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Post n°11 pubblicato il 15 Luglio 2012 da victoria.v
 
Tag: emé

 

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"Sogna" è la consegna, ovvero "noi" e respirare in questo, poi scrivere.

Il fatto è che io non posso andare per cretinaggini, posso dire esclusivamente quello che vivo. Si dà solo concretezza. Allora, ascolta. Vado diretta. È come se ti cascasse di colpo davanti al naso, davanti a te che stai facendo un passo dopo l'altro nella vita, è come se ti piombasse davanti un masso. Bum! A filo con me. Poteva cascarmi in testa. Appena un attimo o un micromillesimo di spazio avanti a me. Ma la forza è quella, e l'onda d'urto, ci sono dentro. Un pietrone grosso che devo far diventare il mio trono.

Darmi da fare? Affrontarlo? Eh no. Perché, sai, quando riesco ogni tanto ad aprire gli occhi, questa pietra non è una pietra. È un cristallo verde smeraldo dalle mille sfaccettature. Pulsa. È vivo. Ha accheffare con me.

Ho scritto:

 

Ogni corpo ha la sua zona d'ombra

insieme alla sua luminosità.    

L'ombra è inter-faccia allo specchio.  

Luogo dei silenzi che attira la voce.

È la risorsa segreta.    

Io, che di io integrato si può dire a questo punto, sto oggi nella luminosità

nella luce.    

E tu come me.

L'interfaccia è il luogo del segreto

dove il sogno nasce.

Oggi s'è dato al mondo

oggi abitiamo alla luce del sole.

Qui si è fusione di carne e sangue. Uno.

 

Cristalli, appunto.

La mia testa schizza, lo sai bene, la pancia frulla, e lei...

Ci sono quegli attimi in cui la forza mi attraversa come un serpente, il buco sopra la mia testa si apre, la mente diventa impotente e tracima nel mare calmo e vasto della consapevolezza indefinita. Questo succede in alcuni momenti con te oppure spesso quando sono da sola. La concretezza è questa. Solo tu conosci di me questi momenti perché solo a te posso farmi vedere così: indifesa all'esterno e potentissima dentro. In questi momenti, al mondo, non c'è niente di più grande e forte di me perché io, non sono. Sospesa e diffusa, disseminata nel mondo.

"Esisto". Così sto. Posso avere queste dissolvenze - dissoluzioni nel tutto o nel nulla in qualsiasi situazione, in macchina, mentre sto al lavoro, e lo so solo io. È una condizione non un luogo all'esterno, sono dimensioni che stanno in me.

Quando questo accade mentre sto con te so che in più c'è la condivisione di quello che sono. Tu lo capisci tutto questo. Con te c'è la corrispondenza su questo esistere, che è un "essere" e sul suo linguaggio.

Spesso sono i silenzi, mentre stiamo uno accanto all'altro, a fare la sinergia.

Dato che si va per concretezze diciamo che: adesso ci siamo.

La mia vita: il mondo è dentro di me, questo ormai è assodato. Il mio ancoraggio sta qua. Mi diverte molto aprire il sipario del mio teatrino interiore e vedermi nei film di me. Qui li metto su come mi pare. Man mano che si aprono davanti a me io ci entro dentro, mi scelgo scene e personaggi, anche pensieri, sentimenti ed emozioni. Più stacco dal mondo esterno più quello interiore prende forma e forza, dopo un po' io volo in uno dei miei universi paralleli.

Il mio Sogno mi seduce, incanta, mi prende, mi fa sua. Sì, ho un sogno e grande, tu lo sai. Eppure ho abdicato. Lui esiste, indipendentemente da me. Il mio sogno è uno con il mio star bene, godermi le cose, tutte; i miei viaggi e tutto il resto. Le mostre dei pittori che amo, le montagne, il mio mare. Il sogno ricade nell'adesso della mia vita soddisfatta. Il sogno ha bisogno di alleati, di costruttori, ecco perché l'ho lasciato libero che vada a trovarsi i complici, i gadget. Io adesso sono qui per occuparmi di me, e di te con me.

Ho scelto, allentato le aspettative e le tensioni, lasciati i dubbi e i confronti con l'esterno. Il sogno è del mondo intero, lui si trova i suoi collettori. Tutto ciò che serve al sogno per ri-cadere nel qui e ora arriva, da solo. Io l'ho fatto nascere, è quanto basta, m'abbandono al presente. E arriva la scossa. La vibrazione potente annunciata da un lampo che s'accende e si scatena. Un fulmine rovente che attraversa la mia linfa, è nel cervello, lo elettrizza tutto, lo fa tremare per la potenza della scarica.

È tutto vero. Tutto accade. L'emozione viene dal cielo, dai miei cieli interiori, e dilaga. Sento la potenza. Poi scrivo.

 

 

 
 
 
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