Messaggi di Settembre 2009

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Post n°268 pubblicato il 26 Settembre 2009 da sonosaffitrina

Non si conoscevano... Fu solo per una felice coincidenza che si ritrovarono a lavorare nello stesso posto per più giorni consecutivi... E tutte le mattine quello scambio di saluti, parole e sguardi... Sguardi inequivocabili e ammiccamenti che dicevano tutto... Si piacevano... si piacevano proprio tanto... L'ultimo giorno lui le disse che aveva bisogno di parlarle in privato; aveva bisogno di un suo parere lavorativo, così asserì. A lei la richiesta parve molto strana. Pensò che volesse semplicemente restare un po' con lei, chiederle il numero di telefono -visto che da quel giorno non si sarebbero più visti. Invece lui le sottopose davvero un problema di lavoro, inizialmente. Era un po' delusa... Si era sbagliata? Aveva frainteso tutti i messaggi non verbali che lui le aveva lanciato nei giorni precedenti?... No, non era possibile: Il linguaggio del corpo non mente mai...

"Forse non vuole esporsi, non osa sbilanciarsi..." riflettè lei; ma proprio mentre questo pensiero le passava per la testa, lui le accarezzò teneramente un braccio... Poi si avvicinò e, guardandola intensamente, le scostò i capelli che le cascavano sul viso, le sussurrò: "Sei bella" e la baciò sulle labbra... "Hai una bella bocca... Dei begli occhi..." e la baciò di nuovo. Fu il bacio più dolce e intenso che lei avesse mai ricevuto da un uomo. Poi riprese: "Stamattina sei stupenda... L'hai fatto per me?"... Da quel momento furono baci, baci e ancora baci... E sguardi penetranti, intercalati da silenzi "parlanti"... Ed emozioni conturbanti, frasi tremolanti, "contaminate" da un'inattesa voluttà... Mani che frugavano, ispezionavano, violavano le rispettive intimità... Lombi che premevano e delirio dei sensi... E bocche che si cercavano affamate...

- Sono eccitato...
- Lo so... Si sente...

Pausa.... Silenzio. E di nuovo sguardi e baci e carezze prima di riuscire a profferire il resto della frase: "Ma tu non puoi dirmi così... Lo sai da quanto tempo è che io non....?" Di nuovo silenzio e lui che lo rompeva dicendo: - Ricomincia con me...

Sguardo rapito e il cuore che sembrava esplodere in attesa della risposta di lei, che arrivò sotto forma di abbraccio strettissimo, avvolgente...

- Riesco a sentire il tuo battito... - disse lei...

Era solo la sveglia... Aveva sognato tutto

 
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Monologo tratto da "Giù le mani dai nostri sogni"

Post n°266 pubblicato il 10 Settembre 2009 da sonosaffitrina

 

Sono Gaia, 37 anni mal spesi, a dispetto del nome, tra lacrime e dispiaceri…

Mia madre dice che sono nata con la camicia... Beh credo che l’ostetrica dovette rubarmela perché in verità non ricordo di aver mai  goduto dei benefici effetti dell'“indumento”…
Forse l’unico segno tangibile della buona stella che brillava sul mio capo era, sempre a detta di mia madre, la mia allegria infantile. Ero una neonata felice e controcorrente, perché ridevo in faccia a tutte le avversità della vita… Se avevo fame ridevo, se avevo sonno ridevo, se ero bagnata ridevo. Insomma, ridevo sempre… Però ad un certo punto, non so perché, smisi di ridere… Forse perché smisi di essere una neonata, chi lo sa! Ad ogni modo da quel momento in poi cominciai a piangere e non la finii più… In pratica, piangevo sempre!

Secondo me a causare quegli inesauribili fiumi di lacrime, erano tutti coloro che entravano nella mia vita, cosicché cominciai a pensare che fossero tutti brutti e cattivi: i miei genitori erano cattivi; i miei fratelli erano cattivi; i miei compagni di scuola erano cattivi… Cioè, voglio dire: non è che lo fossero davvero, ma siccome mi facevano quello strano effetto, finii io per convincermi che fossero tutti cattivi!... Non so se è più chiaro, ora… Oddio, com’è difficile spiegare questa cosa!...

In pratica ero io ad essere troppo fragile e sensibile, il che mi rendeva fortemente vulnerabile… Capito adesso?... Va bene, dai… Non importa!... La cosa veramente importante è che ad un certo punto, per smettere di piangere, anziché rafforzare me stessa in qualche maniera, cominciai a fortificare i miei confini… Vabbè, dico confini per modo di dire… Non è che fossero confini così sconfinati!... Anzi erano talmente ristretti che non andavano molto oltre la lunghezza del mio braccio, in qualsiasi posizione io lo mettessi!... Scusate, eh, la divagazione: è tanto per capirci! Dunque, in sintesi: presi a costruire tutto intorno a me un muro così spesso e resistente che la Muraglia Cinese, al confronto, sembrava pasta frolla! Eppure sapete qual è la cosa strana? Più quel muro cresceva e più gli attacchi esterni sembravano farsi cruenti, cosicché non potevo proprio far a meno di aggiungere mattoni su mattoni!... Oh, non riusciva ad impedirmelo proprio nessuno, sapete?... Neppure l’uomo che scelsi come compagno della mia vita, anzi!... Proprio lui, che avrebbe avuto il compito di proteggermi e accudirmi, paradossalmente, mi spinse ad accelerare i lavori! Mica mi toglieva mai di mano secchio e cazzuola!... Macché! Gli straordinari mi faceva fare!... Come dite? Volete sapere perché? Eh, ora ve lo dico!... Dovete sapere che era un uomo insensibile e superficiale, bugiardo e ingannatore, egoista e traditore…

Ma se da una parte aveva tanti difetti, dall’altra… beh, non aveva proprio niente che potesse compensarli!... Non era (per dire!) neanche un buon amante, che uno ci si consola e pensa: "Però!!... Tutto sommato..." No, freddo!... E che te ne fai di un condizionatore?... Peggio!... Era così scarsamente passionale che sembrava quasi disinteressato alle faccende di letto, diciamo così và…

...(OMISSIS)...

