libera informazione

siamo sotto regime, possibile che ci sia ancora gente che non se ne accorge ....? o semplicemente se ne frega e non vuol vedere!! rivogliamo lo Stato libero e democratico nato dalla RESISTENZA!! FALCONE E BORSELLINO, SONO LORO I MIEI EROI!! "Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini!"

 

19 LUGLIO 1992

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"E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio.
Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti."
Paolo Borsellino

 

In un Paese che sta andando alla deriva, che è schiacciato dalla casta e la cui informazione è in mano ai media di regime, un'informazione libera e corretta è forse l'unico barlume di speranza ....
Sapere esattamente come stanno le cose, dà la possibilità alla gente di ragionare con la propria testa. Questo blog vuole essere una vetrina che raccoglie informazioni da chi racconta i fatti, tali e quali, senza manipolarli. Vuole essere semplicemente informazione, affincè sempre più persone sappiano!
quartastrega

 











 

 Gli italiani hanno votato "democraticamente" regime e mafie. Adesso sono cavoli amari, per tutti!!

 Più di 125mila accessi contemporanei su raiperunanotte in streaming

Il più grande evento web della storia italiana

www.youtube.com/watch?v=lhaJ_nYQOZU  Riccardo Iacona (Presadiretta)
 
 

     VOGLIA DI CAMBIARE


Vi consiglio la lettura di questo libro per capire come si potrebbe vivere sfuttando le energie alternative a costo zero, la bioedilizia, ecc, in totale arnomia con l'ambiente. L'Italia è un Paese "primitivo", i governanti pensano al nucleare come il "futuro", come una nuova fonte di energia.
Peccato che gli altri Paesi europei la stanno dismettendo perchè largamente superata!!! Complimenti, arriviamo sempre dopo gli ultimi!

 

 

solo il 5% del fabbisogno mondiale è prodotto dal nucleare: fa ridere! e pensare che abbiamo sole, vento e acqua che non aspettano altro che darci energia!!! Sapete quanta acqua occorre per raffreddare un impianto nucleare? ma l'acqua non è inesauribile!

 

5 DICEMBRE 2009 NO B DAY

 

il Popolo dice basta!!

 

 
 

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Giappone, Fukushima: inizia fusione del nucleo. Aiea: “Non sarà un’altra Chernobyl”

Post n°161 pubblicato il 15 Marzo 2011 da laquartastrega
 

di Redazione Il Fatto Quotidiano

14 marzo 2011

Giappone, Fukushima: inizia fusione del nucleo. Aiea: “Non sarà un’altra Chernobyl”

L'impianto nucleare di Fukushima

Il Giappone vive l’incubo nucleare, minuto per minuto. Il governo fa sapere che scende sensibilmente il livello di radiazioni, ma la paura di un’apocalisse è tutt’altro che archiviata. E soprattutto non si sa quanto le parole del governo siano per evitare che si diffonda il panico in tutto il Paese. Nel corso della nottata (alle sei del mattino ora locale), una nuova esplosione alla centrale di Fukushima ha tenuto con il fiato sospeso gli abitanti del paese devastato dal terremoto. Il premier giapponese Naoto Kan ha chiesto agli abitanti nel raggio di trenta chilometri di non uscire dalle proprie abitazioni. Nuove rilevazioni dicono che il livello di radiazioni nell’aria è superiore di dieci volte in più del normale anche a 100 chilometri da Tokio. Ieri l’ennesimo tentativo di pompare acqua marina nel reattore della centrale atomica di Fukushima.

La Tepco, il gestore dell’impianto giapponese, dopo i fallimenti dei precedenti tentativi di raffreddamento delle barre ha già annunciato “l’inizio di fusione del nucleo”. Anche se l’Aiea ha precisato: “Non abbiamo indicazioni – ha detto il direttore del Dipartimento sicurezza nucleare dell’agenzia atomica – che ci sia già un processo di fusione in atto”. Il governo giapponese ha però chiesto formalmente agli Stati Uniti aiuto per raffreddare i reattori nelle centrali nucleari danneggiate dal terremoto e dallo tsunami. La Tepco teme infatti che per il reattore 2 si profili la stessa conclusione del numero 1 e 3: un’esplosione nelle prossime ore. Le autorità ribadiscono che le possibilità di una grossa fuga di gas radioattivo dalla centrale sono attualmente “molto basse”. Nelle mattinata c’erano state due esplosioni provocate da fughe di idrogeno nell’edificio che contiene il reattore 3. Undici persone sono state ferite, tra cui uno in modo grave, e un dipendente è rimasto contaminato. L’agenzia per la Sicurezza Nucleare nipponica ha assicurato che “non c’è alcuna possibilità” che si ripeta un disastro come quello di Chernobyl nell’impianto nucleare di Fukushima-Daiichi. Lo ha riferito il governo nipponico con il ministro per la Strategia nazionale, Koichiro Genba.

