la moscacieca
In quest'epoca di repentini cambiamenti vivere è come andare un pò alla cieca. Gli interrogativi si mescolano alle emozioni cercando nel pensiero le direzioni da seguire. Un Blog per delineare e fotografare le rotte collettive.
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Ma Quale Debito Pubblico!
Il termine democrazia deriva dal greco, etimologicamente significa governo del popolo.
La mia domanda è:
Un popolo può essere sovrano se non è il proprietario della sua moneta?
Di questo voglio parlare oggi, senza addentrarmi in particolari tecnici di ordine economico giuridico.
Con semplicità e tornando indietro nella storia per evidenziare i passaggi fondamentali che ci hanno condotto alla civiltà odierna. Un civiltà complessa e problematica che da poca luce al genere umano.
Innanzitutto bisogna chiederci cosa sia la moneta.
La moneta è una convenzione esistente tra persone che l’accettano di comune accordo per misurare il valore di beni e di servizi.
Nasce come evoluzione del baratto (io ti do una gallina e tu mi dai un pesce) e serve per effettuare scambi diretti o indiretti di beni e servizi.
La moneta ha un valore nominale ed è quello impresso sulla banconota.
La banconota ha un valore intrinseco e cioè quello che realmente è costata per produrla tra stampa, carta, inchiostro e mano d’opera.
La banconota è “prodotta” o più correttamente “emessa” dalla Banca Centrale Nazionale che in Italia è: Bankitalia S.p.a. e serve a regolare le operazioni tra le banche presenti nel territorio nazionale italiano.
Bankitalia S.p.a. è un organo privato e non nazionale come comunemente si crede.
Queste sono le quote dei soci partecipanti a Bankitalia S.p.a.
Gruppo Intesa (27,2%)
Gruppo San Paolo (17,23%)
Gruppo Capitalia (11,15%)
Gruppo Unicredito (10,97%)
Assicurazioni Generali (6,33%)
INPS (5%)
Banca Carige (3,96%)
BNL (2,83%)
Monte dei Paschi di Siena (2,50%)
Gruppo La Fondiaria (2%)
Gruppo Premafin (2%)
Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)
RAS (1,33%)
Queste sono le quote dei soci partecipanti alla BCE Banca Centrale Europea.
Banque Nationale de Belgique (2,83%)
Danmarks Nationalbank (1,72%)
Deutsche Bundesbank (23,40%)
Bank of Greece (2,16%)
Banco de Espana (8,78%)
Banque de France (16,52%)
Central Bank and Financial Services Authority of Ireland (1,03%)
Banca d'Italia (14,57%)
Banque centrale du Luxembourg (0,17%)
De Nederlandsche Bank (4,43%)
Oesterreichische Nationalbank (2,30%)
Banco de Portugal (2,01%)
Suomen Pankki (1,43%)
Sveriges Riksbank (2,66%)
Bank of England (15,98%)
Questi sono i soci della Federal Reserve USA
Rothschild Bank of London
Warburg Bank of Hamburg
Rothschild Bank of Berlin
Lehman Brothers of New York
Lazard Brothers of Paris
Kuhn Loeb Bank of New York
Israel Moses Seif Banks of Italy
Goldman, Sachs of New York
Warburg Bank of Amsterdam
Chase Manhattan Bank of New York
Questo sistema bancario è presente in ogni stato democratico del pianeta ovviamente con soggetti diversi.
Ogni stato ha la sua Banca Centrale Nazionale che emette moneta come ci insegna la storia:
1694 - Viene costituita a Londra la Banca d'Inghilterra, che diviene proprietaria di circa tre quarti del pianeta Terra.
1795 - La Rivoluzione francese trasferisce al popolo la gerarchia politica ma non quella finanziaria.
1865 - Guerra di Secessione: Abramo Lincoln, primo Presidente degli Stati Uniti d'America, abolisce la schiavitù. Viene creato il dollaro della Secessione, e quindi la Federal Reserve di Forte Knox.
1999 - Con il Trattato di Maastricht nasce l'Euro. Non aderisce la Banca d'Inghilterra legata al dollaro.
2001 - Il primo settembre l’Euro entra in distribuzione presso Banche, Uffici cambio e distributori automatici.
E bene ripetere e sottolineare questa sconcertante verità.
Tutte le Banche centrali non appartengono ai rispettivi Stati.
Sono soggetti privati che prendono vita e corpo dal diritto nazionale ed internazionale.
In sostanza come diceva mia nonna: “fatta la legge trovato l’inganno”.
Nella storia delle banche e del declino del genere umano che tutti noi stiamo vivendo disarmati tra inquinamento, guerre, fame, malattie e via dicendo è da tener presente come causa la fine degli accordi di Bretton Woods.
Gli accordi di Bretton Woods, unici nel loro genere, furono il vero G8.
