Creato da lanevenellanima il 29/01/2015

LA NEVE NELL'ANIMA

Ciò che sono oggi ...

 

 

...

Post n°22 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da lanevenellanima

 

Te lo chiedo in ginocchio

luna non te ne andare

illumina la notte

illumina questo cuore

deluso, a volte maltrattato ...

Non ti perdonerò

se mi lasci solo

con i sentimenti

che passano come il vento

rimescolano tutto

e mi fanno impazzire

...

 
 
 

Cosa è rimasto

Post n°21 pubblicato il 24 Febbraio 2015 da lanevenellanima

 

Da quando è successo quello che è successo, per 6 mesi ho avuto la terribile sensazione di avere perso tutto ciò che ero. Tutte le parti di me, sia quelle che mi piacevano, sia quelle che invece non è che mi andassero poi tanto a genio. Mi sentivo come se su di me e sulla mia vita si fosse abbattuto un maremoto che avesse spazzato via qualsiasi cosa, lasciando una landa deserta con solo qualche albero spennacchiato qua e là.

In certi momenti ho avuto anche difficoltà a ricordare il mio nome. Mi guardavo allo specchio e non riconoscevo più la persona che vedevo. Un velo di angoscia e di dolore aveva ricoperto tutto e io non riuscivo più a vedere niente altro. E' stata una sensazione orribile. Mi sono sentita depredata di me stessa, come se di colpo fosse arrivata una mano a strapparmi via l'anima e l'avesse gettata via, lontano da me. E io non sapessi più come fare per raggiungerla.

Da qualche settimana quel velo di dolore si sta lentamente ritirando e io riesco a percepire e a vedere anche altre cose. Magari adesso è un po' troppo presto per fare un bilancio, seppur provvisorio. Ma qualcosa di me ho riconosciuto e ritrovato ancora al proprio posto. E allora perché non portarlo nei pensieri e nelle parole.

Ho ritrovato il mio spirito ironico e soprattutto auto-ironico. Spesso quando sono in casa parlo da sola, faccio le osservazioni e mi rispondo anche, come Marzullo. A volte insulto quelli di sopra che tanto per cambiare fanno rumore, augurando problemi intestinali a loro e a tutti i loro parenti fino alla ventesima generazione . Ieri ho intrapreso un dialogo serrato con la stampante nuova, che non ne voleva sapere di funzionare. Alla fine ho vinto io, ma quante parole ha sentito lo sa solo lei. Per non parlare di quando commento le notizie del giorno alla tv, chiamando Renzi "cicciobello" o qualche altro politico "tesoro". In palestra ora entro salutando tutti quelli che incontro, scherzo con il mio istruttore e faccio anche qualche battuta idiota. Il che è un buonissimo segno.

Ho ritrovato qualche sorriso nelle piccole cose di tutti i giorni. Nell'aprire la finestra il mattino e vedere il contrasto tra l'azzurro del cielo ed il verde del prato, nel fermarmi a fare quattro parole con chi si incontra in paese (anche se spettegolano definendomi "quella nuova che è tornata ad abitare qui dopo che il marito l'ha lasciata"), nel mettermi in cucina e preparare qualcosa di buono (sempre litigando con grassi e carboidrati), nell'organizzare rimpatriate con gli amici, nel piccolo entusiasmo di conoscere persone nuove. Nel fare cose che prima non facevo, tipo stare con il pc nel letto o mangiare sul divano. Salvo poi sgridarmi da sola quando faccio i mestieri e trovo le briciole in mezzo ai cuscini .

Ho ritrovato il mio sguardo vivo e pieno di curiosità per il mondo. Quella luce che illumina i miei occhi e che quando la vedo allo specchio mi fa sentire viva.

Ho ritrovato la mia passione per lo stile nel vestire. Ho passato un periodo di transizione nel quale non mi vedevo con nulla addosso e ogni volta che mi dovevo vestire era una mezza tragedia. Adesso ho ripreso personalità, anche se un po' diversa. Alcune cose che avevo non mi piacevano più, le ho regalate a persone che invece le utilizzano facendo la loro felicità e io mi sono comprata qualcosa di nuovo che sento più adatto alla me di ora (buona la scusa per fare shopping eh ... ).

Ho ritrovato la forza in me stessa. Affrontare tutto ciò che sto affrontando da sola è davvero durissima, anche perché non ci sono abituata. Ma mi rendo conto che ogni piccolo passo che compio mi rende consapevole di quello che dice la mia dottoressa, ossia che avendo sofferto molto nella mia vita io sono una persona molto forte. Ma ho bisogno di capirlo da sola, perchè fino a quando lo dicono gli altri va bene ma rimane comunque qualcosa di "detto" e quindi di sterile. Osservare invece da diretta interessata i miei passi in avanti mi fa un gran bene. E dà un bel colpo in su alla mia autostima.

