Eppur si muove...
il lento incessante movimento della vita-riflessioni e azioni
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Mi capita spesso di ascoltare. Ascolto chi parla, ascolto parole in musica, ascolto chi chiacchiera. E mi è capitato di soffermarmi, coi pensieri, su di una parolina che ricorre spesso in quasi tutti i discorsi. Sarà moda del tempo, sarà un intercalare, un rafforzativo, chi lo sà. La parola in questione è "davvero".
"Lo sai, Luisa, ieri ho comprato bene in quel negozio dove mi hai consigliato tu. Si compra davvero bene."
"Ma davvero non riesci a fare quella cosa? ".
"Siamo davvero tutti alquanto pigri in questo periodo".
"Ma davvero mi vuoi bene ?!?!? ".
"Costa davvero poco ! ".
E via di questo passo. Se noi alle parole delle frasi ci facessimo più caso, gli esempi si sprecherebbero . Troppo spesso siamo distratti da mille e ypilon stimoli, oltre alle singole parole del nostro interlocutore. Sappiamo riconoscere, oramai, il silenzio? Riusciamo ad avere nella nostra vita, davvero un momento di silenzio?
Ho usato anch'io la parola "davvero". Quasi a rimarcare, con enfasi retorica, l'ovvietà della realtà. Le nostre percezioni ci danno una rappresentazione della realtà sempre difforme da quello che poi è realmente. E allora, per rafforzare il concetto, per rafforzare la nostra idea e nel contempo cercare di persuadere l'interlocutore, usiamo la suddetta parolina magica.
A volte è un gesto inconscio. Un intercalare. Quando ero più giovane, c'era la moda di chi usava nei suoi discorsi la parola "cioé". Appunto per spiegare ulteriormente il concetto.
Abbiamo bisogno di farci capire e comprendere. Abbiamo bisogno di sicurezze e di trasmettere sicurezza. Abbiamo bisogno anche di auto convincerci di quello che diciamo, perché il più delle volte, o parliamo a vanvera e non sappiamo quello che realmente stiamo dicendo, o perché non sappiamo esprimerci in maniera del tutto convincente, per cui dobbiamo sforzarci di essere credibili, e nel quel caso ci scappa la parola...davvero.
Strano il nostro lessico. Se esistono - perché magari esistono...davvero - delle macchine, dei programmi che analizzano l'intonazione della nostra voce e il lessico che usiamo in un qualsiasi discorso, ebbene, queste macchine portebbero rivelarci molto su noi stessi. Su come reagiamo allo stress, a situazioni difficili, oppure a come sappiamo esprimerci. Il tutto rivelerebbe il nostro carattere, il nostro grado di educazione e di civiltà.
Chi sa usare bene le parole, sa cavarsela in quasi ogni frangente. Davvero.
Meditiamo. Ma meditiamo davvero.
by inagguato
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