Creato da: essere_etero il 05/05/2011
blog cattolico con contenuti riferiti ai temi dell'omosessualità in genere con lo scopo di dare informazione a quanti nell'esercizio della propria libertà individuale e senza alcun tipo di condizionamento hanno scelto di non praticare l'omosessualità.Con questo blog non si intende minimamente discriminare nessuna persona che attratta dal proprio sesso ha scelto di praticare l'omosessualità proprio perchè i cattolici non devono giudicare. Sosteniamo che, in virtù del libero arbitrio, ogni persona è libera di gestire la propria vita nel rispetto delle leggi, proprio perchè il libero arbitrio ci è stato donato da Dio. Inoltre, allo stesso modo in cui le persone omosessuali chiedono tolleranza e rispetto noi chiediamo tolleranza e rispetto verso le persone che pur provando attrazione per lo stesso sesso hanno liberamente scelto di non praticare l'omosessualità e verso le persone che hanno cambiato il loro orientamento sessuale o che desiderano farlo.

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Nathanael & Tiffany

Post n°45 pubblicato il 16 Novembre 2014 da essere_etero
Foto di essere_etero

Ecco una testimonianza di un ragazzo che ha condotto per anni uno stile di vita gay e quando Dio lo ha chiamato ha saputo dire subito di Sì. E Dio, "che non si fa battere in generosità", anch'Egli non ha tardato ha trasfomare e riempire la vita di Nathanael.

 

 

 

 

 
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MA L'OMOSESSUALITA' E' UN PECCATO OPPURE NO???

Post n°44 pubblicato il 27 Novembre 2013 da essere_etero

Durante la Celabrazione liturgica della Santa Messa i fedeli recitano questa formula:

"Confesso a Dio Onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia gravissima colpa"

Ciò detto va da sè che per un cattolico, quindi, si può commettere peccato non solo con le opere (le vere a proprie azioni) ma anche attravero i pensieri, le parole e le omissioni.

Questa triade è detta "Mea culpa" ed esisteva già dai tempi della messa gregoriana che recitava: "quia peccavi nimis cogitatione verbo et opere"

Ma quali pensieri, parole, opere e omissioni sono peccati?

Succede spesso che quando qualcuno dice che l'omosessualità è un peccato riceve spesso opposizioni e le più frequenti sembrano essere queste risposte:

1) che non è vero che nella Bibbia è scritto che l'omosessualità è peccato;

2) che il fatto che nella Bibbia ci sia scritto che l'omosessualità è un peccato non conta nulla perchè cià è scritto soltanto nel vecchio testamento che non vale più nulla perchè dalla venuta di Gesù conta solo il vangelo in quanto Gesù ha fatto nuove tutte le cose;

3) Che Gesù non ha mai detto che l'omosessualità è un peccato e che basta amarci.

Allora, cerchiamo di dare qualche risposta a queste obiezioni che ovviamente, come vale per tutti gli altri articoli pubblicati in questo blog, non è da intendersi come verità assoluta ma solo come un punto di riflessione e che resta sempre il principio secondo cui ognuno è libero di peccare o non peccare senza dover essere sottoposto al giudizio di altri uomini, sia e sopratutto per il libero arbitrio, che è stato dato da Dio stesso, e anche perchè, chi per un motivo e chi per un'altro, siamo tutti peccatori.     

1) è scritto più volte nella Sacra Bibbia (che è la parola di DIO) che l'omosessualità è un peccato, e affinchè questa risposta (alla prima obiezzione sopra-riportata) sia confermata dai fatti riportiamo, in questo articolo, alcuni brani della Bibbia;

2)  non è assolutamente vera l'obiezione secondo cui nella Bibbia è scritto che l'omosessualità è un peccato solo nell'Antico Testamento, infatti è riportato più volte e in diversi brani anche nel Nuovo Testamento (come vedremo in brani bibblici citati in quest'articolo) e, in ogni caso, non è neanche vera la teoria sostenuta da alcune persone che il Nuovo Testamento ha sostituito il vecchio. Chi sostiene queste teorie è evidente che si tratta di persone che, oltre a non essere probabilmente dei cattolici che frequentano regolarmente le messa e i Sacramenti (confessione e Comunione) altrimenti conoscerebbero meglio le Scritture, si fanno grandi conoscitori ed esperti delle Sacre Scritture senza neanche leggerle o avere in casa una Bibbia. Cerchiamo ora di spiegare il perchè il nuovo testamento non ha sostituito il vecchio, altrimenti anche queste nostre affermazioni in risposta a tali obiezioni rischiano di passare per semplici affermazioni senza basi e prove. Iniziamo con il dire che è vero quello che si dice in merito al fatto che Gesù ha fatto nuove tutte le cose, ma non per questo ha eliminato il vecchio testamento, anzi lo ha reso vero nel senso che nel vecchio testamento vi erano scritte molte cose riguardo alla venuta del Salvatore e della sua missione che avrebbe fatto durante la Sua vita terrene, ebbene se Gesù non si fosse incarnato e fatto uomo allora sì che il vecchio testamento restava solo qualcosa di scritto ma mai avvenuto, Gesù, invece, ha realizzato nella Sua preziosissima vita quello che su di Lui era stato scritto prima della Sua venuta, crocefissione compresa. Basti pensare che, come si legge nel vangelo di Luca (che è nuovo testamento) nel capitolo 2 dal versetto 25 al versetto 35, dopo la nascita di Gesù quando San Giuseppe e Maria lo portarono al tempio, un uomo di nome Simeone, mosso dallo Spirito Santo, disse a Maria: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di con­traddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima». (Lc 2,25-35). Sono parole pittosto forti per una neo-mamma sentirsi dire che "a causa" del proprio figlio una spada trafiggerà la propria anima. Le parole usate da Simeone in realtà si trovano nel vecchio testamento ed erano state dette 33 anni prima della nascita di Gesù (quindi nel vecchio testamento). E' Gesù con la Sua vita che realizza le scritture che si trovano nell'Antico Testamento. Qualcuno potrebbe ancora obiettare che Gesù ha detto altre cose... senza dire cosa.... ed ecco noi vi riportiamo un brano del vangelo di Marco su cosa proprio lo stesso Gesù ha detto in merito alla Sua missione riferendola alle antiche scritture (il vecchio testamento):

"Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento";

"Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio (antico testamneto). Ma io vi dico: (nuovo testamento) chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: «Stupido», dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: «Pazzo», sarà destinato al fuoco della Geènna. (prima per essere sottoposti al giudizio bisognava uccidere il fratello (opere), adesso, invece, Gesù ci dice che basta solo irritarsi o dire solamente stupido (parole) al fratello per essere sottoposto al giudizio)

e ancora:

"Avete inteso che fu detto: (antico testamento) Non commetterai adulterio. 28Ma io vi dico: (nuovo testamento) chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore." (Preticamente per l'Antico Testamento per commettere adulterio bisognava compiere un'azione (opere) adesso con il Nuovo Testamento basta solo pensarlo (pensieri).

e ancora:

