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la cosa non mi piace...

Post n°333 pubblicato il 03 Agosto 2013 da asdar

Non riesco a scrivere ne a commentare, probabilmente scrivo talmente male che libero si rifiuta di pubblicare simili schifezze...

 
 
 

GIOVANI...

Post n°332 pubblicato il 08 Luglio 2013 da asdar

Come fai a non parlare di giovani, se hai in casa un figlio di ventun anni, che ciondola tutto il giorno tra la sua stanza e il divano, tra pc, playstation, e tv, e devi dirgli tu, sistemati la tua stanza, perchè nel medioevo non erano conciati così tanto male.Però poi alla sera esce, e ti chiede l'auto.Ho sempre sostenuto con convinzione che questa generazione è più evoluta mentalmente rispetto alla mia, in confronto a venticinque anni fa,penso siano in parecchi a pensarla alla stessa maniera.Oggi però non sono più così tanto sicuro.Quello che manca di più oggi, sono le palle. Secondo me, molti dei ragazzi di oggi, sono un po come un velocista che se la prende comoda dopo lo start, talmente sicuro della sue qualità, che pensa di recuperare il tempo perso, ed invece non conquista neanche il podio.Non hanno capito che senza fatica, non si ottiene nulla.Noi invece eravamo il classico keniano, resistente alla fatica, che quando parte non si ferma, e taglia sempre il traguardo.Comunque sia non bisogna generalizzare, ci sono giovani che sembrano fatti apposta per costruire, giovani con la mentalità vecchia, ma con l'apertura mentale tipica di questi tempi.Eppure lui era partito bene, finiti i tre anni obbligatori, è andato subito a lavorare, e dopo qualche anno abitava già solo.Poi ha perso il lavoro, ed è stato costretto a tornare a casa, ed ora gli manca lo slancio per ripartire, fa passare il tempo sperando che succeda qualcosa.Se ne frega, non ha la rabbia dei vent'anni, tu quando parli con lui, è un parlare da solo.Io non sono mai stato un campione di pazienza, e odio fare il papagallo, se non trovi che ti sbatti a cercarlo, è un conto, se non cerchi che te ne sbatti è tutta un altra storia.Personalità e aspirazione pari allo zero.Se non trovi lavoro in Italia, cerca all'estero, vai in Calabria a raccogliere pomodori, gli ho detto, mi ha preso per matto.Cito una frase di De Mause, che mi è rimasta impressa, anche se lui si occupava di lavoro minorile fra il settecento e ottocento."Il figlio dell'operaio diviene psicologicamente adulto anzitempo" Queste parole in me hanno avuto un effetto flashback, ho rivisto in un attimo tutta la mia infanzia.Non che mi mandavano a lavorare già da bambino, sia ben inteso, però eri preso dal lavoro di tuo papà, probabilmente perchè assorbivi i loro discorsi.Daltronde i soldi che guadagnava chi lavorava la terra come bracciante erano sempre pochi, e quindi crescevi con la fatica ben inculcata nella mente.Era comunque mentalità comune guadagnarsi la vita, chi non finiva le medie, andava a lavorare.Però va anche detto, che oggi nel nostro paese, un ragazzo che ha un sogno da realizzare, sicuramente non è messo nelle condizioni di poterlo fare, e quindi mi sembra giustificato lo sconforto,ma solo fino a un certo punto.Un uomo ha la sua dignità solo se lavora, e molti farebbero bene a domandarsi se sono uomini, oppure no, e se vogliono diventarlo.Certo che se non sognano più neanche i giovani, vuol dire che non siamo messi bene...

 
 
 

The Legend of Zorro...

Post n°331 pubblicato il 16 Giugno 2013 da asdar

Ieri sera con molto piacere ho rivisto Zorro, il mio idolo da bambino.L'eroe mascherato abile spadacino, che combatte per la sua gente, contro i governatori tiranni della sua città..Mitico e indimenticabile eroe dei miei tempi, la sua leggenda resta affascinante per tutti ancora oggi credo.Anche chi è cresciuto a playstation conosce la sua leggenda.Zorro, Zorro, Zorro, è la zeta la firma che lasci.Questo era il ritornello della sigla, di una delle tante serie televisive proposte, e riproposte negli anni.Trenta minuti di magia che ti incollavano allo schermo.Mezz'ora di pace anche per la mamma, che non doveva pensare almeno in quell'arco di tempo, ai danni che facevi con il pallone in strada.Ma si cresce, e crescendo perdi l'ingenuità, e con essa anche la magia scompare.Ieri lo guardavi e con la mente viaggiavi, oggi lo guardi con più distacco, complice anche i tempi che stiamo vivendo, che tanto un nobile che lotta per il popolo è utopia, non ci sarà mai.Guardandolo, è impossibile che non ti passi per la mente il pensiero che un Zorro servirebbe anche oggi.Un pensiero che esprimi ad alta voce, se non altro per vedere il tempo che impiega qualcuno a mandarti a quel paese.Già, perchè oggi anche un eroe verrebbe comprato, corrotto a suon di milioni.Perchè questa è la prassi, il tuo silenzio in cambio di un soldo in più nel guanto.Non sono tempi di eroi, ne di martiri questi.Non l'abbiamo e non l'avremmo l'eroe, ma ci è rimasta la zeta.La zeta di zero.Zero sogni, zero lavoro, zero traquillità.Zero, uno spioncino da cui vedi l'esterno della tua prigione...

