le vide

third

 
Avrei voluto
sai, mancava il giorno

E mi è mancato il ricordo
dell’attimo in cui  è arrivata la chiamata
ed ero pronto
pronto ad afferrare quello che c’era nell’aria
se vuoi, potrei riprovare

Allora
non sarà un elenco compito,
lungi da me, altrimenti pressappoco
vediamo
le calze che avevi indosso erano lana di neve
neve azzurra, a granuli distesi a coperta
i tuoi piedi rossi, o dentro il rosso
niente ti legava a ciò che avevi indosso,
avrei potuto dovuto essere io, esserci già.

E’ stato delizioso e forte
subito prima che cantassi
una vertigine di contralti
lo hai avvertito
le mie braccia che si incrociano
sul tuo legame
il desiderio di apparire tempesta
che grandina indurendo la neve
il rosso cristallo
la terra una schiuma
su cui scivolare, storditi

Vedremo domani
cosa scivolerà addosso a queste mani
ho incrociato per avventura
la sfortuna di una gabbia dorata
custode favorevole della crisalide che ho raccolto
per te, che mi è piovuta
che non ho voluto
perché è capitato, così
come viene
ed ora puoi estrarne tutte le forme che vuoi
e se il risultato farà gridare la tua anima
addebitalo a me, per ogni tentativo che farai

sei delusa
non sono regali che si azzarda di frequente
ora il legaccio stringe
ma non era mia intenzione
potrei rubare in un negozio
mortificare questa carne con un chiodo
bere la schiuma in un sorso
ritornando alla terra
orfana dei tuoi piedi rossi

La pioggia scioglie il trucco
che ti nasconde il viso
l’ombrello di carta viola pende sulla tua spalla
ed io vorrei bere dall’altra, restata nuda
i capelli lunghi sulle guance si piegano
curvando, mostrandomi una debole falce di mezzaluna
bisognosa del calore che sta lì, presa dalla segreta paura
di spegnersi, se tu rientrerai.

Aspetta ancora un poco
così mi darai altro tempo per riprovare
così, sempre
come viene
come più mi piace
con le migliori intenzioni
e le tue calze
la tua bocca un fremito che non si schiude mai
quasi avessi timore delle conseguenze di un tuo sussurro
le tue corde arrossate
ecco perché ora i piedi sono così bianchi
così nudi

aspetta
così ancora no
riprovo
ti sento mentre fallisco
nel profondo

bizzarro