Creato da cattivocomepochi il 24/10/2005
lasoffitta
un polveroso ripostiglio di idee e parole affastellate
Creato da cattivocomepochi il 24/10/2005
lasoffitta
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IL MARINAIO
Il Marinaio
Si alzò per remare più forte
guardando il mare,
la fronte alla tempesta.
Sulle mani dure,
lambite dal pianto
di mille donne belle,
c’è ora solo il segno profondo del canapo
e il sapore amaro della salsedine.
Gli occhi di madreperla,
il cuore è ormai la vela
spiegata contro il vento.
La terra è già un ricordo
Il viso suo l’aurora.
La sua speranza,
fragile di legno e tela,
sorveglia sull’albero maestro
l’avvicendarsi lento e senza fine
di invisibili correnti.
11 dicembre 1988
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