Un blog creato da luisdefunes il 22/09/2006

PUNTO CRITICO

...un viaggio nell'archivio della mia coscienza; gioie e dolori dello stare a sinistra. OGNI RIFERIMENTO A FATTI, PERSONE E LUOGHI E' PURAMENTE CASUALE

 
 
 
 
 
 

SONG OF THE DAY:CIAO

 
 
 
 
 
 
 

LAVORO

QUESTO E' UN LINK PER RICORDARE TUTTI QUELLI CHE OGNI GIORNO PERDONO LA LORO BATTAGLIA CON LA VITA...

http://lavoro.articolo21.com

 
 
 
 
 
 
 
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BLACK HOLE

LA MIA VITA A RITMO DI GROOVE

Le tre fondamentali songs della black music:

The dock of the bay - Otis Redding from the STAX LP THE DOCK OF THE BAY 1968
http://www.youtube.com/watch?v=A0m-wqndorM

What's going on - Marvin Gaye from TAMLA LP WAT'S GOING ON 1971
http://www.youtube.com/watch?v=kiZC_WrCqKk

 Get up i feel like being a sex machine - James Browm from KING DOUBLE LP SEX MACHINE 1970immagine
http://www.youtube.com/watch?v=yGJeU22XN0s

 
 
 
 
 
 
 

LIBRI DI SANGUE FRANKYE HI-NRG MC 1992

immagineC'e' chi la chiama intolleranza quest'ombra che avanza, che incalza, che aumenta di potenza: figlia di arroganza e di ignoranza, ragione di vita di chi ha perso la coscienza e crede ciecamente nella supremazia di una razza sulle altre: no, non è la mia questa visione della vita, e la partita non e' vinta finche' non e' finita ed io l'ho appena cominciata. Una manciata di dadi e' stata tirata e la valanga di facce numerate non si e' ancora fermata, non si ha il risultato: ci han provato ha stabilirlo a priori chi e' dentro e chi e' fuori, chi è uno e chi è zero, chi è bianco e chi è nero. Ma questa e' l'opinione di una parte, non e' la piu' importante, è solo quella del piu' forte e non abbiamo scampo di fronte alla morte. Far come il gatto e il topo non è lo scopo di questo gioco di ruolo guidato da un master senza scrupoli, l'odio fra i popoli, i forti sui deboli; che sono abili a crearsi alibi indimostrabili, che accampano ragioni futili ma incontestabili, che negano tutti i diritti ai propri simili in nome di una giustizia propria degli uomini soltanto nella forma, non negli intenti: sei grosso? Ti rispetto se no calci sui denti. Diversi nell'aspetto siamo scritti in mille lingue... ma siam libri di sangue... tutti libri di sangue...
Siamo libri di sangue, volumi di storia futura, diversa cultura ma identica natura: e' inutile negarlo, questi sono i fatti, il prologo e l'epilogo uguali per tutti: farabutti, politici corrotti, uomini dotti, mafiosi, poliziotti; non c'e' spazio per nessuna distinzione, siam tutti membri di una stessa nazione ZULU. E quando un uomo è nudo è nudo e nessuno puo' dire se quest'uomo sia buono o cattivo, figurati se importa poi come si vesta: una bestia in divisa resta una bestia, chiamata a tutelare i diritti di chi? E' successo a brother Rodney King, colpevole del crimine di esser nato nero nella buia capitale dell'impero del denaro. Colpo su colpo, battuto come un polpo, legato, incaprettato e trascinato per lo scalpo documentato, l'hanno filmato, pagine d'odio scritte sul selciato, vergate col sangue di un uomo innocente, impotente, che con quei bastardi no c'entrava niente, macara gente quotidianamente, succede anche in italia, ma non si sente. Lentamente, inesorabilmente la sabbia del tempo ricopre la mente. Ogni giorno d'ogni mese d'ogni anno in tutto il mondo la violenza comanda le azioni di uomini e nazioni: sesso, razza, religioni, non mancano occasioni per odiare, ma dobbiamo ricordare che siamo libri di sangue.. tutti libri di sangue...
Pagine e pagine e pagine di sentimenti, emozioni, decisioni, ripensamenti: fitte pagine scritte, anime trafitte dal dolore divedersi diversi, costretti a inscenare una farsa perversa inquesto universo di sole comparse percorso dall'odio o fingio sei perso! No, mi rifiuto di accettare questa logica contorta di chi non vuole amare ma vuole giudicare dalla copertina una persona: seduti in poltrona individui come questi governano il mondo e lo sfondo si riempie di morte e sconforto, il rapporto s'incrina: inevitabilmente discendiamola china. Gia' lunga e' la lista di ottusi soprusi ma piu' passa iltempo piu' crescon gli abusi su donne umiliate dai capi d'azienda sei "brava" c'hai il posto, se no alzi le tende! Su uomini nati lontano, troppo a sud per tendergli la mano: carcasse fumanti sui campi di sole, migliaia di gole gonfie di parole di dolore, spine nel cuore di quelli che vedon marcirei propri fratelli, popoli usati come merce di scambio: mi oppongo. A patti non scendo con questa realtà e non mi va... e non mi va... e non mi va che "patibolo" sia il titolo del nuovo capitolo che stiamo per scrivere: forza, capitelo! Usiamo piu' il cuore e un po' meno le spranghe, perche' siam libri di sangue...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