"Fu pure detto: (antico testamento) «Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto del ripudio». Ma io vi dico: (nuovo testamneto) chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio." In pratica nell'Antico Testamento era possibile, per le leggi in vigore a quel tempo (leggi fatte dall'uomo e non da Dio), poter ripudiare la propria moglie a causa di un tradimento subito ma dal Nuovo Testamento "chiunque ripudia la propia moglie la espone ad adulterio" tranne per le unioni illeggittime. Da un'attenta analisi significa questo: se da una parte continua ad esserci il peccato di adulterio commesso (in questo caso) dalla donna che resta peccato anche nel Nuovo Testamento, dall'altra parte diventa anche peccato ripudiare la propria moglie in quanto l'adulterio ricevuto da parte della moglie non scioglie il matrimonio che agli occhi di DIO resta valido, quindi se la donna ha fatto peccato di adulterio (classificato nei peccati di opera) l'uomo ripudiando la propria moglie commette anche lui un peccato di omissione, nel senso che omette di fare ciò che deve, ossia continuare a tenere la propria moglie con sè e perdonarla come Gesù ci ha dato l'esempio. Ma non è finita... infatti Gesù stesso parlando di ciò ha detto: "eccetto il caso di unione illegittima" quindi chi ha rapporti sessuali fuori dal matrimonio commette peccato, ma Gesù, sempre in questo stesso brano, ha anche detto un'altra cosa: "chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio." Ed ecco, allora, che il matrimonio non si può sciogliere con l'adulterio... anzi è indissolubile. Sembra chiaro, allora che ciò che la Chiesa Cattolica professa in merito al matrimonio e ai rapporti sessuali trova pieno fondamento nelle sacre Scritture... e guarda caso... proprio nel Nuovo Testamento... e ancora di più... prorpio nelle parole di Nostro Signore Gesù Cristo).

Ecco come Gesù ha dato, usando le Sue parole  "pieno compimento alla legge".

Potete verificare voi stessi le parole sopra citate tratte da un brano del vangelo di Matteo capitolo 5 dal versetto 17 al versetto 37 (Mt 5,17-37)

 


In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli" (Mt 5,18-19)

 

3) In merito alla terza opposizione che si sente spesso dire per giustificare l'omosessualità e non definirla come peccato, Gesù non ci ha detto che basta amarci e ogni cosa che facciamo va bene ma ha detto, riferendosi ad una donna presentata come una peccatrice che gli sono rimessi i peccati perchè ha tanto amato:  "Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo ch’egli era a tavola in casa del Fariseo, portò un alabastro d’olio odorifero; e stando a’ piedi di lui, di dietro, piangendo cominciò a rigargli di lagrime i piedi, e li asciugava coi capelli del suo capo; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l’olio. Il Fariseo che l’avea invitato, veduto ciò, disse fra sé: Costui, se fosse profeta, saprebbe chi e quale sia la donna che lo tocca; perché è una peccatrice. E Gesù, rispondendo, gli disse: Simone, ho qualcosa da dirti. Ed egli: Maestro, di’ pure. Un creditore avea due debitori; l’uno gli dovea cinquecento denari e l’altro cinquanta. E non avendo essi di che pagare, condonò il debito ad ambedue. Chi di loro dunque l’amerà di più?  Simone, rispondendo, disse: Stimo sia colui al quale ha condonato di più. E Gesù gli disse: Hai giudicato rettamente. E voltosi alla donna, disse a Simone: Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua, e tu non m’hai dato dell’acqua ai piedi; ma ella mi ha rigato i piedi di lagrime e li ha asciugati co’ suoi capelli. Tu non m’hai dato alcun bacio; ma ella, da che sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. Tu non m’hai unto il capo d’olio; ma ella m’ha unto i piedi di profumo. Per la qual cosa, io ti dico: Le sono rimessi i suoi molti peccati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è rimesso, poco ama." ( Vangelo di Luca 7:37-47).  Ma nel vangelo di Giovanni, Gesù, riferendosi ad un'altra donna, ha anche detto: "Và e non peccare più": "In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: "Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?". Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei". E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?". Ed essa rispose: "Nessuno, Signore". E Gesù le disse: "Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più". (Gv 8,1-11). 

 

BENE !!!

Adesso che abbiamo fatto le opportune e necessarie premesse per rispondere ad eventuali obbiezioni, già sentite molte volte, andiamo a vedere cosa è scritto davvero nella Sacra Bibbia in merito all'omosessualità.

 (Genesi 2:24)

“Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna” (Lev. 18:22).

 “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiché anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che è contro natura. Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento” (Romani 1:24-28).

 1 Corinzi 6:10: “Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio.”

Il verso 11 continua: “E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo...”


 “Nessuno, quando è tentato dica: «Io sono tentato da Dio», perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno. Ciascuno invece è tentato quando è trascinato e adescato dalla propria concupiscenza. Poi quando la concupiscenza ha concepito, partorisce il peccato e il peccato, quando è consumato, genera la morte” (Giacomo 1:13-15).

“Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all'Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro Dio che perdona largamente” (Isaia 55:7),

“Lavatevi, purificatevi, togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni... Poi venite, e discutiamo, dice il Signore: Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana” (Isaia 1:16-18).

 

 

Ecco, molti potrebbero anche fare (una quarta) obiezione e dire che la Bibbia va interpretata, ed è verissimo, ma chi la interpreta sono i Ministri che Dio ha chiamato e se anche questo potesse essere oggetto di obiezioni allora costatiamo i fatti e cioè che nella Bibbia da nessuna parte è scritto in maniera favorevole in merito all'omosessualità e quindi chiediamo a chiunque voglia di farci sapere dove nella Bibbia è scritto positivamente in merito all'omosessualità e lo pubblicheremo.   

 

 

 
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IL PARERE DI RUPERT EVERETT SULLE ADOZIONI OMOSESSUALI

Post n°43 pubblicato il 29 Ottobre 2012 da essere_etero

 

Riportiamo un estratto di un articolo pubblicato on-line dal quotidiano "Il Giornale", il giorno 17 settembre 2012, in merito a cosa ne pensa il famosissimo attore Rupert Everett in merito alle adozioni omosessuali.

 

 

Rupert Everett, attore britannico da vent'anni dichiaratamente gay, in un'intervista rilasciata a Sunday Times Magazine, ha lasciato poco spazio ai dubbi sulla sua posizione in merito all'argomento.

"Non riesco a pensare niente di peggio che essere cresciuto da due papà", ha messo in chiaro.

 

In merito all'opinione pubblicamente espressa da Rupert Everett all'illustre rivista Sunday Times Magazine, secondo il modesto parere dei gestori di questo blog, è importante notare che Rupert Everett è stato ed è una delle più grandi "icone gay" di tutte le associazioni omosessuali del mondo nella lotta dei diritti degli omosessuali.

 
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CHE COSA E' IL VERO AMORE?

Post n°42 pubblicato il 07 Agosto 2012 da essere_etero

 

 

Spessissimo si sente dire da persone attratte dallo stesso sesso e che praticano l'omosessualità che due persone dello stesso sesso che hanno una relazione si amano nello stesso modo di come si ama una coppia eterosessuale.

A questo proposito, per "verificare" se le cose stanno proprio in questi termini, è necessario, prima di tutto, definire che cos'è l'Amore per gli eterosessuali.

Nelle Sascre Scritture l'Amore è così spiegato: "L'Amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce...; non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità...; l'amore non verrà mai meno (1 Cor. 13: 4-8).

Lo staff che gestiste questo blog, composto da persone ex-gay, ha deciso di non commentare quanto di propria conoscenza ed esperienza personale in merito a come funzionano le relazioni tra persone dello stesso sesso, al fine di evitare ogni tipo di giudizio di parte (che non è lo scopo di questo blog) e sopratutto per rispettare le libere scelte delle singole persone su come vivere gestire vita, e lasciamo ai singoli lettori la libertà di associare la definizione dell'Amore che abbiamo ripreso nella Sacra Bibbia con quello che ognuno personalmente conosce sull'argomento.

