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si scrive Swidnica, si pronnuncia Swidniza...

Post n°336 pubblicato il 22 Agosto 2013 da asdar

Sono appena rientrato in Italia dopo dieci giorni di lavoro in Polonia.A Swidnica per la precisione, splendida cittadina di sessantamila abitanti sita nel sud ovest della Polonia non distante dal confine tedesco, e dalla Republica Ceca.Un esperienza che mi mancava, che mi arrichisce molto, e che mi aiuta a capire bene la nuova geografia del lavoro.Credo che ci tornerò prima che passino quindici anni.Quindici anni perchè questo è l'arco di tempo che secondo me basta per superarci.Perchè in questo arco di tempo la Bassa Slesia diventerà come il nord Italia di vent'anni fa.Ho lavorato in una grossa fabrica  di cui non cito il nome, dove si costruiscono cucine, cinquemila cugine al giorno.A Swidnica, le fabriche stanno in aperta campagna, intorno solo campi.In Francia prima costruiscono la strada, poi le case, a Swidnica prima le strade poi le fabriche.Ci sono già tutti i più grandi gruppi europei e mondiali, manco si fossero dati appuntamento.Non manca nessuno, da Auchan, a Conforama, Leroy Merlin, McDonald's, Colgate Palmolive.La Toyota ha addirittura fatto arrivare un cuoco dal Giappone, per i suoi dipendenti.Cosa spinge questi gruppi verso l'est Europa non lo scopro certo io, è risaputo che il costo del lavoro è nettamente inferiore rispetto a noi, e in più hanno incentivi statali per il risparmio energetico, e per l'inquinamento, quindi sono spinti ad investire, con la sicurezza di rientrare.In quest'ottica è stato il nostro intervento.In pratica si è convogliata l'aria calda di un forno ad un essiccatore.Questa operazione permette all'essiccatore di funzionare senza essere acceso se non in rare occasioni, quindi di abbattere di quasi il cento per cento il costo del gas per il suo funzionamento.Un operaio guadagna intorno ai quattrocento euro, un dirigente forse arriva a ottocento.Molte le donne che ci lavorano, ed alcune ben oltre i cinquant'anni, età in cui in Italia vieni licenziato.Severamente vietato fumare all'interno, anche per le ditte esterne.All'esterno ci sono le apposite aree per fumatori, decisamente meglio delle nostre pensiline su cui si aspetta la corriera.A fine turno un addetto passa con una pinzetta per il piazzale a raccogliere non so cosa, io non notavo niente, forse perchè abituato alla nostra realtà.Gli ultimi due giorni, lunedì e martedì si produceva, noi eravamo presenti per gli ultimi accorgimenti, pronti ad intervenire in caso fosse successo qualcosa, quindi abbiamo avuto l'occasione di girare per i reparti, vedere il ciclo produttivo, i tempi della catene di montaggio, che personalmente non mi sono sembrati alti.Vestiti in borghese, la gente ci sorrideva forse pensando che eravamo tecnici con chissaà quali stipendi, e stavi al gioco.Invece siamo solo disperati che per portare a casa la pagnotta va a lavorare a migliaia di km da casa, con prospettive future decisamente peggiori rispetto alle loro.Ora un paio di giorni a Mestre a casa di amici, poi qualche giorno in Sardegna insieme al mio vecchio, che sono due anni che non vedo, al ritorno estate finita.

 
 
 
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