Post N° 145

Post n°145 pubblicato il 27 Luglio 2007 da luisdefunes

AMICI VICINI E LONTANI DA OGGI
IL BUON LDF VA IN "RITIRO SPIRITUALE"
FINO A DATA DA DESTINARSI.

UN SALUTO A TUTTI COLORO CHE IN QUESTI MESI 
HANNO AVUTO LA PAZIENZA DI
CONDIVIDERE CON ME PENSIERI E PAROLE,
BUONE VACANZE A TUTTI!!!!!!!!!!!!

DA OGGI LE PAROLE D'ORDINE SONO:
SOLE
MARE
TENNIS
FESTE
AMICI
BICICLETTA
AMORE

Con affetto LDF

 
 
 

SARCHIAPONI ED ALTRE STORIE

Post n°144 pubblicato il 26 Luglio 2007 da luisdefunes
 

Figlio di genitori pugliesi, suo padre era un brigadiere che venne trasferito a Milano con la sua famiglia quando il piccolo Walter aveva otto anni. Il giovane Annichiarico gli anni della sua gioventù li passa alternando spensieratezza e allegria ad una fervida brillantezza e irrequietudine, infatti pur giovanissimo all'età di tredici anni si iscrive ad uno dei tanti boxing club di Milano e nel 1939 (non ancora sedicenne), diventa campione regionale della Lombardia nei pesi piuma. Nell’immediato dopoguerra, dopo esser stato sotto le armi e aver intrapreso per un breve periodo la carriera pugilistica, Walter Chiari incomincia a realizzare il sogno di diventare attore. Nel 1946 fa una breve e casuale apparizione in uno spettacolo intitolato Se ti bacia Lola. L’anno seguente finalmente fa il suo esordio come attore cinematografico nel film Vanità di Giorgio Pastina, per il quale si aggiudica un Nastro d’argento speciale come miglior attore esordiente. Nel 1950 è l'impareggiabile interprete della rivista Gildo. L’anno seguente è attore protagonista con Anna Magnani nel capolavoro drammatico, dal titolo Bellissima diretto da Luchino Visconti; sempre nello stesso anno viene acclamato in una rivista dal titolo Sogno di un Walter. In seguito continua ad alternare successi cinematografici, ai successi in palcoscenico (con la rivista Tutto fa Broadway). Pian piano si afferma come uno dei talenti più rivoluzionari della comicità italiana; inaugura infatti un nuovo modo di recitare grazie alla sua innata capacità di chiacchierare per ore con il pubblico e di interpretare diversi personaggi. Il suo modo di recitare è veloce, come una chiacchierata continua. Nel 1955 Walter Chiari interpreta la rivista Oh quante belle figlie Madame Dorè, e l'anno seguente, accanto alla bravissima Delia Scala, prende parte alla commedia musicale dal titolo Buonanotte Bettina, di Garinei e Giovannini. Nel 1958 appare in televisione nel varietà La via del successo, dove accanto a Carlo Campanini, propone numeri già collaudati nelle sue riviste, dal Sarchiapone (con Carlo Campanili come spalla) al sommergibile, dalla belva di Chicago al bullo di Gallarate. La collaborazione con Garinei e Giovannini prosegue con la commedia musicale Un mandarino per Teo (1960), al fianco di Sandra Mondaini, Ave Ninchi e Alberto Bonucci. Nel 1964 è straordinario nell’interpretazione del padre nel film Il giovedì, diretto da Dino Risi. L’anno seguente da spessore alla sua recitazione interpretando due commedie teatrali, la prima a fianco di Gianrico Tedeschi, dal titolo Luv (1965) di Shisgal, e la seconda a fianco di Renato Rascel, dal titolo La strana coppia (1966) di Neil Simon. Nel 1966 interpreta il tartagliante signor Silence nel film Falstaff, diretto e interpretato da Orson Welles, e l’italiano del miracolo economico, egoista e cinico, in Io, io, io… e gli altri, diretto da Alessandro Blasetti. Nel 1968 viene chiamato a condurre per la televisione la famosissima trasmissione musicale Canzonissima, accanto a Mina e a Paolo Panelli. Ormai è conosciuto come un vero donnaiolo, molte bellissime donne famose cadono ai suoi piedi: da Silvana Pampanini a Sylva Koscina, da Lucia Bosè a Ava Gardner, da Anita Ekberg a Mina, fino a che decide di "mettere la testa a posto" sposando l’attrice e cantante Alida Chelli, che gli darà un figlio, Simone. La disordinata corsa, che è la vita di Walter, subisce purtroppo una battuta d'arresto clamorosa quando, nel maggio del 1970, viene spiccato contro