laserman
Laser, tastiere, porketta, fonderia e....impressioni
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Post n°92 pubblicato il 07 Agosto 2007 da fonderiaromana
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Post n°91 pubblicato il 26 Luglio 2007 da fonderiaromana
Interrompo per una settimana la rassegna estate romana per andare qui:
Ho qualche arretrato tipo il concerto dei Genesis, dei Volcanoman, uno splendido MIstero Buffo visto al parco alessandrino, nonchè Rezza (anche se sul blog di Mabell se n'è parlato parecchio) e altre cosette, ma rimedierò al ritorno Prima di tuffarmi a piene mani su cannoli e arancini e nella splendida Sicilia, 3 considerazioni: 1) Mab ma ti pare che le tue fan scrivono sul MIO blog???? Laura mi farò sentire al ritorno (se ritorno) e non accetto rimbrotti da Fantomas :-) 2) Roma ha la capacità di farsi rimpiangere proprio mentre sto partendo oggi sono passato davanti ad un bar con la scritta: Geniale!!! 3) sempre stamattina venendo al lavoro ho letto due cartelli di indicazione...provo a riportarli ma cercherò di fotografarli: freccia a sinistra : EUR (e scritta con spray: FASCI) A presto... SICILIA BEDDA SICILIA BEDDA... |
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Post n°90 pubblicato il 17 Luglio 2007 da fonderiaromana
DI RISSA IN CASINO, TRA SANTIAGO E GIULIANO Partiamo dagli spettacoli Musica e considerazioni.. Nel giro di due giorni, come detto, hanno suonato nella capitale tutti i “pezzi” dei Casino Royale, gruppo milanese che ha prodotto alcuni dischi davvero interessanti nel panorama italiano. Specialmente “sempre più vicini”, datato 1995, è un disco validissimo e rappresenta uno dei primi innesti di elettronica su un sound di base rock-ska in Italia… Anche il precedente “Dainamaita” ha alcune tracce interessanti “Cielo” e “Treno per Babylon” su tutte e per me rappresenta un ricordo bellissimo: uno dei primi vinili acquistati con paghetta genitoriale. Dal gruppo originario esce nel 2000 l’ottimo Giuliano Palma “The king”, voce intensa e presenza scenica spiccata, ed avvia un progetto rock-steady interessante “Giuliano Palma & the Bluebeaters”. Le 2 facce della medaglia.
I Casino Royale proseguono il loro percorso affidandosi all’originale hip-hop di Alioscia e mantenendo le sonorità dei precedenti dischi. L’ultimo disco “Reale” è sicuramente un gradino sotto rispetto agli altri, un buon disco, ma decisamente inferiore. La mancanza di Palma si sente e le variabili vocali diminuiscono. Rimane però un taglio originale e la voglia di imporre un sound ricercato. Giuliano Palma inizia questa operazione smaccatamente commerciale, alla fine il rock-steady piace al giovane ribelle e alla nonnina musicofila, si lascia sentire , anche perché molti brani risalgono agli anni 60 e 70 e tutti li ricordano e li canticchiano. Tra l’altro, the king ha un’ottima voce che ben si addice allo stile. Però live risulta di una ripetitività esagerata. Sentire 20 canzoni, praticamente identiche, senza la minima rivisitazione, ritmicamente uguali, è una impresa titanica. Alla 18esima canzone con lo stesso attacco ho sentito mormorare da nobili critici musicali romani : “ EBBBBASTA E CHE COJONI!!!” TOTALE PUBBLICO: trilioni di persone e biglietti esauriti. Si sa, non è una novità ma è’ stato interessante verificarlo in 2 giorni. La morale è: Voi, amici del blog, andate a vedere i Casino Royale live se vi capita poi però la birra fatevela offrire da Giuliano, che credo che a “sghei” sia messo meglio. Sempre per la serie gruppi italiani originali dal vivo, mi è capitato di vedere i 24 Grana alla Sapienza. I figliocci degli Almamegretta mi hanno abbastanza deluso, mi era capitato di vederli al primo Maggio e mi