 
 
 

L'avvelenato

Post n°330 pubblicato il 13 Giugno 2013 da asdar

Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto le attuali conclusioni, credete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi, avrei fatto le notti, le domeniche in fabrica ? Va beh lo ammetto che mi son sbagliato, ma non accetto il crocifige,e così sia...

Mio padre in fondo aveva anche ragione, a dir che la pensione è davvero importante.Mia madre non aveva poi sbagliato a dir che un laureato conta più di un cantante.Giovane e ingenuo non ho perso la testa, anche se con i libri ho smesso subito, e nonostante il mio provincialismo. Un cazzo in culo,e accuse d'arrivismo son quello che mi resta...

A voi critici, a voi personaggi austeri, militanti severi, non devo chiedere scusa.Non devo chiedere scusa a nessuno.Io scrivo quando posso, come posso, quando ne ho voglia, non ho bisogno di commenti ne di saluti.Che mi si legga o no, non passa fra i mie rischi, mandatemi pure affanculo, se lo ritenete giusto.

Secondo voi a me cosa mi frega di stare qua a scrivere, godo molto di più nell'ubriacarmi, o a fumarmi una canna, oppure a masturbarmi, o a limite a scopare, ma prorio al limite, che non sempre trovi chi te la da.Se son di umore nero allora scrivo, frugando dentro le mie miserie.Di solito ho da far cose più serie, costruire su macerie, o mantenermi vivo.

Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io buffone, io anarchico, io fascista, io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista.Io frocio, io falso, io vero, io genio, io cretino.Io sono qui alle quattro del mattino, il pomeriggio, la sera, con l'angoscia, e voglia di bestemmiare.

Secondo voi ma chi me lo fa fare di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento ? Eppure ascolto, non si può dire altrettanto degli altri.Ovvio il medico dice sei depresso nemmeno dentro al cesso possiedi un tuo momento.Ed io che ho sempre detto che era un gioco saper usare un certo metro,ed invece è un arte.

Voi che siete capaci fatte bene ad aver le tasche piene e non solo i coglioni.Gli ho pieni io che non so fare un cazzo,figuriamoci voi,che magari avete studiato anni, e non trovate niente.Che cosa posso dirvi? Andate e fate,andate fuori da questo paese al più presto, tanto ci sarà sempre lo sapete, un politico imbroglione, un giornalista falso, un pio, un bertuncelli e un prete a sparare cazzate.

Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto forse farei lo stesso.Mi piace far casino, mi piace bere vino,e poi sono nato fesso.Quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare.Ho ancora tante cazzate da scrivere, per chi le vuole leggere,affanculo tutto il resto...

 
 
 

NAPOLI

Post n°329 pubblicato il 12 Giugno 2013 da asdar

Napoli ti incanta, ti riconcilia con le piccole cose che servono a rendere la vita più leggera.Quelle piccole cose di cui si è perso il gusto assaggiandone altre, forse più belle da vedere, ma sicuramente meno saporite.Andare a Napoli, è un tuffo nell'umiltà.

Questa è la seconda volta che ci vado, e non sarà l'ultima.Troppe le cose da vedere, e troppo pochi due giorni per andartene pienamente soddisfatto.Non vedevo tanti giovani nelle strade fino al mattino da una vita.In quelle viuzze strette, fatte di palazzine,molte fatiscenti, tra una chiesa e l'altra la vita scorre a fiumi giorno e notte.Io ormai a Napoli sono di casa, ho molti amici, sia in provincia, che in città, ma consiglio a tutti di andarci con il cuore aperto.Solo se ci vai, ti rendi conto che certe dicerie non sono vere.Io ho sempre trovato una città in ordine, pulita,e dove i collegamenti per le maggiori attrazioni cittadine funzionano alla grande, e senza spendere un occhio della testa.Anche i tassisti sono onesti, ma chiama sempre in centrale, e chiedi  quanto ti costa la corsa.

