Creato da lanevenellanima il 29/01/2015

LA NEVE NELL'ANIMA

Ciò che sono oggi ...

 

 

L'amore ci ha salvati

Post n°27 pubblicato il 17 Aprile 2015 da lanevenellanima

 

Da qualche settimana mi sto rendendo conto di quanto ciò che mi è successo mi stia portando a rielaborare tutti gli aspetti della mia vita.

Nelle ultime sedute dalla dottoressa l'argomento principe dell'abbandono da parte di mio marito è stato sostituito dall'altro grosso argomento della mia vita: l'abbandono da parte di mia madre.

Sembra quasi che il mio karma sia quello, ad un certo punto, di essere piantata in asso dalle persone che per me contano di più. Con un sonoro calcio nel sedere e con tutta la sofferenza che ciò comporta.

Inutile dire che tutto questo mi sta portando a fare delle riflessioni molto profonde su me stessa, su ciò che sono e su ciò che desidero ora per la mia vita.

L'altro giorno si parlava di quello che abbiamo subito io e mio fratello da ragazzini e del fatto che in effetti è già tanto che entrambi siamo (forse e almeno un pochino) sani di mente. Al che la mia dottoressa se ne esce con la domanda "ma secondo Lei, come mai con una situazione del genere in casa voi siete usciti sani di mente?".

La mia primissima reazione è stata dire "non lo so", ma dopo 5 secondi netti ho avuto un'illuminazione.

Ci ha salvati l'amore. Ci ha salvati sentirci comunque, nonostante la situazione e nonostante tutto quello che è successo, amati. Dalla nonna paterna che ci ha protetti a costo quasi della sua stessa vita. Da nostro padre che, pur con tutti gli "errori" che ha commesso, ci ha sempre amati più di se stesso. Da altre persone che ci gravitavano intorno e che ci hanno sempre fatti sentire importanti. E da noi stessi, perché ciò che ci ha dilaniato il cuore ci ha uniti in un amore fraterno fortissimo, che ha allietato tanti momenti tristi della nostra vita.

Noi ci siamo salvati perché abbiamo sempre e comunque respirato amore. Anche se la persona più importante, quella che ci aveva dato la vita, è arrivata ad odiarci e a mettere in atto qualsiasi cosa per farci del male, tutti gli altri ci hanno voluto un bene dell'anima. E ciò ha lasciato, dentro di noi, un segno indelebile.

Il che, come dice la mia dottoressa, non è affatto cosa da poco.

Mi ricordo quando, nel blog precedente, spesso affermavo con certezza che l'amore è la forza più potente dell'universo. E ricordo quante discussioni ho avuto con chi invece contestava questo assioma.

Ora ho la piena consapevolezza del fatto che ciò in cui ho sempre creduto sia una delle Verità di questo mondo.

 
 
 

Io e le mie notti

Post n°26 pubblicato il 26 Marzo 2015 da lanevenellanima

 

Credo non ci sia molto da meravigliarsi del fatto che praticamente da due anni e mezzo io abbia degli enormi problemi con il sonno. Si possono contare sulla dita di una mano le notti decenti che ho fatto. E per decenti intendo che comunque mi sveglio almeno due volte.

Durante il periodo della crisi di mio marito facevo dei sogni allucinanti dove l'immagine principe era lui che mi diceva che non voleva più stare con me e io che piangevo. Mi svegliavo in piena notte di colpo, alzandomi a sedere sul letto e con la mano controllavo se lui c'era. E' stato un incubo.

Da quando poi lui ha deciso di porre fine al nostro matrimonio, per 7 mesi di notte quel poco che ho dormito ho sognato una sola cosa: lui che mi lasciava andandosene e voltandomi le spalle, e io che piangevo. Ci sono state molte sere in cui non volevo andare a dormire, mi veniva da stare male ad entrare nel letto.

