Creato da librodelfuturo1 il 18/08/2012
il senso di noi... nel cammino del tempo
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« poesia del sud | la citta e la collina...1 parte » |
speranze di felicità...
lasciami credere che le parole
il mormorio di tutti possa
servire a mutare la realtà…
Crescere nel Sud a pensarci bene non è così problematico come si vuol
far credere.
L’unica cosa che mi hanno spiegato e che nel tempo ho compreso che
basta non avere troppe illusioni se poi comprendi che un Sud esiste
anche in altre parti del mondo.
Prova ne è l’immigrazione che oggi troviamo in ogni parte d’Italia in
cerca di lavoro, che altrove non è remunerato al pari del valore della
nostra moneta.
Così il Sud è parte del mondo.
Le tante ricette cercate o applicate sono servite solo ad illudere la gente.
Ne ricordo alcune: Coltivazione culturale del territorio oppure concezione
del territorio vivente, organico, concorrente nelle sue parti; idea
romantica ma poco funzionale senza idea di unità.
Poco funzionali in quanto erano idee di dominio e non di vita.
La libertà porta felicità e la felicità porta la vita. Ricordiamolo visto che è
stato il punto di inizio del blog.
E quindi?
Cosa avevo bisogno io che vivevo al Sud per sperare, una ricetta di
sana economia oppure il senso della vita, il senso della libertà e pertanto
una cosa sola che alla fine desse felicità a me e alla gente del nostro Sud.
Io lo credevo da giovane nel vedere come cresce un albero se in
salute e come sa dare frutti a chi lo coltiva ed oggi lo credo ancora di
più nel vedere le catastrofi che il nostro territorio si trova a
sopportare: alluvioni, frane, mutazione climatica.
Al Sud e forse persino al mondo serve l’educazione alla salute del territorio.
Salute che significa prevenzione,consapevolezza del rischio, senza
essere dominatori o sfruttatori di risorse ma semmai collaboratori
del territorio e di ciò che offre.
La rivoluzione sarebbe dire basta alla concorrenza, idea mercantile e
lasciare lo spazio alla solidarietà fra le parti e tra ogni parte col tutto.
Così da individuare le risorse reali delle proprie regioni in cui far
crescere anche quelle culturali.
Senza guerre economiche ma nella crescita reale e unitaria d’una nazione.
Forse era questo l’esempio che mio nonno, nel morire per l’unità
d’Italia, aveva da lasciarmi…
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Inviato da: cassetta2
il 12/10/2020 alle 09:59
Inviato da: librodelfuturo1
il 15/02/2014 alle 11:36
Inviato da: librodelfuturo1
il 29/07/2013 alle 17:25
Inviato da: Therryonda54
il 27/03/2013 alle 01:12
Inviato da: librodelfuturo1
il 07/01/2013 alle 20:28