E che dire del mangiare.Il mangiare meriterebbe un capitolo a parte, ma sarò breve.Dal babà, alla sfogliatella, alla pizza, e tanto altro ancora, hai una scelta illimitata, impossibile fermarti ai soli pasti principali, è tutto un assaggio.Il tutto a prezzi che non t'immagini,e quindi è un invito a ingurgitare di continuo.Un esempio, pizza e birra cinque euro e mezzo, tutti così, perchè vogliono lavorare tutti.Un babà grande come un panino un euro e cinquanta, anche con la panna, ma perde il fascino, quello lo assaggiato da chi non aveva più spazio nello stomaco, io ho preso il tradizionale bagnato nel rum.Per quello in albergo mi limitavo al solo caffè a colazione.

La sensazione che hai quando arrivi, quando esci dalla stazione centrale, è quella che probabilmente hanno tutti, un grande caos.Suoni, colori, canti, urla, clacson, ti avvolgono in un caldo abbraccio.E ti senti subito a tuo agio.Per raggiungere l'albergo,dopo aver mangiato qualcosa, abbiamo preso un taxi, le ragazze si sistemano nel sedile posterire, io davanti.Chiudo la portiera, sto per mettere la cintura, il tassista mi guarda e mi dice, ma non l'hai messa la cintura stamattina? Ho la conferma  che non la usa nessuno, e dico nessuno, tutte le volte che sono salito su un auto.Che dire ancora, potrei parlare per ore, ma se non ci vai è quasi inutile.Non sei in Italia, sei a Napoli, è questo che ti fa star bene...

 
 
 

sembrano angeli, alcuni piangono pure...

Post n°328 pubblicato il 29 Maggio 2013 da asdar

E' primavera, arrivano le farfalle e la gente esce, anche se non può spendere un cazzo...

Cinquecento euro al mese,questa è la cifra proposta dal titolare di una grossa concessionaria di auto di lusso ai suoi dipendenti.O così, o a casa.Sto parlando della provincia di Brescia,di una area tra le più ricche del nostro paese,mica di una zona dell'Africa più profonda.Questi sono gli effetti della riforma Fornero, si sbaglia chi pensa di essere immune, chi pensa che le cose succedono solo agli altri.Sono gli effetti collaterali della cancellazione dell'articolo diciotto dello statuto dei lavoratori.Ora molti ci sbattono il muso, prima ne ignoravano l'esistenza.

Bello vedere che c'è ancora qualcuno che gioca, nonostante la giornata mondiale del gioco sia passata ormai da qualche giorno.Giocano e si divertono indisturbati.Giocano con la tua pelle, e tu stai ben attento a non rompere l'incantesimo...

 
 
 

il passo del gambero...uno avanti, due indietro...

Post n°326 pubblicato il 24 Maggio 2013 da asdar

Trovi sempre più gente nei social network.Trovi gente che in precedenza non pensava minimamente ad iscriversi, ed ora invece sono diventati assidui frequentatori.Questo significa che la gente passa molto più tempo in casa, ed esce molto meno rispetto a qualche anno fa.Un altro aspetto che mi colpisce, ma che non capisco, è il fatto che con questa crisi, la gente fa ritorno alla terra di origine.Gente che sta tanti anni al nord, prende tutto e torna da dove era partito.Terre che io reputo molto più povere di vent'anni fa, dove la gente ha sempre tribulato per campare, e quindi per me non è facile immedesimarmi in una situazione del genere, anche se mi da da pensare.Sondando un po tra queste persone, quelle che conosco, provo a capire cosa spinga a fare questo passo, un passo indietro secondo me.Ebbene, ho scoperto che la paura più grande è restare senza cibo, e senza un posto dove andare.Fa male ascoltare quelle parole, forse perchè non abbiamo percepito bene la situazione.Perchè al nord lavorando la metà, con tutto quello che hai da pagare, puoi solo finire in strada.Almeno là, la casa di famiglia ci sta, qualche giornatina in nero nei campi e si tira avanti.Cose che al nord oggi non ci sono.Questo è il loro ragionamento, che non fa una piega, quello che colpisce di più è che molti di questi ancora lavoravano,e hanno mollato tutto.Penso quindi, che la gente è stanca di lavorare per niente, che se proprio deve aver niente,almeno sta nella loro terra, vicino ai loro cari...

 
 
 

Ridi ridi che la mamma ha fatto i gnocchi...