di lui un mandato di cattura. L'accusa è davvero pesante: consumo e spaccio di cocaina. In particolare, è accusato di aver comprato insieme ad altri un chilo di cocaina, di averla ceduta (o venduta) a terzi e di averla consumata personalmente. Il 22 maggio 1970 viene rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli. Il 26 agosto viene prosciolto dalle prime due imputazioni, le più gravi. Rimane però in piedi quella del consumo personale. Gli venne tuttavia concessa la libertà provvisoria e fu scarcerato. Da allora fa molto teatro brillante, molti film "sbrigativi", molte serate di cabaret, parecchia televisione nelle reti locali; in sostanza viene retrocesso in serie B. Egli, però non è un calciatore in età pensionabile che raggranella gli ultimi incassi trotterellando per i campi di provincia. Walter Chiari è un attore che raggiunto il culmine della maestria e della popolarità si vede costretto - se vuole continuare a fare il suo mestiere - ad accettare condizioni di lavoro sempre peggiori. Nel 1986 Chiari cambiando campionato torna in serie A, grazie al teatro serio, recitando il ruolo dell’avvocato Lattes, in un adattamento de Gli Amici, di Arnold Wesker. Così recupera la vecchia abitudine dei torrenziali dialoghi col pubblico a sipario chiuso, dopo la fine dello spettacolo, che erano stati la sua specialità al tempo d’oro della rivista. Ritrova i vecchi amici che aveva perso di vista e i giornali cominciarono ad occuparsi nuovamente di lui. Sul finire di quello stesso 1986, vanno in onda sette puntate della Storia di un altro italiano (che parafrasa la Storia di un italiano, con Alberto Sordi), l’intensa biografia filmata, che Tatti Sanguinetti gira per la RAI. Ugo Gregoretti, allora direttore artistico del Teatro Stabile di Torino, lo vuole con sé per un’intensa collaborazione, dalla quale nascono una memorabile interpretazione de Il critico, caustica commedia settecentesca di Richard Sheridan, e Six heures au plus tard, una prova d’attore a due, scritto da Marc Terrier, che recita insieme a Ruggero Cara. Peppino di Leva, poi, con il Teatro Regionale Toscano, lo dirige insieme a Renato Rascel in Finale di partita di Samuel Beckett. Walter Chiari si aspetta però un risarcimento anche dal cinema. Nel 1986 gira Romance, un film di Massimo Mazzucco, che viene presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Tutti i cinefili e i bookmaker lo danno sicuro vincitore del Leone d’oro per la migliore interpretazione, ma il premio tocca a Carlo Delle Piane, che per uno scherzo del destino Walter aveva conosciuto e aiutato nei suoi difficili inizi di carriera nel teatro di varietà. Nel 1988 in televisione, recita nello sceneggiato a puntate I promessi sposi, nel ruolo marginale di Tonio. Nel 1990 interpreta la sua ultima pellicola, nel film drammatico Tracce di vita amorosa, diretto da Peter Del Monte, offrendo ancora una volta un' interpretazione perfetta. Il 19 Dicembre 1991 Walter Chiari ha un lieve scompenso cardiaco, ma sembra riprendersi. Purtroppo dopo due giorni, nella notte tra il 20 e il 21 dicembre, Walter Chiari viene colto da un infarto, e si spegne malinconicamente, solo nel lussuoso appartamento N° 508 del residence "Siloe". Lo trovano seduto in poltrona davanti alla tv, con gli occhiali ancora sul naso e la testa appena reclinata. Walter Chiari è da ritenersi un grande attore all' altezza di altri grandissimi come Alberto Sordi, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman… È stato un indiscutibile innovatore e ha conquistato l’Italia intera per la sua spontaneità, la sua grande ironia e la sua vitalità. Era un ragazzo solare ed espansivo come i pugliesi, matto e esagerato come i veneti, ed entusiasta e generoso come i milanesi. Nonostante le sue grandissime performance recitative, purtroppo a Chiari non venne mai riconosciuto nessun merito a livello di premi, e questa è una gravissima mancanza, per un uomo che ha dato moltissimo al cinema al teatro, ma soprattutto al pubblico italiano.

