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Il blog della Libera Accademia degli Evasi

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Auguri per una serena e felice Pasqua...Kemper Boyd
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/03/08 alle 17:28 via WEB
Auguri per una serena e felice Pasqua...
Kemper Boyd

 
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Anonimo il 25/12/07 alle 23:21 via WEB
Auguri di un felice, sereno e splendido Natale dal blog Napoli Romantica...

 
s_b_deraglio_meglio
s_b_deraglio_meglio il 28/05/07 alle 11:48 via WEB
Perchè non vi siete anche informati su quali siano le industrie che producono il siero letale che viene iniettato ai condannati sul furgone FIAT? Si rendono conto della responsabilità che si assumono? Senza il siero, probabilmente, sul Ducato i condannati sarebbero uccisi solo a bastonate... e... se non fosse Ducato sarebbe un altro furgonato... La Cina è poco vicina ma non è affatto piccina... per lo meno non è piccina come l'orizzonte visivo di chi pensa che il problema della pena di morte sia da affrontare a partire dai mezzi utilizzati, non dal problema culturale che lo supporta. Come sempre è più facile puntare il dito contro gli effetti che curare la causa... da millenni gli uomini cercano di curare il cancro con l'aspirina... mah! SenzaBinariDeraglioMeglio

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 28/05/07 alle 11:29 via WEB
Mi pare di vedere, invece, che nessuno abbia centrato l'essenza del problema: neppure l'intervistato e l'autore del problema. La "decrescita" non è un problema "morale" e non è un problema "economico": tutte giuste le critiche che fate, ma ancora troppo lontane dal nocciolo del problema. Quello che è limitato sono le risorse del pianeta, questo rende limitate le capacità di sviluppo e crescita, soprattutto visto che tutta l'economia mondiale è principalmente basata su risorse non rinnovabili (e prossime all'esaurimento)... se volete veramente essere informati sullo stato attuale delle cose e farvi un'idea basata non su questioni morali/soggettive ma su dati oggettivi, da cui trarre poi considerazioni sensate, consultate il sito www.aspoitalia.org e link correlati. Ciao, SenzaBinariDeraglioMeglio

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/05/07 alle 01:23 via WEB
Massimo, non credo che la Cina sia così piccina... e purtroppo certe mentalità censorie stanno arrivando anche in occidente. Ciao, Emanuele

 
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Anonimo il 11/02/07 alle 11:32 via WEB
No, no,i migliori in decrescita sono gli Italiani, a questo ritmo tra un po' si estingueranno, solo grazie al massiccio import di stranieri si riesce a tenere una popolazione stabile. Meno persone ,meno consumi e meno problemi per l'ambiente. Basta solo esportare le nostre tecniche di estinzione

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/08/06 alle 09:37 via WEB
continuo con una piccola risposta, cogliendo l'occasione di provare il nuovo blog dell'Accademia. non ho ovviamente frainteso le motivazioni della decrescita, ma critico profondamente la scelta del sostantivo che già di per sè ne sminuisce gli intenti. infatti credo si tratti di una "crescita" a tutti gli effetti, per lo meno a livello morale, sociale, ecc... quindi perchè chiamarla decrescita? ciao, massimo