In generale, diciamo, al di là delle tendenze sessuali (omo o etero), oggi molti giovani confondono l'amore con la passione o la sola attrazione sessuale.

L'amore per essere tale non può restare un semplice sentimento ma deve diventare azione, un modo di vivere, deve realizzarsi nella massima espressione che è quella del DONO della propria vita alla persona amata, se no non è vero amore.

Un uomo e una donna quando si uniscono nel Sacro vincolo del matrimonio, che non è un contratto ma è un Sacramento, si donano reciprocamente la propria vita, senza riserve, nel bene e nel male, e affinchè questo si possa compiere c'è bisogno di una colla specialissima che unisce i due sposi nel Sacro Vincolo e li rende una cosa sola e questa colla potentissima è Nostro Signore Gesù Cristo. Infatti il matrimonio è un Sacramento fatto per le creatura fatta ad immagine e sommiglianza del Creatore, che è Gesù Cristo. Nella stessa Bibbia si può rinvenire che l'immaggine dell'uomo fatto ad immaggine di Dio si realizza attraverso i due sessi di maschio e femmina: "Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina" cioè l'uomo non è solo il maschio ma è il maschio e la femmina e loro due insieme sono uomo e quindi ad immagine di Dio.

La massima espressione del VERO AMORE è la Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo che ha dato la Sua prezziosissima vita per noi: "Non c'è amore più grande che dare la vita per i propri amici (Gv 15,13),

              

e a tal fine ricordiamo quello che Gesù stesso disse alla mistica Sant'Angela da Foligno:

"IO NON TI HO AMATO PER SCHERZO"

 

 
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LETTERA DI UN EX-GAY

Post n°41 pubblicato il 07 Agosto 2012 da essere_etero

Vi proponiamo la sotto-riportata testimonianza pubblicata nel sito di Omosessualità e Identità (che vi suggeriamo di consultare spesso) che trovate al link

http://omosessualitaeidentita.blogspot.it/2009/01/terapia-riparativa-ascolti-anche-gli-ex.html

 

Questa testinonianza è stata fatta da un ragazzo americano di 26 anni, attraverso una sua lettera inviata alla stazione radio " Love Line", indirizzata al dott. Drew, uno psicocoterapeuta ed ex-gay, che in questa stazione radio conduce un programma durante il quale si mette a disposizione degli ascoltatori per rispondere alle loro domande.

 

Sono stato un ascoltatore di "Love Line" per alcuni anni. Ammiro le risposte franche e dirette che lei fornisce alle persone che le telefonano per porle domande.

Tuttavia credo che il suo parere sull’omosessualità non sia del tutto esaustivo. Nel corso degli ultimi anni ho ascoltato numerosi ascoltatori omosessuali dichiarare la propria insoddisfazione e rappresentarle le proprie profonde incertezze riguardo la propria sessualità.

Ricordo una telefonata in particolare: era un adolescente omosessuale che sosteneva di essere attratto soltanto da uomini eterosessuali, non da omosessuali.
Quella telefonata mi ha indotto a scrivere questa lettera per condividere i miei sentimenti e la mia storia con lei, nella speranza che lei voglia condividerli con i suoi ascoltatori.

Quando avevo 16 anni, sono diventato sessualmente attivo con un ragazzo della mia età. Il nostro rapporto sessuale è andato avanti per due anni. Lui mi ha fatto conoscere la pornografia e la “scena” gay. Con questo, intendo dire che incontravo alti uomini anonimamente nei parchi e nei bagni pubblici per fare sesso. Quando ho iniziato l’università, a 18 anni, ho creduto che la mia attività omosessuale si sarebbe interrotta. Tuttavia le pressioni e lo stress aumentarono e i miei rapporti sessuali anche, fino a raggiungere livelli di dipendenza. A quel punto mi sono reso conto che il mio comportamento e l’attrazione omosessuale non erano solo una "fase passeggera". Ho capito che ero veramente omosessuale.

Per alcuni anni ho continuato ad avere incontri sessuali anonimi con altri uomini. Tuttavia quel modo di vivere mi provocava molte sofferenze dal punto di vista emotivo e così ho iniziato a cercare aiuto. Non volevo essere un omosessuale o continuare la mia attività sessuale con gli uomini.

Ho iniziato a lavorare con un terapeuta che mi ha insegnato a migliorare i rapporti sociali. Ho anche trovato un’organizzazione che finanziava ritiri nel fine settimana e gruppi di sostegno per uomini. Sono entrato in uno dei gruppi e ho continuato a lavorare con dei terapeuti per guarire la mia omosessualità. Nel corso di tre o quattro anni, ho vissuto una fase di transizione che ha cambiato la mia vita.

Attraverso l'uso di potenti tecniche terapeutiche, come il rimodellamento dei processi del pensiero, “reparenting”, analisi della transazione (lavoro sul bambino interiore), “core energetics” e giochi di ruolo psico-drammatici, le mie attrazioni omosessuali sono diminuite e il mio vero essere come uomo eterosessuale é emerso.

Attraverso la mia esperienza terapeutica ho imparato che il mio comportamento e le attrazioni omosessuali sono sintomi di un bisogno più profondo, il bisogno di ricevere amore da altri uomini in un modo non sessuale.

Abusi sessuali durante l’infanzia, un padre emotivamente distaccato, un rapporto malsano con mia madre e le mie nonne, e un sentimento di non accettazione da parte di altri ragazzi e uomini hanno causato la omosessualità.
Poiché ero stato ferito in tenera età, mi ero chiuso emotivamente per proteggere me stesso. Questo teneva fuori il dolore ma mi ha anche impedito di ricevere l’amore da parte di persone del mio stesso sesso di cui avevo disperatamente bisogno.

Attraverso il corso della mia guarigione, ho avuto moltissimi contatti fisici non-sessuali con altri uomini. Questi contatti e il fatto di poter liberare il dolore emotivo che era chiuso dentro di me mi ha aiutato a guarire le mie ferite.

Adesso ho 26 anni e sono libero da impulsi omosessuali da tre anni.
Non sono più sessualmente attratto da altri uomini, e la mia precedentemente inesistente attrazione eterosessuale è emersa. La mia spinta a cercare il cambiamento sessuale era basata sul mio dolore emotivo interno, non sulle pressioni esercitate dalla società a "diventare etero."

Ho provato a vivere uno stile di vita gay, ma l’ho trovato insoddisfacente e vuoto. La guarigione non sta nella repressione delle attrazioni omosessuali, ma nel riconoscerle per quello che sono e per quello che veramente simboleggiano.
Io credo che l'omosessualità sia un sintomo (come l'alcolismo o la tossicodipendenza) di ferite più profonde. Il fatto stesso che il 90% delle coppie omosessuali non sono monogame, e che la maggior parte degli uomini gay riferiscono di aver subito abusi sessuali nell’infanzia, attestano, secondo me, in modo chiaro che l'omosessualità è di per sé un problema di sviluppo. Ci sono troppi denominatori comuni legati all’ambiente, tra gli omosessuali, per poter concludere che le cause sono casuali o biologiche.