 
 
 

PALLE DI PELLE DI POLLO!

Post n°143 pubblicato il 25 Luglio 2007 da luisdefunes
 

Che fatica la vita del consumatore!
Un vero e proprio calvario, un labirinto dal quale è praticamente impossibile districarsi fatto di prezzi, tariffe, tasse, imposte e quant'altro vi possa passare per la mente.
Una vita impossibile, passata nel vano tentativo di cercare di far quadrare i conti, cercando ogni modo possibile per resistere alle orde di trangugia e divora che ormai ci stanno circondando e scientificamente portando via ogni spicciolo dei nostri esigui risparmi.
Questa massa di assetati speculatori le ha studiate veramente di tutte pur di spennarci ben bene ed il guaio è che ci stano pure riuscendo.
Noi siamo costretti a vivere nella jungla di Tag e Tan, di mutui, di tassi di interessi, di piccoli, medi e grandi prestiti, di prezzi clamorosamente gonfiati senza nessuna apparente ragione, uno strozzinaggio legalizzato in piena regola dal quale nessuno sembra poterci difendere.
Sulla stampa molte volte ci sono piccoli trafiletti che accennano alle lotte portate avanti dalle associazioni di consumatori che riportano notizie sconvolgenti, di cui nessuno parla, che non fanno notizia; stamani ad esempio leggo che l'antitrust ha avviato una istruttoria per "ACCERTARE L'ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE NEL MERCATO DELLA FORNITURA E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA PARTE DELL'ENEL" e sapete perchè, molto semplice, in pratica l'ENEL pretende che prima di subentrare nel contratto di erogazione di una utenza già esistente il nuovo contraente debba pagare le morosità eventualmente lasciate in sospeso dal vecchio titolare!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma questo è solo il primo di una lunga serie di esempi che possiamo fare, tralasciamo pure il prezzo della benzina (che ha veramente dello scandaloso) e concetriamoci per un attimo sugli aumenti che in questi ultimi mesi hanno avuto generi alimentari come il pane e la pasta, anche qui c'è da divertirsi.
In madia un pacco di pasta costa un bel 10% in più, volete conoscere il motivo ufficiale che i vari Giovanni Rana e co. hanno portato come giustificazione?
Presto detto AUMENTA IL PREZZO DEL GRANO PERCHE' NEL MONDO CI SI è MESSI A COLTIVARE GRANOTURCO PER FARNE CARBURANTE ECOLOGICO E QUINDI, dicono loro, SI PRODUCE MENO GRANO ED IL PREZZO AUMENTA.
La cosa curiosa è che invece SECONDO COLDIRETTI (cioè di chi il grano lo coltiva e lo vende ai pastai) in Europa di grano ce n'è il 13,5% in più rispetto a 5 anni fa ed il costo per chi lo compra è lo stesso di circa 20 anni fa!
Non solo, infine l'incidenza del costo del grano sul prodotto finito (e cioè la pasta) e di solo 8 centesimi, mentre il chilo di grano (20 centesimi) che si trasforma in pane va a costare come minimo 2.5 euro alla bottega, classico esempio di miracolo italiano, e non finisce qui...
L'ennesima denuncia di abusi arriva dalle associazioni dei consumatori e rigurda la non applicazione della norma sulla simmetria dei tassi prevista nel pacchetto di liberalizzazioni varate lo scorso anno da Bersani.
In poche parole le banche avrebbero dovuto aggiornare i tassi attivi (quelli sui depositi e quindi a favore delle famiglie) contestualmente all'aggiornamento di quelli passivi ( e cioè sui mutui, che invece sono stati aggiornati, eccome!), così facendo, non attuando quindi le norme previste adducendo improbabili scuse, le banche sono riuscite a guadagnare circa 5.3 miliardi di euro facendo perdere circa 500 euro ad ogni nucleo familiare.
E Draghi cosa fa vi chiederete tutti incuriositi dalla figura del governatore della Banca d'Italia, non vigila?
No, lui è occupato a raccomandare a Prodi di tagliare le pensioni!

