luogo comune che dipinge quelli bisestili come anni funesti, il mio è stato un anno molto positivo: ho fatto tanto e, anche se con grandi difficoltà, ho seminato moltissimo e raccolto altrettanto; ho realizzato molti dei miei buoni propositi e gettato le basi per quello che speri diventi continuità; ho fortificato le fondamenta e rinforzato muri, garantendo maggiore solidità e stabilità alla mia "costruzione"; sono andata molto avanti nel mio percorso interiore, scoprendo anfratti che neanche pensavo di avere e, non ultimo, ho depennato un bel po' di voci dalla "Carta dei desideri" (ricordate? Ve ne avevo già parlato)... Ma il risultato più importante e significativo in assoluto è stato: liberarsi dai condizionamenti del passato, dalle incertezze e dalle inquietudini, dalle "paure e dalle ipocondrie" (come dice Battiato) e anche di alcune persone che non avevano mai portato altro che danni e stress. Tutto questo non senza fatica. Non c'è nulla che si possa fare senza impegno e volontà; poi è ovvio che occorre anche un po' di fortuna (e devo dire che ho avuto anche quella!), ma il primo passo dobbiamo farlo noi stessi... Come si dice: "Aiutati che Dio ti aiuta" ed io ne sono profondamente convinta.
Detto questo, spero solo che questo mio cammino possa continuare nel migliore dei modi e che l'anno appena finito non sia una transenna, ma solo una breccia...