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Post n°9 pubblicato il 09 Giugno 2008 da lavidaes
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Post n°8 pubblicato il 07 Maggio 2008 da lavidaes
Rieccomi qui a scrivere, in questo diario lasciato a prendere polvere per due mesi, con appena poche pagine scritte... forse perchè dentro di me sento che la mia vita non vale la pena di essere raccontata, giorni sempre uguali, persone sempre le stesse, la vita che mi scorre addosso quasi senza lasciare traccia. Le ore, i giorni, e poi i mesi e gli anni. E' come se fossi ferma ai blocchi di partenza, ad aspettare lo sparo del via che non arriva e ad invecchiare aspettando di vivere, e nel frattempo guardar scorrere come in un film volti e persone e voci.... DRIIIIIIIIIIN Ecco, mentre vi sto scrivendo squilla il telefono ed è lui, il mio UOMO. Ha appena finito di lavorare e sta venendo da me. Ha detto che mi porta a cena fuori (evento semimemorabile) e ... poi chissà, forse rimarrà a dormire da me? Ormai siamo una via di mezzo tra due fidanzati e una coppia di vecchi coniugi. Senza esserci mai sposati, senza aver mai neanche convissuto. Dopo 5 anni insieme. Io lo amo. Vorrei una vita con lui. Vorrei sentire intorno a me quacosa di meno precario, di più ... non so, forse concreto. Abbastanza concreto come dovergli preparare la colazione la mattina e stirare i suoi calzini. Invece come fossimo due ragazzini parliamo di ballo, musica, serate, locali... amici, amiche.... Diventerò vecchia senza essere mai stata grande. E cosa lascerò dopo di me? Nulla. Nessuno. |
Post n°7 pubblicato il 11 Marzo 2008 da lavidaes
Famiglia matrimonio amore per me sono concetti fra loro complementari, necessari come gli ingredienti di una ricetta... forse sono semplice o semplicistica nelle mie convinzioni, ma io credo nell'amore reciproco, nella forza che da la famiglia se fondata sull'amore e il rispetto che ciascuno da all'altro, quella forza che ti da sapere che a casa qualcuno ti ama e alla fine di una giornata ci sarà una parola, un sorriso, uno sguardo o anche un sereno silenzio Ho appena assistito alla fine di una famiglia, quella di mia cognata, una donna dolce e fragile che ha subito tanto nella vita. Qualcuno potrebbe chiamarla Una Debole, perchè in nome dell'amore, in questo caso quello per i suoi figli, ha sopportato violenze psicologiche e fisiche da parte di un marito violento che nessuna donna dovrebbe sopportare... anzi, che nessuno, mai, dovrebbe. E questo, unito in modo diverso alla storia della mia amica Paola che vi ho raccontato qualche giorno fa mi ha portato a riflettere su cosa è l'amore, cosa significa amare. per me amare è sorridere, non piangere è sostenere ed essere sostenuto, non prevaricare ed essere calpestato è una carezza, non uno schiaffo è accettare l'altro per quello che è, non sminuirlo o cercare di cambiarlo è parlare e ascoltare, non è urlare e tacere è la differenza fra "io e te" e "noi" anche se il cuore mi batte quando ti vedo, se desidero averti accanto, toccarti, se desidero te, ma tu non mi rispetti, non mi sorridi, non mi sostieni, non mi ascolti, se tu mi calpesti o peggio ancora mi usi violenza... questo significa che io non ti amo... ti desidero forse, ma non è AMORE, e soprattutto se io accettassi tutto questo significherebbe che io non amo e non rispetto me stessa e che quindi non posso amare te ne nessun altro. questo è il mio pensiero... ed è quello che ho cercato di dire ieri a Paola e oggi ad Alba. Ma mi è stato detto che io non capisco... che loro AMANO. così vorrei tanto poter aiutare sia l'una che l'altra, ma non so come fare, non so immedesimarmi, forse è vero che non so capire... posso solo asciugare le loro lacrime... e continuare a chiedermi come il pianto e il dolore possano essere AMORE. |
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Post n°5 pubblicato il 05 Marzo 2008 da lavidaes
