Creato da La_Chambre_d_Isabeau il 10/09/2006

Quaderno a righe

scusate sto imparando a scrivere

 

 

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A.A.A. Isa Style

Post n°223 pubblicato il 30 Gennaio 2007 da La_Chambre_d_Isabeau
 

Da un'idea originale di Thaughtbythirst.

Anche questa è fatta.immagine
La luce del tardo pomeriggio filtra dalle tende accostate. Non male questa stanza d'albergo. Sono stato in topaie decisamente peggiori. I soliti mobili dozzinali, ma quella stampa a parete denota un certo buon gusto.
Sono rilassato, soddisfatto.
Volgo gli occhi al lato destro del letto. Dorme. Bene. Posso dedicarmi a me stesso. Ho tutto il tempo.
Doccia lunga, bollente. Mi faccio accarezzare dal getto. Un'ultima sferzata di acqua gelida. Si, ora sto bene.
Con l'asciugamano pulisco lo specchio dal vapore.
Che bell'immagine riflessa. Un corpo armonioso. Muscoloso al punto giusto. Un'abbronzatura uniforme. Miracoli dei raggi UVA. Capelli mossi, finto spettinato e le sopracciglia ben disegnate dalla pinzetta.
Forse dopo andrò da Gucci. Quella camicia di seta mi piace troppo.
Continuo a fissarmi. Sono proprio un bell'uomo.
Una lunga ed affettuosa occhiata alla parte più importante di me. Oggi ha decisamente fatto furore. Sono contento di lui.
Dopo Gucci? Chiamo Irina? Per un aperitivo? Un gran pezzo di figa. Slava. Deve essere una bomba a letto.
L'ultimo rito: il massaggio con l'olio baby. E' un momento sempre intenso.
No, forse telefono a Verdad. Brasiliana, con un culo che sembra un'opera d'arte.
Ritorno in camera. Si è fatto tardi. La luce è scemata.
Con un sogghigno assesto un sonoro sculaccione su quel culo grinzoso che dorme impudico.
Cercasidisperatamentenarciso, conosciuto nella roomchat luixlui, sobbalza.
Dai sbrigati. Si è fatto tardi, tua moglie ti aspetta.
Ci si vede la settimana prossima?
Certo.
Infilo il Fay e intasco la busta lasciata sul comodino. Non controllo, so che i miei 500 € sono tutti lì.
Ho deciso. Stasera vado al Pineta con Verdad e Irina.

 
 
 
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CINQUE PEZZI FACILI

PRIMAVERA

La primavera senza una foglia che potesse venir rovesciata dal vento, nuda e luminosa come una vergine di scontrosa castità, di sdegnosa purezza,  si distese sui prati con gli occhi spalancati e attenti e del tutto indifferente a quel che facessero o pensassero quanti guardavano.

Gita al faro
Virginia Wolf
 
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