L’ho sentita fare un collegamento, parlando con alcuni suoi ascoltatori, tra gli abusi sessuali da loro subiti e il loro successivo comportamento omosessuale. L’attrazione omosessuale simboleggia lo stimolo a connettersi con altri uomini e quindi con la mascolinità. Ma due uomini che cercano la mascolinità al di fuori di sé non possono trovarla sessualmente attraverso altri uomini. A mio giudizio, è il motivo per cui i rapporti omosessuali, in definitiva, falliscono.

In determinate occasioni, l’ho sentita discutere di come la gente non deve necessariamente mettere in pratica le proprie attrazioni. L'omosessualità è un grande esempio. Gli omosessuali cercano la propria identità di genere attraverso il contatto sessuale con lo stesso sesso. Tuttavia, non la troveranno lì. Poiché alle radici dell’omosessualità vi sono bisogni non-sessuali, l’omosessuale non può essere guarito attraverso rapporti sessuali con lo stessso sesso. Può essere guarito da un profondo legame non sessuale con persone dello stesso sesso.

In riferimento al suo ascoltatore teenager omosessuale che non si sente attratto da altri omosessuali, mi sembra chiaro che è attratto da uomini eterosessuali a causa della loro mascolinità, e che è precisamente alla mascolinità che lui ha bisogno di connettersi non sessualmente.

Il mio intento non è quello di colpire i gay. Ho molta empatia per gli uomini e le donne omosessuali. La mia speranza è che più persone si rendano conto che c'è una opzione per coloro che sono infelici della propria omosessualità e che desidaro veramente cambiare.

Mi rendo conto che è politicamente e professionalmente rischioso parlare di guarigione dall’omosessualità. Rispetto tale problema e rispetto il fatto che alcuni sostengono di essere felici. Altri, invece, non sono felici di essere gay.

Mi auguro sinceramente che leggerà questa lettera durante una delle sue trsmissioni radio. Poiché lei ha molti ascoltatori, la sua trasmissione è un grande luogo di incontro per la discussione. Molti dei vostri ascoltatori sono in età molto impressionabile e si rivolgono a voi per ottenere aiuto. Vorrei incoraggiarla ad offrire loro un’alternativa, e lasciare che indaghino su ciò che è meglio per i loro cuori.

A chi si dovrebbero rivolgere? L’Associazione Nazionale per la Ricerca e la terapia dell’Omosessualità è un’associazione professionale che crede che gli omosessuali, attraverso la terapia e altri mezzi, possano cambiare.
Possono essere contattati al numero 818-789-4440, o tramite internet al
http://www.narth.com/.

Cordiali saluti

 
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PRESENTAZIONE DEL LIBRO "SHAME AND ATTACHMENT LOSS" DI JHOSEPH NICOLOSI

Post n°40 pubblicato il 06 Agosto 2012 da essere_etero

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Shame and Attachment loss

di JOSEPH NICOLOSI

 

(VI RIPORTIAMO, QUI SOTTO, LA TRASCRIZIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL NUOVO LIBRO DI JOSEPH NICOLOSI, ANCORA NON TRADOTTO IN LINGUA ITALIANA, DURANTE LA QUALE HA SPIEGATO ANCHE LA TERAPIA RIPARATIVA DA LUI USATA NEGLI USA, SOTTO LA TRASCRIZIONE TROVERETE ANCHE I VIDEO DELLA PRESENTAZIONE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO) 

 

 

Vi parlerò di questo libro, s’intitola “Shame and Attachment loss”.

Vi parlerò, fondamentalmente, di quella che è la nostra attuale comprensione del trattamento dell’omosessualità, del trattamento dell’attrazione indesiderata per lo stesso sesso. La terapia è focalizzata sulla “vergogna”.

Il sentimento della vergogna è importantissimo, talmente importante da dare il titolo al libro.

Durante la prima sessione di psicoterapia chiedo al cliente: “Hai mai notato che avvolte l’omosessualità sembra non essere nei tuoi pensieri, che per alcuni giorni non ci pensi mai, non pensi mai all’attrazione, e che, invece, in altri giorni, uno due o tre giorni, sembra essere la tua preoccupazione principale?”. Il Cliente risponde immancabilmente: “Si è così”. Quindi gli faccio una seconda domanda: “Qual è la variabile tra questi giorni in cui non ci pensi mai e quei giorni in cui ci pensi? Qual è la differenza tra quei tre, due o un giorno in cui non provi attrazione e quei giorni in cui la senti?” e la risposta è sempre la stessa: “Non lo so!”… Non lo sanno.

La terapia consiste nel comprendere quale sia questa variabile che li “scaraventa” nello stato mentale omosessuale.

Pensiamo che il sentimento di vergogna sia talmente importante che io e il cliente non parliamo mai di omosessualità, non ce ne preoccupiamo, ma ci concentriamo sul sentimento di vergogna.

Esistono fondamentalmente due “stati mentali”: Lo stato della “affermazione” che è quello in cui l’individuo è comunicativo, lucido, concentrato, si comporta in modo naturale, interagisce con gli altri, c’è integrità, c’è calma, autenticità, chiarezza. E poi c’è lo “stato” della pratica omosessuale, dove l’uomo è focalizzato sul rapporto sessuale. Ho detto “uomo” perché la maggior parte dei nostri clienti sono uomini.

Dunque, ci concentriamo sul “momento di vergogna”. Il momento di vergogna si ha quando qualcuno ti dice o ti o ti fa qualcosa che genera vergogna nel tuo corpo una sensazione di “caduta”, è una sensazione fisica, per questo lavoriamo sul corpo. E’ come un crollo, uno svuotamento, e poi nella così detta “zona grigia”. La zona grigia è uno stato d’animo in cui ci si sente apatici, disinteressati, scollegati, annoiati, soli, frustrati ed è questo lo stato d’animo che predispone a mettere in pratica i rapporti omosessuali. Quindi se riusciamo ad impedire di entrare in quella zona grigia, in cui si entra a causa del momento di vergogna, e ti tratteniamo nello stato mentale assertivo, non c’è più omosessualità.

Harry Gershwin, un anziano analista, diceva: “La persona omosessuale vive un’esistenza “pietrificata”, c’è qualcosa di chiuso in lui, qualcosa di bloccato, di “costretto”. Può assumere un comportamento iperteatrale nel quale investe tantissime energie la sua performance, ma dietro questa iperattività vi è una sorta di indifferenza – è un fenomeno che notiamo nella personalità omosessuale - .

Ricordo che anni fa, quando ho iniziato questo lavoro, il ragazzo con problematiche omosessuali che si presentava nel mio studi ed era intimidito, non sapeva cosa dire, era docile, preoccupato, imbarazzato, ed io dovevo in un certo qual modi tirarlo fuori da quello stato. Poi se ne andava ed entrava il ragazzo omosessuale con un problema qualsiasi, entrava e si lasciava cadere nella poltrona, si metteva a parlare. E poi se ne andava via, e un altro ragazzo omosessuale entrava, ed era vervoso, imbarazzato; c’era qualcosa nella sua postura che sapevo essere in qualche modo collegata alla sua condizione omosessuale. Mi ci sono voluti 30 anni per comprendere che quella è l’omosessualità. L’omosessualità è uno stato in cui il corpo è come inibito e imbarazzato, e quando ti liberi da quella costrizione e sei spontaneo ed espansivo, non c’è più omosessualità.