11.03 – Ampliata area evacuazione

Il premier giapponese Naoto Kan hadetto che la zona di evacuazione attorno alla centrale di Fukushima è stata ampliata a 30 km. Il premier  ha esortato tutti coloro che vivono tra i 20 e i 30 chilometri di rimanere al chiuso, perché vicino al reattore numero 3 è stata accertata una radiazione di 400 volte superiore a quella a cui puo’ essere esposta una persona in modo sicuro in un anno; “e il pericolo di ulteriori perdite e’ in aumento”, ha ammesso Kan, pur chiedendo alla popolazione di mantenere la calma. Anche a Tokyo e’ stato evidenziato un livello di radiazioni superiore alla norma, ma le autorita’ sostengono che non ci sia pericolo per la salute umana e comunque nel corso della giornata il livello e’ sceso. Di sicuro quelli che in questo momento stanno lavorando all’impianto di Fukushima sono ad altissimo rischio perche’ sono sottoposti ad un livello di esposizione alle radiazioni molto dannoso. Nell’impianto lavoravano circa 800 persone, ma la societa proprietaria – la Tokyo Electric Power, Tepco – ha chiesto a una cinquantina di rimanere.

10.33 – “Il governo di Tokyo minimizza”

Un esperto nucleare israeliano accusa il governo giapponese di minimizzare il pericolo catastrofe nella regione dell’impianto Fukushima Daiichi.  ”Se c’è ricaduta radioattiva di ossido di plutonio, una sostanza molto tossica utilizzata nel reattore esploso, nessuno sarà in grado di rimettere piede nel sito per migliaia di anni”, dice Uzi Even, scienziato nucleare che ha lavorato nel reattore di Dimona, nel deserto meridionale del Negev. “I giapponesi non dicono la verità perché si vergognano”, aggiunge Even intervistato dal quotidiano Màariv. Lo scienziato israeliano, ex deputato del partito Meretz, dice inoltre di nutrire dubbi sul fatto che sia rimasto intatto il nucleo di uno dei reattori esploso due volte, come riferito dai giapponesi.

 
 
 

Nucleare, difettosi 34 reattori francesi Gli ambientalisti: “Rischio di catastrofi”

Post n°160 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da laquartastrega
 

Alcune delle centrali con problemi al dispositivo di sicurezza erano in servizio da oltre trent'anni. Gli anti-nuclearisti transalpini: "Come mai la scoperta è così tardiva? Ora gli impianti vanno bloccati"

Sorpresa: il nucleare francese rischia di fare cilecca. Diversi reattori transalpini sono infatti difettosi. Se n’è accorta la stessa società elettrica Edf, monitorando i 34 impianti da 900 megawatt colpiti da ripetuti incidenti. Sotto accusa il sistema di raffreddamento: se si guasta il circuito primario, il dispositivo di sicurezza potrebbe non bastare. Il rischio? La fusione del nocciolo del reattore. Con “conseguenze catastrofiche”, secondo l’associazione ambientalista Sortir du nucléaire che ha lanciato l’allarme sulle “inquietanti anomalie” di 34 delle 58 installazioni atomiche francesi. Sortir du nucléaire chiede così il blocco preventivo degli impianti. Il problema è stato ammesso anche dall’autorità di sicurezza nucleare (Autorité de Sûreté Nucléaire, Asn) e i generatori di vapore difettosi sono ora al centro di un vasto programma di controlli e riparazioni.

Numerose le centrali interessate, tra cui quella di Tricastin, già nota alle cronache italiane: nel sito a 160 chilometri dal nostro confine c’è stato nell’estate del 2008 un incidente che ha causato l’inquinamento di alcuni corsi d’acqua nella zona di Avignone. Oltre al numero di centrali e reattori interessati dai difetti, è la loro età a creare apprensioni. Il primo dei 34 reattori in questione è stato avviato infatti nell’aprile 1977 presso la centrale di Fessenheim, in Alsazia, mentre l’ultimo, nella centrale di Chinon (dipartimento Indre-et-Loire) nel novembre 1987.