CON AFFETTO LDF

Art. 47.

La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.

Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e aldiretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

 
 
 

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Post n°142 pubblicato il 24 Luglio 2007 da luisdefunes
 

La RABBIA di cui parlavo ieri non si è affatto sopita, anzi, se possibile, è cresciuta e questo perchè ogni mattina nel leggere il giornale trovi veramente mille e più occasioni per far si che questo sentimento si rafforzi.
Forse sono io che mi trascino seri problemi da quando, da piccino, caddi dal seggiolone rimediando un trauma cranico che sicuramente deve avermi minato le capacità cognitive ma sto facendo una fatica pazzesca per cercare di capire quello che sta succedendo all'interno del nostro governo.
Ministri litigiosi, minacce continue di dimissioni, Mastella che litiga con Di Pietro, la Bonino che litiga con l'intera ala radicale, i ministri rossi che promettono fuoco e fiamme sulla riforma delle pensioni, quello che ce la con quell'altro, D'Alema che pensa alle banche (ed alle barche) un tutti contro tutti francamente imbarazzante ed incomprensibile, per dirla tutta più che ad un consiglio dei ministri sembra di assistere a WRESTELMANIA dove al posto di Batista, di John Cena e di Ray Mysterio a turno si affrontano sul ring i vari ministri del Governo Prodi.
Il tutto naturalmente sulla pelle di noi cittadini che assistiamo sbigottiti, increduli ed esanimi a questo triste spettacolo di autodistruzione e di ingovernabilità.
L'unica soluzione possibile mi sembra che sia, arrivati a questo punto, prima di tirare i remi in barca e di riconsegnare il paese allo psiconano ed ai suoi sodali, quella di affittare un capiente palasport, rinchiudervici dentro ed una volta per tutte chiarirvi fra di voi a suon di calcioni nel sedere, così facendo libererete il paese dalla vostra incapacità ed immobilismo, chiarirete le vostre divergenze e forse troverete anche il coraggio di andarvene dall'Italia e di non farvi più ritorno.

con affetto LDF

Art. 46.

Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.

 
 
 

