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Il vero oppio del pubblico è il conformismo e l’intero gigantesco mondo del cinema è impegnato nella propagazione di questo confortevole atteggiamento, celato a volte sotto la maschera insidiosa dell’arte”  Luis Buñuel

< Ho smesso di fumare. Vivrò una settimana di più e in quella settimana pioverà a dirotto.> (W.Allen)

<Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è una delle migliori.> (W.Allen)

È vero che i miasmi di ammoniaca non si ritrovano più nelle monete sonanti e nei bei denari raccolti dal fisco, così come il sangue degli schiavi non macchiava gli scudi lucenti accumulati dai negrieri di Bordeaux o di Nantes, né il sudore delle operaie alla catena di montaggio delle fabbriche delocalizzate nel Sud-Est asiatico gronda dalle banconote accumulate nei conti degli amministratori delegati di Nike o di Adidas. In questo consiste del resto la meravigliosa alchimia dell’”equivalente generale": la sofferenza e l’ingiustizia non traspaiono dal luccichio dell’oro delle Americhe e ancor meno dalla moneta elettronica.

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Post N° 316

Post n°316 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da ERESIA333

Mobilitazione in molte facoltà anche con la partecipazione dei docenti
Alla Statale di Milano presidio contro i tagli. Assemblee a Roma e a NapoliUniversità, protesta permanente
Prof e studenti: "No alla Gelmini"
Roberto Antonelli, preside alla Sapienza: "Né riforma né controriforma, è un omicidio"
Domani manifestazioni da nord a sud. Solo nella capitale nove concentramenti
di GIOVANNI GAGLIARDI
ROMA - Nelle università e scuole italiane ormai è "mobilitazione permanente". A 'La Sapienza' dopo il corteo per i viali dell'ateneo romano di ieri, oggi nuove proteste. Durissimo il preside di Scienze umanistiche, Roberto Antonelli: "Non è né una riforma né una controriforma è un omicidio che ha per vittima l'università e la ricerca". A Milano presidio alla Statale, a Napoli l'assemblea 'Stop Gelmini' ha interrotto il normale svolgimento del senato accademico dell'università Orientale. Mobilitazione anche a Firenze. Domani cortei e iniziative in tutta Italia.

Per il 30 ottobre è in programma lo sciopero unitario contro i tagli e la riforma Gelmini indetto da FlcCgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda e nella stessa giornata si terrà anche una manifestazione nazionale a Roma. Il segretario della Cisl Raffaele Bonanni ha però ribadito la sua disponibilità a revocarlo "in presenza di un incontro con il governo" e in serata è andato a Palazzo Chigi dove ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e il ministro del Welfare Maurizio Sacconi.

Roma. Un gruppo di circa duemila ragazzi ha manifestato oggi all'interno della cittadella universitaria contro l'annunciata riforma dell'università da parte del ministro per l'istruzione Maria Stella Gelmini. Gli studenti hanno via via interrotto le lezioni delle diverse facoltà, da Lettere a Scienze politiche per sollecitare i colleghi a unirsi alla protesta.

Finito il giro delle aule, i ragazzi hanno toccato anche altre facoltà, prima di tornare a Lettere, sedersi davanti agli uffici della presidenza e cominciare un'assemblea spontanea che chiede di "ufficializzare" il blocco della didattica. "Il sapere non è una mercanzia, Tremonti e Gelmini li spazzeremo via" e "non pagheremo la vostra crisi" gli slogan più gettonati. Nel mirino - spiegano i promotori - una legge che "tra i tagli ripetuti, blocco del turnover del personale docente e possibilità per gli ateni di trasformarsi in fondazioni di diritto privato" promette di "sferrare l'attacco definitivo all'Università pubblica e alla ricerca".

I presidi. Durissimo il giudizio sulla riforma, espresso dal preside di Scienze umanistiche Roberto Antonelli: "Una riforma da bocciare che deve essere ritirata. Non è né una riforma né una controriforma è un omicidio che ha per vittima l'università e la ricerca: stanno facendo cose tremende anche al Cnr". Concetti che il professor Antonelli ha esposto anche durante l'assemblea degli studenti: "All'assemblea ho detto che sono contrario ai provvedimento del governo distruttivi dell'università e per la ricerca italiana, eliminando qualsiasi possibilità di innovazione e sviluppo economico". Il preside ha annunciato che parteciperà all'assemblea indetta dagli studenti per giovedì prossimo "e ho invitato i docenti, con una circolare, a valutare secondo il loro punto di vista l'opportunità di sospendere le lezioni e di discutere con gli studenti la situazione determinata dai tagli operati alle risorse dal governo".