La scoperta di Edf arriva quindi a distanza di molti anni dall’allacciamento alla rete elettrica di questi reattori, alcuni dei quali entrati in funzione più di 30 anni fa. La preoccupante notizia è stata diffusa dall’ Asn che, attraverso l’ultimo rapporto sulla sicurezza nucleare ha rivelato come “in situazione accidentale, per alcuni livelli di pressione del circuito primario principale, l’iniezione di sicurezza ad alta pressione potrebbe non permettere di raffreddare sufficientemente il cuore del reattore”. La faccenda è di non poca importanza, dato che il sistema di sicurezza è il solo dispositivo che permette di ritardare una fusione del nocciolo nucleare in seguito ad una fuga d’acqua dal circuito primario. Secondo Sortir du nucléaire “si deve assolutamente tenere conto di possibili conseguenze catastrofiche”. Soprattutto se si considera l’età delle centrali e il moltiplicarsi degli incidenti verificatisi in Francia negli ultimi anni. “Più che mai, la scoperta di questi difetti dimostra chiaramente la necessità di una decisione politica per una transizione energetica più rapida possibile”, affermano i no-nuke transalpini, che chiedono di “uscire finalmente dal rischio nucleare imposto ai francesi da decenni”.

I 34 generatori di vapore dei reattori nucleari difettosi sono ora al centro di un completo programma di riparazione e sostituzione. Ma questa misura non è ritenuta sufficiente dai detrattori del nucleare d’Oltralpe, per i quali il problema è un altro: “Edf ha lasciato girare 34 reattori nucleari durante un quarto di secolo, prima di assicurarsi dell’efficacia del sistema principale di prevenzione di fusione del cuore nucleare. Perché questa scoperta è così tardiva? È estremamente inquietante che un problema di tale gravità sia rimasto per lungo tempo ignorato da Edf”.

 
 
 

LO STATO (ALLA MEMORIA)

Post n°159 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da laquartastrega

  di Marco Travaglio
     Ci sarà da divertirsi tra un mese alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Cioè di uno Stato che, ammesso che sia mai esistito, è defunto da un pezzo. Ci sarà da pagare il biglietto per vedere le massime cariche e soprattutto scariche magnificare le virtù civiche di Cavour, Mazzini, Garibaldi, Gioberti e altri poveri ingenui che dedicarono la vita a un ideale oggi finito nelle mani che sappiamo. Sarà avvincente soprattutto ascoltare la prolusione di B. dal titolo “Cavour, il senso dello Stato e io modestamente lo nacqui”. Infatti l’altro giorno al vertice Ue non ha detto una parola di politica estera. Anzi no, una cosa l’ha detta: “Qui ci occupiamo dell’Egitto, ma c’è un altro Paese sull’orlo della catastrofe: l’Italia, dove i giudici vogliono processarmi”. Pare che la Merkel stesse chiamando l’ambulanza. Al Centocinquantenario non potrà mancare, magari per la rievocazione delle cinque giornate di Milano, il prefetto Gian Valerio Lombardi (già noto per l’immortale frase: “A Milano e in Lombardia la mafia non esiste”): quello che si mette sull’attenti quando Marysthell Polanco, la pupa del narcotrafficante Carlos Ramirez appena arrestato con 12 chili di coca e condannato a 8 anni, lo chiama sulla linea privata (il numero l’ha avuto da Palazzo Grazioli), gli dice di essere amica del premier e dunque pretende permesso di soggiorno e cittadinanza italiana. E lui che fa? Le dice di mettersi in fila alla questura con tutti gli altri? No, la riceve due volte nel suo ufficio e, siccome a Milano parcheggiare è un sogno, la fa entrare con l’auto nel cortile del Palazzo del   governo, magari accanto alle volanti che hanno arrestato il narcofidanzato. Alla fine, fantozzianamente, il servitore dello Stato si raccomanda con la pupa del gangster (Carlos, non Silvio): “Mi saluti il presidente quando lo vede”. La selezione dei prefetti della Repubblica dev’essere severissima, se si pensa alle gesta di Carlo Ferrigno, già questore di Torino e poi prefetto di Napoli, direttore centrale dell’Ucigos e commissario anti-racket. Quando Maria Makdoum, 20 anni, danzatrice del ventre, si stufa di studiare e vuol saltare la fila per andare in tv, ci pensa lui: il superprefetto chiama Lele Mora (chi non ha il numero di Lele Mora?) e affida la ragazza nelle sue sapienti mani, poi l’accompagna a Palazzo Grazioli. E ci dev’essere qualche giovin Ferrigno anche alla Questura di Milano, se è vero che Ruby fu rilasciata in tutta fretta dai funzionari che poi omisero di annotare nelle relazioni ufficiali la telefonata del premier. Pure alla Consulta la selezione dev’essere draconiana, se si pensa che riuscì a diventarne presidente persino Antonio Baldassarre, ora imputato per aggiotaggio per essersi inventato con documenti falsi una inesistente cordata per Alitalia: per dire in che mani era, fino a qualche anno fa, la Consulta. Sempre per la serie “servitori dello Stato”, si segnala l’assessore regionale al Territorio della Lombardia, il leghista Daniele Belotti, indagato con altri 103 ultrà dell’Atalanta accusati di pesanti violenze dentro gli stadi e fuori. È la famosa tolleranza zero del ministro Maroni (chissà se il Belotti aveva la tessera del tifoso). Lo sgovernatore Formigoni, già comprensibilmente orgoglioso di aver   portato al Pirellone la nota statista Nicole Minetti, aggiunge un’altra perla alla sua collezione di servitori dello Stato. Ma si può fare di meglio, come dimostra il viavai chez B. di Ghedinilongopecorellalfano per vedere come usare governo e Parlamento per abolire l’ennesimo processo al premier. All’uscita, coi pantaloni strappati in corrispondenza delle ginocchia, questi servitori dello Stato biascicano che “la Procura viola la Costituzione”. Parola dei maggiori produttori di leggi incostituzionali della storia dell’umanità. Forse, in vista del Centocinquantenario, è il caso di provvedere a una riformina linguistica: i servitori dello Stato c’erano quando c’era lo Stato; oggi ci sono i servitori.

