Creato da io_deifobe il 08/03/2007

LA SACERDOTESSA

- SCIENZE ESOTERICHE - RACCONTI - MISTERI E DIVINAZIONE

 

 

« I MISTERI DEI TEMPLARILE FATE IN ITALIA »

il Mito della caverna di Platone e l'Oracolo di Delfi

Post n°391 pubblicato il 13 Maggio 2007 da io_deifobe

La Teosofia, dal greco del III secolo "Theo-sophia", è la "Saggezza Divina" o "Saggezza degli Dei". Risale ad un passato immemorabile, ed è trasmessa senza interruzione fino ai giorni nostri come una conoscenza vissuta.
immagine
La Verità è nascosta sotto apparenze spesso ingannevoli: per trovarla non si tratta di aggiungere delle verità parziali a ciò che crediamo già di sapere attraverso la scienza, la religione, l'esperienza quotidiana.
Un Iniziato dell'antica Grecia, Platone, ha illustrato queste idee nel famoso Mito della Caverna: "Gli uomini sono paragonati a dei prigionieri incatenati in una caverna, con il volto girato verso una parete animata da uno spettacolo di ombre cinesi proiettate (all'insaputa dei prigionieri) da personaggi che sfilano davanti a un fuoco, all'entrata dei sotterranei. Per questi uomini, la visione del mondo è limitata a quelle immagini familiari che traducono in modo deformato la realtà che essi non sospettano nemmeno. Ignorano del tutto l'esterno della caverna e il sole che vi brilla. Se potessero cambiare radicalmente ottica per scorgere le altre dimensioni del mondo, comincerebbero a capire la loro situazione, e cercherebbero di liberarsi e di liberare i loro compagni di cattività."
Questo cambiamento di ottica richiede molto coraggio e molto sforzo: Platone suggerisce che i prigionieri si ribellerebbero contro quelli che volessero far loro girare la testa verso l'uscita della caverna; tanto è difficile, nella vita quotidiana, cambiare le nostre abitudini di pensiero e la linea di condotta che ne deriva.
La realtà è infinitamente più vasta di quella che immaginiamo: per abbracciarne anche una minima frazione, occorre liberare il pensiero da tutte le sue limitazioni.
Come i prigionieri della caverna, noi assistiamo allo spettacolo del mondo: con i nostri sensi vediamo vivere gli altri e, mentalmente, osserviamo la nostra vita interiore. Con tutte le informazioni così raccolte - che sono solo apparenze, immagini sempre mutevoli - ci mettiamo a giudicare gli altri e crediamo di conoscerci.
L'oracolo di Delfi ha detto: "Uomo conosci te stesso e conoscerai l'Universo e gli Dei".
L'enigma dell'Oracolo di Delfi si chiarisce solo comprendendo l'unità del microcosmo e del macrocosmo come pure la loro divisione triplice, fisica, psichica e spirituale. La vera conoscenza di se stesso, che sbocca nella conoscenza del Grande Universo, implica la comunione cosciente dell'essere con la sua radice spirituale, il Sé Universale. È un esperienza diretta.
A questo proposito M.me Blavatsky ha scritto: "La conoscenza di se stesso non può essere raggiunta attraverso ciò che gli uomini chiamano 'l'analisi di se stesso'. Non ci si può arrivare né con il ragionamento né attraverso qualche processo celebrale; poiché è il risveglio della Coscienza della Natura Divina dell'uomo."
L'analisi psicologica verte su degli stati di coscienza (veglia, sogni, visioni) e sui loro contenuti in immagini: è un approccio ai fenomeni, alle apparenze, da cui si traggono delle conclusioni verosimili sul funzionamento dello psichismo: i prigionieri della caverna, analizzano il loro spettacolo quotidiano, arrivano ad indovinare la sua genesi (la sfilata dei personaggi all'entrata del sotterraneo) ma essi non escono liberamente dalla caverna del loro psichismo, anche se scoprono le grandi costanti dei suoi meccanismi e riconoscono i miti e i simboli che modellano un gran numero di sogni e di altre produzioni di questo psichismo.
Ogni disciplina spirituale implica questo procedimento: scoprire i processi, le potenzialità e le limitazioni della personalità, liberarsene e addossarsi la propria responsabilità. Ma questo non è che una prima tappa. Fuori dalla caverna brilla il sole spirituale del Sé di tutte le creature: la meditazione descritta nella Baghavad Gita (capitoli VI, VII) che permette questo transfert o questa elevazione di coscienza, fino a così alti livelli spirituali, non ha nulla a che vedere con un'analisi.
I metodi scientifici dello studio del corpo e del comportamento analizzano anch'essi dei fenomeni esterni limitati delle ombre cinesi e non rivelano niente di conclusivo sul Sé Universale né sull'Anima immortale dell'uomo.
Chiusi nella loro caverna, i prigionieri interpretano quello che percepiscono, in un mondo a due dimensioni: quella della parete dove si muovono le ombre cinesi. Anche se un Saggio parlasse loro di altri spettacoli più grandiosi, essi li ridurrebbero a questo quadro senza rilievo.
È così che, il più delle volte, gli uomini non possono pensare alle realtà metafisiche se non in termini di esperienza terrestre, limitata e senza aperture.
Per molti, ad esempio:

