Grande, placida, come in un fresco, luminoso oceano di silenzio, gli stava di faccia la Luna.
Sì, egli sapeva che cos'era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è mai dato importanza. E che poteva importare a Ciàula, che in cielo ci fosse la Luna?
Ora, ora soltanto, così sbucato, di notte, dal ventre della terra, egli la scopriva.
Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là, eccola là, la Luna...C'era la Luna! La Luna!
E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, nè si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore.
[Luigi Pirandello -Ciàula scopre la luna- ]
Inviato da: skippy70
il 07/03/2008 alle 10:24
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il 16/01/2008 alle 22:09
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il 25/12/2007 alle 11:05
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il 21/12/2007 alle 11:29
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il 21/12/2007 alle 10:45