Post n°325 pubblicato il 17 Maggio 2013 da asdar

I politici vedono i ristoranti pieni ? Forse sono pieni quelli che frequentano loro, io vedo vuota anche la mensa della ditta in cui lavoro.Prima facevi la coda nelle scale, ora quelle scale le fai di corsa.Sembra passata una vita, ed invece è storia di qualche anno fa.Siamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte, non ricordo chi l'ha detto, ma poco importa.E' proprio così, ognuno vede quel cazzo che vuole, o più semplicemente, vuole farti credere di vedere l'invisibile, sicuro che le sue parole te le bevi.E molti con quelle parole si sballano, sono alcool puro, è una pera di aceto sparata in vena.Non hanno bisogno di droghe per sclerare, bastano due cazzate.Beati loro, ci sta gente che spende una cifra in droga, loro invece no.Di sicuro c'è che il mio cielo è sempre più nuvoloso, e non c'entrano niente le condizioni metereologiche di questi giorni.Io che ho la fortuna di godere, e con la parola godere mi sono spinto oltre ogni fantasia, di una busta paga, quando decido di mangiarmi una pizza, la porto a casa.E non mi fanno aspettare, chiami per l'ordinazione, e dopo alcuni minuti te la stai mangiando.E quando arrivo vedo sempre la stessa scena,dietro il bancone il titolare del locale sfatto di vino bianco, e poca gente ai tavoli, perchè a lui quelle parole non fanno effetto, quindi ha deciso di andare sul sicuro.Certo non sono tutti così.E poi questi comici, bravi e meno bravi, noti e meno noti, nei loro monologhi ci mettono sempre la politica, come se fosse l'unica cosa di cui parlare per far ridere, quando invece è l'unica cosa che fa cagare.Anzi non ti fa neanche cagare,che se non mangi, hai poco da evacuare.Spesso con il diretto interessato in prima fila che se la ghigna.E questo va a discapito nostro, perchè se uno dice che i ristoranti sono pieni, quando ci sta gente che rovista nei cassonetti, pensa, e sottolineo pensa, perchè ne sono certo che questo sia il loro ragionamento, che finchè si ride,non c'è preoccupazione...Qualcuno penserà che sono tragico, forse squilibrato, ma non c'è niente che mi faccia cambiare idea su questi ciarlatani...Di questi individui, mi sta diventando più simpatico persino Ahmadinejad, pensa te !!! Ha ripreso a piovere, o forse non hai mai smesso, e comunque sempre sul bagnato...

 
 
 

una domenica di maggio...

Post n°324 pubblicato il 13 Maggio 2013 da asdar

La domenica si sta trasormando in un giorno poco piacevole,non dico brutto,ma neanche privo di nuvole.Il pomeriggio arriva presto, e le cinque ora in cui esci da casa per metterti in viaggio è una sferzata che lascia il segno.Mi devo abituare.Questo fine settimana poi, è passato in un lampo.Sabato reduce dal turno di notte, ti ho visto a sprazzi, e nei momenti in cui ero sveglio,non c'era in me quella voglia di parlare che caratterizza il nostro rapporto.Ma è sempre così,se non dormi abbastanza,se non ti svegli senza forzature,resti intontito, la connessione con ciò che ti circonda è lenta.Ti viene facile ascoltare,e trovi difficoltà a rispondere.Oggi però è stata dura,quando ci siamo lasciati, ho avuto la sensazione di non aver fatto il massimo,che non ti ho trattato bene,non ti ho messo nelle condizioni di essere felice.Ancora adesso che sono le tre di notte,una notte fresca tralaltro, per scrivere anche se sono a letto, ho messo una felpa, sento ancora quella sensazione.Poi tu al telefono non aiuti,non fungi da ansiolitico,dici sempre che va bene, che è tutto a posto.Io però continuo ad avere questa senzsazione, e non sono tranquillo.Ora dormo,che lunedì è già in corso,e c'è da lavorare...

 
 
 

Me ne fotto...

Post n°323 pubblicato il 09 Maggio 2013 da asdar

Mi sto regalando un fine settimana a Napoli,si inculino i soldi,e tutto il resto, sono stato invitato ad una festa da amici, e ci vado.Non per altro, ma perchè se vuoi evitare l'infarto, devi far finta che tutto sia a posto.Non dico sempre, ma ogni tanto ci vuole.Devi farti un film in testa, devi vivere come vive certa gente, ignara di ciò che accade.Devi avere uno stile di vita, che non è il tuo, che hai sempre criticato, e un po anche invidiato, ma qualcosa per non farti saltare le coronarie devi pur fare.Ed è bellissimo che cazzo.Se ti riesce un lavoro mentale del genere, ridi il quadruplo in più.E tu quando ridi, quelle poche volte che ci riesci, dicono che sei anche più carino, che cambi completamente aspetto.Probabilmente perchè queste persone sono poco abituate all'evento, perchè ridere per te è ormai diventato un evento,una data da segnare in rosso sul calendario.E allora ridi,cosa vuoi di più dalla vita,un tg solo di buone notizie? Impossibile...

 
 
 
 
 

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