Ho ritrovato un pochino di fiducia nel futuro. Piano piano il terrore di "come farò" e di "cosa sarà domani" sta lasciando il posto alla consapevolezza che tutto ha un fine, anche se spesso noi non lo capiamo. Soprattutto nel momento in cui siamo totalmente coinvolti, o meglio, travolti da una situazione.

Il cammino di sicuro è ancora lungo, ma almeno adesso sto portando un bagaglio con dentro qualche certezza.

E questo mi fa sentire meno sola e un pochino più serena.

 
 
 

Io e le mie contraddizioni

Post n°20 pubblicato il 23 Febbraio 2015 da lanevenellanima

 

Mi fa sorridere pensare alle mie contraddizioni. O meglio, a ciò che secondo la morale comune potrebbe essere definito tale.

Mi fa sorridere perché sono una delle parti di me che mi piacciono di più. Paradossalmente sono una di quelle cose che mi fa sentire serena e in pace con il mondo. Perché ogni medaglia ha due facce, e ogni dritto ha un rovescio.

Quella che mi viene in mente per prima è la trasformazione che subisco quando mi si manca di rispetto o mi si aggredisce e, di conseguenza, mi arrabbio. Prima sono tutta bella tranquilla, sorridente, spiritosa. Sempre tirata con mai un capello fuori posto (tranne quando c'è molta aria o quando scendo dal cabrio che sembro Angelo Branduardi appena uscito dalla galleria del vento). Con modi molto fini, gentili ed educati. Quando mi fanno incazzare mi trasformo come Hulk, con l'unica differenza che non divento verde ma rossa. Mi sale il colore come nei cartoni animati. Spalanco gli occhi, perdo la finezza ed inizio a parlare con un linguaggio che un camallo genovese a confronto sembra Maria Antonietta. La stessa cosa mi succede quando salgo in macchina e mi immetto nel traffico. Come qualche altro automobilista fa qualcosa che non mi va a genio, come minimo maledico lui e tutto il suo albero genealogico. La cosa divertente è che lo faccio anche quando ho la capote aperta, per cui è bellissimo osservare la faccia delle persone che restano interdette nel vedere una vestita come Naomi Campbell che smadonna come uno scaricatore di porto .

La seconda contraddizione che mi viene in mente riguarda la mia grande passione per la cucina, il buon cibo ed il buon vino. Molto bene. Peccato che io sia piuttosto fissata con la forma fisica e segua un regime alimentare specifico per l'allenamento cui mi sottopongo. Regime alimentare dal quale alcuni alimenti sono esclusi. Però devo dire che sono stata brava, perchè mi sono documentata, ho imparato a conoscere cosa introduco nel mio organismo e quindi anche quando esco a pranzo o a cena so benissimo cosa mangiare senza stravolgere le regole della dieta. E a volte, detto proprio sinceramente, faccio pure qualche sgarro, ovviamente su autorizzazione del mio istruttore. Mortacci suoi. Che da un paio di mesi mi sta facendo fare un allenamento che lui stesso definisce "massacrante", il quale sul fisico ha dei risultati sorprendenti. E oltretutto sta succedendo una cosa bellissima: da una settimana circa ho sempre una fame allucinante, ho dovuto aumentare le quantità di quello che mangio e anche i carboidrati, ma evidentemente sto bruciando da matti perché mi sto asciugando ancora. Evvivaaaaaaaaaaaaa .

Un altro paradosso della mia personalità riguarda il mio rapporto con le regole. Nel senso che così, a prima vista, sono una persona molto disciplinata, molto ordinata, molto attenta e molto osservatrice delle norme. In verità, in fondo alla mia anima, c'è una parte un po' selvaggia e ribelle che ogni tanto ha bisogno di esprimersi. E allora ci sono momenti in cui le regole possono anche andare a farsi benedire. Per esempio, quando salgo in macchina, ci sono giorni in cui ho una guida tranquilla, rispetto i limiti e sono anche piuttosto tollerante verso gli altri utenti della strada. Ma ci sono giorni in cui quando parto mi viene automaticamente la guida sportiva e vado in giro come un pirata della strada. Difatti il mio assicuratore si è molto preoccupato quando ha saputo che ad aprile mi arriverà il nuovo bolide che ha 190 cavalli. Mi ha detto di andare a correre in pista che lì non sono assicurata . Per fortuna l'altro giorno mi è arrivata una lettera del Ministero dei Trasporti che mi comunicava il ripristino dei 20 punti sulla patente. Evvai.

Poi, a dirla proprio tutta, a volte faccio affidamento sul fatto che generalmente le forze dell'ordine, quando mi fermano, più che controllare patente e libretto cercano di ottenere il mio numero di telefono. Non tutti eh. Quelli della Stradale sono cattivissssssimi e mi controllano sempre severamente. Brutti .

Che io sono una così brava bimba  (ma quando mai ...)

 
 
 

Cioè ...

Post n°19 pubblicato il 20 Febbraio 2015 da lanevenellanima

 

Non so cosa sia, ma lei mi fa impazzire ...