sembra che dal vivo si siano ammosciati decisamente e, se posso, presentarsi live con la sigaretta in mano alla prima canzone, caro cantante….dai su…un poco spocchioso!!! Un plauso va però all’organizzazione di questa estate romana alla Sapienza, tutto gratis e ben realizzato con diversi palchi ed una scelta di buona qualità…. Giovedì suonano gli amici Volcanoman insieme ai The Niro. Io ci sarò… Inciso semi culturale: tra i giri serali romani mi è capitato di passare alla mostra dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava alle scuderie papali del Quirinale. Chiamarla mostra è esagerato, ci sono poche opere, tra cui sicuramente la più interessante è il plastico della nuova cittadella dello sport che si realizzerà a Tor Vergata, però per 5€ e se si arriva presto in modo da abbinare un film nella rassegna collegata, in proiezione nella splendida terrazza delle scuderie, direi che la serata è più che soddisfacente. In tutto ciò, in queste serate romane è successo questo: I fasci assaltano Villa Ada… Insomma le reazioni sono le solite, non credo ci sia da aggiungere nulla sull’evento. Parla da solo. Io personalmente, l’ho solo sfiorato. Aggiungo alla questione solo una riflessione globale e banale, come mio solito. Riflettevo pochi giorni fa sulla spirale di nervosismo e rabbia che si sta diffondendo in questa città: nell’ultimo mese tra risse viste , ascoltate, riportate, descritte ce n’è stato quasi per ogni giorno. Dalle motivazioni pseudo politiche (insomma accoltellare un geologo di 40 anni al concerto della Banda Bassotti non mi sembra un’azione spinta da chissà quale moto reazionario/destrorso) alle motivazioni più banali (parcheggi non riusciti, lettini non pagati sulla spiaggia ecc ecc) mi è parso chiaro come la rissa sia una delle prime soluzioni ormai disponibili ed utilizzate per un confronto. L’aggravante, notata in un dialogo con il lato 68ino di mio padre, è che ormai non ci si mena più, come nelle vecchie rissone di quartiere degli anni 70, nelle “sane” scazzottate medievali…adesso c’è il coltello, il bastone, la bottiglia spaccata, il cric e la gente, dai colorati occhi neri e alla moda degli anni 70, dai labbri spaccati e dalle costole incrinate, oggi si ritrova morta. Il rispetto e il rispetto della vita mi sembrano veramente ridotti ai minimi termini.
Quanto alle considerazioni personali, mi chiedevo mente ascoltavo John Lee Hooker: perché??? Perché me lo scordo sempre??? John Lee Hooker è un grandissimo!! Perché quando stilo classifiche, consigli, recensioni me lo dimentico sempre cacchio!!! Ricordatemelo….John Lee Hooker è un bluesman FANTASTICO… |
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Post n°89 pubblicato il 04 Luglio 2007 da fonderiaromana
Di GIAPPONESE in UCRAINO passando PER JULIETTE
Ormai sono un emulo di Moretti in Caro Diario, mi districo tra le macchine con la mia simil vespa e le mie simil questioni politico sociali: da bravo amante geloso, sono quasi dispiaciuto che Veltroni sia il nuovo leader del PD, prima di tutto perché secondo me è un buon sindaco (e qui mi tirerò dietro i commenti facili di chi dice che fa troppe feste, che c’è traffico, che la pizza a Roma è troppo bassa, che il Tevere era più pulito, che l’immondizia ci seppellisce) perché Roma è un elefante e spostarlo è difficilissimo ma lui una spintarella la sta dando, e mi dispiace che si sposti nella marmaglia di gentaglia di sinistra che popola il parlamento, mi dispiace perché ero convinto di non votare e ora mi ha messo in crisi. Tra le considerazioni affascinantinutili, nelle ultime scorribande/chiacchierate/rimpatriate mi sono tornate alla mente tutte le fantastiche traduzioni spagnole dei telefilm con cui sono cresciuto e un velo di tristezza si è insinuato tra la visiera del casco e gli occhiali da vista:
