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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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The Day After

Post n°676 pubblicato il 19 Maggio 2008 da vocedimegaride
 

di Marina Salvadore - Il Day After la Domenica Bucolica del dissociato assessore Nasti ci fa risvegliare in una Napoli surreale, da romanzo underground. C’è nebbia come a Milano: lo stesso grigiore uniforme dal cielo, al Vesuvio, all’asfalto. L’afa di scirocco respinge al suolo, comprimendoli e dilatandoli, miasmi fetidi in faticosa ascesa dalla monnezza onnipresente. Un inatteso sciopero dei mezzi di trasporto ed alcuni blocchi stradali di reazionari complicano la situazione: sulle rampe di Corso Malta e sulla tangenziale ingorghi, file di automobili e grande profusione di gas di scarico. Manca l’aria!Persino i più incalliti fumatori, oggi, ossequiano il precedente originale decreto a salvaguardia della salute di gestanti e bambini del medesimo assessore “verde” con il folle divieto di sigaretta nei parchi e giardini. Il napoletano normalmente dotato di intelligenza, vomitando, si interroga su questo sfascio e marzullianamente sa rispondersi: ”E’ la coda dello scorpione che s’alza dalla sabbia”, dal terreno della sconfitta elettorale di certi “sinistri” che fan più paura e più danni quando operano ritorsioni che quando, sereni perchè satolli, governano. L’abbiamo visto con Visco, no? A Napoli, invece, quelli “duri a morire”, stanno organizzando un bel dispettuccio a Berlusconi ed al suo primo consiglio dei ministri, nonostante siano ancora loro al governo del territorio! Ben lungi dal pensare che il nuovo governo potrà rapidamente risolvere questa che non è più un’emergenza ma una vera e propria pirateria politica, preghiamo i rappresentanti del medesimo governo di scombinare totalmente e senza preavviso il calendario di orari, luoghi e percorsi delle autorità, già ben noti alle maestranze locali. Berlusconi ed i suoi ministri non si limitino al quadrato ripulito tra Palazzo Reale, Palazzo della Prefettura e Piazza Municipio o al percorso domenicale sul lungomare effettuato in tuta da jogging dall'assessore Nasti. Passino in corteo, con le scorte, nei quartieri di serie B della città, in corteo con le auto di rappresentanza e le scorte salgano la rampa della tangenziale di Corso Malta, si spingano verso Fuorigrotta. Prendano coscienza di come sono ridotti a vivere i napoletani civili! Non si accontentino del solito folklore barocco di pizza & mandolino. Vadano in giro, tra la gente, a respirare tutto il malessere che i comuni mortali qui respirano. E sappiano, soprattutto, che questo sfascio non è imputabile solo alla Camorra ma soprattutto a coloro, ben vestiti e laccati, che stanno attaccati con la dentiera ed i bulloni del femore alle sedie gestatorie che, soprattutto al sud, si chiamano troni
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COMUNICATO STAMPA “INSORGENZA CIVILE”

Ecco i 7 punti che il governo centrale deve attuare immediatamente,

scavalcando gli enti locali Campani, che hanno dimostrato la loro incapacità , per arginare e risolvere la vergognosa situazione rifiuti in Campania :

 

        1)    Presidio militare del perimetro della regione Campania onde

      Evitare ulteriori sversamenti di materiali tossici da altre parti d’Italia

2)    Intervento del Genio Militare per completare il termovalorizzatore di Acerra e

      la costruzione di Santa Maria La Fossa

3)    Stanziamento fondi ed avvio bonifica dei territori inquinati e delle ex discariche

      abusive e non

 4) Nomina immediata dei Commissari ad Acta per tutti i Comuni

     Che non hanno ancora avviato la raccolta differenziata dei

                     Rifiuti prevista per lo scorso 8 marzo

                 5) Apertura discariche temporanee, con garanzie dirette del

                     Governo su i tempi di chiusura e bonifica successiva 

                 6) Screening di massa inerente le malattie correlate nelle zone

                      Interessate da discariche e sversamento anche illegale dei rifiuti .

                 7) detassazione per un triennio di tutti gli oneri a carico dei

                     Cittadini Campani , visto il danno economico di immagine,

                     e di salute arrecato .