Sappiamo che la tradizione cristiana è sospettosa riguardo al corpo ma gran parte della terapia è un lavoro sul corpo. Dunque spiego al cliente che in terapia utilizziamo il sistema del “triangolo di contenimento”, che si articola in tre punti. Dico al cliente: “PRIMO, concentrati su una fantasia omoerotica; SECONDO, resta connesso al tuo corpo, a ciò che senti; TERZO, mantieni il contatto con me, io sono con te, sono presente, desidero sapere cosa ti sta accadendo. Il cliente all’inizio si sente imbarazzato, dice che è una cosa bizzarra, che non lo ha mai fatto, ecc. Dopo un primo momento di imbarazzo, il clinte diventa totalmente conscio della propria eccitazione sessuale. Poi l’eccitazione scompare e lascia il posto al dolore, a un senso di vuoto, e la persona inizia a rendersi conto che la fantasia omosessuale è in realtà una difesa contro quel senso di vuoto nelle profondità del suo essere. Questo “lavoro sul dolore” è parte della terapia.

Vi è stato insegnato ad ignorare il vostro corpo, non solo in senso culturale, ma più specificatamente, se avete un problema omosessuale è perché vi sono accadute cose che non vi è stato permesso commentare e neanche sentire. Con la terapia ripartiva si impara a sentire di nuovo, a riconnettersi con il proprio corpo, il vostro corpo vi parla. Una buona definizione del corpo: tutti cercano di dirvi cosa vi sta accadendo ma solo il vostro corpo vi dice che cosa vi sta realmente accadendo – stiamo parlando della comunicazione tra emisfero destro ed emisfero sinistro, ed è questo il collegamento tra buona psicologia e buona teologia: Dio vuole che siamo completamente noi stessi nel nostro corpo, vivi, animati ed espressivi. Cito Sant’Ireneo: “La gloria di dio è l’uomo vivente” e di questo si occupa la terapia ripartiva: ESSERE PIENAMENTE VIVI. Mi ci sono voluti trent’anni per scoprire questo grande segreto e adesso vi dirò in trenta secondi ciò che ho imparato in trent’anni: Quando “senti” i tuoi sentimenti menti e interagisci con le altre persone a partire da questi sentimenti, allora sei integrato, allora non c’è omosessualità. Può accadervi di pensarci, può essere un pensiero fugace, ma non ti afferra strettamente. Le sensazioni omosessuali ti afferrano strettamente solo quando sei scollegato dal tuo corpo. Si crede erroneamente che il senso di vergogna sia il risultato dell’omosessualità, cioè di aver scoperto di essere omosessuali. La terapia ripartiva sostiene il contrario: PRIMA vi hanno fatto vergognare per ciò che eravate, specialmente per la vostra identità sessuale e DOPO è giunta l’omosessualità per “riparare”, ecco perché si chiama terapia “ripartiva”. L’omosessualità è il tentativo di “riparare” ciò che manca, che è stato staccato via, separato, a causa della vergogna.

Spesso i Clienti mi dicono: “quella persona ha detto una cosa che mi ha fatto vergognare”. Se Analizziamo questa frase ci rendiamo conto che in realtà siamo noi che che “provochiamo la nostra vergogna”. E’ vero, le persone ci dicono e ci fanno delle cose ma siamo noi che interpretiamo quelle cose come “vergognose”. Dunque, mentre gli adulti provocano essi stessi la propria vergogna, i bambini, invece, vengono “fatti vergognare”. So che ci sono dei genitori qui e naturalmente la teoria si applica alla relazione iniziale specialmente con i genitori e con i fratelli maggiori, ma i nostri clienti man mano che sviluppano questo “stato assertivo” e man mano che prendono coscienza di questi momenti di vergogna, devono imparare ad interagire con i loro genitori in maniera diversa. Senza eccezioni, ogni qualvolta i nostri clienti tornano a casa in occasione delle vacanze estive o in altre occasioni, i sentimenti omosessuali si intensificano. C’è qualcosa nell’ambiente famigliare che fa emergere le tentazioni omosessuali. Non si tratta di incolpare i genitori. Come genitori siete qui per apprendere. Forse avete bisogno di capire in che modo potreste aver contribuito e come potreste cambiare le cose. Ma parte della terapia è che vostro figlio o vostra figlia possono tornare a casa e chiedervi di relazionarvi con loro in modo diverso, ma alcune cose che avete fatto in passato hanno provocato queste reazioni “di vergogna”. I figli devono impegnarsi per primi a cambiare, a modificare questa reazione di vergogna, ma potrebbero chiedrevi di cambiare alcuni vostri comportamenti per aiutarli in questo compito.

La cosa interessante che accade durante la terapia, quando l’individuo comincia a vivere nello “stato assertivo” imparando a vedere con chiarezza “chi è e cosa vuole” da un rapporto, senza farsi manipolare, è che diventa più selettivo nella scelta delle amicizie, e improvvisamente si rende conto che qualcuno con cui ha avuto un rapporto per tanti anni, o anche per tutta la vita, è una persona che lo fa “vergognare” e siete dipendenti da questa persona, cercate ancora la sua approvazione, e questa persona ha il potere di dirvi quella “piccola cosa” che genera quello che chiamiamo “momento di vergogna”. E adesso dovete parlare con questa persona e dirle ciò che fa e come vi fa sentire in quei momenti, e se riesce a capirlo, allora avrete un nuovo rapporto con quella persona. Può succedere anche che queste persone non possano o non vogliono capire, e continuano a fare quello che facevano prima, diventando persone “nocive” per il tuo cammino, e dovrai imparare a mettere queste persone da parte; diventi molto più selettivo nella scelta delle persone con cui trascorri il tuo tempo.

Adesso desidero passare a un altro argomento; vi voglio parlare di questo documento … si intitola: “Black research shows”. Questo documento è costato al NARTH diecimila dollari. E’ un documento che invalida la posizione dell’Associazione Psicologica Americana. L’APA sostiene tre tesi, ufficialmente. PRIMO: La psicoterapia non può modificare l’orientamento sessuale, non funziona; SECONDO: Se cerchi di cambiare una persona omosessuale attraverso la terapia, puoi soltanto danneggiarla, essa sarà ancora più disperata, più propensa al suicidio, più autodistruttiva; TERZO: Le persone omosessuali non soffrono di un numero maggiore di patologie rispetto agli eterosessuali. Questo documento di 600 pagine mostra la falsità di queste tre asserzioni. Noi ci battiamo contro lAssociazione Psicologica americana (APA) perciò abbiamo presentato ai menbri dell’APA questo documento e riceveremo molto presto una risposta… agosto o settembre… perché una task force valuterà quei tre punti e slitterà una Raccomandazione per il Consiglio di Amministrazione. Ebbene… abbiamo cercato di entrare a far parte di quella task force ma siamo stati tutti rifiutati e soltanto persone gay sono state selezionate per quella task force; e non solo gay ma sono anche tutti attivisti gay, ed essi faranno conoscere le loro decisioni molto presto. Ecco perché abbiamo redatto questo libro e lo abbiamo dato a questa task force e al Consiglio di Amministrazione; lo abbiamo fatto fondamentalmente per sfidare l’APA ad attenersi ai dati scientifici. Questo libro (il documento) è stato venduto nelle librerie per 15 dollari. Se siete interessati all’argomento… questo libro è serio, assolutamente fondato. Se conoscete un teenager che non è sicuro… che pensa di avere il gene dell’omosessualità ed è insicuro sulla vita da seguire, questo è un documento che convincerà l’adolescente ambivalente. Se avete un amico che pensa che siete pazzi a tentare di cambiare… dategli questo libro… fine della conversazione! Se avete a che fare con un pastore che è ambivalente, che non vuole prendere posizione… posate questo libro sulla sua scrivania… conversazione terminata!

