Creato da La_Chambre_d_Isabeau il 10/09/2006

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Prima Comunione

Post n°281 pubblicato il 02 Aprile 2007 da La_Chambre_d_Isabeau
 

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E' martedì e, come al solito, a metà mattina, Padre Eraldo verrà in classe per la lezione di catechismo. A fine anno dovremo ricevere il sacramento dell' Eucarestia.
Ieri, la signora Anceschi, la maestra, prendendomi da parte, mi ha affidato un incarico importante.
Tu, che hai tuttidieciinpagella, dovrai porre delle domande al Padre. Dobbiamo fare bella figura e tu devi dimostrare la tua bravura. Lo sai, ci aspettiamo grandi cose da te, non vorrai mica deluderci?
Certo che no, signora Maestra.
Per cui, impara bene le domande, imprimitele nella mente.
Tutta orgogliosa, me ne ero tornata al mio banco.
Padre Eraldo, nella sua lunga tonaca, è sempre molto puntuale. E' abbastanza anziano e ogni tanto, spiegando le Sacre Scritture, gli scappa qualche parola in latino. Oggi parlerà della Genesi e della creazione di Adamo ed Eva. Lo lascio parlare a lungo; poi, a un cenno della maestra, alzo la mano per interrompere quel fiume di parole.
Dimmi piccola.
Mi alzo in piedi, faccio un bel respiro, è il mio momento di gloria.
Mi dica Padre, ma le parole della Bibbia come si conciliano con le teorie di Darwin che studiamo in storia e scienze?
Sono lì impettita, mi aspetto lodi per la mia intelligente domanda, ma soprattutto una logica e razionale risposta.
Avviene l'irreparabile.
Padre Eraldo, preso alla sprovvista, arrossisce violentemente. Annaspa, balbetta e non articola nulla di sensato.
E' un momento imbarazzante.
Annichilita mi accascio sulla sedia. Volgo uno sguardo disperato alla signora Anceschi, affinchè soccorra in qualche modo il sacerdote. Nei suoi occhi, però, balena una luce di trionfo.
Mentre il Padre tenta una via di fuga dignitosa, chino il capo disillusa.

Mi hanno svegliata alle cinque. La casa è in subbuglio fin da ieri. Mamma mi ha infilato il saio bianco di tela rigida che ha amorevolmente cucito con l'aiuto di zia Sofia. Sui capelli il velo. Con orrore ho scoperto che il labbro superiore è segnato da una febbre.
In Chiesa guardiamo tutti storto Sara, quella smorfiosa indossa un vaporoso vestito bianco di tulle e organza. E il saio?
Sono stanca, vorrei sedermi, ma il vestito rigido me lo impedisce. Tutti sembrano divertirsi molto. Mamma si è superata in cucina, come al solito. Prendo su i miei regali e me ne vado.

Mi hanno trovata laggiù, dove la spiaggia finisce e si innalza la scogliera.
Impiccata ad un ramo di pino marittimo contorto dal vento. Addosso ancora il candido saio. Sulla sabbia, accanto al ceppo da cui ho fatto il mio ultimo salto, i miei doni: quattro penne stilografiche Aurora e un piatto con l'effige di Nostro Signore e la dedica in oro zecchino a ricordo della Prima Comunione.
Un libeccio insolente fa dondolare i miei piedi.

 
 
 
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CINQUE PEZZI FACILI

PRIMAVERA

La primavera senza una foglia che potesse venir rovesciata dal vento, nuda e luminosa come una vergine di scontrosa castità, di sdegnosa purezza,  si distese sui prati con gli occhi spalancati e attenti e del tutto indifferente a quel che facessero o pensassero quanti guardavano.

Gita al faro
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