El Equipo A (A-team) El coche fantastico (Supercar) Los vigilantes de la playa (Baywatch) Per non parlare del nostro caro Mastro Lindo che lì è Don Limpio... E’ chiaro che i giovani spagnoli sono cresciuti con gravi carenze affettive…
In tutto ciò mi sono goduto due concerti decisamente interessanti. I Blonde redhead originale band alternative rock Italogiapponese la cui front-woman Kazu Makino da sola vale il prezzo del biglietto. Base sonora originale, degna del miglior indie rock (non a caso dietro c’è il grande Guy Picciotto dei Fugazi) alla quale la nipposinger aggiunge una ventata originalissima di nippogorgheggi e richiama quelle favolose cantanti dei cartoni animati giapponesi ai quali noi semi trentenni siamo legatissimi. Presenza scenica mostruosa, facilitata da un abbigliamento direi…minimalista. Veramente interessanti… Dischi da ascoltare Misery is a Butterfly e Melody of certain damaged lemons
L’altro concerto è stato un mix letale. Juliette Lewis & the licks…questo era l’evento della serata… Tutti i romani accorsi a vedere da vicino Mallory Knox di Natural Born Killers e ad ascoltare il suo american sound figlio dei Lynrd Skynrd e degli ZZtop dopo la rasatura, dopo aver apprezzato la bellezza della Juliette (decisamente indiscutibile, soprattutto vestita da indiana) e l’inconsistenza e la banalità delle sue canzoni sono stati devastati da questo:
Io lo sapevo….infido… ed ero andato apposta…però sono stato travolto da questo miscuglio assurdo di americano, ucraino, con un tocco di Bregovic, qualche richiamo ai Clash, due tre bestemmie in perfetto italiano, qualche detrito di est europa, un pizzichino di Tom Waits e Nick Cave e tanta tanta fantasia… Un leader che sembra uscito da un film di Kusturica Un violinista completamente pazzo dall’età indefinibile (potrebbero essere 30 anni come 60)
Un fisarmonicista passato di lì per caso a dare un tocco zingaro divertentissimo. Due coriste asiatiche fuse, dotate di percussioni che imperversano sul palco a fomentare il pubblico
E una base ritmica che affonda nel punk più puro…
Folli e trascinanti…. DA VEDERE ASSOLUTAMENTE… Ascoltare il divertente Gipsy Punks non rende l’idea…
Oggi intanto riaccendo lo scooter…e in 2 sere mi riunisco nella mia testa i Casino Royale, oggi con il resto del gruppo e il grande Alioscia, domani con Giuliano Palma e i suoi Bluebeaters… Che bella l’estate Romana…
P.S. Caro Mab REZZA NON ME LO PERDO NEANCHE MORTO grazie per la dritta!….ma Lou Reed??? Perché non vieni? O i Genesis????
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Post n°88 pubblicato il 27 Giugno 2007 da fonderiaromana
VILLA ADA e QUESTIONI IRRISOLTE L’estate romana afosa e trafficata è iniziata con il suo carico di concerti e appuntamenti interessanti come ogni anno.
Mentre le mie questioni lavorative si districano lentamente (a proposito Plenum ho scelto rearviewmirror che ne dici???), ho imbracciato lo scooterone forte della mia quattordicesima e della voglia di vivermi questa estate romana (l’ultima?) senza sosta. Nelle chicane estive non so perché mi vengono in mente sempre questioni assurde, interrogativi stupidissimi: questi giorni mi chiedevo perché nella lemonsoda c’è estratto di limone e nel nelsen piatti che compra mia madre c’è VERO succo di limone. Oppure mi chiedevo perché una delle canzoni funk più fiche della musica italiana è di Pino Daniele e si intitola ‘ A me me piace o’ Blues’…..cazzo è funk…è come fare una canzone techno e dire: a me piace il jazz…
Giornale e interrogativi sottomano…nelle scorribande lungoteverine ho iniziato il mio pellegrinaggio estivo in cerca di musica e fresco.