 Desidero leggervi solo l’ultimo paragrafo: “I ricercatori hanno dimostrato che le persone omosessuali presentano un maggior numero di patologie, vale a dire di comportamenti controproducenti, con difficoltà di adattamento ed autodistruttivi. Ciò è supportato da studi che hanno dimostrato che comportamenti suicidi, sesso non protetto, comportamento antisociale, violenza, abuso di sostanze stupefacenti percentuale di suicidi, promiscuità, rapporti non monogami, paraphilia, feticismo, dipendenza sessuale, disturbi della personalità, patologie in generale… , questi comportamenti “problematici” e questi disturbi psicopatologici si presentano nelle persone omosessuali in percentuali tre volte maggiorni rispetto a quelli della popolazione in generale, e in alcuni casi la percentuale è ancora maggiore. Noi crediamo che nessun altro gruppo di dimensioni comparabili nella società soffre di patologie così varie e intense.”

 Qui non si tratta di attaccare le persone omosessuali, ma si tratta… se avete un figlio diciassettenne che non sa quale direzione prendere potete dirgli: “Ecco, guarda questo libro!  Se vai in quella direzione ecco cosa andrai incontro; se vai in quest’altra direzione probabilmente eviterai quei problemi”

Statisticamente, la maggior prevenzione contro queste patologie consiste nel non avere “l’etichetta di omosessuale”… ed è tutto per quanto riguarda il primo argomento, grazie!

 Ok… continuiamo.

Tutte le generazioni di ex-gay, di persone che hanno lottato per uscire dall’omosessualità, hanno avuto difficoltà, ma la situazione è molto migliorata rispetto al passato. Abbiamo migliori tecniche terapeutiche, moltissimi libri, abbiamo molte più informazioni e abbiamo maggiore VISIBILITA’, ex omosessuali disposti a mostrarsi in pubblico.  Conosciamo tutti l’importanza per i giovani delle immagini visuali, dieci anni fa ho partecipato al programma televisivo Twenty-Twenty dove dovevo parlare della terapia… e mi hanno chiesto se potevo portare dei clienti disposti a parlare della loro esperienza… uscire dall’omosessualità. I miei clienti erano pietrificati all’idea di apparire in TV! Nessuno lo aveva mai fatto. Alla fine si sono decisi: uno mise gli occhiali da sole, un altro la parrucca, uno si era truccato pesantemente: Erano patetici … Davvero patetici! Poi la telecamera ha inquadrato Bruce e Darren, due uomini gay… che apparivano belli, felici… seduti su una poltrona con il loro barboncino, alle loro spalle un bellissimo sfondo del Pacifico… Bellissimo! Poi la telecamera ha inquadrato di nuovo i miei clienti… infelici! E’ stato così imbarazzante… ho anche negato di conoscerli: ho detto: “Non sono miei clienti… penso che siano gay!” Disfatta totale!  E’ vero è una storia vera… Dunque è importante l’immaggine visuale, ok?

Adesso voglio mostrarvi un paiio di clip, ecco…

Vediamo se finziona…

(I video clip riguardano  foto di ex-omosessuali, l’ultimo riguarda una donna ) Questa è Dorelle… ha contribuito moltissimo a migliorare l’immagine degli ex-gay. E’ una celebrità in una Chiesa di Los Angeles. E’ una ragazza incredibile! Vende queste magliette (nella foto ha indosso una maglietta con su scritto “EX-HOMESEXUALITY”). Anche persone che non sono ex.gay comprano le sue magliette… è così convincente. La Chiesa ha ricavato del denaro extra grazie a questa magliette: “Ok, ho avuro un pensiero sessuale una volta, quando avevo 12 anni, quindi mi compro la maglietta”… E’ così cool essere ex-gay oggi!   

Va bene, è tutto… Grazie a tutti per l’attenzione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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DIO TRASFORMA IL MALE IN BENE

Post n°39 pubblicato il 17 Luglio 2012 da essere_etero
Foto di essere_etero

Cari fratelli e sorelle in Cristo Gesù, vi offramo questa testimonianza di un uomo omosessuale che dopo aver contratto l'aids è ritrovato a Dio Padre. Il Signore opera per vie sconosciute e misteriose e forse anche per questo ci stupisce sempre.

(fonte: http://medjugorje.altervista.org/doc/testimonianze/omosessuale.html)

 

"Ero omosessuale. Pur avendo ricevuto nella mia infanzia un'educazione cattolica, la mia vita era molto lontana da Dio. A Parigi frequentavo le discoteche più perverse e la mia più grande preoccupazione era di apparire. A 36 anni, durante un ricovero d'urgenza in ospedale, ho scoperto di essere malato di Aids. In quel momento mi sono ricordato di Dio ma, una volta lasciato l'ospedale, ho continuato per tre anni a cercare l'uomo della mia vita… Infine, di delusione in delusione e di vuoto in vuoto, ho capito che stavo percorrendo una falsa strada. Ho iniziato allora ad orientare la mia vita verso Dio; solo Lui poteva infatti donarmi l'amore di cui avevo disperatamente sete.
Desideravo convertirmi e un giorno mi è capitato tra le mani un libro su Medjugorje e ho scoperto che in quel luogo tutti trovano una nuova vita e una nuova speranza. Io, che come tipo ero piuttosto duro, ho pianto tutte le mie lacrime, ero sconvolto. Mi sono quindi recato a Medjugorje e sono stato colpito dall'intensa presenza di Maria, mia Madre, che mi comunicava una grande pace interiore. Da quel momento ogni giorno mi impegno per cambiare il mio cuore e guardare verso Dio.
Mi sono convertito da poco, sono ancora molto debole e vulnerabile, ma ogni giorno il mio cuore trabocca di gioia per aver trovato il mio Creatore e mia Madre. Questa malattia che avrebbe potuto uccidermi, Dio l'ha utilizzata per farmi rinascere.
A coloro che oggi sono come io ero prima, voglio dire: Dio esiste, è Lui la verità!
".
(Dal diario di sr. Emmanuel)

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°38 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

Seminario di Richard Cohen:

 "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Vi proponiamo la visualizzazione dell’intero seminario del famoso psicoterapeuta americano Richard Cohen, sull’omoessualità, tenutosi a Milano sabato 21 aprile 2012, intitolato:

“RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Il seminario è stato organizzato e offerto gratuitamente dal Ministero Sabaoth (www.ministerosabaoth.org) che ringraziamo.

Lo stesso seminario è stato, poi, riproposto a Roma e a Palermo nei giorni successivi a quello di Milano.

