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Creato da librodelfuturo1 il 18/08/2012
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Divina è la parola...parte Terza
Divina è la parola....
4 Il caso D'Annunzio
Esiste un caso D'Annunzio?
Mi rendo conto che l'analiside 'La pioggia nel pineto mi meriterebbeda Luigi Russo l'appellativo di vittima che lui diede a Serra e Borgese rei diavere apprezzato sia pure in parte il poeta
Sicche' dato che D'Annunzio èstato relegato nella temperie storica del decadentismo da Binni e da Leone DeCastris, in testi ormai classici ,esiste un caso nel caso,quello di Serra eBorgese
Serra e Borgese sono gliunici a comprendere dal punto di vista umano D'Annunzio a detta dello stessoBenedetti 1)
Serra poi si era formato fin dall'infanziasugli scritti dannunziani
Un altro critico Rastignacpseudonimo di Morello scrive positivamente di D'Annunzio riportando il giudizio di Borgese e Serra 2)
1) De Benedetti.Il romanzodel 900 Garzanti-1971
2)V.Morello,D'Annunzio,Sei,1910
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Per Russo la malattia in cuiSerra e Borgese erano caduti
è collegata alla filosofiadel superamento ed a una rivista,La Ronda1)
Ma l'accusa piu' totale aD'Annunzio viene dalla critica marxistica e specie da Leone De Castris-
D'Annunzio non è collegatosolo col fascismo e con l'imperialismo ma dal punto di vista della parola egliè'
guardaroba dell'oratoria e artificio irreale2)
Legato profondamenteall'ideologia del suo tempo non viene riconosciuto a D'Annunzio alcun meritopoetico,
bisogna giungere a EzioRaimondi per trovare un giudizio meno fazioso e piu' articolato.
D'Annunzio non è soloespressione del gusto delle masse per il superuomo,delle tendenzeimperialistiche,ne' il retore-vate dei movimenti politici del tempo ma ha avutouna formazione 'bizantina' quella che gli veniva dalla sua produzione alle'Cronache bizantine e dunque un artigiano della preziosità della lingua.3)
1)L:Russo,La criticaletteraria contemporanea,Laterza,1934
2)L:De Castris,Ildecadentismo italiano,De Donato,1974
3)in Storia della Letteraturaitaliana Il Novecento,Garzanti
1976
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Ezio Raimondi riconosce aD'Annunzio un impulso di conoscenza ma lo vede immergersi sempre piu' insensazioni la cui durata è quasi istantanea.
Tra Narciso ed Ermestecnicos, va collocato il poeta
Le allucinazioni dellavolontà e della realtà non costituiscono un continuum.
La Scarano 1) che hamolto studiato la componente alessandrina delle Cronache bizantine propone il sospetto che D'Annunzio possa essere vistoin potenzialità sotterranee strappato alla confusione autobiografica,all'individualismo,inun settore da scoprire ancora insomma
Il peso ingombrante cheD'Annunzio costituisce per la generazione successiva a Croce, di critici e di poeti è tale cheessi cercano col silenzio con il diniego, di scrollarselo di dosso.
L'esempio per tutti diGozzano è eloquente a sufficienza
Pirandello dà di D'Annunziogiudizi rapidissimi e lapidari:
E' uno scrittore tuttoletteratura anziche' vita
-la ragione è in una grande epiuttosto prestigiosa avventura letteraria che prese e tenne per tanto tempogli animi in un abbaglio fascinoso:quella di un uomo adatto e magnifico,natoper l'avventura cosi' nell'arte come nella vita...... sotto il lussuosopaludamento di una continua letteratura.Ho detto Gabriele D'Annunzio
Giovanni Verga il piu' antiletterario degliscrittori,D'Annunzio è tutto letteratura 2)-
1) Scarano.Letetraturaitaliana.1970
2)in Saggi,Mondadori 1960
p 415
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Cosi' Pirandello ma se noiguardiamo alle forme pirandelliane per esempio alla costruzione di 'Uno,nessunocentomila'
non ci accorgiamo che la scomposizioneletteraria certo ' umoristica' è tuttavia una forma di spazio plurimo e mobile?
E lo stesso 'Il fu MattiaPascal non è un romanzo rovesciato che comincia dove dovrebbe finire?
Questa possibilità di storiemultiple insiste in Cosi' è se vi pare
come se la distorsione umoristica si siainnestata in una forma letteraria ormai sperimentata di uno spazio aperto apossibili svolgimenti
L'arte umoristica di Pirandellonon puo' che sfociare nel dramma.
Quella di D'Annunzio invece èlaus vitae
La collocazione dunque diD'Annunzio nel migliore dei casi è posta sull'alessandrinismo o alcontrario sull'elemento notturno,quellodell'ultimo periodo,piu' sobrio
Ma resta lo strano fatto cheD'Annunzio venga considerato poeta anomalo senza seguito,senzaeredità,profondamente solitario
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La parola felice
Proprio dal misticismoD'Annunzio trae una grandiosa felicità:La parola libertà spaziale nel pastichedei temi che si apre ad imprevedibili esiti e a possibili stadi divieneparticolarmente felice ne 'Le faville del maglio per la commistione conelementi mistici
l4
Il poeta è a piazzaleMichelangelo a Firenze
-Dalle aiuole sale un odoreinsano di tuberose
Il suono delle campaneoscilla su la vasta conca
l'arditezza del lessico'odore insano '
esprime la pienezza e lafelicità della parola
-L'anima non fu mai piu'fumida in me
a poco a poco le infaticabilicantatrici(le cicale) s'affiocano
tutte le cose albeggiavano
l'anima del padre serafico sidiffonde per tutta la valle
benedice tutte le soglie
il bellissimo giudizio di Raimondi merita di essere collocato a mo'di conclusione
-Le visioni di questo mondostregato non durano a lungo perche' il presente si frange di continuo el'arabesco lunare della memoria declina
segue...
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Inviato da: cassetta2
il 12/10/2020 alle 09:59
Inviato da: librodelfuturo1
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Inviato da: librodelfuturo1
il 29/07/2013 alle 17:25
Inviato da: Therryonda54
il 27/03/2013 alle 01:12
Inviato da: librodelfuturo1
il 07/01/2013 alle 20:28