Lo afferma in una nota VITTORIA MARIANI  Dirigente Regionale del Movimento apartitico di INSORGENZA CIVILE ,è giunto il momento, anche in vista del fallimento realizzato dal Commissariato Straordinario , di offrire ai Campani non palliativi ma reali soluzioni , e ciò va anche realizzato in maniera celere visto l’incalzare della stagione estiva che generebbe alto rischio epidemico oltre a le già ben note problematiche con cui i cittadini convivono da tempo immemore.
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  Domenica ecologica: va in onda la protesta

Che si respiri un’aria pesante, e non solo per gli olezzi dei cumuli di spazzatura, a Napoli, e che oramai i napoletani abbiano i nervi a fior di pelle, manifestando forti segnali di disagio e d’insofferenza nei confronti di chi governa la città, senza tener conto delle reali esigenze e dei bisogni della popolazione amministrata, se ne è avuta una testimonianza, che deve costituire un forte campanello d’allarme, in quest’ultima domenica, al Vomero, quartiere notoriamente non avvezzo alle cosiddette manifestazioni di piazza. Intorno alle 12,40, quando era ancora in vigore la contestata ordinanza, varata appena tre giorni addietro, che prevedeva il blocco di moto ed auto per la domenica ecologica dalle 9,00 alle 13,00, un signora in sella alla sua bicicletta, che aveva deciso di fare una passeggiata insieme ai propri figli, si stava scontrando all’imbocco di via Luca Giordano con un’autovettura che transitava tranquillamente, nonostante la presenza di un posto di blocco istituito a pochi passi, in piazza degli Artisti, dai vigili urbani . La signora ha segnalato l’episodio ai caschi bianchi, facendo presente che quell’auto, proprio in base all’ordinanza varata, non avrebbe potuto transitare a quell’ora. Da qui è nata una discussione che è diventata via via più accesa. In pochi minuti decine di persone, manifestandole la propria solidarietà, si sono schierate in favore della signora, gridando “ vergognatevi “ e “andatevene a casa”, evidentemente all’indirizzo di chi aveva voluto imporre un’ordinanza che si è rivelata del tutto inutile, anche perché scarsamente pubblicizzata, vista la mole di auto e di moto, che comunque era in circolazione e l’impossibilità da parte dei pochi vigili presenti in strada di contravvenzionare tutti i veicoli in transito. Ovviamente, invasa la carreggiata, la circolazione è andata in tilt, bloccando l’intera viabilità in un punto cruciale del traffico nel popoloso quartiere collinare. Solo alle 13,00, quando i termini dell’ordinanza scadevano, i manifestanti hanno spontaneamente lasciato libera la carreggiata consentendo la ripresa della circolazione. Ancora un passo falso dell’amministrazione comunale, che continua ad ignorare le reali esigenze della gente in un momento nel quale Napoli è sottoposta, per la ben nota crisi dei rifiuti, ad uno stress non indifferente. Provvedimenti, come quello della domenica ecologica, in questo contesto possono contribuire solo ad alimentare irritazione e rabbia e non favoriscono quel clima di distensione e di collaborazione necessario per riprendere le fila di un discorso, teso a ricucire il rapporto fortemente leso, specialmente negli ultimi tempi, tra i cittadini ed il Palazzo, nel difficile compito di rilanciare in Italia e nel mondo l’immagine, oramai offuscata, dell’antica e prestigiosa capitale del Mezzogiorno. - Gennaro Capodanno - Presidente Comitato Valori collinari - Napoli.