Il seminario è stato suddiviso in undici file video ed è consultabile anche su You Tobe ma per praticità di visone ve lo proponiamo qui in ordine di file video che trovate nei successivi post, questo è l'ordine dei file video in cui è suddiviso:

1. La Sua Testimonianza Parte 1
2. La Sua Testimonianza Parte 2
3. Le Ricerche Scientifiche

4. I Suoi Libri
5. Il Significato dell'attrazione per lo stesso sesso
6. Domande e Risposte
7. Le 10 Cause per l'attrazione per lo stesso sesso
8. Le Soluzioni Alternative all'attrazione per lo stesso sesso - Parte 1
9. Le Soluzioni Alternative all'attrazione per lo stesso sesso - Parte 2

10. Le Soluzioni Alternative all'attrazione per lo stesso sesso - Parte 3

11. Presentazione Blooming Love Association

 

 

B U O N A   V I S I O N E

 

 

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°37 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

La Sua Testimonianza Parte 1

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°36 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

La Sua Testimonianza Parte 2

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°35 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

Le Ricerche Scientifiche

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°34 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

I Suoi Libri

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°33 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

Il Significato dell'attrazione per lo stesso sesso

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°32 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

Domande e Risposte

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°31 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

Le 10 Cause per l'attrazione per lo stesso sesso

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°30 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

Le Soluzioni Alternative all'attrazione per lo stesso sesso - Parte 1

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°29 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

Le Soluzioni Alternative all'attrazione per lo stesso sesso - Parte 2

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°28 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

Le Soluzioni Alternative all'attrazione per lo stesso sesso - Parte 3

 
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Seminario di Richard Cohen "RITROVARSI – Il PROCESSO DI RIAPPROPRIAZIONE DELL’IDENTITA’ SESSUALE”.

Post n°27 pubblicato il 09 Luglio 2012 da essere_etero

Presentazione Blooming Love Association

 

 
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NON C'E' MAI FINE AL PEGGIO!!!

Post n°26 pubblicato il 25 Giugno 2012 da essere_etero

INIEZIONE CHIMICA PER DIVENTARE GAY

SUCCEDE A LONDRA

 

Vi riportiamo un articolo pubblicato un po di tempo fa sul sito di "Bliz Quotidiano" (fonte: http://www.blitzquotidiano.it/facebook/sesso-adolescenti-iniezioni-blocca-puberta-824849/) su quanto è accaduto a Londra relativamente ad una cura per bloccare lo stato di crescita di giovani ragazzi pre-adolescenti al fine di far loro sperimentare l'omosessualità.

Su tale argomento, pur volendo astenerci da ogni nostro commento al riguardo per lasciare a chi legge le proprie personali opinioni, oltre al fatto che un tale esperimento, perchè di esperimento si tratta, si commeta da solo, vogliamo solo fare due brevissime considerazioni oggettive:

1.  Tutti i psicoterapeuti che attualmente studiano l'omosessualità sotto l'aspetto puramente psicologico e sociolgico e che attualmente operano anche terapie in merito (terapie che teniamo a dire ancora non riconosciute da tutti gli psicoterapeuti e avvolte anche sconsigliate da alcune organizzazioni mondiali in campo psicologico e di tutela dei diritti degli omosessuali, ma ad onor del vero bisogna anche dire che esistono svariate testimonianze, reperibili anche nel web, di persone che le hanno fatte e che hanno avuto dei grandi benefici ed alcuni anche un vero cambiamento dall'omosessualità all'eterosessualità), affermano che gli omosessuali si trovano in uno stato di non piena maturazione dove predomina l'egocentrismo. Queste teorie fatte da tutti gli pcioterpeuti nelle diverse parti del mondo, trovano quindi validità e conferma all'interno dell'esperimento fatto a Londra presso la clinica "National Research Ethics Service", in quanto per far sviluppare sentimenti omosessuali nei giovani ragazzi iniettano loro sostanze per bloccare il loro stato di pubertà.

2.   Tutto il mondo fa silenzio su quanto questa clinica sta facendo e addirittura è finanziata dallo Stato Brittannico. Quanto si sta facendo è palesemente contro natura e conferma, come detto sopra, le teorie fatte dagli psicoterapeutici che aiutano gli omosessuali a ridurre le proprie pulisioni omosessuali e, nei casi in cui è possibile, aiutarli a sviluppare una normale e spontanea eterosessualità senza uso di farmaci ma solo con dei classici colloqui terapeutici. Figuriamoci cosa invece sarebbe accaduto se si usassero farmaci per curare l'omosessualità: tutte le associazioni gay mondiali si sarebbero rivoltate contro, i media avrebbero dato una mano a tali associazioni per non far succedere che omosesuali cambiassero tendemze sessuali attraverso i farmaci.... "dio ci scambi dall'eterosessualità...!" come se fosse un problema che un gay volesse cambiare e diventare eterosessuale. Infatti chi oggi lo fa viene discriminato insieme al terapeuta che lo aiuta, sembra che le associazioni gay vogliano quasi, in un certo senso, impedire a chi soffre in uno stato di vita omosessuale e desidera, liberamente, provare a diventare eterosessuale, a fare qualsiasi cosa in tal senso, come se la vita di un gay non appartenesse alla stessa persona e deve, ripeto, DEVE per farza, secondo le associazioni gay, accettare l'omosessualità anche se questo lo fa soffrire e rinunciare a provare a diventare eterosessuale anche se lo desidera con tutte le sue forze. Sembra incredibile ma è così. Provate a fare una telefonata ad uno psicolterapeuta e dire di essere gay e voler diventare etero, vi dirà che è impossibile e che può aiutarvi solo ad accettare l'omosessualità. E' veramnete difficile per un gay trovare oggi un terapeuta che lo aiuti a diventare eterosessuale, infatti se da un lato nessun terapeuta serio deve mai assicurare una tale promessa, infatti non tutti i gay riescono poi a cambiare veramente, dall'altro lato è anche vero il contrario e cioè un terapeuta serio non può nemmeno assicurare ad un paziente che può riuscire a fargli accetare per forza, e quindi facendogli violenza, l'omosessualità. Uno psicoterapeuta serio deve dire che non può promettere nulla in nessuno dei due sensi e quello che si può fare è iniziare un ciclo di colloqui individuali per vedere insime dove portano, solo e soltando dopo che si inizia la terapia un terapeuta (serio) può iniziare a farsi un'idea e che in ogni caso non può lo stesso dire al paziente e lo deve lasciar arrivare da solo con un percorso terapeutico idoneo e sucederà che il paziente se si accorgerà che può essere felice da omosessule lo accetterà ma se la terapia porterà ad una sorta di spiegazione da parte del paziente del perchè sui propri desideri omoerotici, sul come questi si sono sviluppati nel paziente stesso, questi sentimenti omoerotici diminuiranno con una migliore gestione delle proprie emozioni e che potrebbero arrivare anche, ma non è certo, a scomparire completamente in maniera NATURALE E SENZA USO DI FARMACI e, anche se non è una cosa automatica per tutti, potrebbero iniziare ad affiorire desideri eterosessuali. Chi ha fatto una terapia seria al riguardo non potrà che confermare quanto da noi qui scritto. Ma se accadesse che si usassero farmaci per far diventare etero i gay che cosa succederebbe? "Non sia mai che un gay diventi etero!!!  Solo però che chi scrive questo post in passato, e per oltre dieci anni di seguito, ha condotto una vita gay e per oltre dieci anni è stato infelice, l'omosessualità non lo ha reso mai felice, e solo grazie ad una terapia seria con un serio psicoterapeuta ha fatto sparire da dentro di sè desideri omosessuali ed è diventato, dopo una lunga psicoterapia, eterosessuale. Ma oggi tutti tacciono tacciaono ancora sul fatto che da circa un anno giovani ragazzi ricevono con cadenza mensile iniezioni per bloccargli la pubertà per far maturare dentro di  loro desideri omosessuali.

