Creato da hesse8 il 04/02/2007
Federazione della sinistra di Lentini
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: hesse8
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 63
Prov: SR
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Federaz.giovani comunisti italiani

 

Ultime visite al Blog

urlodifarfallaalterogalasso_raffaelezoppeangeloideaculturaleTomassiniPieroabagnalevincenzo1983alessandro.de.angeliunafatastregamax_6_66elomanlubopomesdiaiellovivianagreta.rossogeraniosilviomassari
 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2008 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Peacereporter

 
 

Un quadro

                                                                                                                                   

Stefano Lattanzio

Tel.095.7835328(Lentini)


Investimenti nell'arte

 

Non-violenza

L'immagine “http://nonviolenti.org/images/bandiera.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
 

San Precario

San Precario



 
 

Tag

 

La piazzarossa-video




 
 
blog di spazioblog

Blog di libero
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Web tv interessante

Welcome to Arcoiris Web TV
 

rosso vivo

immagine
 

settimanale del pdci


 

Ultimi commenti

Contro la pena di morte nel mondo

Fdca federazione dei comunisti anarchici

 

Messaggi del 25/05/2008

Il cinema italiano premiato a Cannes con "Gomorra" e "Il divo"

Post n°649 pubblicato il 25 Maggio 2008 da hesse8

Doppietta come non accadeva dal 1972, con l'ex aequo tra Rosi e Petri
La Palma d'oro assegnata a "Entre le murs" del francese Laurent Cantet
La giuria di Sean Penn premia l'Italia
riconoscimenti a 'Gomorra' e 'Il divo'

Napolitano: "Grande ritorno del nostro cinema ai momenti gloriosi della sua storia"


BLa giuria di Sean Penn premia l'Italiabrriconoscimenti a 'Gomorra' e 'Il divo'/B

La gioia di Sorrentino e Garrone







CANNES - Cannes torna a premiare il cinema italiano. E lo fa alla grande, anche se non con la Palma d'oro. Gomorra di Matteo Garrone ha ottenuto il Grand Prix e Il divo
di Paolo Sorrentino il premio della giuria, oltre a quello per i valori
tecnici. Il cinema di casa nostra ha quindi messo a segno una
doppietta, un successo che riporta alla vittoria ex aequo del 1972,
quando la Palma fu divisa tra Il caso Mattei di Francesco Rosi e La classe operaia va in paradiso
di Elio Petri. In questa 61.esima edizione niente Palma d'oro ma i due
giovani autori riportano l'Italia nel palmares dopo la Palma d'oro del
2001 di Nanni Moretti e del suo La stanza del figlio.







Il riconoscimento più ambito è andato quest'anno a Entre le murs
del francese Laurent Cantet, una storia di adolescenza, educazione ed
emarginazione nell'ambito scolastico. Erano 21 anni che la Palma d'oro
non andava a una pellicola francese, da quando nel 1987 l'aveva vinta Sotto il sole di Satana di Maurice Pialat (nel 2002 aveva trionfato Il pianista, coproduzione franco-polacca). Quella di premiare Entre les murs è stata una decisione unanime, ha svelato Sean Penn definendo "stupefacente" il film di Cantet.







Come migliore attore è stato premiato Benico Del Toro per Che di Steven Soderbergh. Il riconoscimento epr la migliore interpetazione femminile è andato alla brasiliana Sandra Corveloni per Linha de passe di Walter Salles e Daniela Thomas. Quello per la regia al turco Nuri Bilge Ceylan per Le tre scimmie. Per la carriera sono stati premiati Catherine Deneuve e Clint Eastwood.









SCHEDA: TUTTI I PREMI









LE FOTO DELLA PREMIAZIONE - IL VIDEO









La soddisfazione di Napolitano. Di fronte al successo di Gomorra e Il divo,
il presidente della Repubblica parla di "grande ritorno del cinema
italiano ai momenti gloriosi della sua storia". "Il riconoscimento a
entrambi i film in concorso - commenta il Capo dello Stato -
costituisce un successo straordinario che premia e incoraggia tutti
coloro che fanno cinema in Italia. In particolare, volendo esprimere un
mio forte sentimento personale, dico che Gomorra, film di verità e di
dolore su Napoli, mai come in questo momento interroga e stimola le
nostre coscienze".