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vocedimegaride
vocedimegaride il 19/05/08 alle 16:17 via WEB
Caserta. Reggia ricoperta di rifiuti. Dai Borbone ai barboni, questo potrebbe essere il titolo o la parabola che caratterizza la vicenda attuale del Palazzo Reale di Caserta. Il celebre monumento vanvitelliano, opera d’arte annoverata nei cataloghi dell’Unesco quale sito d’interesse mondiale, vive un momento misero. “Pur rappresentando la maggior fonte di ricchezza di una città privata di ogni risorsa” – ha affermato Pasquale Costagliola, Presidente dell’associazione Terra Nostra – “la Reggia viene bistrattata, mal gestita, degradata. Molte sono le vicende che questo nobile luogo ha visto, minacciato da guerre e rivoluzioni, che ha potuto sopravvivere ai garibaldini che lo occuparono come acquartieramento, agli americani che lo utilizzarono come sede del loro comando generale, ai concerti, alle location dei film, ai concorsi ippici, alle feste. Ma, oggi, la dose delle angherie sembra arrivare al colmo. Mentre continua un restyling infinito intorno alla piazza Carlo III” – prosegue l’esponente ambientalista – “davanti ai portoni principali si è accumulata una sporcizia fatta di immancabili bottiglie vuote di birra e di acqua minerale, di guano dei piccioni, di stracci e carte. Uno spettacolo miserrimo per le frotte di turisti che arrivano a visitare la reggia. Dentro il sito reale, tra i viali un traffico congestionato di auto minaccia i visitatori. Non si sa di chi sono le decine di macchine che vengono parcheggiate ad ogni angolo mentre il giardino inglese è preda anch’esso dei rifiuti oltre che dei vandali. La piazzetta davanti ai giardini della Flora, passaggio obbligato per i lavori in corso è un vero souk, un mercato afroarabo con decine di venditori di cianfrusaglie che stazionano ed ingombrano l’area tra i soliti rifiuti. Un vero caravan serraglio di umanità varia, che spaccia paccottiglia, chiede petulantemente elemosina, s’intrufola negli androni del palazzo accompagnando le comitive di turisti. Un branco di cani randagi” – sottolinea Costagliola – “staziona perennemente davanti al cancello principale e rincorre le carrozze che sfrecciano sui viali mentre i cavalli lasciano i loro escrementi indisturbati. Questo è lo scenario che accoglie il viaggiatore che approda nella nostra città, tutt’altro che una guache di Hackert, ma, piuttosto, una facciata da terzo mondo che alimenta l’idea miserabile che aleggia sulle nostre contrade. Qualcuno degli illuminati amministratori nostrani avrà mai pensato a quanto succede davanti alla reggia, alle ricadute di immagine” – conclude Costagliola – “Un monumento di tale portata, vanto immeritato per una città senz’anima meriterebbe migliore sorte”. (Nunzio De Pinto)
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 19/05/08 alle 16:19 via WEB
Napoli. Rifiuti, protesta al Vomero. Per diversi giorni l'area confinante di Chiaiano-Marano-Mugnano è stata teatro di una protesta degli abitanti di queste zone per opporsi alla creazione del mega sito adibito alla discarica dei rifiuti solidi urbani dell'area metropolitana partenopea. Attualmente, le barriere poste sono state rimosse, pur restando il presidio di alcuni abitanti di queste zone. Comunque ora a Napoli si nota la crescita dei depositi dei variopinti sacchetti che occupano sempre più spazio nelle strade del capoluogo campano, e proprio in queste ore della notte nel quartiere del Vomero tra le vie Pigna, G. Jannelli e Simone Martini, dei manifestanti hanno bloccato queste strade ponendo trasversalmente cassonetti, sacchetti e suppellettili per il mancato prelievo della spazzatura che provoca tra le altre cose sgradevoli odori ed è un veicolo per trasmettere principalmente malattie infettive. Al momento del passaggio di chi scrive non si sono notate forze dell'ordine e di pubblico soccorso. E proprio su quest'ultimo vorremmo soffermarci, dato che al Vomero risiede, statisticamente, la popolazione più anziana d'Europa. Nell'ipotesi di un'urgenza di soccorso, potrebbe l'intralcio in essere risultare in certi casi fatale, quindi gli amministratori del capoluogo dovranno velocemente risolvere il problema. (Fonte Tele5Napoli)
 
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Anonimo il 20/05/08 alle 12:29 via WEB
Ciao Marina Ho letto anche la tua cronaca del day after, che ho vissuto, anch'io, sia pure in una zona diversa e con un doloroso percorso che mi ha portato a piedi, grazie all' improvviso e selvaggio sciopero dei trasporti, da Soccavo a Corso Europa e ritorno. Ho quindi attraversato via Piave, via Giustiniano e via Epomeo. Lo spettacolo sempre, desolatamente lo stesso: montagne di immondizia sui marciapiedi, e, di tanto in tanto, poltiglia nauseabonda, residuo di recenti roghi, rari passanti frettolosi con lo sguardo a terra e la mano sulla bocca e sul naso nell' inutile tentativo di sottrarsi a quel fetore. Ho pianto, ti giuro ho pianto e ho sentito montarmi dentro una rabbia immensa, una rabbia cieca distruttiva. Basta dialoghi, tavole rotonde, dobbiamo agire ... E se venisse un altro Masaniello, ti giuro, lascerei ogni cosa per seguirlo senza chiedermi alcun perché, anche se fossi certa della sua pazzia. Qualsiasi cosa è meglio di questo immobilismo, di questa supina rassegnazione Scusami per lo sfogo, ma non ce la faccio ad assistere impotente all' agonia, ma che dico?, alla morte della mia città, alla irrisione da parte dei nordisti, ma l' hai vista quella vecchia zoc..... di settentrionale, che, intervistata da TG3 in attesa dell' imbarco per Capri, commentava con aria schifata - Fortunatamente siamo solo di passaggio a Napoli...- Antonia Milone
 
