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Post n°4 pubblicato il 19 Gennaio 2010 da gabriellalaura
Dolce Ipazia, innocente vittima dell’ottusità maschile e religiosa, eccelsa filosofa in anticipo sui tempi, preziosa artefice del tanto importante astrolabio, ideatrice della meravigliosa esposizione del planisfero, entrambi indispensabili ai naviganti dei tempi passati quando, senza altri mezzi identificativi dei nuovissimi ed ignoti continenti, utilizzavano le tue invenzioni per orientarsi nei perigliosi viaggi attraverso l’ostile immensità marina. Gentile Ipazia, uccisa in modo così spietato e lasciata a dissolversi nei meandri indissolubili del tempo, condannata al silenzio mediante la cancellatura del tuo stesso nome, per timore che la tua purezza potesse accusare i perversi giudici di una condanna immeritata, emessa con lo scopo di troncare ed estinguere per sempre la cultura e la scienza che tu, prodiga e imparziale diffondevi dalla tua scuola e dalle piazze della tua città. Eccelsa Ipazia, sublime esempio per le donne di ogni tempo, faro luminoso nella meschina notte in cui, come lupi famelici, ignoranza, grettezza e superstizione tentarono di affossare con ogni mezzo quella cultura che tu volesti guida all’uomo. I tentativi dei tuoi nemici ormai sono vanificati. Uomini valorosi di scienza e filosofia ti tributarono gli onori e ti tolsero da quel freddo e dimenticato sepolcro che si chiama oblio, dove la meschina mentalità ti volle confinare. Ora il tuo nome splende come favilla che fuga la notte paurosa per aprirsi all’alba della sapienza. Ora il tuo nome è inciso per l’eternità nel libro dei saggi. Ora il tuo nome è invocato, quasi un’egida tutelare, ad esempio dei molti tuoi meriti. Sublime Ipazia, donna dalle innumerevoli virtù, dalle impareggiabili doti, dallo spirito caritatevole e tollerante, non ci abbandonare. Illumina sempre le tue seguaci che da ogni terra levano a te il pensiero, guidaci nella lotta affinché trionfi la scienza che, come la matematica tanto ti fu cara, aiutaci a non cedere ai richiami sordidi del mondo, che vorrebbe sottrarci allo studio e alla conoscenza. Mirabile Ipazia, sostienici tu. Sapremo essere degne del tuo sacrificio. Sapremo onorarti da qui fino alla fine dei tempi. Sapremo diffondere le meravigliose doti del tuo animo. Ipazia, con noi per sempre
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Post n°3 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da gabriellalaura
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Post n°2 pubblicato il 22 Febbraio 2009 da gabriellalaura
cenni del periodo storico in cui visse Ipazia (370-415 e.v.) 30 aprile 311 e.v. con l’editto di Nicomedia il cristianesimo divenne la religione ufficiale dell’impero romano. 392 e.v. con l’imperatore Teodosio la religione romana venne proibita, pena la morte. Durante questo periodo i cristiani si impadronirono del vertice dell’impero trasformandosi in accaniti persecutori dell’antica religione che aveva dato vita alla grandezza di Roma e dell’impero Ipazia aveva tutte le caratteristiche per essere odiata dai cristiani: donna, pagana, scienziata di grande fama e guida della scuola filosofica neoplatonica di Alessandria. Figlia di Teone (335-405 e.v.), geometra e filosofo e ultimo direttore del museo di Alessandria, fu nota per il suo sapere nel campo della matematica, dell’astronomia e della filosofia platonica. Ebbe tra i suoi allievi Synesius di Cirene. Tra le sue opere si annoverano: Commentario sull’Arithmetica di Diofanto di Alessandria Commentario sulle Coniche di Apollonio di Perga. Inoltre Ipazia provvide a curare l’edizione di un’opera di suo padre, Commentario sull’Almagesto di Tolomeo. Col padre stesso, curò l’edizione degli “Elementi” di Euclide, che fino ad oggi risulta il libro più letto in assoluto nel mondo. Fu anche l’inventrice dell’astrolabio e del planisfero Il suo carisma e la forza dei suoi insegnamenti erano però invise dal potere del patriarca di Alessandria Cirillo, succeduto allo zio Teofilo, il quale commissionò il suo omicidio. Nel marzo del 415, una folla inferocita e delirante di cristiani, la catturarono, la denudarono, scarnificarono il suo corpo con delle conchiglie affilate e bruciarono le sue carni, cercando così di cancellare la sua autorevolezza, la sua bellezza e la sua erudizione. Questo episodio fu commentato da Edward Gibbon, nel 1788 in Declino e caduta dell’Impero Romano, come un episodio che “impresse una macchia indelebile” sul cristianesimo. E poi la chiesa cattolica fece santo e dichiarò dottore di se stessa questo obbrobrioso personaggio, tale fu Cirillo (375-444 e.v.)! Prima protomartire laica, il suo ricordo si è perpetuato nei secoli, quale faro luminoso di scienza ed esempio per ogni donna di buona volontà.
Avvicinandosi l’8 marzo, io propongo che a lei sia dedicato un pensiero particolare quale simbolo di una femminilità diversa, scevra da futili corbellerie generalmente attribuite al genere femminile, ed esempio di una personalità poliedrica e feconda di scienza e filosofia. A proposito degli Elementi di Euclide Dopo la morte di Ipazia, l’edizione da lei curata degli Elementi, divenne la versione ufficiale dell’opera euclidea. Essa venne tradotta anche in arabo, dal grande al-Hajjaj (786-833 e.v.) Qualche secolo dopo gli Elementi vennero tradotti dall’arabo al latino. Questo fiorire di elementi classici, coincise con l’emergere delle più antiche università d’Europa: Bologna, Parigi, Oxford, Cambridge e Salamanca. Gli Elementi furono anche il primo testo scientifico ad essere dato alle stampe e vengono ritenuti il secondo libro più letto nella storia dell’umanità. Tuttavia, se si pensa che furono tradotti in cinese nel 1607 ed erano penetrati nel subcontinente indiano fin dal X secolo, allora forse stiamo parlando del testo più letto di tutti i tempi. Gli unici rivali sono la Bibbia e il Corano, e questa cosa colpisce ancor di più.
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Post n°1 pubblicato il 10 Agosto 2008 da gabriellalaura
invito i fanatici di scienze a visitarmi e ad aiutarmi nel mio percorso culturale. ciao aiutatemi leggo moltissimi libri di divulgazione scientifica ma entro nel panico più totale quando mi imbatto nelle formule matematiche chi mi insegna il metodo per affrontarle e comprenderle ? continuo comunque a leggerle e a tentare di assimilarle ma da sola è veramente difficile anche se la matematica mi piace moltissimissimo! che cos'è la scienza? vorrei aprire una specie di dibattito con coloro che avranno la pazienza di visitare il mio blog. questa è la mia risposta. la scienza è quell'insieme rigoroso di discipline che studia tutto ciò che ci circonda, per saperlo affrontare e mettere al servizio dell'uomo i vari risultati siete d'accordo? |
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