Creato da MabelRock il 05/04/2005

We Will Rock You

=[[Every thing else is still]]=

 

 

Oggi è un vuoto. Ieri è una lapide.

Post n°242 pubblicato il 03 Agosto 2012 da MabelRock

 

Mi sono fermata e ho letto. Questo miliardo di parole a vuoto.
Regalate al vento.  Quando ero quel che si dice essere un’anima pura.
Andando indietro nel tempo ho squarciato il velo di indulgenza nei confronti della [me] tanto ingenua da permettere al destino di intrufolarsi tra le mie pieghe, spezzarmi le ciglia e  cancellare il mio nome dalla lista degli inviatati.  Ad una festa annunciata.
Io lo dicevo. Nessuno mi credeva, ma io lo dicevo.
Ora sono sulla bocca di tutti. Eppure io non esisto.
Tutti sembrano sapere qualcosa che io non so. Più.
Andando a ritroso ho ritrovato i pezzi mancanti, le verità svelate, la giusta chiave di lettura.
Le parole non scritte tra le righe.
E’ che sono stata una presuntuosa adulatrice di menzogne.
Una sorda sostenitrice di fandonie.
Giovane. E’ che ero giovane. Appena nata, in realtà.
Anche se questo, per la maggior parte delle persone, è una cosa difficile da capire.
Così ho scavato una buca di una certa profondità, la rivesto di velluto e plettri di platica viola in modo che possa accogliere la bellezza delle intenzioni di un tempo e la crudeltà del silenzio d’ambra degli ultimi anni. 
Sulla lapide scriverò che è finita. Trascorrerò il tempo che mi resta di questa notte alla ricerca dei ricordi che non ho più.

Sono passati di ricordi che assomigliano
a vetri appannati dall'umidità dell'autunno...
Possiamo scriverci il nostro nome sopra e annullarli.
[I.Santacroce]

 

 

 
 
 

Mab, messaggi da tempo immobile e l'Anima Mundi

Post n°241 pubblicato il 16 Luglio 2011 da MabelRock

Brothers of another time: [me] and Jerome in Sweden

Mi chiedo perchè sia successo, di trovare quel fascicolo pieno di scarabocchi.
Perchè proprio oggi. Stamattina, ora.
L'ho letto piangendo, piena di smarrimento, nascosta dietro la tenda viola delle mie giornate libere.
Ho colto parole spezzate, punti di sospensione di troppo, profumo di vaniglia, quei 15 sconnessi, immagini sfocate e piccole, timide speranze.
Andre, che si occupa di fisica quantistica, energia cosmica e scienza noetica dice che nulla, NULLA accade per caso.
Jerome, che era mio fratello, in tempi memorabili mi ha regalato il libro che mi avrebbe un giorno, oggi - spiegato le ragioni del destino.
Ora, io non penso tu sia l'amore della mia vita. O forse sì.
Penso tu sia l'altra parte di me.

In alcune reincarnazioni noi ci dividiamo.
Proprio come i cristalli e le stelle, le cellule e le piante, anche le nostre anime si dividono. Noi facciamo parte di quello che gli alchimisti chiamano Anima Mundi, l'Anima del Mondo. In realtà, se l'Anima Mundi dovesse soltanto suddividersi, si indebolirebbe sempre di più, nonostante la diffusione e l'accrescimento.
Ecco perchè, mentre la nostra anima si divide, contemporaneamente si ritrova. E questo incontro si chiama Amore.
Allorchè si scinde, l'anima origina sempre una parte maschile ed una parte femminile. Noi abbiamo l'obbligo di ricongiungerci, almeno una volta in ogni incarnazione con l'Altra Parte giacchè, sicuramente la incontreremo lungo il nostro cammino, magari solo per qualche istante. In qualsiasi caso, quegli attimi racchiuderanno un amore così intenso da giustificare il resto della nostra esistenza”
. [da Brida – Paulo Coelho]

 
 
 

.