Per 15 giorni a cavallo del trasloco nel mio appartamento attuale non ho praticamente chiuso occhio. Sono arrivata ad un certo punto che ero totalmente devastata. Oltretutto, non riuscivo più a dormire né a destra (la parte dove ho sempre dormito io) né a sinistra (la parte dove dormiva lui). Tant'è che una notte, in preda alla disperazione visto che erano le 3 ed io ero ancora lì con gli occhi sbarrati, mi sono buttata in mezzo al letto e da allora dormo così.

La mia dottoressa, vedendomi un giorno che ero fuori come un balcone, ha tentato la strada di farmi prendere un ansiolitico dicendomi che era inutile che io soffrissi così tanto, ma io ovviamente che sono dura come un muro non ho voluto assumere quelle che io chiamo "schifezze" (non me ne vogliano i medici e gli psichiatri, ma io sono traumatizzata dalla depressione di mia madre e dagli effetti che i farmaci che prende hanno su di lei e non ho voluto saperne di introdurre quelle cose nel mio corpo).

Al che, cercando strade alternative, sono approdata al magico mondo della melatonina. Di cui alla televisione dicono meraviglie, in farmacia te la dipingono come un qualcosa di miracoloso che "regola il sonno". Per cui, essendo che oltretutto viene venduta come un preparato naturale, la provo. Nonostante la mia dottoressa mi dica che non su tutte le persone si riscontrino gli effetti desiderati.

Molto bene. Le prime 6-7 notti le cose vanno in modo soddisfacente. Mi sveglio sempre 3-4 volte, mi sogno sempre mio marito che mi vuole lasciare e io che piango, ma almeno un pochino dormo. Dopo una settimana di assunzione regolare con le dosi prescritte iniziano i problemi. Innanzitutto sogni terrificanti, ancora peggiori dei soliti. Mio marito che urla dicendomi che non vuole più stare con me (lo so, sono monotematica), urla e a tratti piange. Io che piango come una disperata e non mi vedo le mani. E sangue a fiotti che scorre ovunque. Una cosa allucinante. Il risveglio ovviamente un trauma, e per giunta con una fortissima tachicardia. Talmente forte che una mattina ero sul divano e sono stata sul punto di chiamare il 118 perché ho pensato che mi stesse venendo un infarto.

Fortunatamente quel giorno avevo appuntamento con la mia dottoressa, e quindi le parlo di ciò che mi sta succedendo. Lei mi spiega che la melatonina è "uno strano oggetto", nel senso che su alcune persone funziona bene, su altre invece sortisce degli effetti devastanti, provocando incubi e problemi come quelli che ho avuto io. E mi dice che oltreutto esistono degli studi in base ai quali non è che in realtà questa sostanza faccia poi così bene.

Per cui, nonostante ne avessi piene le tasche di non dormire e di fare sogni deliranti, decido di comune accordo con la terapeuta di smettere di prenderla. Ovviamente, alla sua insistenza di prendere un leggero ansiolitico, io rispondo ancora picche. Eh lo so, sono masochista.

Però quella notte ragazzi ... è stata da ricordare. Mi sono buttata in mezzo nel mio lettone, mi sono addormentata praticamente subito, mi sono svegliata solo 2 volte ma soprattutto, al posto di mio marito che mi lasciava, ho sognato Carlo Cracco che mi insegnava a fare il risotto alla milanese . Che da quando l'ho conosciuto mi sono venuti gli occhi a forma di cuore e i miei amici ancora mi tirano per il kiul, ma questo sarà oggetto di un altro post .

Uno dei segnali della mia ripresa è che da diverse notti, finalmente, quel sogno terrificante che mi ha perseguitata per due anni e mezzo se ne è andato. Non è più costantemente presente e, nonostante faccia ancora un po' fatica a dormire, non vado più a letto con il terrore.

L'altra notte addirittura mi sono sognata felice e sorridente al volante del mio nuovo bolide (è in arrivo eh ... e io sono sulle spine come un bambino il giorno di Natale ...), mentre qualche notte prima ho disquisito per ore con mio cugino e con un fantomatico somellier (del quale non ricordo assolutamente il volto) di una delle mie grandi passioni: lo champagne.