Non so cosa faccia per farmi diventare selvaggio ...

So che lei mi lascerà essere l'uomo che voglio essere ...

Oppure può lasciarmi da una parte come un bambino ...

Non so come possa essere ma lei ha il potere ...

Lei può farmi ridere quando io vorrei piangere ...

Lei mi dice che io ho il controllo ma so che è una bugia ...

E io divento selvaggio ...

...

 

(Cioè ... capiamoci ... uno così ti canta una canzone del genere e tu che cazz fai ... ti sciogli ... come un gelato al sole ... come il sale nell'acqua della pasta  ...)

 
 
 

La primavera dei pensieri

Post n°18 pubblicato il 19 Febbraio 2015 da lanevenellanima

 

Io non so esattamente cosa stia succedendo, ma da qualche giorno qualcosa è cambiato.

La luce che sta aumentando fuori e queste belle giornate un po' tiepide sembra stiano illuminando anche la Daniela di dentro.

Ne parlavo giusto ieri con la mia dottoressa, la quale sostiene che la primavera metereologica c'entri poco, ma che piuttosto stia succedendo una cosa diversa. E cioè che la mia forza interiore stia prendendo il sopravvento sul dolore.

Lei sono 6 mesi, ossia da quando è successo quello che è successo, che mi ripete in continuazione che io ho i numeri per farcela e che ce la farò sicuramente. E che devo solo darmi un po' di tempo.

Io mi sono sempre fidata di lei, ma sulla parola. Nel senso che ho vissuto veramente un periodo di buio totale, di nero assoluto, che mi portava ogni giorno a domandarmi che senso avesse una vita devastata da un dolore così grande. E soprattutto a dubitare sul serio di poterne uscire.

Non so esattamente se c'è stato qualcosa che ha fatto scattare il cambiamento o se si tratta di un decorso naturale. Sicuramente da quando ho iniziato a trattare il mio dolore non come un nemico ma come un compagno temporaneo di vita mi sento molto meno devastata e più tranquilla. Ho deposto le armi e smesso di combattere, e non mi sento più così stremata.

Per 6 mesi mi sono sentita come se un uragano si fosse abbattuto su di me, lasciando una landa di desolazione. Non sapevo più chi ero ed ero convinta di avere perso tutto ciò che ero. E soprattutto non avevo idea di se e cosa avrei mai ritrovato.

Da qualche giorno, invece, sto recuperando delle parti di me che credevo perdute.

Innanzitutto una grandissima spinta interiore, una voglia di mordere la vita sentendone tutto il gusto. Come se il dolore, protagonista totalizzante fino ad ora, stesse lasciando un pochino di posto ad uno spiraglio di serenità e di fiducia.

Questo ha provocato come conseguenza il far di nuovo capolino in me del mio senso dell'ironia e, soprattutto, dell'auto-ironia.

Me ne accorgo da come penso, da come mi sveglio il mattino e da come affronto le giornate.

Sono stata qualche giorno senza pc perché mi hanno installato il programma di contabilità che mi serve per la mia nuova attività e, essendo passate le scadenze di metà mese, ero abbastanza libera. Quindi martedì, dopo aver fatto compagnia a pranzo a mio cugino ed essere anche riuscita a risollevargli il morale dopo un litigio con la sua ex (ed è veramente incredibile che io sia riuscita a tirare su di morale qualcuno), sono rientrata a casa, poi sono uscita di nuovo per fare una commissione. Era un pomeriggio bellissimo, c'erano 13 gradi e si stava da Dio.

Di colpo mi è balenata un'idea. Di fare una cosa che avevo voglia di fare. Mi sono coperta bene chiudendomi il giubbino fino a sopra, cuffiettina di lana fashion, riscaldamento a 28 gradi ... ho scapottato il bolide e ho fatto il giro del lago al contrario. Ossia sono andata a Desenzano, ho risalito tutta la sponda veronese fino a Riva Del Garda e sono scesa dalla parte bresciana (a Riva però ho chiuso la macchina perché erano le 17 e c'erano 10 gradi). Il panorama era a dir poco meraviglioso. Oltretutto, caso ha voluto (anche se io non credo assolutamente nelle coincidenze) che dimenticassi il cellulare a casa in carica, per cui per 3 ore non mi ha scartavetrato i maroni nessuno. Una meraviglia totale. A Lazise sono passata davanti alla Stradale con la musica a palla e cantando a squarciagola . Fortunatamente si sono accorti di me quando ero già davanti a loro e non hanno fatto in tempo a fermarmi (anche se, giurin giurello, andavo piano ... più o meno ...).

Mi sentivo felice. Felice di stare facendo qualcosa per me, qualcosa che mi piaceva. E in quel momento ho capito una cosa fondamentale.

Che per stare bene ho bisogno solo di ritrovare i pezzi di me che avevo perso e di capire chi sono adesso.

E niente altro.

 
 
 

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