ORGOGLIO E RABBIA

Post n°141 pubblicato il 23 Luglio 2007 da luisdefunes
 

Sono ormai diversi anni che vivo la mia identità politica, la mia appartenenza alla sinistra con forti sentimenti spesso in contrasto tra di loro.
Persa ormai da un bel pò l'esuberanza giovanile dei quatto amici al bar che volevano cambiare il mondo, mi ritrovo molte volte a chiedermi del perchè io continui a volermi così male (tanto da sospettare in alcuni casi di essere un seguace del marchese De Sade) ed ad appassionarmi ancora alle vicende politiche del nostro paese.
Vivo, o per meglio dire sguazzo, in mezzo a un sacco di paranoie e forti contraddizioni con la consapevolezza che i grandi amori si vivono in questo modo, prendere o lasciare, non esistono vie di mezzo, scorciatoie che ti aiutino a saltare gli ostacoli, b
isogna essere pronti ad accettare di tutto, senza farci troppe domande.
Vedete quando ho aperto il Blog, deciso a confrontare con voi questi travagli, non credevo minimamente che sarei arrivato a questo punto, pensavo che i miei dubbi fossero frutto di un'esasperazione tutta mia ed invece andando avanti mi accorgo che questi dubbi, queste incertezze sono condivise da molte persone (non che mi faccia piacere però ciò ti aiuta a sentirti meno solo).
Questi forti sentimenti si possono riassumere nell'ORGOGLIO, di essere di sinistra, di avere la presunzione di essere dalla parte giusta, di condividere con milioni di persone in tutto il mondo ideali forti di libertà, euguaglianza, solidarietà, di vivere una vita senza compromessi, di avere a cuore il futuro dei nostri figli e per questo lottare per un pianeta disintossicato dall'aggressione di un capitalismo sempre meno al servizio del benessere comune (se mai c'è stato!), un ORGOGLIO che viene da lontano dalla Resistenza e dalla lotta per la liberazione dal Nazi-fascismo, dalla nostra carta costituzionale, dalle lotte studentesche e operaie...
...un ORGOGLIO che in qualsiasi caso resta tale anche se la RABBIA è tanta e cresce ogni giorno sempre di più, che trova le sue radici nella triste situazione in cui chi ci dovrebbe rappresentare ci ha trascinato.
Persone che definire mediocri è gia uno sforzo di benevolenza, politici mestieranti in totale scollamento con il proprio elettorato, politici che ormai vivono in funzione di loro stessi senza rendersi conto dei danni che stanno creando, lontani, lontanissimi dalla funzione sociale che la politica con la P maiuscola dovrebbe interpretare.
Tutto questo mi deprime e fa aumentare in me quel senso di RABBIA che molte volte mi fa venire voglia di mandare tutto a quel paese e di diventare come loro, di chiudermi dietro i miei piccoli interessi di bottega medio-borghesi e di "spezzare le reni" a chiunque si frapponga fra me ed i miei interessi.
Brevi attimi di sconforto, la RABBIA poi passa e lascia il posto all'ORGOGLIO, in fondo mio nonno me lo diceva spesso:
"Caro Paolo devi essere orgoglioso delle tue idee, se nel '45 avessero vinto gli altri ora tu non le potresti portare avanti!".

CON AFFETTO LDF

Art. 45.

La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.

La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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L'altra sera ho visto un film di Luis de Funes, Le...
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Caso mai ripassassi di qua, beccati anche i miei auguri....
Inviato da: Casalingapercaso
il 24/12/2007 alle 19:41
 
..sperando che tu ritorni... AUGURI!
Inviato da: vi_di
il 24/12/2007 alle 16:30
 
andostai? ciao
Inviato da: Casalingapercaso
il 31/10/2007 alle 21:13
 
 
 
 
 
 
 
 

LYRICS

VASCO ROSSI. CIAO

Anche se.......Non lo so
Non Vorrei.....Ma però...
No! non credo proprio che sia così
sarebbe comodo si
ma io non sono come te......

Anche se....Dove Andrò
Non Saprei.....o Non Sarò
No! Quest'è un Amore Grande si
vuoi che ti dica così
ma io non sono come te
Ciao!
sai cosa ti dico.....CIAO!
posso stare....senza Te...
senza più
tanti "se"....
senza tanti "ma", "perché"!
senza un "amore" ...così......
io posso stare.....Sì!....

Ciao!
sai cosa vuol dire "CIAO".....
vuol dire "un'altra"...come Te....
e mai più
tanti "se"...
e mai più Nessun Perché!......

.....ci si illude ancora...sì.....
...oh! Quest'è un Amore Grande...sì
vuoi che ti dica così
ma io non sono come te

CIAO!
sai cosa ti dico.....CIAO!
posso fare..... senza te
senza più
Grandi "se"
senza Grandi "ma...perché"
senza un "amore"...così....
io posso fare....sì!!!

CIAO!
in fondo basta dire anche "CIAO"
io sto Meglio....senza te
senza più
tanti "se"
senza tanti "ma...perché"!
senza un "Amore"....così
io posso stare....Sì!....

CIAO!
sai cosa vuol dire "CIAO".....
vuol dire "un'Altra....come te"
e Mai Più
tanti "SE"...
e Mai Più Nessun "Perché"...
senza un "Amore"....così
io posso stare....Sì!!!!
CIAO!

 
 
 
 
 
 
 

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