Ecco l'articolo:

"LONDRA – Iniezioni mensili a bambini di 12 anni per bloccare la puberta’: in Gran Bretagna una clinica del servizio sanitario nazionale e’ stata autorizzata a somministrarle a ragazzini confusi sulla loro identita’ sessuale di modo che possano fare una scelta oculata prima che nel loro organismo compaiano tratti spiccatamente maschili o femminili.

La decisione del National Research Ethics Service di dare luce verde alla terapia presso l’unico centro del Regno specializzato nella cura dei ‘disordini di identita’ di genere’ e’ stata presa nei giorni scorsi e ne ha dato notizia il Daily Telegraph. La clinica presso cui verra’ applicata e’ il Tavistock and Portman NHS Trust di London, l’unica che accetta i casi di ragazzi nati con organi sessuali di un sesso ma che si identificano con l’altro.

Il via libera alle iniezioni, legali in altri paesi, ad esempio gli Stati Uniti, ha provocato polemiche: a favore chi sostiene che il blocco dell’eta’ adulta aiutera’ a prevenire la montagna di problemi psicologici che deve affrontare un maschietto che si ‘sente’ femmina quando ad esempio comincia a cambiare voce; contrari invece quanti pensano che la terapia impedisce ad adolescenti e preadolescenti di superare il senso di confusione senza doversi sottoporre a cure chimiche."

 

Un ultima riflessione che vogliamo fare è la seguente:

Anche dopo che accadono cose del genere, che non sappiamo ancora bene cosa potranno provocare in futuro a questi "poveri ragazzi" tali sostanze chimiche che gli sono state ingnettate (e che quindi non c'è oggettivamente nulla di naturale in tutto questo), ovviamnete noi tutti speriamo che non diano origine ad altri tipi di problema sia in termini di salute fisica che psichica; dopo una cosa del genere che nessuno, neanche i telegiornali, ne hanno mai parlato (ne avrebbero parlato tutti invece se fosse accaduto il contrario), i "gay attivisti" continueranno ancora a dire che loro sono discriminati. Ma quale discriminazione? In Italia esistono sentenze che hanno anche arrestato persone per aver chiamato in maniera dispregiativa un omosessule, e noi siamo daccordo su queste sentenze e diamo il nostro appoggio morale a tutti coloro che hanno subito insulti al riguardo, ci mancherebbe... ma il fatto stesso che le persone che si sono rivolte alla magistratura si sono viste tutelate e hanno ottenuto giustizia; il fatto che in ogni trasmissione televisiva c'è un omosessuale che lì dentro viene davvero "usato" in quanto è lì in trasmissione per il fatto di essere un omosessule e non un co-conduttore televisivo; che nei film americani compaiono spessissimo omosessuali che interpretano il ruolo di "un'amica" di una donna "tar dei tali" con la quale confabulano nei confronti del fidanzato della ragazza... lì sì che gli omosessuali sono fatti "strumento" di un qualcosa che non gli rende giustizia ma loro (i gay) lo fanno (stranamente) con piacere...! Dov'è la discriminazione? In Italia i gay possono liberamente manifestare vedesi il gay-pride che si svolge sempre senza problemi dovunque, nel 2000 si è manifestato anche vicino alla città del Vaticano.  Basti pensare che in Spagna esiste già il matrimonio (ovviamnete) civile tra persone dello stesso sesso ma nonostante ciò i "gay attivisti" spagnoli continuano a combattere per chiedere i loro diritti... Tutto questo è sintomo di un continuo sentirsi non accettati, ma tutta questa discriminazione esiste solo nella testa di un gay ma non nella realtà, perchè a un etero non gliene può fregere di meno...dei gay... avendo i suoi problemi a cui pensare. Certo è vero che esistono persone gay che ricevono violenza solo per il fatto di essere omosessuli e questi sono reati e devono essere puniti con il carcere, ma non puniti perchè si sono alzate le mani o si è fatto uso di un linguaggio spegevole verso un gay ma puniti e messi in carcere perchè si è fatta violenza contro una persona, al di la delle sue tendenze sessuali; altrimenti ci dovrebbe essere una legge anche specifica per gli eterosessuali e un'altra verso chi prova desideri omosessuali distonici e vuole diventare eterosessuale che oggi è il vero discriminato dalle associazioni gay. Invece per una persona gay il problema più grande del mondo è che sentono dentro di loro il fatto di non sentirsi accettati anche se ormai lo sono di fatto e possono anche contrarre un matrimonio civile... come mai accade questo? La risposta, secondo noi è data dallo psicoterapeuta "Gerard Van Den Aardweg" spiegata all'interno del suo libro "Una strada per il domani - guida all'auto-terapia dell'omosessualità". Secondo lo scienziato Gerard Van Den Aardweg si diventa omosessuali attraverso, anche, di un processo di autocommiserazione che lui lo ha sintetizzato con l'espessione: "POVERO ME" che gli omosessuali provano dentro di loro. Tale autocommiserazione viene dal periodo pre-adolescente, o adolescente, e questo sentimento si è sviluppato a causa di varie problematiche sociali e ambientali in cui l'adolescente si è trovato. Situazioni queste che vanno dall'ambiente famigliare al rapporto con i coetanei con cui non ci si sentiva alla pari e spesso emarginati e il sentimento interno all'individuo che ne è derivato è :"Povero Me". Questa sensazione di insoddisfazione, di autocommiserazione, come spiegata da Gerard Van Den Aardweg potrebbe far sì che anche se gli omosessuali non si sentano mai alla pari con gli altri uomini e quindi sempre discriminati anche se i fatti reali dicono il contrario che oggi sono gli eterosessuali a essere discriminati quanndo qualcuno afferma di non credere che si nasce omosessuali, cosa che non e' mai stata dimostrata, viene subito attaccato dai gay e dai media come omofobico anche se non è contro i gay e spesso non gliene può fregare di meno, proprio perchè non discrimina i gay e per quel che gli riguarda possono sposarsi e fare quello che vogliono ma è lo stesso omofobo per la "comunità gay" perchè secondo lui non si nasce gay. Ma i gay vogliono assolutamente questo riconoscimento anche senza prove scientifiche e, anzi, quando esistono persone che da uno stile di vita gay oggi non provano più attrazione per lo stesso sesso ma hanno sviluppato una naturale eterosessualità. Ma la stessa cosa va bene, invece, per il contrario, infatti se un uomo a 40 o 50 anni, sposato con figli all'improviso scopre, come succede avvolte, di essere gay o magari ce lo diventa a seguito di alcune esperienze vissute da prima con un po di ritegno e poi sempre con più piacere fisico, allora per la comunità gay va tutto bene e n on importa se quest'uomo ha inizialmente tradito la moglie, commettendo peccato (al di là se ha fatto adulterio con un uomo o con una donna) e poi abbandonato la sua famiglia per vivere una vita gay e avvolte anche arrivando al travestimento e in casi etremi ad interventi chirurgici per cambiare sesso. Questo per le associazioni gay va bene, ma non va bene che un uomo che è infelice per sentire sentimenti omosessuali possa, quantomeno, provare liberamente e senza costrizione alcuna a vedere se è possibile un cambiamento per vivere la vita che davvero desidera.

A Voi le Vostre opinioni in merito, perchè questo è quello che sta succedendo.

Chiunque Volesse dare un commento a quanto fin qui sopra riportato può farlo liberamnete scrivendo a: ioetero@libero.it

Se vorrete potremmo anche pubblicare i vostri commenti se però non contengono offese sia per una persona omosessuale e sia per gli eterosessuali.

 

 
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