Se qualcuno di voi, dopo questo post, avesse lo stimolo a chiamare un ospedale psichiatrico, potrei anche non dargli torto .

Chissà se prima o poi verrà quella notte in cui riuscirò finalmente ad avere un sonno continuo e costellato unicamente di sogni felici.

Io ci spero sempre ...

 
 
 

La primavera dell'anima

Post n°25 pubblicato il 24 Marzo 2015 da lanevenellanima

 

L'ho aspettata per 7 lunghi mesi, con un inverno che credo ricorderò come il più difficile della mia vita. Con una sofferenza che in certi momenti mi ha logorata, consumata, devastata. Ci sono stati giorni in cui ho pensato che questo inverno sarebbe durato per sempre, mi sentivo infilata in un tunnel nel quale non vedevo nemmeno il minimo spiraglio di luce.

E invece la primavera è arrivata. Ad illuminare la mia anima. E i miei pensieri. Ed il mio viso.

Da qualche settimana sto meglio. Non mi sento più così addolorata. Non mi sento più disperata. Non mi sento più abbandonata. Non mi sento più così arrabbiata.

Mi sento molto più serena. Come se la vita mi stesse dando un'altra possibilità. Ammetto di sentirmi parecchio spaesata, per me non essere più innamorata della persona che ho amato per 26 anni è una cosa che non avrei mai pensato di poter concepire. E questo mi causa una sensazione un po' strana. Però è come se dentro di me avessi aperto una porta sul mondo e adesso stessi mettendo fuori un pochino la testa.

Non mi sento più così sola e sto iniziando a stare bene anche quando sono per conto mio. Mi sto curando anche con il mangiare, vado a farmi la spesa e impiego tempo a prepararmi le cose che mi piacciono. Cerco di riempirmi le giornate con ciò che mi fa stare bene.

Parlavo di questa cosa settimana scorsa con la mia dottoressa, esponendole il mio dubbio sul fatto che per tanti mesi sono stata così male e adesso, in poche settimane, ho fatto progressi che mai avrei immaginato. E che quindi tutto non fosse un falso allarme. Ma lei mi ha detto che, nonostante 7 mesi siano pochi a fronte di un rapporto così lungo e nonostante ci siano persone che restano affrante per anni se non per tutto il resto della loro vita, io invece sto iniziando a reagire. Sta venendo fuori la mia forza. Sta venendo fuori ciò che io realmente sono.

Lei mi ha sempre detto che, paradossalmente, il fatto di non aver avuto una vita facile e di avere sofferto moltissimo, in questa situazione mi sta aiutando molto. A vedere un'altra possibilità e a ripartire. A sapere che ce la posso fare. A non demonizzare il mondo maschile e ad avere ben chiaro invece che il problema non è uomo-cattivo contro donna-vittima, ma dipende tutto dalle persone. Da come si comportano e da cosa fanno, uomini o donne che siano.

Riflettevo giusto ieri sulla questione della forza. La mia dottoressa fin dall'inizio mi ha sempre detto che io sono una persona molto forte. Poi ieri, in palestra, mentre facevo i miei esercizi ho catturato una conversazione tra il mio istruttore e una tipa. La quale gli ha chiesto come mai io mi alleno con pesi così alti per essere una donna. E la sua risposta mi ha colpita. "Perchè per avere il tono muscolare bisogna usare i pesi. E poi lei è forte".

Mi ha fatto molto pensare questa affermazione. Tutti mi vedono forte. Sia dal punto di vista psichico, che da quello fisico. In grado di "sollevare" pesi davvero impegnativi, da tutti i punti di vista.

E mi è venuta in mente una frase che il mio mentore mi ha detto anni fa, durante una delle nostre sedute di meditazione.

"La vita non ti manda mai esperienze che tu non sia in grado di affrontare. Quando pensi di non averne la forza, è perché in realtà non ne sei ancora consapevole".

E dopo anni, forse, ne ho avuto la vera dimostrazione.