Post n°240 pubblicato il 30 Giugno 2011 da MabelRock

I desideri stavano strappandomi l'anima.
Potevo viverli, ma non ci sono riuscito.

Allora li ho incantati.

 
 
 

Mab e una finta saggezza imparata... on the road

Post n°239 pubblicato il 05 Aprile 2011 da MabelRock

A me piacciono troppe cose
e mi ritrovo sempre confus[a] e impegolat[a]
a correre da una stella cadente all'altra
finché non precipito.
Questa è la notte e quel che ti combina.

 
 
 

You so easily confuse...

Post n°238 pubblicato il 18 Marzo 2011 da MabelRock

E' trascorso del tempo. Adagio.
E il mondo ha cambiato frequenza. All'improvviso.
Mi svegliano di notte, i battiti irregolari, scanditi flebilmente.
Mi soffiano sugli occhi, con il respiro meccanico e un vento di tempesta.
Resto vigile, ma discosta. Come un'esule, alla deriva.
Mi difendo distogliendo lo sguardo. Evitando il contatto.
Accelerando il passo cambio direzione.
E faccio finta di niente.
Chi mi conosce tace e per questo acconsente.
Lo sguardo laterale carico di domande.
L'assurda coincidenza del giovedì sera, fingendo indifferenza.
Chissà chi sei oggi, senza quella scala.


Faded
so faded
like a memory gone
there's no recollection
Faded
so faded
like a forgotten dream
further than it seems
[Ben Harper]

 

 
 
 

Glory & Consequence

Post n°237 pubblicato il 18 Marzo 2011 da MabelRock

I'm more afraid of living than I am scared to die, I'm more afraid of falling than I am of flying high. Every moral has a story,every story has an end, every battle has its glory and its consequence. I'm more afraid of loving than I am of being scorned but I will keep on trying though I have been forewarned. Every moral has a story, every story has an end, every battle has its glory and its consequence. I would rather me be lonely and you have someone to hold. I'm not as scared of dying as I am of growing old.
Every moral has a story, every story has an end, every battle has its glory and its consequence...

Listen now...

 
 
 

Hyaku go yori isshou

Post n°236 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da MabelRock

"Ii koto ga attara, warau no de ha nakute,
waratte iru kara ii koto ga aru"

 
 
 

Spegnimi la testa. Diceva.

Post n°235 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da MabelRock

"Ti capita mai… eh?… di pensare alla notte e ai lupi, alla loro voce e al loro grido di dolore... per noi e questa terra che ormai è andata a puttane… Loro lo sanno e gridano nella notte".

Io ero di quelle creature che scrutavano il cielo a volte e piangendo gridavo come fanno i lupi.
Ma senza voce.

Perché la notte è una porta spalancata sull'infinito di noi stessi.

Nel buio diventiamo quello per cui siamo stati concepiti. E rispettiamo le nostre naturali attitudini.

Al mattino ci spogliamo delle stelle e vestiamo abiti civili, ammantiamo di pseudo civiltà anche l’anima, ancora calda di sogni e ricominciamo a correre, per non sentire. 
Solo gli spasmi dentro ci riportano indietro.

"Bisogna circondarsi di piacere vano per non sentire la tua parte vera che piange".

 
 
 

Vorrei una voce

Post n°234 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da MabelRock

Adoro l'idea di lasciarle dire quello che mi accade.
Confidare all'ignoto i miei segreti. Spolverarmi il capo dalla cenere.
Mi rassicura saperla al mio capezzale coperta di edera e muschio, in quella straziante richiesta di considerazione, con gli occhi pieni di rugiada.
Avrei voluto nascerle accanto, in una notte senza luna.
Guardare com'era, prima che il tempo la corrompesse.
Vorrei una voce che dicesse: ricomincio da qui.
Ogni volta che nel mio silenzio qualcosa cade in frantumi.