Ad ogni modo, più le mie delusioni aumentavano e più il mio bel muro s’ispessiva e s’innalzava. Fu così che ad un certo punto mi ritrovai completamente isolata e al buio!

Già, perché non avendo nozioni d’ingegneria, né reale dimestichezza con l’edilizia (ma neanche buon senso, oserei dire a questo punto!), mi accorsi troppo tardi e con grande sgomento di non aver creato nessuna apertura che potesse anche solo vagamente somigliare a una porta o a una finestra!

Osservai attentamente ciò che avevo creato: un muraglione circolare con un diametro di due metri, sì e no, alto tre volte più di me e senza nessuna via d’uscita! Praticamente era un pozzo, ed io ci stavo dentro! Sarei dunque rimasta per sempre prigioniera della mia stessa costruzione???>>

 


                                                                           Giusi Iago

 

 
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A te che sai

Post n°265 pubblicato il 06 Settembre 2009 da sonosaffitrina

Non sono interessata a una frequentazione virtuale con te. La mia virtualità me la vivo già sul blog e mi basta. Per il resto sono una donna pratica, concreta e coi piedi ben piantati per terra. Di affabulazioni, mistificazioni e voli di FANTASIA non so che farmene. Non mi servono neppure complimenti e adulazioni. Mi conosco e ho imparato ad accettarmi e apprezzarmi. Le buone qualità non mi mancano (se è per questo neanche i difetti, ma è tutt'altro discorso! ). Sono ancora giovane, piuttosto piacente, sufficientemente intelligente, mediamente colta. Ho tanti interessi e non perdo mai occasione per migliorarmi. Ho grinta e determinazione, ma soprattutto ho il coraggio delle mie azioni e delle mie scelte. So assumermi le mie responsabilità, vado sempre fino in fondo alle cose e non mi nascondo MAI dietro un dito. Per di più sono  anche SINCERA e molto più in gamba di due o tre omuncoli messi insieme (e non me ne vogliano gli UOMINI che passano di qua: il mio discorso non è rivolto a loro!)...

Tu pensi mi serva altro per ottenere consensi ed ammirazione? A me non sembra.
Non sarò il predellino di cui probabilmente hai bisogno per innalzare il tuo ego. Ne ho uno anch'io e non permetterò mai a nessuno di calpestarmi. Tu me l'hai fatta grossa, ma non ti  darò modo di farmene una sola di più. E sai perché? Perché ho imparato a volermi bene!
Tuttavia preferisco pensare di aver sbagliato il momento e non l'individuo: ti ritenevo diverso e continuerò ad essere di quest'idea finché, guardandoti negli occhi, non potrò dimostrare il contrario. Quando capiterai dalle mie parti, fammelo sapere: sarò lieta di avere un confronto diretto con te, face to face, se ne avrò il tempo e la voglia. Ma fino ad allora, ACCESS DENIED. Da parte mia non udrai neanche più una PAROLA. Non sarà certo quel silenzio ad uccidermi... Sai? Per quanto la vita si sia messa d'impegno più volte, non è mai riuscita a mettermi al tappeto. Mi sono sempre rialzata. Ora so per certo che solo la morte mi sconfiggerà. Tutto il resto è solo un avversario da battere.

Detto questo, ti auguro buona vita.

 
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Evvai, ce l'ho fattaaaa!!!!!!!!

Post n°264 pubblicato il 04 Settembre 2009 da sonosaffitrina

 

E ora, ha ragione Sonia, bisogna brindare.

Prendete e bevetene tutti...

Sperando che non sappia di tappo, visto che ho tenuto in serbo la bottiglia per anni

 

 
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5 Ottobre 2008

Ops!!!... Ti aspettavi forse di trovare una CUFITECA???
Eh no, direi che hai proprio sbagliato indirizzo web!
Qui non c'è nessuna CUFITECA, solo pagine di vita VISSUTA, emozioni, pensieri e sensazioni, musica e, qualche volta, anche poesia... E c'è interazione col prossimo, confronto, scambi di idee e di vedute... Il tutto nella massima semplicità possibile.
Non amo i fronzoli e, qui dentro come nella vita reale, prediligo l'essere, non l'apparire!... Inoltre non sopporto l'ostentazione, in qualsiasi forma essa venga espressa...
D'altra parte, quando ricevi un regalo, tieni forse la confezione, buttando via il dono?
Io non credo proprio!
Comunque, se non approvi questo mio modo di essere, puoi sempre cliccare su Esplora, in alto a destra...
Chissà che tu non sia più fortunato, trovando al primo colpo la CUFITECA che vai cercando!
Io te lo auguro di cuore e ti ringrazio lo stesso per essere entrato, seppure sbadatamente o per puro caso... Ma quelli che restano, li ringrazio ancor di più, perché mi donano la cosa più preziosa che abbiano: il loro tempo! Ed io non posso che apprezzare :-)

 
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