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GAY PRIDE A ROMA
Post n°465 pubblicato il 20 Giugno 2007 da eddygirl
ROMA...e già questa parola dice tante cose, una città meravigliosa, un amore che ho sempre provato verso questa magnifica meta, capitale d'Italia, e una città immensa. GAY PRIDE...e queste due parole messe insieme evocano l'immagine di una miriade di persone insieme per lo stesso scopo, riunite con gli stessi ideali, un fiume di sorellanza, uguaglianza e con gli stessi gusti. Mettete insieme queste tre parole e troverete la formula perfetta per un'esperienza indimentimenticabile. Per una donna lesbica o un uomo gay, credo che il Gay Pride è davvero un'esperienza forte, intensa, vivi in un'atmosfera unica e camminare in corteo da Piramide a Piazza San Giovanni, passando per il Colosseo con i carri, le bandiere, la musica, i palloncini, i manifesti, i cartelloni; questo fiume di gente che è uguale a te, che non ti offende, che non ti giudica, anzi ti apprezza, ti sostiene, ti capisce e in quel momento si è un pò tutti fratelli e sorelle; è un qualcosa che bisogna provare per capirne bene l'essenza; torni a casa che pensi di spaccare il mondo, hai una forza dentro che ti fa andare avanti perchè al mondo non sei solo, a ROMA eravamo UN MILIONE!!! E così in una sera a casa della mia amica M. il presidente di Arcigay di Piacenza tira fuori il discorso che c'era un pullman gratis che partiva da Cremona e avrebbe fatto il viaggio a Roma andata e ritorno in giornata. Così abbiamo chiesto anche a qualche amica se voleva venire e in pochi giorni avevamo già organizzato di comprare il cibo e da bere, pensato a cosa portare in modo tale che sabato mattina alle 7.15 tutti davanti a casa di M. eravamo pronti per partire. Eravamo un bel gruppetto, il viaggio sembra strano dirlo ma è volato; abbiamo chiacchierato, scattato le prime foto, visto un documentario del Gay Pride a Roma nel 2000 quando ci fù anche il Giubileo, e quindi questo accostamento Giubileo-Gay Pride che era molto interessante, poi un film a tema e due soste in autogrill mi hanno fatto passare quelle 7 ore di viaggio in un lampo. Il pullman non era gratis, V. il presidente di Arcigay di Piacenza aveva fatto male i calcoli, o meglio credeva che ci fossero dei fondi che sponsorizzavano il mezzo, invece abbiamo dovuto sborsare 15 euro. Arrivati a Piramide il panorama era una meraviglia, carri uno dietro l'altro che aspettavano di partire, gente di ogni tipo tutta entusiasta, bandiere dell'ArcyGay, ArciLesbica, volantini, striscioni, cartelloni, tutto in un clima di sorellanza, uguaglianza, entusiasmo allo stato puro. Verso le 16.30 sono partiti, noi avevamo cercato un carro che ci piacesse e avevamo trovato quello con scritto Abbiamo ballato e camminato dietro al carro fino a Piazza San Giovanni dove il corteo finiva, siamo passati per le vie di Roma, un fiume di gente padrona della città, passando davanti al Colosseo, e dalla nostra postazione siamo arrivati alla meta verso le 19.30 (mi sembra nn me lo ricordo bene), però il primo carro è arrivato alle 18.30 e verso le 21.00 non erano ancora arrivati tutti. A Piazza San Giovanni c'era un pullman adibito a palco, uno di quelli tipo inglesi dove c'è aperto anche sopra; in modo tale che anche la gente più indietro potesse vedere chi saliva sul palco. Siamo restate ad ascoltare i discorsi fino alle 21.00 quando è terminato; poi ci siamo messe a parlare con alcune amiche e poi ci siamo diretti verso un posto per cenare. Dopo cena abbiamo avuto dei contrattempi per arrivare ancora al nostro pullman per tornare a casa, l'appuntamento era alle 24.00 e credevamo che partendo alle 23.00 e prendendo la metropolitana si riusciva tranquillamente a non avere problemi; purtroppo il problema è stato che le metrò erano chiuse, il taxista ha sbagliato fermata e quindi ci sono stati un po' di disguidi, ma siamo riuscite ad arrivare in tempo, anzi anche prima di molti altri; e da li poi incontrati i nostri amici ci siamo scambiati opinioni ed esperienze, per poi partire e svegliarci a Piacenza verso le 7.00 del mattino. E' stata un'esperienza meravigliosa, il mio primo Pride...a ROMA... Eravamo UN MILIONE.
By Pantereddy |