 
 
 

Quando proprio non è aria ...

Post n°24 pubblicato il 06 Marzo 2015 da lanevenellanima

 

Secondo il mio modesto parere e anche quello della mia dottoressa (che sicuramente ha più valore), il malessere di cui ho sofferto lo scorso weekend e che non mi ha ancora abbandonata dipende fortemente dal fatto che mi sto staccando dal mio ex marito e dall'amore che provavo per lui. E questo star male altro non è che una reazione a questo distacco.

Sto vedendo tante cose con molta più lucidità ed obiettività, sto provando molta rabbia nei suoi confronti, mi sto rendendo conto di cosa mi abbia veramente fatto e di quanto mi abbia rovinato la vita negli ultimi 3 anni. E questo, se da un lato mi sta producendo una spinta a vivere e a ricostruirmi una vita nuova, dall'altro lato non è poi così facile emotivamente da sopportare e da affrontare.

Poi oggi la ciliegina sulla torta: sono dovuta andare nella nostra casa a recuperare dei documenti che mi servivano e il certificato di proprietà della mia auto che devo consegnare alla concessionaria quando arriverà il nuovo bolide. E, già che c'ero, ne ho approfittato per prendere un po' di abiti e scarpe leggeri che non avevo ancora traslocato.

A parte il fatto che pensavo di avere ancora poche cose da prendere e invece ho riempito l'auto e mi mancano ancora i sandali e le cose leggerissime (il mio ex armadio sembra senza fondo cazzarola ... ), quindi mi toccheranno non so ancora quanti viaggi e in più c'è da svuotare la mansarda in previsione di quando la casa verrà venduta.

Ovviamente, entrare dalla porta e vedere la casa semivuota e morta è stato un colpo al cuore. Anche se ormai non la sento più come la mia casa, ci ho vissuto 10 anni con lui, è stato il nostro "nido" e vederla così adesso è una coltellata in pieno petto. Avevo il nodo in gola ancora quando sono partita per andare là e lo sento ancora adesso che sono rientrata da ore.

E' una bruttissima sensazione, che forse si attenuerà con il tempo. Sinceramente non vedo l'ora di vendere così mi tolgo questo peso e tronco il penultimo legame che ho con lui.

Poi resta "solo" l'avvocato con la formalizzazione della separazione. Che solo al pensiero sento un blocco in gola che mi impedisce di deglutire anche la saliva.

Ma non vedo l'ora di farlo.

Per voltare pagina e andare avanti.

 
 
 

Ci sono giorni ...

Post n°23 pubblicato il 02 Marzo 2015 da lanevenellanima

 

Ci sono giorni in cui tutto è un macigno pesantissimo.

E' pesante alzarmi dal letto e fare le cose normali di tutti i giorni. E' pesante sopportare quelli di sopra che fanno rumore quando io vorrei stare tranquilla. Sono pesanti i ricordi, che mi travolgono all'improvviso e mi spingono nuovamente nel baratro. E' pesante la malinconia che ne deriva. E' pesante la solitudine, che mi avvolge come un alone indelebile.

Mi sono pesante da sola insomma. Non mi va bene nulla e non ho voglia di fare nulla delle cose che di solito faccio e che mi fanno stare bene. Neanche lo shopping svolge attività terapeutica e questo sta a significare, nel mio caso, che sto messa proprio male.

Purtroppo sono giorni che devono solo passare. Mi butto nel letto, mi sfianco a forza di piangere, tiro fuori tutto il dolore che ho ancora dentro.

Poi, sfinita, mi addormento. A volte faccio sogni terrificanti, con protagonisti il mio ex marito che mi lascia e io che piango. A volte gli incubi mi danno tregua e sogno cose improbabili ma che almeno non mi lasciano devastata.

Ma sono talmente sfiancata che almeno un po' dormo e faccio una pausa dalle notti insonni con gli occhi sbarrati a guardare il soffitto.

E a domandarmi quando tutto questo finirà.

 
 
 

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