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Anonimo il 21/05/08 alle 13:20 via WEB
QUELLA DISCARICA TELEVISIVA DI PORTA A PORTA Pubblicato il 21/05/08 alle 07:29:35 GMT da italiasvegliati Mai vista una cosa come quella accaduta nella puntata di Porta a Porta, dove buttiamo la spazzatura, andata in onda nella tarda serata del 20 maggio 2007. Bruno Vespa ne ha fatte di tutti colori, come ha condotto la trasmissione è una vergogna per il giornalismo italiano, l’ennesima. Si è inchinato al potere che ha ridotto la Campania in queste orribili condizioni, dando voce a uno dei responsabili primari di questo caos Bassolino, ma, impedendo il contradittorio, negando a un geologo qualificato di poter testimoniare la sua scienza: ha tentato di intimorire un medico, pretendendo e umiliando con fare perentorio, che questi si assumesse le responsabilità di quanto asseriva, come se la prova televisiva non bastasse. Quel medico aveva oltretutto dalla sua dei documenti governativi che comprovavano quanto affermava, e quando glielo ha fatto presente, Vespa ha poi provato a buttare nella spazzatura quei documenti sui rischi di malattie, buttandola sul fatto che erano del 2002. Quando invece erano del 2006. Si è spazientito col sindaco di Chiaiano, quanto questo gli ha detto di portare l'immondizia nelle cave di Posillipo minacciando persino quei cittadini che lì presenti hanno urlato Via Bassolino!, con un minaccioso fate venire la voglia, non fate i furbi. Per poi dare la parola al prof. Ortolani, ordinario di geologia all'Univesità di Napoli, il quale ha provato che ci sono rischi di contaminazione delle falde acquifere che riguardano la potabilità di due milioni di persone, e che si è poi rifiutato di dare a lui dei documenti di uno studio, sulla posibilità di alloggiare l'immondizia da altre parti, dicendogli chiaramente che lui i documenti li dà alle istituzioni e non a lui. Bruno Vespa, dimentica che, Rai Uno non è sua, poiché appartiene a quei cittadini che pagano pure per vederlo. Una vergogna immane per il giornalismo quanto accaduto. La parola di un medico può essere dubbia, la perizia di un geologo annoia, e Bassolino invece è credibile e va ascoltato, poiché fa audience. Ma buttatela via davvero questa televisione italiana! E'diventata essenzialmente solo una discarica, con cui si offendono i cittadini. E' ormai, solo un oltraggio a tutti gli italiani. Bassolino te ne devi andare!!! Francesco Mangascià http://italiasvegliati.ilcannocchiale.it
 
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Anonimo il 21/05/08 alle 14:54 via WEB
Intervento inserito il 19/05/2008 Se si salva Bassolino si affossa la Campania La collaborazione Istituzionale se salverà Bassolino, affosserà la Campania Il necessario clima di collaborazione istituzionale inaugurato dal Presidente Berlusconi, sicuramente utile al Paese per affrontare spinose emergenze, rischia di penalizzare ancora una volta la Campania. Basta scorrere lanci delle agenzie di stampa e gli articoli della stampa cittadina per capire come il Presidente della Regione tenti di utilizzare, abilmente, ma direi artatamente, il nuovo contesto per ritrovare una rinnovata legittimità politica che, lasciando sullo sfondo quindici anni di disastrosa amministrazione, lo riaccrediti quale protagonista di un ennesimo nuovo inizio, un Secondo Rinascimento versione lib-lab autore sempre e comunque Antonio Bassolino e probabilmente con analoghi risultati e, dunque, il permanere dello sfascio campano. I campani hanno affidato, con il loro voto, un messaggio di fiducia nel Popolo delle Libertà. In questo senso, la classe dirigente campana, i parlamentari, i consiglieri regionali, gli amministratori locali del Pdl, non possono supinamente accettare che la nuova strategia bassoliniana, come sempre abilmente orchestrata da un efficace organizzazione di comunicazione, possa in qualche modo compiersi. Sarebbe perciò auspicabile che prima del CDM del prossimo 21 maggio, su questi temi vi sia una riflessione collegiale del PdL campano che possa essere testimoniata anche al Presidente Berlusconi. Gennaro Salvatore Segretario Nuovo Psi Campania Intervento inviato da: Gennaro Salvatore - segr. NPsi Campania
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

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RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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