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Fahrenheit 451 di Ray Bradbury

Post n°343 pubblicato il 11 Marzo 2012 da bibliofilis
 
Foto di bibliofilis

Classicone evergreen da accostare al filone "Grande fratello" di Orwell. Per chi non lo sapesse il protagonista é un vigile del fuoco addetto ai roghi legalizzati di ogni libro in circolazione...  Volevo leggerlo da anni e finalmente ce l'ho fatta! Nessun pentimento. Devo solo dire che conobbi Bradbury durante l'adolescenza grazie a "Cronache marziane" e devo dire che lasciò un segno profondo nella mia immaginazione... ma é un altro libro. Ora mi spiego anche il titolo della mitica trasmissione di Radio 3! Di certo più azzeccata di quella televisiva dal nome Billy per via della libreria per Ikea... Intendiamoci, io adoro la mia libreria Ikea ma proprio non si poteva fare di meglio?

I buoni scrittori toccano spesso la vita. I mediocri la sfiorano con una mano fuggevole. I cattivi scrittori la sforzano e l'abbandonano. Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive. Viviamo in un tempo in cui i fiori tentano di vivere sui fiori, invece di nutrirsi di buona pioggia e di fertile limo nero. Perfino i fuochi artificiali, nonostante tutta la loro eleganza, nascono dalla chimica della terra. Eppure, non so come, riusciamo a credere di poterci evolvere nutrendoci di fiori e di giuochi pirotecnici, senza conchiudere il ciclo del ritorno alla realtà. Conoscete la leggenda di Ercole e Anteo, il lottatore gigantesco, dalla forza incredibile, finché fosse rimasto coi piedi sulla terra? Ma quando Anteo fu tenuto da Ercole sospeso nel vuoto, senza radici e gli perì facilmente. Se in questa leggenda non c'è un insegnamento per noi di questi tempi, in questa città, oggi, allora vuol dire che sono del tutto pazzo.

 
 
 
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Data di creazione: 21/10/2007
 

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