L’esordio è stato a villa ada, uno dei luoghi estivi che prediligo. Quest’anno ha aperto Enzo Avitabile e suoi Bottari di Portici. E’ la seconda volta che li vedo dal vivo, il buon Enzo passati i periodi Pinodanieliani e semi soul si è risvegliato con un taglio decisamente più world secondo il modello di Peter Gabriel e ha incorporato nella sua band un gruppo di percussionisti favolosi che suonano delle botti e dei tini. L’impatto sonoro è decisamente coinvolgente ed originale e ha nel live la sua massima esplosione (il disco non rende assolutamente la potenza delle botti). Avitabile dal canto suo si diverte a suonare il suo sax e a rappare in napoletano ma continua a non capire a mio parere che non è la quantità di richieste di alzare le mani o di dire “oooooooooo” che trascina il pubblico…. “o munno se move”…quella si ti fa ballare… Comunque da vedere sia per le musiche di livello sia per lo spettacolo percussivo.
Il giorno dopo è stata la volta di Roy Paci e dei suoi Aretuska…Roy Paci sarà commerciale, sputtanato, figlio del Manu Chao ripulito, grasso, sudato…però dal vivo è un missile. E’ la seconda volta che lo vedo ed è la seconda volta che non sto fermo un secondo. Un muro sonoro senza fiato, tra il rap, il reggae, lo ska, la taranta, con incursioni del Raiz, dei Corveleno, con assoli di tromba divertenti e coinvolgenti. Bravo , bravo davvero…i veri musicisti si vedono live e lui live va come un treno. Poi potrà piacere o meno però va…. Tra l’altro a proposito di sperimentazione…ci sarebbero i Corleone, progetto folle di Roy Paci e Mike Patton (un altro figlio di Zappa, ex leader dei Faith no more) come dire…non tutto è “Viva la vida”
Certo se avesse evitato di cantare “italiano a Barcellona”…………………………………………………
P.S. ringrazio i pochi ahimè che mi hanno lasciato le canzoni per |
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Post n°87 pubblicato il 14 Giugno 2007 da fonderiaromana
Dunque dunque dunque... Ho quasi 29 anni... Martedì è il gran giorno....sono a Barcellona per la mia prima proposta di contratto. Questo fatto mi ha messo in crisi da mesi ormai. Da una parte c'è la città dei miei sogni, dal 2002 anno dell'erasmus, con tutto il suo fascino ed un lavoro in una grande società, con un ottimo stipendio (questo lo saprò con certezza martedì). Insomma più o meno conciato così...