I commenti dei protagonisti. Tra i favoriti della vigilia c'era anche Toni Servillo, interprete sia di Gomorra che del Divo.
L'attore non sembra particolaremente deluso per non essere stato
premiato: "Mi considero il portafortuna di Paolo Sorrentino e Matteo
Garrone", dice. E poi sottolinea il valore dei due film, anche dal
punto di vista sociale: "Era dal '72 che due italiani non vincevano due
premi così importanti: il cinema italiano torna con un linguaggio
moderno a parlare della realtà e se ne sono accorti in tutto il mondo".









Dal canto suo, Matteo Garrone
ringrazia "tutte le persone che hanno partecipato al progetto, ma
soprattutto Roberto Saviano, che mi ha dato la possibilità, attraverso
le atmosfere del suo libro, di fare questo film". Poi sottolinea il
filo che unisce il suo all'altro film italiano premiato: "Condivido
molte cose con Paolo Sorrentino, che ha vinto con il suo Divo. Abbiamo un'idea di cinema che ci lega. Due film italiani vincitori a Cannes è un segnale importante per il nostro cinema".

Leggi tutto

 
 
 

Napoli non mollare ora e sempre resistenza ci vediamo il 1° giugno(non ho dormito)

Post n°648 pubblicato il 25 Maggio 2008 da hesse8
Foto di hesse8


Guardate questo video di De gregori levate il capitano Smith e mettete il psiconano e i suoi muscoli


"Così ho visto i poliziotti scatenati picchiare donne e persone anziane"


Ecco il racconto di una docente di Storia testimone oculare degli scontri dell’altra sera davanti alla discarica di Chiaiano



Global Project Napoli - Sabato 24 maggio 2008


"Ho
avuto la netta sensazaione che tutto fosse preordinato. Una carica non
motivata La gente aveva le braccia alte, quelli strappavano gli orologi
per farle abbassare"




NAPOLI
- Dalla professoressa Elisa Di Guida, docente di storia e filosofia in
un liceo di Napoli, riceviamo questa testimonianza suglia scontri di
ieri sera a Chiaiano: "Io sono nata in quella zona - ci ha raccontato
per telefono - ma non abito più lì da tempo. Però mi sento legata a
quella gente e a questa brutta vicenda. Così ieri sera ero lì e ho
visto cose terribili. Ho avuto la sensazione che tutto fosse preparato,
che la polizia abbia caricato improvvisamente senza una ragione, una
scintilla. Perciò ho deciso di provare a scrivere quello che avevo
visto".


Ecco il racconto della professoeressa Di Guida


"Datemi voce e spazio perché sui giornali di domani non
si leggerà quello che è accaduto. Si leggerà che i manifestanti di
Chiaiano sono entrati in contatto con la polizia. Ma io ero lì. E la
storia è un’altra".


"Alle 20 e 20 almeno 100 uomini, tra poliziotti,
carabinieri e guardie di finanza hanno caricato la gente inerme. In
prima fila non solo uomini, ma donne di ogni età e persone anziane.
Cittadini tenaci ma civili - davanti agli occhi vedo ancora le loro
mani alzate - che, nel tratto estremo di via Santa Maria a Cubito,
presidiavano un incrocio. Tra le 19,05 e le 20,20 i due schieramenti si
sono solo fronteggiati. Poi la polizia, in tenuta antisommossa, ha
iniziato a caricare. La scena sembrava surreale: a guardarli dall’alto,
i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada
ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia
con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano
orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c’era
chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi. La loro
avanzata non ha risparmiato nessuno. Mi ha colpito soprattutto la
violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra,
graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella
memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti.
Quando sono scappata, più per la sorpresa che per la paura,
trascinavano via due giovani uomini mentre tante donne erano
sull’asfalto, livide di paura e rannicchiate. La gente urlava ma non
rispondeva alla violenza, inveiva - invece - contro i giornalisti, al
sicuro sul balcone di una pizzeria, impegnati nel fotografare".


"Chiusa ogni via di accesso, alle 21, le camionette
erano già almeno venti. Ma la gente di Chiaiano non se ne era andata.
Alle 21.30, oltre 1000 persone erano ancora in strada. La storia è
questa. Datemi voce e spazio. Perché si sappia quello che è accaduto.
Lo stato di polizia e l’atmosfera violenta di questa sera somigliano
troppo a quelli dei regimi totalitaristi. Proprio quelli di cui
racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia".

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963