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/08/06 alle 22:16 via WEB
Leggendo la tua risposta mi sembra di capire che tu abbia frainteso le motivazioni del movimento legato alla decrescita. Prima di tutto cerco di spiegare con parole mie (chi mi conosce sa quanto sia faticoso per me) e non riportando articoli di terzi. Innanzi tutto cercherò di spiegare cosa si intende per crescita intesa come esatto contrario della decrescita di cui vorrei chiarire il senso. Nell'ultimo secolo è andata affermandosi l'idea che l'aumento della capacità di produzione e la crescita economica potessero non arrestarsi mai, cioè che fossero infinite, e attualmente è l'idea che impera in tutti i mercati planetari. Ma una crescita infinita si basa quindi su un aumento dei consumi illimitato, presume quindi che la gente consumi sempre di più, che si dia in pasto alle mode del momento create appunto col fine di far "girare" l'economia. Io come persona non ho bisogno di consumare di più di quello che stò già facendo, anzi spesso consumo più del necessario e pensando ad un aumento spropositato dei consumi mi sento come una di quelle oche allevate per farci il patè; sai di quelle a cui tagliano il becco e ci infilano un imbuto per ingozzarle e farle ingrassare in modo spropositato. In questo ambito l'indice questa crescita è il PIL che è diventato il vero e proprio padrone di tutti governi occidentali, i quali tutto fanno in base a questo numero che, fra le altre cose, viene utilizzato per indicare lo stato di benessere di un paese, ma il PIL si basa solo sugli scambi commerciali!! Se tira un terremoto e la mia casa va giù, mi toccherà comperarne una nuova e questo fà crescere il PIL e per le statistiche il benessere del paese aumenta. Ma io non mi sento molto felice considerando il fatto che magari uno dei miei famigliari è rimasto fra le macerie, ma che cavolo state allegri il PIL è aumentato, stiamo crescendo!! Volendo fare un esempio meno drastico se io, potendo e avendone il tempo, coltivassi l'orto, non dovrei acquistare tutto al supermercato, ma il PIL non crescerebbe, perchè in questo non c'è stato uno scambio commerciale, o meglio ce n'è stato uno molto più ridotto (magari ho dovuto comperare le sementi e qualche attrezzo), e quindi Prodi o chi per lui andrebbe in allarme, e al ministero dell'economia si strapperebbero i capelli lanciando manovre, manovrine, trik e tracche e castagnole (sempre per citare Totò) ma io sarei contento di poter mangiare i miei pomodori. Fra l'altro ho inquinato meno, perchè queste verdure hanno percorso un tragitto più breve. Questo per darti un esempio di quello che si intende per crescita e decrescita. Infine la decrescita è solo un voler ritornare al buon senso, liberarsi dal giogo dell'economia che troppo spesso viene considerata più importante delle persone. Un voler crescere come persone e non come consumatori. Inoltre mi sembra ingiusta la tua classificazione della decrescita come fenomeno per tirare su due soldi, chi scrive di decrescita difficilmente viene ascoltato, e difficilmente fà più soldi di quelli che faccio io. E' giusto il discorso che fai sui prezzi che dovrebbero essere più equi, ma anche quello rientra nella decrescita.. Il denaro deve tornare un mezzo non il fine, non mi sembra una cosa molto lontana da quello che tu hai affermato. Spero di non aver fatto troppa confusione. Ciao, Baba.

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/08/06 alle 22:16 via WEB
ritengo che la "decrescita" (al quale termine alcuni associano, chissà per quali motivi l'aggettivo "felice"), sia effettivamente e soltanto un modo o un concetto per avere un minimo di riscontro sulla stampa internazionale e uscire dall'anonimato (e tirar su due soldi, tanto per cambiare!). basterebbe molto meno per regolare lo sfruttamento delle risorse del nostro pianeta. crescere vuol dire anche e soprattutto migliorarsi. senza mezzi termini o compartimenti stagni, quindi, dico io, migliorarsi in senso completo, ovvero non solo a livello di portafogli. questo vuol dire che chi cresce deve farlo anche in virtù morale e consapevolezza sociale. e a queste crescite non voglio personalmente rinunciare a favore, men che meno, di una decrescita. sono un convinto sostenitore che crescere (anche economicamente) si può, ribadisco, associando una crescita che coinvolga tutta la persona nella sua multiforme completezza e pienezza. se a mio figlio quattordicenne metto in mano 50 euro, è chiaro che se li spenderà tutti in videogame (o simili, per fare un esempio), come facevo io con le ventimila lire a quell'età. Se gli euro sono 5, paradossalmente, vengono gestiti con più criterio. Allora c'è qualcosa da correggere, ma non nella gestione del mezzo di scambio (il denaro), ma nelle logiche di approccio al problema e nella capacità di realizzare degli obiettivi validi e dignitosi che, chissà perchè, rischiano sempre di soccombere al cospetto di altri che invece risultano alquanto deplorevoli, ma spesso più facilmente raggiungibili. come dicevo qualche mese fa parafrasando Totò (e commentando una frase ormai nota del nostro ex-presidente del consiglio), "siamo uomini o genitali?" visto che mi sento ancora uomo, cercherò di vivere da tale, anche (ma assolutamente non solo) l'aspetto economico del mio essere. perchè se l'economia girasse per davvero (ovvero se tutto fosse pagato per quello che costa senza costi aggiuntivi o sconti ingiustificati...), lascio a voi la conclusione... perdonate le mie idee. Massimo

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/08/06 alle 22:14 via WEB
se non fosse il Ducato, sarebbe un altro furgonato, se non facesse paura non sarebbe dittatura, la Cina è vicina, ma è ancora piccina, di cuore e di mente non sa un accidente... massimo.
 
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