  1. Dio può solamente essere una Persona, un Essere immenso dotato di tutte le qualità umane, un Padre protettore e salvatore, con il quale si può dialogare da uomo a uomo.
  2. Per spiegare il mondo, ci è voluto un creatore che lo tirasse fuori dal nulla.
  3. Il mondo è per forza cominciato un giorno ed un giorno finirà.
  4. Nella storia della terra, l'evoluzione ha avuto inizio nella materia, e la coscienza è apparsa in seguito, molto tempo dopo.
  5. L'uomo è una scimmia diventata intelligente.
  6. L'uomo, essendo solamente il suo corpo, vive solo una vita sulla terra.
La Teosofia offre un ottica del tutto diversa, distruggendo le false idee che gli uomini hanno inventato per tentare di spiegarsi lo spettacolo del mondo.
E allora vediamo qual è il pensiero Teosofico in relazione ai sei punti precedenti.
immagine
In riferimento ai primi due punti possiamo asserire:
Tutti gli uomini hanno più o meno l'intuizione di una realtà Divina che li sorpassa. Ma, essendo limitati dalle loro esperienze sensoriali e psichiche, se cercano di indovinare che cosa è questa realtà, non possono fare altro che immaginarla come un essere.
Fare di Dio un Essere, secondo il credo comune, è limitarlo ad una Persona, certamente immensa ma strutturata e centrata su se stessa, capace di una volontà indipendente, dotata di una psiche funzionale, creatrice, ma che rimane al di fuori della sua creazione (Trascendente), come spettatrice interessata, pervasa quindi da sentimenti, affetti, antipatie, ecc.
Un concetto che limita in modo estremo la nozione del Divino!
Dio è allora ad immagine dell'uomo, con tutte le contraddizioni logiche che derivano da questa confusione che ha la pretesa di racchiudere l'infinito nei limiti di un Essere.
Se il male appare nella creazione, il Dio immaginato dall'uomo non può che esserne innocente. Un demone è quindi capace di tener testa a Dio e di spingere gli uomini al male. Ma poiché questo demone non può essere altro che una creazione di Dio, bisogna ancora inventare una scusa a Dio. Così, gli uomini sono portati ad immaginare sempre più cose per mantenere l'equilibrio barcollante della loro impalcatura logica su Dio.
Il Principio Divino Assoluto non è un essere, ma l'Essere in Sé (Esseità) che non si può astrarre da nessuna cosa. Parlandone come di un principio, si postula che il punto di partenza di tutto ciò che è stato, è, o sarà. In esso è contenuta ogni potenzialità di manifestazione di esistenza - senza alcuna dimensione morale - bene o male.
È il Parabrahm postulato dagli Indù come la Realtà unica ed ultima, che sfugge ad ogni descrizione, ma che risponde, nell'uomo, ad una profonda intuizione.
Va detto, inoltre, che questa nozione non è esclusivamente orientale e che è stata avvicinata, anche in occidente, da Platone e dai Neoplatonici, e dopo di loro, da alcuni dei più grandi pensatori cristiani.
Tutte le coscienze che sono all'opera, a tutti i livelli della Natura - ciò che chiamiamo Anime - sono paragonabili a delle scintille uscite da uno stesso fuoco, o dei Raggi di uno stesso Sole Centrale (la Dottrina Segreta parla, a questo proposito, della Super Anima Universale).
Sono dunque, fondamentalmente, tutte unite tra di loro da questa origine comune.
La Fraternità Universale è dunque un fatto essenziale.
