Creato da hesse8 il 04/02/2007
Federazione della sinistra di Lentini
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: hesse8
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 63
Prov: SR
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Federaz.giovani comunisti italiani

 

Ultime visite al Blog

urlodifarfallaalterogalasso_raffaelezoppeangeloideaculturaleTomassiniPieroabagnalevincenzo1983alessandro.de.angeliunafatastregamax_6_66elomanlubopomesdiaiellovivianagreta.rossogeraniosilviomassari
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Peacereporter

 
 

Un quadro

                                                                                                                                   

Stefano Lattanzio

Tel.095.7835328(Lentini)


Investimenti nell'arte

 

Non-violenza

L'immagine “http://nonviolenti.org/images/bandiera.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
 

San Precario

San Precario



 
 

Tag

 

La piazzarossa-video




 
 
blog di spazioblog

Blog di libero
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Web tv interessante

Welcome to Arcoiris Web TV
 

rosso vivo

immagine
 

settimanale del pdci


 

Ultimi commenti

Contro la pena di morte nel mondo

Fdca federazione dei comunisti anarchici

 

 

« La telecom e i licenziam...Taglio Ici la Sicilia su... »

Mi ricordo che De Andrè aveva previsto tutto(a favore delle minoranze)

Post n°666 pubblicato il 06 Giugno 2008 da hesse8

All'alba a Milano-Rogoredo il blitz della polizia nel campo dove vive
la famiglia Bezzecchi, sinti con medaglia d'oro al valore civile
"Schedati perché nomadi"
I supercommissari in azione

L'accusa di Giorgio, 47 anni: "Io dico vergogna Italia"
A Roma sgomberato un campo nella zona del Testaccio
di CLAUDIA FUSANI




b

Una delle casette del campo nomadi di via Impastato a MIlano-Rogoredo dove stamani all'alba è scattato il blitz












MILANO
- I bambini hanno scherzato con le divise e sono impazziti per il
furgone della Scientifica, quello con le macchine fotografiche e gli
strumenti come vedi nei film. Gli adulti hanno accettato in silenzio,
"con grande umiliazione". I vecchi hanno avuto "paura", uno
soprattutto: Goffredo, 69 anni, il capofamiglia, sopravvissuto durante
la guerra a un "campo del Duce" dove venivano deportati gli zingari,
una di quelle pagine di cui si è persa memoria. Le sirene e le macchine
della polizia; loro, gli zingari, tutti in fila a mostrare i documenti;
le cinque e mezzo del mattino di un giorno qualsiasi: brutti ricordi
nella testa di Goffredo.

L'alba di questa mattina, Milano-Rogoredo, tra la tangenziale est, la
ferrovia e sotto i cavi dell'alta tensione, campo nomade del comune -
dunque autorizzato e censito -, quattro casette di legno, il resto
roulotte e baracche, la kher, la casa della famiglia Bezzecchi,
arrivati in Italia dalla Slovenia nel 1943 e qui, tra un campo e
l'altro, giunti alla quinta generazione. Sono circa quaranta persone e
tutti stamani sono sfilati uno per uno davanti a polizia, carabinieri e
vigili urbani per declinare nome, cognome, generalità, stato civile.
Ognuno ha mostrato il documento di identità e ad ognuno è stata fatta
la fotocopia.

"Censimento dei rom", secondo il prefetto di Milano Gian Valerio
Lombardi, da dieci giorni super commissario per gli zingari con gli
ampi poteri previsti dall'ordinanza della Presidenza del Consiglio
pubblicata in Gazzetta il 30 maggio. "Una schedatura umiliante" secondo
Giorgio Bezzecchi, 47 anni, ragioniere, uno dei cinque figli di
Goffredo, vicepresidente dell'Opera nomadi della Lombardia, fino
all'anno scorso responsabile dell'Ufficio nomadi del Comune e adesso
ricercatore presso l'università. "Quello che è successo stamani non era
mai accaduto, è agghiacciante e tutti devono sapere, tutti..." insiste
Bezzecchi.








Così mentre stamani a Roma veniva sgomberato un campo nomadi in zona
Testaccio (anche qui con molte polemiche ma va detto che al tempo
stesso il sindaco Alemanno sta convocando uno per uno i capifamiglia
dei rom), a Milano si procedeva con la schedatura-censimento. I
prefetti super commissari per i nomadi sono tre, Roma, Milano e Napoli
dove però gli "sgomberi", per ora, sono stati fatti in un altro modo
dalla camorra. Giorgio Bezzecchi non vive più al campo ma ieri sera,
sapendo che ci sarebbe stato quello che definisce "blitz" si è fermato
con il padre e le famiglie dei suoi quattro fratelli. "La nostra
famiglia, tutta la nostra famiglia - spiega Bezzecchi - è italiana,
abbiamo i documenti, lavoriamo, paghiamo le tasse, luce e acqua, i
nostri figli vanno a scuola. In comune, dove ho lavorato per 23 anni, e
in prefettura lo sanno perfettamente. Arrivare all'alba, circondare il
campo e illuminarlo con le lampade, svegliarci e metterci in fila e
fare la fotocopia del nostri documenti è stato molto più che umiliante.
Sanno chi siamo, conoscono la famiglia Bezzecchi, mio padre è medaglia
d'oro al valore civile. Perché questo blitz di evidente matrice
razziale?".

E'un fatto che il primo atto ufficiale del commissario per i rom di
Milano è proprio il monitoraggio della famiglia Bezzecchi, Rogoredo,
Milano. "Sono arrivati alle cinque e mezzo - racconta Giorgio - hanno
circondato il campo, lo hanno illuminato, sono venuti casa per casa,
roulotte per roulotte, ci hanno svegliato, ci hanno fatto uscire, hanno
fotografato le case e poi i nostri documenti. Hanno finito intorno alle
sette e mezzo. Io credo - aggiunge Bezzecchi - che tutti debbano sapere
e capire cosa sta succedendo: sono italiano, sono cristiano e sono
stato schedato in base alla mia razza. Rimanere in silenzio oggi vuol
dire essere responsabili dei disastri di domani".

Con Bezzecchi proviamo a metterla così, che in fondo è solo un
censimento, qualcosa di utile per affrontare una volta per tutte la
questione rom, per conoscerli e quindi poter essere di aiuto a chi vuol
vivere in Italia rispettando le regole. "Tanto per cominciare -
risponde - noi siamo sinti italiani registrati all'anagrafe quindi non
capisco cosa debbano censire visto che già esistiamo. Più in generale -
lo dico perché ho lavorato per 23 anni all'Ufficio nomadi del comune di
Milano - il censimento già esiste dei campi autorizzati. A Milano ci
sono tra i 5 e i 5.500 nomadi". Una discriminazione, quindi, "anche se
presentata come positiva".


Sessanta anni fa, ricorda Bezzecchi, usciva la rivista "La difesa della
razza" di Guido Landra, furono approvate le prime leggi razziali, poi i
primi rastrellamenti. "Mio nonno fu portato a Birkenau ed è uscito dal
camino... Mio padre fu portato a Tossicia ed è tornato indietro.
Stamani lo hanno svegliato all'alba e lo hanno messo in fila. Io oggi,
italiano e sinti, dico vergogna".






(6 giugno 2008)

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963