Oggi mi sono molto indispettito. Con chi me la prendo? Con la Primavera, innanzi tutto. Complice una bellissima giornata primaverile.
Vengo ai fatti. Entro al lavoro. Mi devo spostare con l'automobile di servizio da città a città. E...trovo letteralmente sulla mia strada, nelle strade, innumerevoli persone che, alla guida del loro automezzo, motociclo o bicicletta che sia, se ne stanno impavidi ad una andatura paurosamente lenta, quasi non curanti di chi può aver fretta dietro di loro - io - e quasi a perdersi lo sguardo tutto attorno, forse ai bei colori che la giornata donava. Mi pareva di avere davanti a me un esercito di persone che incredibilmente, per una volta, rispettassero i limiti di velocità alla perfezione, chi viaggiava ai 30 all'ora, chi ai 40 su per le rampe autostradali, chi inchiodava la propria vettura sui 50, in tratti nei quali si viaggia solitamente sui 60, non facendo torto a nessuno.
Oggi, benché non avessi molto da fare, la giornata mi si è complicata quasi per assurdo. La classica giornata che incomincia bene per poi finire peggio quando le cose che si hanno da fare non si anellano vicendevolmente e consecutivamente, ma si ingarbugliano l'una con l'altra. Poco male, in questi casi si devono compiere delle scelte, porre delle priorità, rendersi efficiente ed efficace con un moto quasi perpetuo, sostenendo un ritmo adeguato. Però...oggi, questo fatidico ritmo non mi veniva. Sarà stata colpa delle scarpe che indossavo - avevo scelto delle scarpe da passeggio, contro le consuete scarpe da ginnastica che mi permettono maggiore velocità nei movimenti - o sarà stata colpa del caldo...del primo vero caldo della stagione. Chissà.
In ogni caso, la giornata lavorativa, poi, si è conclusa meglio di quanto sperassi e pensassi sul finire della mattinata. Ho terminato alle 14,15.
Stanco, affamato, e con una gran voglia di veder finire questi contrattempi mattutini, volgo la mia automobile sulla via di casa.
Fisicamente mi sento bene, benché la sera prima abbia fatto 1200 metri di nuoto in piscina, ma mentalmente non saprei. Forse è una gran voglia inespressa che mi rode dentro: la voglia di manifestare la mia pazzia di primavera come ogni mortale. Una gran voglia di tirare il freno, come le persone che si son godute la giornata in tutta pigrizia o lentezza, unita alla volontà di dedicare un pò di tempo per rigenerare le mie energie con una bella vacanza che ancora non mi sono regalato. Stamattina il mio capo mi ha parlato, per la prima volta dopo alcuni mesi, della possibilità di farmi qualche giorno di riposo. Dovrò concordarlo. Intanto la mia mente viaggia verso nuove mete: Romania, Svezia, Irlanda, Francia, Croazia e Slovenia, Spagna.
Devo solo tirare il freno. Arrestarmi e...spiccare un nuovo volo. E che sia riposante e di svago.
Il tempo sarà galantuomo.
A presto, by inagguato.
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il 12/02/2012 alle 13:46
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