Creato da La_Chambre_d_Isabeau il 10/09/2006

Quaderno a righe

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Post N° 222

Post n°222 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da La_Chambre_d_Isabeau
 

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Fa freddo in chiesa, l'inverno è finalmente arrivato.

Mi sistemo in un dei banchi in fondo. Non mi piacciono i funerali, nonostante i miei scritti. Non credo in Dio. Ma voglio un mondo di bene a Lia.
E' una chiesa di periferia. Senza alcuna pretesa architettonica. Ben diversa dai piccoli gioielli romanici delle vallate occitane della mia gioventù.
La funzione ha inizio. Mi ritrovo senza nemmeno accorgermene a ripetere gli antichi gesti rituali, le antiche parole. Mi furono inculcate assieme all'alfabeto e alle tabelline. Penso che la fede non andrebbe insegnata come una materia scolastica.
Sono tutti commossi. Il prete parla di perdono e di vita futura.
Il figlio di Lia, sedici anni, sale sul pulpito per leggere parole non sue. Soffoca a stento le lacrime. Non l'avrei certo preteso dai miei figli.
L'ultima benedizione. Tutti si affollano attorno ai dolenti. Frasi vuote e convenzionali. Sono una delle ultime ad avvicinarmi. Non dico nulla. So che non esistono parole che alleviano. Stringo Lia forte a me. Le nostre lacrime si mescolano.
Lancio un'ultima occhiata alla cassa e al cuscino di rose gialle, le sue preferite.
Fuori tira vento. Mi stringo addosso il bomber. Cumuli di immondizia agli angoli delle strade.
Non posso fare a meno di pensare a chi mi ha definito squallida, a chi mi ha paragonata a questa spazzatura.
La strada è in salita. Faccio fatica, stasera.
La gamba mi duole.

Commenti al Post:
Billieholiday
Billieholiday il 29/01/07 alle 16:44 via WEB
Il tuo grande merito è quello di saper raccontare senza paura, le fasi dell'animo umano. Sai guardarti dentro, persino accettando il dolore come ricchezza e noi atee sappiamo bene cosa significhi. Ben altro sforzo ci costa, accettare il dolore e superarlo, senza un Dio di comodo a cui appoggiarsi e al quale chiedere soluzioni, Per noi no...Ti abbraccio
 
dianavera
dianavera il 29/01/07 alle 17:33 via WEB
Anche l'ateismo è una religione. Tutti siamo alla ricerca del senso della vita e della morte. Bello il tuo post, mi piace la tua descrizione dei fatti, la sento molto simile a quella che avrei fatto io. Un abraccio
 
mario.69
mario.69 il 29/01/07 alle 17:43 via WEB
definirti con un aggettivo del genere è di una così pochezza d'animo!! non ci conosciamo ma da come scrivi ti ammiro per la coerenza ai valori specie a quello dell'amicizia..spero che la gamba intanto sia passata..
 
 
alteregodidonna
alteregodidonna il 29/01/07 alle 17:56 via WEB
mi piace moltissimo come scrivi,complimenti
 
cow_boy_2006
cow_boy_2006 il 29/01/07 alle 18:31 via WEB
Mi piace questa mancanza di ipocrisia, quella che in fondo noi "non credenti" abbiamo, la forza di soffrire e accettare, forse, con più dignità, il dolore e accettare di entrare in una chiesa per amore, in silenzio offrire quello che sappiamo dare al di là dell'imposizione cattolica. Sono d'accordo sulla scelta, non sull'obbligo religioso! ciao
 
sea_winter
sea_winter il 29/01/07 alle 19:51 via WEB
Platone che era uno che la sapeva lunga.... durante un' assemblea pubblica, mentre stava parlando alla folla gli fu annunciata la morte prematura del figlio....lui continuò a parlare come se nulla fosse accaduto...e mentre continuava gli venne ribadita piu volte la notizia delittuosa... lui ad un certo punto si girò stizzito verso le persone che lo stavano interrompendo...e disse queste parole...:

" perchè mi interrompete?..... è da quando è nato che so che un giorno sarebbe morto...." è semplicemente tornato alla sua casa.... non ha importanza credere o non credere.....ognuno di noi sa che un giorno dovrà morire.....la differenza la si fa solamente in come si "accoglie" quel momento.....

 
domenica28agosto
domenica28agosto il 30/01/07 alle 10:38 via WEB
...non ti conosco...ma ti ammiro. Per la tua schiettezza, per la tua capacità nello scrivere, e, dopo questo post, per la tua umanità...Un abbraccio sincero. Nicoletta
 
davidegale
davidegale il 31/01/07 alle 16:57 via WEB
lo squallore nasce da ciò che riflettiamo ...della nostra immagine... tu rifletti squallore in tutto ciò che scrivi...sa di sporco..di "squallore"appunto...Poi invece dai di te un immagine non reale...e sei tutt'altro che squallida...non so se avrò risposta..non so se potrò leggerla..ma ciao..
 
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La primavera senza una foglia che potesse venir rovesciata dal vento, nuda e luminosa come una vergine di scontrosa castità, di sdegnosa purezza,  si distese sui prati con gli occhi spalancati e attenti e del tutto indifferente a quel che facessero o pensassero quanti guardavano.

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