 
 
 

SIETE PRONTO PER LA NUOVA INQUISIZIONE E LA NUOVA DITTATURA MEDICA?

Post n°158 pubblicato il 21 Dicembre 2010 da laquartastrega

LA COMUNITA' EUROPEA DAL 2011, VUOLE CANCELLARE LA LIBERTA' DI SCELTA  DI COME CI SI PUO’ CURARE. QUESTO LEDE LA LIBERTA' DI OGNI ESSERE UMANO, 
NELLE PROPRIE SCELTE. FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE PER FERMARE QUESTA VIOLENZA.


 
VOGLIONO PROIBIRE:

·        qualsiasi insegnamento di terapie alternative.

 

VOGLIONO ATTUARE:

·        restrizioni della libertà di scelta terapeutica.

·        limitazioni Europee sulle Erbe Medicinali

 

La nostra libertà di scelta su come curarci è in grave pericolo. Milioni di persone in tutto il mondo, in misura crescente in Europa, stanno utilizzando con successo rimedi naturali non solo come mezzo di prevenzione e benessere, ma anche per affrontare problemi di salute molto gravi. Presto, se non agiamo subito e in tanti, questo non sarà più possibile.

Dal 1 aprile 2011 tutte le erbe medicinali diventeranno praticamente illegali nell'Unione Europea. Diventerà infatti operativa la European  Directive on Traditional Herbal Medicinal Products (THMPD). Secondo la direttiva per avere la licenza di vendita, non sarà più sufficiente l'attuale procedura di notifica (già laboriosa e costosa), ma i prodotti erboristici dovranno rispondere a vari requisiti, fra cui:

·        Le erbe devono essere usate almeno da 15-30 anni all'interno della EU.

·        I prodotti devono essere soggetti a criteri di purezza farmaceutica.

·        I prodotti erboristici non devono contenere significativi livelli di minerali e vitamine.

L’UE ha già votato una direttiva, riguardo le metodiche terapeutiche alternative, per cui, dal mese di Aprile 2011 saranno proibiti:

·        tutti i preparati fino ad oggi chiamati integratori alimentari.

·        tutti gli insegnamenti di tutte le metodiche terapeutiche alternative.

·        vogliono chiudere, tutte le scuole omeopatiche ed altre scuole di terapie naturali.

·        da quest'estate vogliono proibire, la vendita di libri riguardanti terapie erboristiche, fitoterapiche e di oligoelementi.


 Dobbiamo assolutamente raccogliere:

35 milioni di firme per fermare questo attacco d’impronta d’altri tempi, contro la salute umana  e contro il diritto di libera scelta terapeutica.