 

 
 
 

Dei tempi verbali e di altri inganni

Post n°233 pubblicato il 26 Agosto 2010 da MabelRock

A volte tornare ha più a che vedere con il senso delle cose, l'origine da cui trae spunto ogni gesto compiuto, il sottile filo che lega certe vite ad un unico, meraviglioso, progetto.
L'ambientazione di scena è la solita: quattro scalini di legno. Malmessi.
E poi oltre, questa piccola casa dipinta di viola che si staglia contro il cielo della sera.
Così eccomi davanti ad un portone di legno e metallo mentre provo a far girare una chiave di ottone lucido dentro una serratura incrosta dalla ruggine e dalla distanza, e ritraggo la mia mano destra inzaccherata del verde ossidato delle cose che brillano fino a che le frequenti, e che poi si lasciano ricoprire di un opaco risentimento simil-polveredismeraldo.
Posta accumulata, bollette da pagare e volantini del supermercato, prendi 3 e paghi a rate, ma solo dal 2012, tanto chissà se ce la farai a superare la fine del calendario maya.
Soppeso con lo sguardo il quadro d'insieme, la location è in disuso, ma in ordine, come se intorno aleggiasse il fantasma vigile di questa specie di passato che ho abbandonato.
Fluttua senza rumore, aspettandomi. Per divenire.
Passato prossimo e futuro anteriore. Imperfetto indicativo.
Trappole per parole.
Vai a Soho. A quella sera in quel pub senza sedie con i miei due amici dell'isola.
Vai alla sorpresa che ti leggono nello sguardo.
Vai a quando a migliaia di chilometri da qui, dopo che hai cambiato vita, lingua e moneta, all'improvviso ti capita di ascoltare da un lettore mp3 preso in prestito, l'eco di tutte le voci che conoscevi un tempo.
Come in un déjà vu.
Vai a una volta, una sera tardi, davanti ad un computer grigio piombo, con in testa pensieri pesanti come tonnellate di ricordi tossici da smaltire e responsabilità da agguantare al volo, per crescere.
Vai al momento in cui decidi di scrivere delle loro vite.
Fregandotene della tua che intanto cade in pezzi.
Trapassato remoto.
E' qui che tutto ha avuto inizio.
Ed è qui che deve finire.

 

 
 
 

[...]

Post n°232 pubblicato il 09 Agosto 2010 da MabelRock

I'm just the pieces of the man I used to be
Too many bitter tears are raining down on me
I'm far away from home
And I've been facing this alone for much too long
I feel like no one ever told the truth to me
About growing up and what a struggle it would be
In my tangled state of mind
I've been looking back to find where I went wrong...
Too much love will kill you
In the end...

 

 
 
 

.

Post n°231 pubblicato il 14 Marzo 2010 da MabelRock

Mi dimetto dal tentativo di essere felice

 
 
 

Mab on the road. Nella febbricitante bianca luce artificiale.

Post n°230 pubblicato il 12 Febbraio 2010 da MabelRock

 

Perché per me l'unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh!

 
 
 

Sono la regina di un reame di stracci...

Post n°229 pubblicato il 02 Dicembre 2009 da MabelRock

..."io sono la regina, la serva
io non so dove andare
questa sera, nel buio
e non so dove trovarti"...

 
 
 

In un'esatta geometria emotiva

Post n°227 pubblicato il 14 Luglio 2009 da MabelRock

E’ che sono venuta su con il vento.
Presumo sia per questo motivo che oggi barcollo incerta, incespicando sgraziatamente nei miei stessi sentimenti.
Sono una comica spaventata guerriera.
Assisto al lento declino di una ostinata, dolente decisione presa senza risolutezza né maturità, sull’onda anomala di un sentimento tanto passionale quanto sottile e impalpabile.
Piango. Perché mi fanno male i gesti.
Mi feriscono le domande e mi lascio spaventare a morte dalle aspettative altrui.
Sento il cuore che ticchetta come una bomba ad orologeria in uno sgabuzzino vuoto.
E' come se qualcuno mi avesse scodellato via le budella e che solo il cuore si trovasse al suo posto, a gemer vuoto...