La nomino e eccola qui che mi viene a trovare. Sto parlando della mia amica Paola. Ve la presento: una bella ragazza, occhi azzurri, magra, capelli lunghi castano chiaro, ... 36 anni e ne dimostra almeno 6 di meno, laureata, con un lavoro che le piace, una bella casa in cui al momento vive da sola... ve la siete immaginata? bene... è entrata dalla porta con l'aria colpevole. Non la sentivo da qualche giorno e nelle ultime 2 settimane non l'ho vista... strano perchè abitiamo a pochi passi e almeno un caffè al giorno a volo negli ultimi mesi non mancava. Si siede, mi guarda e lancia la bomba. Sono tornata con Arturo. silenzio... e cos'altro? cosa posso dirle? Nulla che non le abbia già detto, nulla che lei non abbia già detto a me. Chi è Arturo? Il suo "compagno" negli ultimi 6 anni. Compagno tra virgolette perchè molto più spesso è stato il suo carnefice. Quando si conobbero erano entrambi sposati. Lei già in crisi. Lui con una moglie e una bimba di soli 3 mesi. Dopo una corte spietata lei cedette alle sue "avances" e profferte di amore eterno. Dopo qualche mese di clandestinità infuocata lei, Paola, lascia suo marito. Lui, Arturo, non lascia sua moglie. Paola decide che ormai è libera e che vuole una storia vera e quindi comunica ad Arturo che la storia tra loro due è finita... mmmm detta così non rende. Non rende le lacrime che ho dovuto asciugare, le millemila telefonate al giorno, le urla, le minacce... poi anche Arturo lascia la sua famiglia. E loro due iniziano a vedersi come una vera coppia, e dopo un paio di mesi vanno a convivere. La convivenza dura 2 anni. Due anni di litigi, botte, urla, porte in faccia, gelosia morbosa, violenza morale e materiale. Due anni di inferno. Lo scorso luglio, dopo l'ennesimo litigio furioso lui va via di casa. Casa in cui vivevano pagata solo da lei... per cui sgombrare non ha richiesto che 2 giorni, qualche pantalone e uno stereo. Emblema di due anni in cui insieme non avevano costruito nulla. Paola non si è ripresa per 2 mesi. Era diventata una larva. Nonostante la sofferenza con lui fosse terribile senza di lui si sentiva una donna a metà, una fallita, destinata alla solitudine (parole sue!). E lui Nulla. Scomparso. fino a novembre... in cui ricomincia a farsi sentire... a giurarle ancora eterno amore. Salvo poi scoprire che da agosto, ad appena 15 giorni dalla loro separazione era tornato a vivere con la moglie. Lei lo rifiuta l'ennesima volta. Ma lui non demorde... mail, telefonate, lacrime, preghiere. Ed oggi lei mi viene a dire che si stanno "rifrequentando" (come odio questa parola) che lui ha ri-lasciato sua moglie per andare a vivere a casa di sua madre. Io semplicemente non ho parole. In attesa di dover raccattare ancora una volta i cocci di Paola nel cassonetto dove lui la butterà. |
Post n°4 pubblicato il 05 Marzo 2008 da lavidaes
Andrea... E' il mio uomo, da 4 anni. Il LUI di questo blog... un'età intermedia tra i 30 e i 40 anni, ma ancora Peter Pan nel cuore. Un lavoro che non lo soddisfa appieno e un hobby che ama e che sta diventando un lavoro... e dulcis in fundo vive ancora con mamma e papà Flora: E' la mia "sorellina", semifelicemente sposata con Giulio. Insegnante e ballerina di tango, professoressa di scuola media a tempo perso. Giulio: Consorte di Flora e parte integrante della famiglia, anche lui ballerino di tango, ma anche medico e musicista. Paola: Mia amica da... 18 anni. Coetanea, condividiamo molti ricordi e poche convinzioni. Giovane pluridivorziata e pluribastonata dagli uomini... e persevera sulla stessa via Manuela: Altra mia carissima amica. Una vera pazza squinternata. Mezza sudamericana e mezza italiana, compagna di bagordi Latoya: Con questo nome indicherò una appartenente al non raro universo delle zoccole... ex amica e giuda. Mammaepapà: semplicemente mamma e papà |
Post n°3 pubblicato il 05 Marzo 2008 da lavidaes
Ed eco un altro giorno in cui decido "si ricomincia". Dopo essere stata risospinta per l'ennesima volta dalla mia mancanza di volontà ai blocchi di partenza. Oggi ricomincio a prenermi cura di me stessa, per riuscire, forse, un giorno spero non troppo lontano, a far coincidere la mia immagine esteriore a quella interiore per poter smettere di vivere sulla mia pelle questa dicotomia straniante. Perchè in fondo io lo so che l'unico problema vero è questo, la mia mancanza di volontà e la mia troppa indulgenza verso la parte godereccia di me stessa che per troppo tempo è stata tutto. Buoni propositi quindi: BASTA ALCOOL DURANTE LE SERATE DI BALLO... anche a costo di non sentirmi bene con me stessa in mezzo alla gente. BASTA NASCONDERMI DIETRO QUESTO PULLOVER BASTA CEDERE LE ARMI DI FRONTE ALL'ONDA IRRESISTIBILE DELLA VOGLIA DI MANGIARE DI NOTTE Ogni caduta d'ora in poi sarà soltanto questo, una caduta, dalla quale mi rialzerò e continuerò il percorso verso il traguardo, perchè il traguardo sono IO |
Post n°2 pubblicato il 05 Marzo 2008 da lavidaes
ciao |
Post n°1 pubblicato il 04 Marzo 2008 da lavidaes
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