 

Per partecipare a questa importante petizione:

http://www.ipetitions.com/petition/joininghandsinhealth/

 

Approfondendo la ricerca abbiamo verificato che si tratta di una proposta di legge del 2002, fatta da una Commissione Codex Alimentarius, che mette al bando dall’aprile 2002 tutti i prodotti erboristici non appartenenti alla tradizione

erboristica europea, inclusi prodotti Ayurveda e Cinesi. Sembrerebbe uno scudo protettivo verso prodotti, secondo loro, “pericolosi”. Un’altra direttiva impone che dal 1 Gennaio 2010 di bandire molti prodotti vitaminici e minerali se non si soddisfano dei criteri molto restrittivi nella produzione.

 
 
 

NON SONO UN SUO SUDDITO E NEANCHE UN SUO ELETTORE. NON PARLA A NOME MIO.

Post n°157 pubblicato il 03 Novembre 2010 da laquartastrega
 

Io non sono ne un suo elettore, NE UN SUO SUDDITO !!! NON PARLA IN MIO NOME.
pubblicata da Giancarlo Mancini il giorno mercoledì 3 novembre 2010 alle ore 14.08

 Nel tentativo di usare l'unico mezzo di comunicazione di massa che ci rimane disponibile, LA RETE, per poter esprimere il nostro dissenso, ho pensato di creare questa nota.  Spero giri l'Italia intera e che tanti immettano nei commenti la seguente frase : "NON SONO UN SUDDITO, NON APPROVO BERLUSCONI E NON PARLA IN MIO NOME. VOGLIO LE SUE DIMISSIONI !"

Copiate e incollate nei commenti e facciamo girare a tappeto questa nota. Usiamo la rete per giustificarci con Hosni Moubarak e col mondo intero, e per far capire loro che NON DEVONO ACCOLLARE LE RESPONSABILITA' DI BERLUSCONI E DEI SUOI PSEUDO-MINISTRI AL POPOLO ITALIANO. SE MAI, SOLO AD UNA PARTE DI QUESTO POPOLO. L'Italia è fatta di Santi, poeti e navigatori, oltre che da tantissime brave ed oneste persone SI DISSOCIA DALLE PAROLE, PENSIERI E DAI FATTI  che il Presidente del Consiglio ( pro tempore) dice o fa in NOME DEL POPOLO ITALIANO !

Per quanto mi riguarda, nessuna azione o parola di questa persona può rendermi complice. IO DISAPPROVO PUBBLICAMENTE !!!

Condividete e diffondete. E' un modo per usare la rete a discapito delle FANDONIE E BUGIE PUBBLICATE , SEMPRE IN NOSTRO NOME, DALLE SUE TV DAI SUOI GIORNALI E DAI MEDIA TUTTI CHE CONTROLLA E/O MONOPOLIZZA.

Non è il mio Presidente . Le sue azioni non sono IN MIO NOME !

Posto un link ad una causa che ho creato per riunire TUTTE LE PERSONE CHE DISSENTONO E CHE VOGLIONO LICENZIARE QUESTO VERGOGNOSO GOVERNO. Se volete, iscrivetevi. Raggiungere un numero di adesioni consistente ci permetterebbe di avere la forza democratica per prendere iniziative GARANTITE DALLA CAOSTITUZIONE,  e licenziare o almeno ostacolare la distruzione che questo Governo sta facendo alla nostra Democrazia e alla nostra Costituzione:

http://www.causes.com/causes/352703

 

 

COPIAMO NEI COMMENTI LA FRASE : NON SONO UN SUDDITO, NON APPROVO BERLUSCONI E NON PARLA IN MIO NOME. VOGLIO LE SUE DIMISSIONI !

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: laquartastrega
Data di creazione: 20/02/2008
 

".... Che potrò io rendere a te, o Regina, ricca di pietà e di magnificenza? La vita che mi resta io consacro a te, ed a propagare ovunque il tuo culto, o Vergine del Rosario di Pompei, alla cui invocazione la grazia del Signore mi ha visitato. Promuoverò la devozione del tuo Rosario; narrerò a tutti la misericordia che m’impetrasti; predicherò sempre quanto fosti buona con me, affinché anche gl’indegni come me, e i peccatori a te si rivolgano con fiducia."

 

  SE MI ABBANDONI,
SEI UNA BESTIA!

 

23 MAGGIO 1992

"Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini!"
Giovanni Falcone

 

19 LUGLIO 1992

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"E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio.
Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti."
Paolo Borsellino

 

voglio scendere

 

"Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa" [Friedrich Nietzsche - 1889]

 

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Non è chiaro il commento ....
Inviato da: laquartastrega
il 07/09/2012 alle 09:56
 
alle 14:00 non ti fanno più male le gambe?1200 euro al mese...
Inviato da: gianluca
il 02/09/2012 alle 17:19
 
 

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