 

Un giorno ho scritto:

L'AMORE SALVERA' IL MONDO.

 
 
 

Una comica spaventata guerriera

Post n°226 pubblicato il 25 Marzo 2009 da MabelRock
Foto di MabelRock

Sono tornata per restare.
Qui, lontana dal fragore, che ho scelto di ripudiare.
Ho vissuto a lungo e faticosamente, nello spazio angusto di un tendone da circo, attorniata da logori clown, qualche zebra a pois e una mezza dozzina di ballerine zoppe.
Non ho offerto sostegno fisico, nè dimostrato compassione, giacchè nessuna di loro ne ha avuta per le mie ustioni immaginarie.
Ho subìto interventi e cambiato identità.
E ho resistito al dolore.
Fino ad oggi.
Quando svegliatami da una notte senza sogni ho preso a frugare convulsamente nei miei cassetti caotici.
Ci ho trovato dentro gli occhi che avevo perduto e qualche lacrima cristallizzata, sfuggita chissà come alla grande mutazione, che mi voleva sempre altrove, sempre forte, invulnerabile, magnifica.
Sono tornata per restare.
Tienimi.

 
 
 

Io sono senza aggettivi...

Post n°225 pubblicato il 27 Novembre 2008 da MabelRock

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Io sono spaccata, io sono nel passato prossimo, io sono sempre cinque minuti fa, il mio dire è fallimentare, io non sono mai tutta, mai tutta, io appartengo all'essere e non lo so dire, non lo so dire, io appartengo e non lo so dire, non lo so dire, io appartengo all'essere, all'essere e non lo so dire. Io sono senza aggettivi, io sono senza predicati, io indebolisco la sintassi, io consumo le parole, io non ho parole pregnanti, io non ho parole cangianti, io non ho parole mutevoli, io non disarticolo, non ho parole perturbanti, io non ho abbastanza parole, le parole mi si consumano, io non ho parole che svelino, io non ho parole che riposino, io non ho mai parole abbastanza, mai abbastanza parole, mai abbastanza parole. Ho solo parole correnti, ho solo parole serie, ho solo parole di mercato, ho solo parole fallimentari, ho solo parole deludenti, ho solo parole che mi deludono, le mie parole mi deludono, sempre mi deludono sempre sempre mi deludono, sempre mi mancano. Io non sono mai tutta, mai tutta, io appartengo all'essere e non lo so dire, non lo so dire, io appartengo e non lo so dire, non lo so dire, io appartengo all'essere, all'essere e non lo so dire.

 
 
 

Never Is A Promise

Post n°224 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da MabelRock

Youll never see the courage I know
Its colors richness wont appear within your view
Ill never glow - the way that you glow
Your presence dominates the judgements made on you

But as the scenery grows, I see in different lights
The shades and shadows undulate in my perception
My feelings swell and stretch; I see from greater heights
I understand what I am still too proud to mention - to you

Youll say you understand, but you dont understand
Youll say youd never give up seeing eye to eye
But never is a promise, and you cant afford to lie

Youll never touch - these things that I hold
The skin of my emotions lies beneath my own
Youll never feel the heat of this soul
My fever burns me deeper than Ive ever shown - to you

Youll say, dont fear your dreams, its easier than it seems
Youll say youd never let me fall from hopes so high
But never is a promise and you cant afford to lie

Youll never live the life that I live
Ill never live the life that wakes me in the night
Youll never hear the message I give
Youll say it looks as though I might give up this fight

But as the scenery grows, I see in different lights
The shades and shadows undulate in my perception
My feelings swell and stretch, I see from greater heights
I realize what I am now too smart to mention - to you

Youll say you understand, youll never understand
Ill say Ill never wake up knowing how or why
I dont know what to believe in, you dont know who I am
Youll say I need appeasing when I start to cry
But never is a promise and Ill never need a lie

 
 
 

Post N° 222

Post n°222 pubblicato il 09 Giugno 2008 da MabelRock

Solo chi ha il caos dentro di sè
può generare una stella danzante...
[Nietzsche]

 Filippo ti amo.
Mi mancherai sempre.

