lasoffitta - un polveroso ripostiglio di idee e parole affastellate
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TANGO DELLA LONTANANZA

Ho vagato solo nel buio dei barrios di Buenos Aires, cercando negli specchi grigi della notte un riflesso di te, amica. In Plaza de Mayo ho raccolto, serbandole nel petto, asciutte lacrime di bianche Madri, flagellate e crocifisse. In un vortice di mesta ebbrezza, ho ascoltato malinconici sospiri di bandoneon, prodigiosi mantici di Piazzolla e…
 

A MOSCA!

«A Mosca! A Mosca!», imploravano le tre malinconiche sorelle di Cechov. E Mosca ci appare, dopo un trasbordo notturno in un piccolo e scomodo autobus dalle finestre appannate, in tutta la sua contraddittoria grandezza. La piazzaRossa, deserta, a mezzanotte, restaurata di fresco con i suoi improbabili colori: il rosso mattone delle mura, i verdi, i…
 

Quando mi lascerai

Quando mi lascerai,vorrei morire ai tuoi occhi.Perché un morto non ti cerca,non ti consiglia,non ti parla.Un morto ti lascia vivere.Un morto puoi cercarlo,ma solo nei ricordi.Non si torna mai, da morti. Si vive nella nostalgia degli altri.Voglio vivere da morto,nella tua nostalgia.Quando mi lascerai...
 

Il caso Kaufman

Romanzo a puntate? Per ora pubblico i primi due capitoli... Poi si vedrà...I.A quei tempi                                                Norimberga,1960   “Se sono pentita?… Francamente, non capisco di che cosa dovrei essere pentita… Le rispondo subito, perché negli anni scorsi ci ho pensato spesso  all’intera faccenda, al caso, come lo chiama lei. Ma non ho mai avuto pentimenti. Però, ecco, sì, questo…
 

LE SERRE D'INVERNO

Dei cavi marinimi hanno recatoi tuoi quieti sospiriin forma di vento.E, riflesso sull'onda,il mistero profondodi vita e di luceche porti negli occhi.Lo so, tu  detestii fiori recisi.E questo, lo ammettom'aiuta ben poco:le serre d'invernoson sempre stipatecon versi adeguatidi rose o di gigli.Allora mi scusose questi sussurrinon hanno la forzadel mare in tempesta,ma il fascino tenuedi…
 

I nomi del mare

MarinaSpuma di mare,Ape regina.Venisti al mondo: un nome d'acqua ti imposero pensando forse ai flutti e alle correnti.Un nome, un destino,dicevano gli antichi. Eppur, chiedendo scusa ai saggi avi,aggiungo (e bada, non sottraggo!):il corpo tuo è  di terra.Linea d'Africa scuratra deserto e oceano, roccia, ambra e corallo,monti di sabbia fine,che il vento ricomponee poi disperde e…
 

AI TUOI PIEDI

(dedicato a R., svanita nel nulla) [....] Perché mi è venuto in mente che se scrivi maluccio, lo fai con i piedi. E in effetti, uno scritto un po' rozzo si definisce pedestre. Se sei concreta e pratica, hai i piedi per terra; ma se ne hai uno solo a terra e sei francese  vuol dire…
 

Quella notte (F.)

Vagando nella notte senza stelleho incrociato la tua rotta inquieta.Il mio legno antico ha sussultatoIncagliato nelle secche dei tuoi occhi. L’annuncio del giorno hai atteso, fremente:un vento tiepido, venuto da Orienteti porta in dono canzoni e fragranze. Odori di petali e di muschio, segnalano già  la tua  presenza. Una linea scura galleggia sopra il mare.«Terra»! Ti guardo e…
 

La viola

 C'è buio intorno a noi,i tuoi occhi lampeggiano bradi,come una vecchia insegna al neon,che mai  troverà pace. Mi muovo circospetto,trattenendo appena il fiato, perché la mia presenza non fermi il tuo albeggiare.   Appari nella luce: sei fiore che sboccia e che profuma. Sei colore e sei musica. Sei donna... E allora cosa importa se lontana è la la…
 

IL TARASSACOVivo per te che muori:i tuoi capelli bianchi si sfaldano a ciocche,la tua voce si impasta,il respiro soffia stanco, estenuato,l’ossigeno sibila e gorgoglia.Ma quando ti prendo la mano,un attimo dal nulla ti distogli, e a fatica mi sorridi.E allora voliamo su un prato,che conosci e che conosco,di papaveri e di spighe.Son seduto sul tuo…
 

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