Il preside della facoltà di Lettere, Guido Pescosolido, non sembra aver intenzione di bloccare la didattica, ("Siamo di fronte - ha detto il preside - ad una mobilitazione che non mi sembra avere un grande riscontro di massa, perché la maggior parte dei ragazzi vuole seguire le lezioni"), ma ricorda che martedì prossimo si riunirà il senato accademico per valutare e discutere il decreto 133/2008 che prevede tagli alle risorse destinate all'università. E' da questa riunione che potrebbe scaturire il blocco della didattica alla Sapienza.

"Il decreto - ha aggiunto Pescosolido - deve essere oggetto di ridiscussione e di trattativa perché finora è stato un provvedimento imposto". Tra i punti che "mettono in crisi l'università" ha citato il blocco del turn-over del personale docente che va in pensione. "Si tratta di un taglio duro e pesante, che avviene in modo uniforme, prescindendo da misure di interpretazione qualitativa, per cui alcuni settori scientifico-disciplinari potrebbero restare senza personale".

Alla Sapienza, dopo l'assemblea pacifica della settimana scorsa e l'occupazione del Rettorato, adesso sono in programma un'assemblea a psicologia nel pomeriggio di oggi, una alla facoltà di scienze politiche domani e un'assemblea da ateneo giovedì sempre a lettere. Per venerdì 17 è previsto uno sciopero generale, con obiettivo dichiarato "il blocco immediato dell'anno accademico".

Napoli. Anche a Napoli sono in corso proteste: l'assemblea 'Stop Gelmini' ha interrotto il normale svolgimento del senato accademico dell'università Orientale portando in quella sede "le ragioni e le rivendicazioni" degli studenti e delle studentesse in mobilitazione da settimane. "Abbiamo consegnato a tutti i senatori una lettera aperta in cui chiediamo di passare finalmente dalle parole ai fatti, pronunciandosi ufficialmente e pubblicamente sulle nostre richieste. Il termine ultimo per tale presa di posizione - dicono - sarà l'assemblea di ateneo che abbiamo richiesto per il 22 ottobre".

L'assemblea 'Stop Gelmini' ha proclamato la continuazione dello stato di agitazione che avrà come prossimo passaggio la partecipazione all'assemblea pubblica indetta per il 15 ottobre, alle 11, presso la facoltà di lettere e filosofia dell'università Federico II di Napoli.

Firenze. Ieri sera 35.000 lavoratori della scuola, genitori, studenti, cittadini, esponenti delle istituzioni, a Firenze hanno partecipato alla fiaccolata cittadina in difesa della scuola pubblica. Un'adesione - spiega una nota della Cgil - largamente superiore alle aspettative. Sempre a Firenze, il prossimo 16 ottobre, in 14 piazze si terranno lezioni universitarie per sensibilizzare la cittadinanza contro i tagli nel settore. L'iniziativa è organizzata dagli Studenti di sinistra e coinvolgerà professori e ricercatori di tutte le facoltà.

Milano. Presidio degli studenti nella sede della Statale di Milano contro i tagli all'università. Manifestazione di un gruppo di studenti di fronte al rettorato, durante la riunione del senato accademico, per chiedere una posizione su un loro documento. 'Fermiamo la Gelmini, la vostra crisi non la pagheremo noi', recita uno striscione che porta la firma dei collettivi dell'accademia di Brera, delle facoltà di scienze politiche, mediazione culturale, del Politecnico della Bicocca e di Uniriot Milano. Ieri il rettorato era stato occupato da un gruppo di studenti.

Palermo. Assemblea permanente, stato d'agitazione e massiccia presenza all'assemblea di ateneo del 17 ottobre e un corteo cittadino il 20 in occasione della visita a Palermo del ministro Gelmini.Sono le decisioni assunte dall'assemblea della Facoltà di Lettere e Filosofia, che si è tenuta oggi contro "lo smantellamento in atto dell'intero sistema nazionale di istruzione e formazione".

Domani. Manifestazioni sono previste domani a Roma, Bologna, Torino, Napoli, Parma, Genova, Perugia, Milano, Viareggio, Brescia e Castrovillari. Nella capitale sono previsti, al momento, nove concentramenti con cortei e fiaccolate che invaderanno strade e marciapiedi della città. Altre iniziative sono previste all'interno delle singole scuole.
(14 ottobre 2008)

 
 
 
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