Insomma un vero e proprio bivio... INIZIO IO: ora aspetto.... P.S. Se Mabel sarà il blog ufficiale del cateraduno io mi candido a blog ufficiale dell'estate romana e comincio da stasera con Enzo Avitabile e Villa Ada...posso Mab? |
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Post n°86 pubblicato il 07 Giugno 2007 da fonderiaromana
Gennaio, 33 Monaco 1925 e 1/2 Mio caro amato, con le mani piene di lacrime prendo la penna nelle mie mani e ti scrivo. Perché da tanto tempo non mi hai più scritto, quando ancora l’altro giorno mi hai scritto che mi avresti scritto tu se non ti scrivevo io? Ieri mi ha scritto anche mio padre. Scrive di averti scritto. Ma tu non mi hai scritto una parola del fatto che lui ti ha scritto. Se tu mi avessi scritto almeno una parola sul fatto che mio padre ti ha scritto, io avrei scritto a mio padre che tu gli avresti voluto scrivere, ma che purtroppo non avevi avuto tempo di scrivergli, altrimenti gli avresti scritto. E’ una cosa ben triste questo nostro scriverci, perché tu non hai risposto a uno solo degli scritti che io ti ho scritto. Sarebbe diverso se tu non sapessi scrivere, perché allora io non ti scriverei affatto, tu invece sai scrivere però non scrivi lo stesso quando io ti scrivo. Chiudo il mio scritto con la speranza che ora finalmente mi scriverai, altrimenti questo sarà l’ultimo scritto che ti ho scritto. Se tu però anche questa volta non mi dovessi scrivere, scrivimi almeno che non mi vuoi scrivere affatto, così se sono altro saprò perché non mi hai scritto. Perdona la mia brutta scrittura, mi viene sempre il crampo dello scrivano quando scrivo, a te naturalmente il crampo dello scrivano non verrà mai, perché non scrivi mai… Saluti e baci Tua N.N. KARL VALENTIN
Sto cominciando ad appassionarmi al teatro e a quest’uomo…. Karl Valentin Se vi capita compratevi questi dialoghi e monologhi, sono eccezionali TINGELTANGEL Karl Valentin. Pensate che risalgono ai primi anni del 1900… Straordinario…. |
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Post n°85 pubblicato il 22 Maggio 2007 da fonderiaromana
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Post n°84 pubblicato il 16 Maggio 2007 da fonderiaromana
Mentre mio fratello decide di rispaccarsi il ginocchio per la quarta volta, mio padre si trova per mancanza di lavoro a smettere di lavorare,i miei capi decidono di puntare sul figlio di...e sull'amico del figlio di... Mentre proseguo le mie riflessioni sul futuro e il disco prende sempre più forma, con l'aggiunta delle prime chitarre, mi attendono cinque giorni nella ridente grande madre Russia e precisamente nella città di UFA per questioni lavorative (Mab sa che si tratta di questioni filocomuniste legate al Dossier Mitrokhin). La città non lascia spazi ad approfondimenti culturali...leggere per credere...
Ne approfitterò per studiare questo gustoso dialogo di Karl Valentin (il tipo nella foto!) che mi toccherà "rappresentare" nel mio prossimo saggio teatrale....(per la cronaca io faccio Hans!!) Vi abbraccio, vi lascio con il dialogo e al ritorno per foto commenti e KGB... NEL FIENILE di Karl Valentin HANS. Simmerl! Simmerl! Dove sei? SIMMERL. Qua! HANS. Dove? SIMMERL. Qua! HANS. Ma non ti vedo! SIMMERL. Eppure ci sono. HANS. Sì, sentirti ti sento, ma non ti vedo. SIMMERL. Be’, ci credo, cosa vuoi vedere al buio? HANS. Ma perché allora al buio si sente? SIMMERL. Perché? Stai sentendo qualcosa, adesso? HANS. Certo! Sento te! SIMMERL. Perché proprio me? HANS. Ma, probabilmente perché non c’è nessun altro. SIMMERL. Ne sei proprio sicuro? HANS. Certo che sono sicuro, sennò sentirei qualcun altro oltre a te. SIMMERL. Ma mi senti anche quando non parlo? HANS. Non lo so; prova a non parlare, vediamo se sento qualcosa. SIMMERL. Sì, sta’ attento, adesso non parlo…Hai sentito che non ho parlato? HANS. Sì, perfettamente…e poi ho sentito anche che hai detto: “Hai sentito che non ho parlato?”