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Le proprietà del cactus

La cosmesi ha da parecchio tempo ormai
scoperto le infinite applicazioni di particolari componenti e principi attivi presenti in natura; la conoscenza si affina e le scoperte realizzate permettono di proporre al mercato veri ritrovati di bellezza ed elisir di lunga giovinezza. La maggior parte delle case cosmetiche, prima di mettere in commercio una nuova formulazione, effettua severi test in zone del nostro pianeta dalle condizioni estreme; le ricerche compiute su diverse specie vegetali hanno portato alla luce le proprietà di alcune piante, tra cui quelle succulente, meglio conosciute come piante grasse o cactus.

Il cactus è una pianta originaria del continente americano; ne troviamo la maggiore concentrazione nei deserti del Messico e del Sud America, dove si contano addirittura più di mille specie differenti. Le loro proprietà benefiche e curative erano note già ai Nativi Americani, i quali li hanno usati a lungo nella preparazione di sciroppi, conserve e bevande fermentate. Si tratta di piante maestre nel risparmiare e rilasciare lentamente le riserve idriche nei periodi di siccità: lo stelo è costituito da un tessuto in grado di trattenere l’acqua, e il 95% del volume totale della pianta potrebbe contenere acqua, tanto che nella fase di assorbimento il cactus arriva a raddoppiare addirittura le sue dimensioni.

Un approfondito studio delle qualità delle piante succulente ha permesso di evidenziare delle affinità con il processo di idratazione della pelle umana; questi studi hanno portato molte aziende a sviluppare cosmetici che sfruttano le proprietà del cactus e di altre piante succulente come l’Aloe Vera.

Sfruttando le proprietà cosmetiche delle piante succulente, ora possiamo mantenere la pelle vellutata come un petalo anche quando fa molto caldo e la presenza di umidità nell’aria è consistente: assecondando le tendenze cosmetiche estive, vengono proposti gel oil-free e creme dalla consistenza impalpabile e dalle texture evanescenti ed estremamente leggere, senza rinunciare ad un’alta concentrazione di principi attivi. Tali formulazioni, chiaramente differenti rispetto ai prodotti della stagione più fredda, garantiscono protezione e idratazione fino a 24 ore dopo l’applicazione, anche grazie all’apporto di ingredienti come i flavonoidi, che creano una barriera di protezione contro le radiazioni solari e svolgono un’efficace azione anti-age. Non va dimenticato che la cute riveste una fondamentale funzione di filtro tra l’organismo e l’ambiente esterno, dunque mantenere a lungo l’idratazione diminuisce nel lungo periodo la tentazione di ricorrere al bisturi per correggere inestetismi, come le rughe d’espressione.

Il corretto tasso idrico della pelle non è legato strettamente all’ambiente, ma è anche influenzato dall’inquinamento, dalle radiazioni solari e dai repentini cambiamenti di umidità dell’aria. Basti pensare che con una percentuale d’umidità inferiore al 20%, la barriera cutanea lascia passare sostanze irritanti che col tempo sensibilizzano la pelle; inoltre, nelle città in estate, la nostra pelle è soggetta a continui cambiamenti e può passare dal 40% d’umidità tipico di un ambiente di lavoro condizionato artificialmente fino al 100% di umidità esterna in un giorno di brutto tempo.

FONTE...bellezza.it

PROFUMO...

Profumo e piramide olfattiva

profumo è una combinazione di alcool (80%), essenze naturali
(olii di provenienza vegetale ed animale) o essenze sintetiche, il cui scopo è principalmente quello di procurare piacere ed emozione. Inoltre il profumo è utilizzato per dare forma alla personalità, e per esprimere e comunicare particolari stati d’animo.

Storia del profumo
Il termine "profumo" viene dal latino "per fumum", che significa letteralmente "attraverso il fumo". Infatti, i primi profumi erano aromi bruciati come offerta a dei ed antenati.
L'arte di miscelare gli aromi, nasce nel Medio Oriente e si diffonde ben presto in Grecia e a Roma.
Il profumo nei secoli ha assunto diversi ruoli: da sacro a profano, da strumento di seduzione a protagonista nel rapporto uomo-donna, da sostituto dell'acqua per scopo igienico ad elemento estetico che lascia percepire carattere e personalità.
Il profumo inebria, affascina chi lo percepisce ed attira verso un universo tutto da scoprire diventando sinonimo di viaggio, evasione, mistero, incantesimo, esotismo.