Atti a costituire tra banchieri e capi di Stato un ordine monetario totalmente concordato, pensato per governare i rapporti monetari fra stati nazionali indipendenti.
Gli accordi si aprirono nel 1 luglio 1944 e si conclusero il 15 agosto del 1971 in un modo eclatante.
Gli Stati Uniti decisero di sganciare la loro valuta dall’oro.
Ciò significa che la moneta non era più garantita dall’oro custodito nelle riserve auriche.
Il suo valore era tale in quanto convenzionalmente accettato dalle popolazioni.
La Federal Riserve, la banca centrale americana, da quel giorno, ebbe l’opportunità di stampare i dollari che voleva e senza più limiti gestendo le politiche mondiali…. Indebitando molti popoli.
Come ha fatto?
Semplice, con il gioco giuridico internazionale di importanti multinazionali, è riuscita a imporre il suo dominio monetario sull’energia.
Il petrolio, unica fonte che tiene in piedi tutto il sistema mondiale, è acquistabile solo in dollari americani.
L’Euro sarà sempre una moneta di serie B fin tanto che il petrolio è la prima energia di sostentamento di tutti i sistemi economici, in quanto la BCE (banca centrale europea( dovrà sempre tenere delle scorte di dollari per far fronte ai cambi sugli acquisti energetici.
In sostanza è sotto lo scacco della Federal Reserve USA
Cosa centra tutto questo con il Debito Pubblico? Con le tasse, con le finanziarie…
Semplice, se credete che tutte le tasse che ci vengono drenate servano per il sostentamento dello stato stesso siete dei ciucci.
Anche se il sistema aurico (dell’oro) è caduto, il sistema delle Banche centrali è rimasto in piedi.
La Banca Centrale, per esempio, stampa a pochi centesimi di euro una banconata da 100 e la presta allo Stato con i dovuti interessi, mettendo in passivo tutte le banconote emesse e regolarmente in circolazione.
Un guadagno del 200% più interessi. Niente male come truffa no?
Tanto lo stato è considerato un buon pagatore perché ha una montagna di coglioni che si lasciano svuotare le tasche delle loro ricchezze.
Le banconote non sono dei cittadini come si vuol far credere. Sono di un soggetto privato che nella storia e con il potere ha mantenuto una posizione di dominio sullo Stato stesso e sulle masse di popolazioni.
Ogni banconota in circolazione in sostanza è un debito che i cittadini hanno con le rispettive Banche centrali, grazie alla complicità dei governi, dei politici e dell’ignoranza.
Una mega truffa perpetuata da decenni ai danni dell’umanità, la vera causa di tutto il malessere mondiale ed individuale.
Tutto il potere si tiene in piedi grazie ad un mucchio di carta straccia.
Questa è la cruda verità!
Il popolo non sarà mai sovrano se non ha la sovranità sul sistema monetario.
Basterebbe che le banconote fossero di proprietà dei cittadini e non di soggetti privati.
La cosa positiva è che la fine degli accordi di Bretton Woods hanno dimostrato che una moneta può esistere anche senza riserve aure, il valore viene trasmesso semplicemente dalla gente che accetta una convenzione.
Una moneta è tale e acquisisce valore solo per il fatto che viene comunemente accettata.
Quindi tutti questi banchieri succhia sangue possono tranquillamente andare a fare in culo perché non servono e la moneta può tornare finalmente ad essere uno strumento di misurazione e non oggetto di interesse.
Come un semplice metro. Non è forse una convenzione il metro?
Con questa panoramica si può iniziare a comprendere tutto:
la verità, la politica, gli affari, la fame, le multinazionali, le grandi distribuzioni, le malattie, le religioni, le guerre, l’energia….. LA VITA.
Dobbiamo fare nostro questo concetto.
Questa è la vera guerra da combattere.
La moneta deve essere nostra, gestita da noi, solo allora saremo delle complete democrazie.
Fate girare questo messaggio.
VIDEO INTERVISTA AD ANTONIO MICLAVEZ CO AUTORE DEL LIBRO EUROSCHIAVI
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IL SEGRETO DELLA FELICITA'
"... un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini. Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava. Invece di trovare un sant'uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un'attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c'era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo. Il Saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto. Il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità. Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore. Nel frattempo, voglio chiederti un favore, concluse il Saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d'olio. Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l'olio. Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto del Saggio.
Allora, gli domandò questi, hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?'
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio che il Saggio gli aveva affidato. Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo, disse il Saggio. Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa.
Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d'arte appese al soffitto e alle pareti. Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d'arte disposta al proprio posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.
Ma dove sono le due gocce d'olio che ti ho affidato? domandò il Saggio.
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.
Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti, concluse il più Saggio dei saggi. Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza dimenticare le due gocce d'olio nel cucchiaino."
tratto dall'Alchimista: di Paulo Coelho