 
 
 

La lotta e la fame

Post n°221 pubblicato il 05 Maggio 2008 da MabelRock

Quando morì aveva 27 anni ed era in prigione da 10.
Rinchiuso nel blocco H del penitenziario di Long Kesh, in Irlanda del Nord, rifiutava di nutrirsi da 66 giorni chiedendo per sé e per i suoi compagni di lotta il riconoscimento di prigionieri politici.
Il suo nome era Bobby Sands.

Vai a Belfast e prega sulla sua tomba.
Troverai l’infinito del mare e l’azzurro che ancora  lottano per i loro ideali, contro ogni forma di oppressione, in quell'assurda speranza che l’homo sapiens sappia trarre dal conflitto degli stimoli a costruire e non a distruggere.
Sarà allora, che vedremo sorgere la luna.
Solo se c’è giustizia può esserci anche pace.

 

 
 
 
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Puntualizzazione ultima:
IO NON SONO UNA MAB.
IO SONO MAB.

 

Se stai per metterti a leggere, evita. Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finchè sei ancora intero. salvati. Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti iscriverti ad un corso serale. Diventare un dottore. Così magari riesci a tirar su due soldi. Ti regali una cena fuori, ti tingi i capelli. Tanto, ringiovanire non ringiovanisci. Quello che succede qui, all'inizio ti farà incazzare. E poi sarà sempre peggio.

 

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A volte penso sia stata la luna a partorirmi tra spasmi di cosce pallide sapientemente allargate tra le stelle proprio in alto.
Così appesa sopra un concerto di David Bowie lei si apriva lasciandomi cadere.
Io sono Demon e la luna è mia madre

 

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REVOLVER - Isabella Santacroce

"L'abbandono che sento. Ora. Dopo quanto è successo.
Il senso d'esserne vittima. D'essere orribile.
L'amplificazione a dilatarmi la solitudine.
Diventa una macchia indelebile.
La vesti quasi fosse il tuo abito della domenica.
Quello coi nastri nel collo. T'appende. T'impicca lontano da tutti.
Nel regno dei crocifissi. Hai il marchio.
Quasi fossi una vacca da carne in attesa del boia che ti costringe in ginocchio. Ti spara alla testa.
Senti ciò che per te è stato scelto.
Nascere e sentire in maniera costante la morte".


 

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OCEANO MARE - A. BARICCO
Io ti ho amato, André, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita, che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi pur di stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che lo avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. E' scoppiata tutto d'un colpo. C'erano cocci ovunque, e tagliavano come lame.

 

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... forse, sempre, e per tutti, altro non è mai, lèggere, che fissare un punto per non essere sedotti, e rovinati, dall'incontrollabile strisciare via del mondo. Non si leggerebbe, nulla, se non fosse per paura. O per rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui, si sa, non si saprà resistere. Si legge per non alzare lo sguardo verso il finestrino, questa è la verità. Un libro aperto è sempre la
certificazione della presenza di un vile - gli occhi inchiodati su quelle righe per non farsi rubare lo sguardo dal bruciore del mondo - le parole che a una ad una
stringono il fragore del mondo in un imbuto opaco fino a farlo colare in formine di vetro che chiamano libri - la più raffinata delle ritirate, questa è la verità. Una sporcheria. Però: dolcissima ... lèggere è una sporcheria dolcissima. Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro ? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura - un libro che inizia ... [A.B.]
 

 
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