La Piramide Olfattiva
Un profumiere ha a disposizione circa 3.000 materie, classificate sulla regia del profumiere o organo, che può utilizzare per creare nuove fragranze.
Il primo profumiere che nella creazione dei profumi propose la divisione delle materie prime in diciotto gruppi fu Eugène Rimmel alla fine del 1800. È nato così il concetto di sfaccettatura o sottofamiglia. Successivamente queste sono state organizzate in una piramide olfattiva che suddivide i profumi in base alla loro persistenza ed alla loro nota dominante. Ogni profumo è costituito da più sfaccettature, e la nota dominante sarà quella che permetterà di classificare la
fragranza all’interno di una famiglia.

Il profumo in note

Ogni profumo in base alle materie prime utilizzate può avere note differenti che si suddividono in:

- Note di testa: si percepiscono subito dopo l´applicazione del profumo. Sono più intense e volatili delle altre ed imprimono le note più inebrianti e fresche.

- Note di cuore: si percepiscono dopo le note di testa. Le note di cuore sono quelle che danno carattere e personalità al profumo.

- Note di fondo: le note di fondo sono quelle che subentrano dopo le note di cuore e sono quelle più persistenti.

Ogni nota profumata si evolve in modo personale e particolare quando viene a contatto con la pelle di ciascun individuo.

Le fragranze che ti conquistano
I profumi più conosciuti possono essere raggruppati principalmente in dieci famiglie a seconda delle note dominanti:

La rosa: regina dei profumi
"...Ma poi, che cos'è un nome? Forse che quella che noi chiamiamo rosa cesserebbe d'avere il suo profumo se la chiamassimo con un altro nome?" (Romeo e Giulietta, Shakespeare)
Il profumo di rosa sempre stato tra i più apprezzati. Regina dei fiori, la rosa è da sempre considerata La Citrus, dall’aroma aspro di cedro e bergamotto e vari agrumi, come il 4711, Monsieur di Givenchy e Armani per gli uomini e Dior’s Eau Frache, Eau de Patou e de Lancome per le donne.simbolo di eleganza, di bellezza e di fragilità; è il fiore più cantato dai poeti e nominato dagli antichi scrittori, da Omero a Saffo, da Catullo a Virgilio, da Shakespeare a Umberto Eco.
Re e regine venivano lavati e profumati con acqua di rose e durante le festività religiose essa veniva spruzzata nell'aria. Per ottenere 1 solo grammo di prezioso olio essenziale di rosa sono necessari 1.400 fiori.

Nuove tecniche per incredibili aromi
Un fiore reciso non ha lo stesso profumo di un fiore in giardino. Con la tecnica dell'Head Space però, il fiore, attaccato alla pianta, viene racchiuso in un’ampolla di vetro, viene analizzata l'aria intorno ad esso e diventa possibile tracciare il dettagliato profilo chimico del suo profumo e ricreare la sua fragranza unica.
Grazie alla tecnica Aquaspace invece, è possibile catturare gli odori del mondo marino sia di superficie che subacqueo, superando i limiti dei nostri sensi che sono in grado di distinguere gli odori solo filtrandoli attraverso l'aria. Sono stati per esempio ricreati tutti gli odori sprigionati da una cascata: la freschezza dell’acqua più pura unitamente ai sentori che questa forza naturale trascina con sé: odori di roccia, minerali e vegetazione, oppure l'odore dell’acqua marina che circonda un corallo.

 FONTE :www.bellezza.it

MASCHERA ..

Maschera di zucca

Ingredienti
4 cucchiai di polpa di zucca
2 cucchiai di panna fesca
3 cucchiai di miele

Fasi
1. Unisci 4 cucchiai di polpa di zucca (possibilmente quella gialla) a 2 cucchiai di panna fresca e 3 cucchiai di miele.
2. Schiaccia la polpa con gli altri ingredienti e mescola bene.
3. Applica sul viso per 10 min. circa e sciacqua con acqua tiepida.

Tutte le pelli, specie quelle grasse e con i punti neri, saranno più pulite e levigate!

FONTE:bellezza.it

Romeo e Giulietta

Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù?
È l'oriente, e Giulietta è il sole.
Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna,
malata già e pallida di pena
perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza.
Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa.
Il suo manto di vestale è già di un verde smorto,
e soltanto i pazzi lo indossano. Gettalo via.
È la mia donna; oh, è il mio amore!
se soltanto sapesse di esserlo.
Parla, pure non dice nulla. Come accade?
Parlano i suoi occhi; le risponderò.
No, sono troppo audace; non parla a me;
ma due stelle tra le più lucenti del cielo,
dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi
di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino.
E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso?
Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle
come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo
fluirebbero per l'aereo spazio così luminosi
che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte.
Guarda come posa la guancia sulla mano!
Oh, fossi un guanto su quella mano
e potessi sfiorarle la guancia!

William Shakespeare

sabatoooooooo 3 ottobre 2009