Area personale- Login
Cerca in questo BlogMenuUltimi commentiChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
|
Post N° 133
Post n°133 pubblicato il 08 Febbraio 2005 da john.keating
Forse la poesia andrebbe letta, se mai fosse possibile, al buio. E certo al buio andrebbe meditata. Un cieco « Non so qual è la faccia che mi guarda Jorge Luis Borges Sono le parole a tastare le cose nel buio del significato; a indovinarne il perimetro e la forma; la consistenza e la superficie. Sono le parole a disegnare i contorni del significato che esse hanno per noi: la vana superficie delle cose che porta a credere ch’essa racconti la loro importanza. La “strana sera” dell’Occidente, la Terra del sera. La Terra del declinare, la Terra dell’abbandono. Abbagliati dalla falsa luce in cui vediamo le cose, siamo ciechi alla Luce delle parole; e viviamo perciò una Terra dalla sera perenne. E come abbiamo bisogno del buio per vedere la luce delle stelle e dei Celesti, così abbiamo bisogno del buio per vedere la luce del Linguaggio. Solo un cieco poteva cogliere lo splendore delle parole, solo un cieco può guidarci nell’esplorazione della loro comprensione, e della comprensione del mondo cui danno forma.
|
Inviato da: pal_jazz
il 05/07/2006 alle 15:28
Inviato da: john.keating
il 19/05/2006 alle 17:40
Inviato da: ladymiss0
il 07/10/2005 alle 10:40
Inviato da: singleproblem
il 07/10/2005 alle 01:49
Inviato da: Stephanie10
il 06/10/2005 alle 20:33