. SIMMERL. Ah sì, l’hai sentito? E il resto no? HANS. Quale resto? SIMMERL. Ma sì, dài, quando non ho parlato. HANS. Eh no, ho ascoltato , ma non ho sentito niente. SIMMERL. Buffa, eh, questa storia del sentire? HANS. Sì, buffissima proprio…Senti, Simmerl, proviamo a fare la stessa cosa col vedere invece che con l’ascoltare. Prova un po’ a non guardare, chissà se ti vedo lo stesso. SIMMERL. Sì, va bene, adesso provo a non guardare…Ecco, non ho guardato, mi hai visto? HANS. Noo! SIMMERL. Ma allora dove guardavi? HANS. Da nessuna parte. SIMMERL. E perché non guardavi da nessuna parte? HANS. Ma da che parte dovevo guardare? SIMMERL. Oh bella, dovevi guardare verso di me! HANS. Ma se al buio non ti vedo. SIMMERL. E perché non ci vedi? HANS. Se non lo sai tu, come faccio a saperlo io che sono molto più scemo di te? SIMMERL. Eh no, Hans, questo non puoi dirlo, siamo scemi tutti e due, sennò come potremmo dire tante scemenze? HANS. Erano scemenze quelle che abbiamo detto? SIMMERL. No, non erano delle vere scemenze. HANS. No? Allora cos’è una vera scemenza? SIMMARL. Una vera scemenza, per esempio, sarebbe stata se io ti avessi detto: “ HanS, chiuditi le orecchie, così guardo se riesco ad odorarti. HANS. Questa è una vera scemenza? SIMMERL. Sì, questa sarebbe una vera scemenza. HANS. Mamma mia, sono così scemo che non sapevo nemmeno cosa vuol dire essere scemi! Un'Aggiunta dell'ultimo secondo: MASSIMA SOLIDARIETA' PER POLYSTIRENE...BANNATA DA LIBERO....MA DOVE ANDREMO A FINIRE!!!!! |
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Post n°83 pubblicato il 27 Aprile 2007 da fonderiaromana
Così si va avanti Di urli e di altri impeti….
Post disordinato…….. mmmm… da dove partire.
Partiamo dall’urlo, da questo urlo http://www.urloweb.com/index.php?option=com_content&task=blogcategory&id=23&Itemid=37 Un urlo di rumore di fondo, prime interviste volanti per la fonderia romana, su quei giornali di quartiere che mediamente finiscono negli uffici o nei bar, con le foto in bianco e nero che a fine giornata hanno tutte i denti anneriti dalle penne. Insomma divertente ritrovarsi nei bar insieme a cornetto e cappuccino o chissà in testa a qualche operaio (ne sarei orgoglioso!).
L’urlo di soddisfazione delle mie tastiere, frutto di un fine settimana chiusi in sala io e il buon Andrea, batterista, fonico e chipiùnehapiùnemetta a smanopolare e a smanettare. I primi 5 pezzi stanno prendendo forma, le batterie, i bassi e ora le tastiere stanno delineando i pezzi. La spinta elettronica si sente come speravo, ora ci attendono chitarre e voci….sono decisamente soddisfatto ed esaltato.
Poi c’è un urlo di rabbia per questo periodo, in cui sembra tutto difficile, per le persone incontrate che sono scappate senza tendermi una mano, per tutti quelli che ti mollano, che sgomitano, che fingono, che sono figli di papà, che sono figli di puttana...
Poi qualche urlo più timido…la soddisfazione nel leggere i consigli validi di Mabel su kakiking, il bel post di Paint (anche quello sui carciofi non è male…ma mi riferisco al precedente) , nonché i progetto/viaggi irishbarcellonesi di Sham, il tuffo nel passato con i 2 cd dei talking heads passione dei tempi liceali, risentire More songs about buildings and food e Fear of Music pescati a 10€ in un martedì depressivo è stato un rimestare a piene mani negli anni 90 (quasi mi si strappavano da soli i jeans e spuntavano delle all-star rosse ai mie piedi!!)
Poi un urlo in gola…per questo colloquio a Barcellona che si avvicina…. Ma è il momento giusto?? Sono in grado di farlo?? Voglio davvero andarmene???
“siamo disposti forse a rinunciare a ciò che noi vogliamo, per ottenere tutto ciò che non vogliamo perdere….”
Ecco io ora non lo so….. |
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