Per di più, essendo tutte impegnate nella Vita dell'Universo, dove restano legate tra loro sulla base dello scambio e della solidarietà, queste Anime costituiscono una famiglia indissolubilmente unita: La Fraternità Universale rimane una realtà vivente. Spetta agli uomini scoprirla e partecipare coscientemente a questa Fraternità.
Per la Teosofia, la Natura non è un quadro dell'esistenza offerto gratuitamente da Dio all'uomo per farci seguire i suoi disegni, come se la vita degli esseri inferiori non avesse senso.
immagine
In riferimento al terzo punto:
Il nostro mondo - come noi lo conosciamo - ha effettivamente avuto un inizio, e un giorno finirà. Ma, prima, altri mondi sono esistiti e altri verranno nell'infinità dei tempi. Nella Dottrina Segreta è spiegata l'eternità dell'Universo nella sua totalità: non vi è dunque stato un inizio assoluto, né vi sarà una fine assoluta alle manifestazioni dei mondi.
immagine
In riferimento al quarto punto:
Materia e Spirito, sostanza e coscienza, sono co-eterni come due sfaccettature di una stessa realtà.
L'evoluzione della materia dai sette piani più eterei fino ai più concreti e materiali, sarebbe impossibile senza la giuda della coscienza.
Vi è già una forma di coscienza in corso di risveglio persino nel più piccolo degli atomi fisici.
È vero che la coscienza riflessa nell'uomo, o auto-coscienza, entra in attività a un dato momento dell'evoluzione terrestre, ma non è certamente la forma più alta di coscienza: fin dagli inizi della vita della Terra, Gerarchie di Esseri coscienti e altamente spirituali erano già all'opera e la Natura è stata così costantemente guidata nei suoi tentativi evolutivi.
Fare della Coscienza un prodotto dell'attività celebrale è uno degli errori cardinali della scienza.
immagine
In riferimento al quinto punto:
L'idea darwinista della derivazione dell'uomo da scimmie anteriori è una pura ipotesi scientifica che non è mai stata dimostrata. La Teosofia la respinge!
Il più evoluto degli animali non potrebbe mai diventare intelligente con un semplice gioco di mutazioni genetiche e di adattamenti all'ambiente.
Su questo punto, per mancanza di conoscenza di altre dimensioni della realtà, i "prigionieri della caverna" inventano ancora delle teorie. Ma l'uomo è molto più dell'apparenza del suo corpo e anche della sua intelligenza.
immagine
In riferimento al sesto punto:
Attenendosi ancora una volta alle apparenze, si può pensare: "Dopo la morte non vi è più niente".
In realtà, vi è in ogni essere una parte permanente che sopravvive alla morte e che riapparirà prima o poi sulla terra.
Per l'uomo, questo processo si chiama Reincarnazione (vedi "
La Grande Legge della Reincarnazione").
Per avvicinarci alla Realtà bisogna cambiare radicalmente la nostra ottica delle cose.
La Verità è più strana della finzione e per molte persone è di gran lunga meno accettabile... Essa è una lingua priva di accenti!

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: io_deifobe
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 53
Prov: TO
 

AREA PERSONALE

 

ULTIME VISITE AL BLOG

ergattomoreric_Mritamirabbenedetta.malteseminarossi82spiras67rinok2anfratromimone0pelliccia.luigirenzo280553desiree64mabe559lllluca1ma.centini
 

FACEBOOK

 
 

IL MISTERO

immagine
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

D I V I N A Z I O N E

La DIVINAZIONE , se è un dono, non può essere usata a scopo di lucro ma regalata!
 
immagine
 

LA LUCE DEL SAPERE

immagine
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

LA COPPA DEL SAPERE

immagine
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963